Il Portale del Ciclismo professionistico

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Si approcciano le Alpi con una tappa che è a suo modo intrigante, e se qualcuno si abbandonerà alla fantasia potrebbe venir fuori un bello spettacolo. I primi 80 km dopo la partenza di Mâcon sono facili, ed è la Côte de Corlier, una salita di 6 km al 5.5% (Gpm al km 90), la prima asperità di giornata. 20 km di falsopiani fino al Col de la Lèbe (che non vale come Gpm), quindi 20 km di discesa e fondovalle fino a Bèon (traguardo volante), prima di affrontare la prima vera salita da Tour, il Col du Grand Colombier: oltre 17 km a una pendenza media del 7%, per una scalata che va a strappi alternando tratti molto complicati (in particolare nei primi 7 km) a punti più dolci. Una salita su cui, volendo, c'è spazio per attaccare, rifiatare e poi rilanciare. Dalla vetta mancano 43 km al traguardo, dei quali i primi 13 configurano la picchiata (anche questa va a strappi) su Lochieu, da cui si risale verso il Col de Richemond. Il quale non è certo Gpm da far girare la testa, coi suoi 7 km al 5%, ma potrebbe permettere a qualche buona gamba di incrementare il vantaggio sugli inseguitori. I quali dovrebbero poi impegnarsi nei successivi 15 km di discesa per recuperare terreno, e in questo tratto potranno pure riuscirci, come anche nei seguenti 4 km di pianura fino all'ingresso di Bellegarde. L'ultimo km è su uno strappetto che lancerà il vincitore di giornata.

Paddy Power crede molto in Vincenzo Nibali, oggi, e del resto le discese che caratterizzano il finale autorizzano ad avere fiducia nel siciliano: 8 la sua quota, la più bassa della giornata, contro i 9 di Evans e i 18 di Valverde. La coppia Sky, che fin qui ha dimostrato grandi cose sia in salita che a cronometro, potrebbe invece avere qualche problema, nelle picchiate, e la riprova è data dalle alte quote di Froome (30) e soprattutto della maglia gialla Wiggins (dato addirittura a 55). Non va poi dimenticato che la tappa si presterebbe anche a eventuali fughe a lunga gittata, e allora occhio tra gli altri a Moncoutié (35), Kessiakoff (55), Fédrigo (55) e Kiryienka (70). A parte Nibali, poi, tre quote italiane da Paddy Power: Scarponi è dato a 35, Giampaolo Caruso a 200 e c'è anche una quotina per Ivan Basso: 250 per il varesino, ma forse giocarlo sarebbe un azzardo un po' troppo alto...

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30 Giugno - 22 Luglio 2012
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Mâcon

Solo quattro appuntamenti con il Tour per Mâcon, sempre stata sede d'arrivo mentre oggi ospiterà la partenza della corsa. La prima volta di Mâcon al Tour è piuttosto recente: siamo nel 1991 e la 20a tappa viene vinta da Vjačeslav Ekimov su Dzamolidin Abduzhaparov (Davide Cassani chiude 7°). Il giorno dopo la crono di 57 km che partiva da Lugny incoronò la maglia gialla Miguel Indurain, al primo dei cinque Tour vinti. Il Navarro precedette Bugno di 27" e LeMond di 48", a Parigi trionferà su Bugno e Chiappucci. Ancora una cronometro accoglie la Grande Boucle. I 50 km da Regnié-Durette a Mâcon (siamo nel 2002) vanno a Lance Armstrong, che infligge 52" a Raimondas Rumsas ed 1'06" a Laszlo Bodrogi. Il texano chiuderà primo per la quarta volta davanti a Beloki e Rumsas. Ultimo appuntamento piuttosto recente, del 2006. Nel Tour che sarà di Óscar Pereiro Sio la Morzine-Mâcon andò al nostro Matteo Tosatto, che precedette Moreni e Scholz. In classifica Pereiro era davanti a Sastre e Landis, vincitore sul campo ma squalificato in seguito.

Bellegarde-sur-Valserine

Ai piedi dell'Haute Chaîne du Jura, Bellegarde-sur-Valserine è una cittadina di 11 mila abitanti del dipartimento dell'Ain, immersa nel verde e che per la prima volta in assoluto ospiterà il Tour de France. Bellegarde si trova nel punto di congiungimento del Rodano con la Valserine, motivo per cui è la prima città francese ad essere illuminata grazie all'energia idroelettrica. Collegata dal TGV a Ginevra in soli 30' di viaggio e distante da Parigi soltanto 2 ore e 40 minuti, Bellegarde conserva nella modernità la sua anima di cittadina di campagna. In inverno è un'importante stazione sciistica mentre d'estate sono da visitare i boschi che la circondano, le distese verdeggianti ed altre attrazioni naturali come les Pertes de la Valserine, le marmitte dei Giganti o il Pain de Sucre. Da qui parte inoltre la ViaRhôna, una splendida ciclabile immersa nel verde che collega il Lago di Ginevra al Mar Mediterraneo. Ha come industrie di base, a parte il turismo, quella della plastica e dei trasporti. A Bellegarde si tengono infine il Comics Festival nel mese di novembre e l'estivo Estivals, oltre al Celebration Castle Musinens, festival settembrino.

Francesco Sulas
Mâcon

Solo quattro appuntamenti con il Tour per Mâcon, sempre stata sede d'arrivo mentre oggi ospiterà la partenza della corsa. La prima volta di Mâcon al Tour è piuttosto recente: siamo nel 1991 e la 20a tappa viene vinta da Vjačeslav Ekimov su Dzamolidin Abduzhaparov (Davide Cassani chiude 7°). Il giorno dopo la crono di 57 km che partiva da Lugny incoronò la maglia gialla Miguel Indurain, al primo dei cinque Tour vinti. Il Navarro precedette Bugno di 27" e LeMond di 48", a Parigi trionferà su Bugno e Chiappucci. Ancora una cronometro accoglie la Grande Boucle. I 50 km da Regnié-Durette a Mâcon (siamo nel 2002) vanno a Lance Armstrong, che infligge 52" a Raimondas Rumsas ed 1'06" a Laszlo Bodrogi. Il texano chiuderà primo per la quarta volta davanti a Beloki e Rumsas. Ultimo appuntamento piuttosto recente, del 2006. Nel Tour che sarà di Óscar Pereiro Sio la Morzine-Mâcon andò al nostro Matteo Tosatto, che precedette Moreni e Scholz. In classifica Pereiro era davanti a Sastre e Landis, vincitore sul campo ma squalificato in seguito.

Bellegarde-sur-Valserine

Ai piedi dell'Haute Chaîne du Jura, Bellegarde-sur-Valserine è una cittadina di 11 mila abitanti del dipartimento dell'Ain, immersa nel verde e che per la prima volta in assoluto ospiterà il Tour de France. Bellegarde si trova nel punto di congiungimento del Rodano con la Valserine, motivo per cui è la prima città francese ad essere illuminata grazie all'energia idroelettrica. Collegata dal TGV a Ginevra in soli 30' di viaggio e distante da Parigi soltanto 2 ore e 40 minuti, Bellegarde conserva nella modernità la sua anima di cittadina di campagna. In inverno è un'importante stazione sciistica mentre d'estate sono da visitare i boschi che la circondano, le distese verdeggianti ed altre attrazioni naturali come les Pertes de la Valserine, le marmitte dei Giganti o il Pain de Sucre. Da qui parte inoltre la ViaRhôna, una splendida ciclabile immersa nel verde che collega il Lago di Ginevra al Mar Mediterraneo. Ha come industrie di base, a parte il turismo, quella della plastica e dei trasporti. A Bellegarde si tengono infine il Comics Festival nel mese di novembre e l'estivo Estivals, oltre al Celebration Castle Musinens, festival settembrino.

Mâcon

Solo quattro appuntamenti con il Tour per Mâcon, sempre stata sede d'arrivo mentre oggi ospiterà la partenza della corsa. La prima volta di Mâcon al Tour è piuttosto recente: siamo nel 1991 e la 20a tappa viene vinta da Vjačeslav Ekimov su Dzamolidin Abduzhaparov (Davide Cassani chiude 7°). Il giorno dopo la crono di 57 km che partiva da Lugny incoronò la maglia gialla Miguel Indurain, al primo dei cinque Tour vinti. Il Navarro precedette Bugno di 27" e LeMond di 48", a Parigi trionferà su Bugno e Chiappucci. Ancora una cronometro accoglie la Grande Boucle. I 50 km da Regnié-Durette a Mâcon (siamo nel 2002) vanno a Lance Armstrong, che infligge 52" a Raimondas Rumsas ed 1'06" a Laszlo Bodrogi. Il texano chiuderà primo per la quarta volta davanti a Beloki e Rumsas. Ultimo appuntamento piuttosto recente, del 2006. Nel Tour che sarà di Óscar Pereiro Sio la Morzine-Mâcon andò al nostro Matteo Tosatto, che precedette Moreni e Scholz. In classifica Pereiro era davanti a Sastre e Landis, vincitore sul campo ma squalificato in seguito.

Bellegarde-sur-Valserine

Ai piedi dell'Haute Chaîne du Jura, Bellegarde-sur-Valserine è una cittadina di 11 mila abitanti del dipartimento dell'Ain, immersa nel verde e che per la prima volta in assoluto ospiterà il Tour de France. Bellegarde si trova nel punto di congiungimento del Rodano con la Valserine, motivo per cui è la prima città francese ad essere illuminata grazie all'energia idroelettrica. Collegata dal TGV a Ginevra in soli 30' di viaggio e distante da Parigi soltanto 2 ore e 40 minuti, Bellegarde conserva nella modernità la sua anima di cittadina di campagna. In inverno è un'importante stazione sciistica mentre d'estate sono da visitare i boschi che la circondano, le distese verdeggianti ed altre attrazioni naturali come les Pertes de la Valserine, le marmitte dei Giganti o il Pain de Sucre. Da qui parte inoltre la ViaRhôna, una splendida ciclabile immersa nel verde che collega il Lago di Ginevra al Mar Mediterraneo. Ha come industrie di base, a parte il turismo, quella della plastica e dei trasporti. A Bellegarde si tengono infine il Comics Festival nel mese di novembre e l'estivo Estivals, oltre al Celebration Castle Musinens, festival settembrino.

Mâcon

Solo quattro appuntamenti con il Tour per Mâcon, sempre stata sede d'arrivo mentre oggi ospiterà la partenza della corsa. La prima volta di Mâcon al Tour è piuttosto recente: siamo nel 1991 e la 20a tappa viene vinta da Vjačeslav Ekimov su Dzamolidin Abduzhaparov (Davide Cassani chiude 7°). Il giorno dopo la crono di 57 km che partiva da Lugny incoronò la maglia gialla Miguel Indurain, al primo dei cinque Tour vinti. Il Navarro precedette Bugno di 27" e LeMond di 48", a Parigi trionferà su Bugno e Chiappucci. Ancora una cronometro accoglie la Grande Boucle. I 50 km da Regnié-Durette a Mâcon (siamo nel 2002) vanno a Lance Armstrong, che infligge 52" a Raimondas Rumsas ed 1'06" a Laszlo Bodrogi. Il texano chiuderà primo per la quarta volta davanti a Beloki e Rumsas. Ultimo appuntamento piuttosto recente, del 2006. Nel Tour che sarà di Óscar Pereiro Sio la Morzine-Mâcon andò al nostro Matteo Tosatto, che precedette Moreni e Scholz. In classifica Pereiro era davanti a Sastre e Landis, vincitore sul campo ma squalificato in seguito.

Bellegarde-sur-Valserine

Ai piedi dell'Haute Chaîne du Jura, Bellegarde-sur-Valserine è una cittadina di 11 mila abitanti del dipartimento dell'Ain, immersa nel verde e che per la prima volta in assoluto ospiterà il Tour de France. Bellegarde si trova nel punto di congiungimento del Rodano con la Valserine, motivo per cui è la prima città francese ad essere illuminata grazie all'energia idroelettrica. Collegata dal TGV a Ginevra in soli 30' di viaggio e distante da Parigi soltanto 2 ore e 40 minuti, Bellegarde conserva nella modernità la sua anima di cittadina di campagna. In inverno è un'importante stazione sciistica mentre d'estate sono da visitare i boschi che la circondano, le distese verdeggianti ed altre attrazioni naturali come les Pertes de la Valserine, le marmitte dei Giganti o il Pain de Sucre. Da qui parte inoltre la ViaRhôna, una splendida ciclabile immersa nel verde che collega il Lago di Ginevra al Mar Mediterraneo. Ha come industrie di base, a parte il turismo, quella della plastica e dei trasporti. A Bellegarde si tengono infine il Comics Festival nel mese di novembre e l'estivo Estivals, oltre al Celebration Castle Musinens, festival settembrino.

Mâcon

Solo quattro appuntamenti con il Tour per Mâcon, sempre stata sede d'arrivo mentre oggi ospiterà la partenza della corsa. La prima volta di Mâcon al Tour è piuttosto recente: siamo nel 1991 e la 20a tappa viene vinta da Vjačeslav Ekimov su Dzamolidin Abduzhaparov (Davide Cassani chiude 7°). Il giorno dopo la crono di 57 km che partiva da Lugny incoronò la maglia gialla Miguel Indurain, al primo dei cinque Tour vinti. Il Navarro precedette Bugno di 27" e LeMond di 48", a Parigi trionferà su Bugno e Chiappucci. Ancora una cronometro accoglie la Grande Boucle. I 50 km da Regnié-Durette a Mâcon (siamo nel 2002) vanno a Lance Armstrong, che infligge 52" a Raimondas Rumsas ed 1'06" a Laszlo Bodrogi. Il texano chiuderà primo per la quarta volta davanti a Beloki e Rumsas. Ultimo appuntamento piuttosto recente, del 2006. Nel Tour che sarà di Óscar Pereiro Sio la Morzine-Mâcon andò al nostro Matteo Tosatto, che precedette Moreni e Scholz. In classifica Pereiro era davanti a Sastre e Landis, vincitore sul campo ma squalificato in seguito.

Bellegarde-sur-Valserine

Ai piedi dell'Haute Chaîne du Jura, Bellegarde-sur-Valserine è una cittadina di 11 mila abitanti del dipartimento dell'Ain, immersa nel verde e che per la prima volta in assoluto ospiterà il Tour de France. Bellegarde si trova nel punto di congiungimento del Rodano con la Valserine, motivo per cui è la prima città francese ad essere illuminata grazie all'energia idroelettrica. Collegata dal TGV a Ginevra in soli 30' di viaggio e distante da Parigi soltanto 2 ore e 40 minuti, Bellegarde conserva nella modernità la sua anima di cittadina di campagna. In inverno è un'importante stazione sciistica mentre d'estate sono da visitare i boschi che la circondano, le distese verdeggianti ed altre attrazioni naturali come les Pertes de la Valserine, le marmitte dei Giganti o il Pain de Sucre. Da qui parte inoltre la ViaRhôna, una splendida ciclabile immersa nel verde che collega il Lago di Ginevra al Mar Mediterraneo. Ha come industrie di base, a parte il turismo, quella della plastica e dei trasporti. A Bellegarde si tengono infine il Comics Festival nel mese di novembre e l'estivo Estivals, oltre al Celebration Castle Musinens, festival settembrino.

Mâcon

Solo quattro appuntamenti con il Tour per Mâcon, sempre stata sede d'arrivo mentre oggi ospiterà la partenza della corsa. La prima volta di Mâcon al Tour è piuttosto recente: siamo nel 1991 e la 20a tappa viene vinta da Vjačeslav Ekimov su Dzamolidin Abduzhaparov (Davide Cassani chiude 7°). Il giorno dopo la crono di 57 km che partiva da Lugny incoronò la maglia gialla Miguel Indurain, al primo dei cinque Tour vinti. Il Navarro precedette Bugno di 27" e LeMond di 48", a Parigi trionferà su Bugno e Chiappucci. Ancora una cronometro accoglie la Grande Boucle. I 50 km da Regnié-Durette a Mâcon (siamo nel 2002) vanno a Lance Armstrong, che infligge 52" a Raimondas Rumsas ed 1'06" a Laszlo Bodrogi. Il texano chiuderà primo per la quarta volta davanti a Beloki e Rumsas. Ultimo appuntamento piuttosto recente, del 2006. Nel Tour che sarà di Óscar Pereiro Sio la Morzine-Mâcon andò al nostro Matteo Tosatto, che precedette Moreni e Scholz. In classifica Pereiro era davanti a Sastre e Landis, vincitore sul campo ma squalificato in seguito.

Bellegarde-sur-Valserine

Ai piedi dell'Haute Chaîne du Jura, Bellegarde-sur-Valserine è una cittadina di 11 mila abitanti del dipartimento dell'Ain, immersa nel verde e che per la prima volta in assoluto ospiterà il Tour de France. Bellegarde si trova nel punto di congiungimento del Rodano con la Valserine, motivo per cui è la prima città francese ad essere illuminata grazie all'energia idroelettrica. Collegata dal TGV a Ginevra in soli 30' di viaggio e distante da Parigi soltanto 2 ore e 40 minuti, Bellegarde conserva nella modernità la sua anima di cittadina di campagna. In inverno è un'importante stazione sciistica mentre d'estate sono da visitare i boschi che la circondano, le distese verdeggianti ed altre attrazioni naturali come les Pertes de la Valserine, le marmitte dei Giganti o il Pain de Sucre. Da qui parte inoltre la ViaRhôna, una splendida ciclabile immersa nel verde che collega il Lago di Ginevra al Mar Mediterraneo. Ha come industrie di base, a parte il turismo, quella della plastica e dei trasporti. A Bellegarde si tengono infine il Comics Festival nel mese di novembre e l'estivo Estivals, oltre al Celebration Castle Musinens, festival settembrino.

Meteo

12.15 - Mâcon
14.50 - Aranc
17.20 - Bellegarde-sur-Valserine

Soggetti Alternativi

Debutto al Tour de France per lui che ha già partecipato due volte al Giro d'Italia ed una alla Vuelta di Spagna. Scalatore che nelle categorie giovanili è stato capace anche di buone prestazioni a cronometro (vice-campione nazionale e sesto all'Europeo di specialità nel 2009), è cresciuto come molti altri talenti olandesi nel vivaio Rabobank. Dopo alcune buone prove in brevi gare a tappe e il titolo nazionale U23 del 2009, è stato il Giro d'Italia a rivelarlo nel 2010 per la prima volta (18esimo). Meglio ha fatto lo scorso anno, concludendo ottavo per poi finire sul podio al Giro di Svizzera (terzo), centrando la prima vittoria pesante a Malbun. Partito per supportare Gesink e Mollema, la situazione attuale potrebbe consentirgli di giocare le proprie carte in qualche tappa mossa. Sperando ovviamente di non ritrovarsi con le gambe in croce piuttosto che in...Kruijswijk!

Vivian Ghianni

Debutto al Tour de France per lui che ha già partecipato due volte al Giro d'Italia ed una alla Vuelta di Spagna. Scalatore che nelle categorie giovanili è stato capace anche di buone prestazioni a cronometro (vice-campione nazionale e sesto all'Europeo di specialità nel 2009), è cresciuto come molti altri talenti olandesi nel vivaio Rabobank. Dopo alcune buone prove in brevi gare a tappe e il titolo nazionale U23 del 2009, è stato il Giro d'Italia a rivelarlo nel 2010 per la prima volta (18esimo). Meglio ha fatto lo scorso anno, concludendo ottavo per poi finire sul podio al Giro di Svizzera (terzo), centrando la prima vittoria pesante a Malbun. Partito per supportare Gesink e Mollema, la situazione attuale potrebbe consentirgli di giocare le proprie carte in qualche tappa mossa. Sperando ovviamente di non ritrovarsi con le gambe in croce piuttosto che in...Kruijswijk!

Debutto al Tour de France per lui che ha già partecipato due volte al Giro d'Italia ed una alla Vuelta di Spagna. Scalatore che nelle categorie giovanili è stato capace anche di buone prestazioni a cronometro (vice-campione nazionale e sesto all'Europeo di specialità nel 2009), è cresciuto come molti altri talenti olandesi nel vivaio Rabobank. Dopo alcune buone prove in brevi gare a tappe e il titolo nazionale U23 del 2009, è stato il Giro d'Italia a rivelarlo nel 2010 per la prima volta (18esimo). Meglio ha fatto lo scorso anno, concludendo ottavo per poi finire sul podio al Giro di Svizzera (terzo), centrando la prima vittoria pesante a Malbun. Partito per supportare Gesink e Mollema, la situazione attuale potrebbe consentirgli di giocare le proprie carte in qualche tappa mossa. Sperando ovviamente di non ritrovarsi con le gambe in croce piuttosto che in...Kruijswijk!

Debutto al Tour de France per lui che ha già partecipato due volte al Giro d'Italia ed una alla Vuelta di Spagna. Scalatore che nelle categorie giovanili è stato capace anche di buone prestazioni a cronometro (vice-campione nazionale e sesto all'Europeo di specialità nel 2009), è cresciuto come molti altri talenti olandesi nel vivaio Rabobank. Dopo alcune buone prove in brevi gare a tappe e il titolo nazionale U23 del 2009, è stato il Giro d'Italia a rivelarlo nel 2010 per la prima volta (18esimo). Meglio ha fatto lo scorso anno, concludendo ottavo per poi finire sul podio al Giro di Svizzera (terzo), centrando la prima vittoria pesante a Malbun. Partito per supportare Gesink e Mollema, la situazione attuale potrebbe consentirgli di giocare le proprie carte in qualche tappa mossa. Sperando ovviamente di non ritrovarsi con le gambe in croce piuttosto che in...Kruijswijk!

Debutto al Tour de France per lui che ha già partecipato due volte al Giro d'Italia ed una alla Vuelta di Spagna. Scalatore che nelle categorie giovanili è stato capace anche di buone prestazioni a cronometro (vice-campione nazionale e sesto all'Europeo di specialità nel 2009), è cresciuto come molti altri talenti olandesi nel vivaio Rabobank. Dopo alcune buone prove in brevi gare a tappe e il titolo nazionale U23 del 2009, è stato il Giro d'Italia a rivelarlo nel 2010 per la prima volta (18esimo). Meglio ha fatto lo scorso anno, concludendo ottavo per poi finire sul podio al Giro di Svizzera (terzo), centrando la prima vittoria pesante a Malbun. Partito per supportare Gesink e Mollema, la situazione attuale potrebbe consentirgli di giocare le proprie carte in qualche tappa mossa. Sperando ovviamente di non ritrovarsi con le gambe in croce piuttosto che in...Kruijswijk!

Debutto al Tour de France per lui che ha già partecipato due volte al Giro d'Italia ed una alla Vuelta di Spagna. Scalatore che nelle categorie giovanili è stato capace anche di buone prestazioni a cronometro (vice-campione nazionale e sesto all'Europeo di specialità nel 2009), è cresciuto come molti altri talenti olandesi nel vivaio Rabobank. Dopo alcune buone prove in brevi gare a tappe e il titolo nazionale U23 del 2009, è stato il Giro d'Italia a rivelarlo nel 2010 per la prima volta (18esimo). Meglio ha fatto lo scorso anno, concludendo ottavo per poi finire sul podio al Giro di Svizzera (terzo), centrando la prima vittoria pesante a Malbun. Partito per supportare Gesink e Mollema, la situazione attuale potrebbe consentirgli di giocare le proprie carte in qualche tappa mossa. Sperando ovviamente di non ritrovarsi con le gambe in croce piuttosto che in...Kruijswijk!

TourTweet

‏@EiselBernhard: La gente va dicendo che oggi comincia il Tour! Ma che czz...? Cosa pensano che stessi facendo negli ultimi giorni! Vacanze con amici in Francia?

@Phil_Gilbert1: Il Grand Colombier non è famoso ma molto duro! Vedremo oggi!

@chrisfroome: Una foto del nostro giro di allenamento oggi. È grandioso pedalare e basta, senza dover lottare per le posizioni. http://pic.twitter.com/Xl9WGrFh

@tom_veelers: 10 giorni sulla strada, e finalmente il primo di riposo. Fantastico! I prossimi tre giorni sulle Alpi. Scalare - scalare - scalare... e sopravvivere!

@zeeuwseleeuw (Johnny Hoogerland): Socializzare in squadra..... http://pic.twitter.com/dcK6DGWb

@bdlancaster: Sfortunatamente il giorno di riposo sta per finire. http://pic.twitter.com/W9AewD4T

La maglia gialla virtuale

Se davanti a tutti in classifica ci sono due ottimi cronoman che sulla carta possono concedere qualcosa in classifica, allora ogni tappa con un po' di salite deve assolutamente essere sfruttata per provare a recuperare un po' di terreno: questo discorso vale anche in PcCiclismo (visita il link per scaricare il gioco gratuitamente) e nel nostro Tour de France virtuale in cui Chris Froome è in maglia gialla davanti al compagno di squadra Wiggins.

Nella decima tappa l'occasione da sfruttare di chiamava Col du Grand Colombier, una salita lunga e impegnativa su cui può bastare poco per fare selezione. La prima parte di questa frazione è stata animata da Tjallingii, Nuyens, Vanotti, Astarloza, Gautier, Kroon e Hincapie che, sulla Côte de Corlier, sono poi stati raggiunti anche dal francese David Moncoutie; proprio il corridore della Cofidis, gasatissimo dall'azione precedente, è rimasto solo in testa sulla Grand Colombier ed è stato ripreso sulle prime rampe della terza salita del giorno, il Col de Richemond.

Tra i big, invece, la corsa è esplosa negli ultimi chilometri della Grand Colombier, in particolar modo grazie al lavoro della Lotto Belison e della Rabobank: in cima s'è formato un drappello di una ventina di uomini che ha perso solo poche unità sul più facile Colde Richemond. Tra i corridori più attivi Cadel Evans e Pierre Rolland che anche negli ultimi chilometri hanno fatto di tutto per mettere in crisi i rivali: alla fine un frazionamento c'è stato ma la maglia gialla Chris Froome non ha mai accusato un minino di cedimento e ha difeso il suo primato alla grande.

Proprio Cadel Evans si è andato a prendere la vittoria di tappa grazie ad una splendida volata davanti a Daniel Martin, Rolland, Schleck, Vanendert, Nibali e appunto Froome; Samuel Sánchez, Scarponi, Gesink, Wiggins e Leipheimer hanno perso 16" mentre altri uomini di classifica come Valverde, Hesjedal, Van den Broeck e Brajkovic sono arrivati a 1'05". In classifica generale il nostro Vincezo Nibali è salito al terzo posto: Wiggins è 2° a 29" da Froome, il siciliano della Liquigas deve recuperare invece 35".

Sebastiano Cipriani

La classifica al contrario

Jimmy EngoulventLa squadra pigliatutto in questo Tour è ben nota, inizia con la "s" ed ha un nome breve. Esattamente, stiamo parando della Saur-Sojasun, che piazza l'ennesima doppietta (tappa e maglia) nella prima cronometro. Lo specialista Jimmy Engoulvent non ha tradito le attese ed ha inflitto a tutti distacchi enormi. Basti pensare che il secondo classificato, un ottimo e sorprendente Yauheni Hutarovich, intasca ben 1'13" da Engoulvent mentre Anders Lund, terzo di giornata, è ad 1'38" dal vincitore. Era attesissimo Bradley Wiggins che però perde 11' come un fottuto segaiolo (cit.) qualunque e delude le attese di tutti, confermandosi una volta di più non pronto a conquistare il Tour de France. Jimmy Engoulvent, dopo la prestazione superba dell'altro ieri, veste anche la maglia gialla, scalzando il compagno Brice Feillu. Secondo gradino del podio provvisorio per Tyler Farrar (durante la cronometro ha inscenato un incontro di Wrestling con il cambio della sua specialissima, perdendo secondi preziosi in mosse e mossette), vicino a Engoulvent per solo 1'01". La Saur mantiene due uomini sul podio grazie al diligente Feillu, ora a quasi 2' da Engoulvent. Per il buon Brice recuperare la leadership non sarà facile anche se le montagne odierne ed il riposo dovrebbero favorirlo.

Francesco Sulas

La maglia gialla virtuale

Se davanti a tutti in classifica ci sono due ottimi cronoman che sulla carta possono concedere qualcosa in classifica, allora ogni tappa con un po' di salite deve assolutamente essere sfruttata per provare a recuperare un po' di terreno: questo discorso vale anche in PcCiclismo (visita il link per scaricare il gioco gratuitamente) e nel nostro Tour de France virtuale in cui Chris Froome è in maglia gialla davanti al compagno di squadra Wiggins.

Nella decima tappa l'occasione da sfruttare di chiamava Col du Grand Colombier, una salita lunga e impegnativa su cui può bastare poco per fare selezione. La prima parte di questa frazione è stata animata da Tjallingii, Nuyens, Vanotti, Astarloza, Gautier, Kroon e Hincapie che, sulla Côte de Corlier, sono poi stati raggiunti anche dal francese David Moncoutie; proprio il corridore della Cofidis, gasatissimo dall'azione precedente, è rimasto solo in testa sulla Grand Colombier ed è stato ripreso sulle prime rampe della terza salita del giorno, il Col de Richemond.

Tra i big, invece, la corsa è esplosa negli ultimi chilometri della Grand Colombier, in particolar modo grazie al lavoro della Lotto Belison e della Rabobank: in cima s'è formato un drappello di una ventina di uomini che ha perso solo poche unità sul più facile Colde Richemond. Tra i corridori più attivi Cadel Evans e Pierre Rolland che anche negli ultimi chilometri hanno fatto di tutto per mettere in crisi i rivali: alla fine un frazionamento c'è stato ma la maglia gialla Chris Froome non ha mai accusato un minino di cedimento e ha difeso il suo primato alla grande.

Proprio Cadel Evans si è andato a prendere la vittoria di tappa grazie ad una splendida volata davanti a Daniel Martin, Rolland, Schleck, Vanendert, Nibali e appunto Froome; Samuel Sánchez, Scarponi, Gesink, Wiggins e Leipheimer hanno perso 16" mentre altri uomini di classifica come Valverde, Hesjedal, Van den Broeck e Brajkovic sono arrivati a 1'05". In classifica generale il nostro Vincezo Nibali è salito al terzo posto: Wiggins è 2° a 29" da Froome, il siciliano della Liquigas deve recuperare invece 35".

Sebastiano Cipriani

La classifica al contrario

Jimmy EngoulventLa squadra pigliatutto in questo Tour è ben nota, inizia con la "s" ed ha un nome breve. Esattamente, stiamo parando della Saur-Sojasun, che piazza l'ennesima doppietta (tappa e maglia) nella prima cronometro. Lo specialista Jimmy Engoulvent non ha tradito le attese ed ha inflitto a tutti distacchi enormi. Basti pensare che il secondo classificato, un ottimo e sorprendente Yauheni Hutarovich, intasca ben 1'13" da Engoulvent mentre Anders Lund, terzo di giornata, è ad 1'38" dal vincitore. Era attesissimo Bradley Wiggins che però perde 11' come un fottuto segaiolo (cit.) qualunque e delude le attese di tutti, confermandosi una volta di più non pronto a conquistare il Tour de France. Jimmy Engoulvent, dopo la prestazione superba dell'altro ieri, veste anche la maglia gialla, scalzando il compagno Brice Feillu. Secondo gradino del podio provvisorio per Tyler Farrar (durante la cronometro ha inscenato un incontro di Wrestling con il cambio della sua specialissima, perdendo secondi preziosi in mosse e mossette), vicino a Engoulvent per solo 1'01". La Saur mantiene due uomini sul podio grazie al diligente Feillu, ora a quasi 2' da Engoulvent. Per il buon Brice recuperare la leadership non sarà facile anche se le montagne odierne ed il riposo dovrebbero favorirlo.

Francesco Sulas

Rassegna stampa

Rassegna TourNotes 2012 - 10a tappa
Rassegna TourNotes 2012 - 10a tappa
Rassegna TourNotes 2012 - 10a tappa
Rassegna TourNotes 2012 - 10a tappa
Rassegna TourNotes 2012 - 10a tappa

La maglia gialla virtuale

Se davanti a tutti in classifica ci sono due ottimi cronoman che sulla carta possono concedere qualcosa in classifica, allora ogni tappa con un po' di salite deve assolutamente essere sfruttata per provare a recuperare un po' di terreno: questo discorso vale anche in PcCiclismo (visita il link per scaricare il gioco gratuitamente) e nel nostro Tour de France virtuale in cui Chris Froome è in maglia gialla davanti al compagno di squadra Wiggins.

Nella decima tappa l'occasione da sfruttare di chiamava Col du Grand Colombier, una salita lunga e impegnativa su cui può bastare poco per fare selezione. La prima parte di questa frazione è stata animata da Tjallingii, Nuyens, Vanotti, Astarloza, Gautier, Kroon e Hincapie che, sulla Côte de Corlier, sono poi stati raggiunti anche dal francese David Moncoutie; proprio il corridore della Cofidis, gasatissimo dall'azione precedente, è rimasto solo in testa sulla Grand Colombier ed è stato ripreso sulle prime rampe della terza salita del giorno, il Col de Richemond.

Tra i big, invece, la corsa è esplosa negli ultimi chilometri della Grand Colombier, in particolar modo grazie al lavoro della Lotto Belison e della Rabobank: in cima s'è formato un drappello di una ventina di uomini che ha perso solo poche unità sul più facile Colde Richemond. Tra i corridori più attivi Cadel Evans e Pierre Rolland che anche negli ultimi chilometri hanno fatto di tutto per mettere in crisi i rivali: alla fine un frazionamento c'è stato ma la maglia gialla Chris Froome non ha mai accusato un minino di cedimento e ha difeso il suo primato alla grande.

Proprio Cadel Evans si è andato a prendere la vittoria di tappa grazie ad una splendida volata davanti a Daniel Martin, Rolland, Schleck, Vanendert, Nibali e appunto Froome; Samuel Sánchez, Scarponi, Gesink, Wiggins e Leipheimer hanno perso 16" mentre altri uomini di classifica come Valverde, Hesjedal, Van den Broeck e Brajkovic sono arrivati a 1'05". In classifica generale il nostro Vincezo Nibali è salito al terzo posto: Wiggins è 2° a 29" da Froome, il siciliano della Liquigas deve recuperare invece 35".

Sebastiano Cipriani

La classifica al contrario

Jimmy EngoulventLa squadra pigliatutto in questo Tour è ben nota, inizia con la "s" ed ha un nome breve. Esattamente, stiamo parando della Saur-Sojasun, che piazza l'ennesima doppietta (tappa e maglia) nella prima cronometro. Lo specialista Jimmy Engoulvent non ha tradito le attese ed ha inflitto a tutti distacchi enormi. Basti pensare che il secondo classificato, un ottimo e sorprendente Yauheni Hutarovich, intasca ben 1'13" da Engoulvent mentre Anders Lund, terzo di giornata, è ad 1'38" dal vincitore. Era attesissimo Bradley Wiggins che però perde 11' come un fottuto segaiolo (cit.) qualunque e delude le attese di tutti, confermandosi una volta di più non pronto a conquistare il Tour de France. Jimmy Engoulvent, dopo la prestazione superba dell'altro ieri, veste anche la maglia gialla, scalzando il compagno Brice Feillu. Secondo gradino del podio provvisorio per Tyler Farrar (durante la cronometro ha inscenato un incontro di Wrestling con il cambio della sua specialissima, perdendo secondi preziosi in mosse e mossette), vicino a Engoulvent per solo 1'01". La Saur mantiene due uomini sul podio grazie al diligente Feillu, ora a quasi 2' da Engoulvent. Per il buon Brice recuperare la leadership non sarà facile anche se le montagne odierne ed il riposo dovrebbero favorirlo.

Francesco Sulas

La maglia gialla virtuale

Se davanti a tutti in classifica ci sono due ottimi cronoman che sulla carta possono concedere qualcosa in classifica, allora ogni tappa con un po' di salite deve assolutamente essere sfruttata per provare a recuperare un po' di terreno: questo discorso vale anche in PcCiclismo (visita il link per scaricare il gioco gratuitamente) e nel nostro Tour de France virtuale in cui Chris Froome è in maglia gialla davanti al compagno di squadra Wiggins.

Nella decima tappa l'occasione da sfruttare di chiamava Col du Grand Colombier, una salita lunga e impegnativa su cui può bastare poco per fare selezione. La prima parte di questa frazione è stata animata da Tjallingii, Nuyens, Vanotti, Astarloza, Gautier, Kroon e Hincapie che, sulla Côte de Corlier, sono poi stati raggiunti anche dal francese David Moncoutie; proprio il corridore della Cofidis, gasatissimo dall'azione precedente, è rimasto solo in testa sulla Grand Colombier ed è stato ripreso sulle prime rampe della terza salita del giorno, il Col de Richemond.

Tra i big, invece, la corsa è esplosa negli ultimi chilometri della Grand Colombier, in particolar modo grazie al lavoro della Lotto Belison e della Rabobank: in cima s'è formato un drappello di una ventina di uomini che ha perso solo poche unità sul più facile Colde Richemond. Tra i corridori più attivi Cadel Evans e Pierre Rolland che anche negli ultimi chilometri hanno fatto di tutto per mettere in crisi i rivali: alla fine un frazionamento c'è stato ma la maglia gialla Chris Froome non ha mai accusato un minino di cedimento e ha difeso il suo primato alla grande.

Proprio Cadel Evans si è andato a prendere la vittoria di tappa grazie ad una splendida volata davanti a Daniel Martin, Rolland, Schleck, Vanendert, Nibali e appunto Froome; Samuel Sánchez, Scarponi, Gesink, Wiggins e Leipheimer hanno perso 16" mentre altri uomini di classifica come Valverde, Hesjedal, Van den Broeck e Brajkovic sono arrivati a 1'05". In classifica generale il nostro Vincezo Nibali è salito al terzo posto: Wiggins è 2° a 29" da Froome, il siciliano della Liquigas deve recuperare invece 35".

Sebastiano Cipriani

La classifica al contrario

Jimmy EngoulventLa squadra pigliatutto in questo Tour è ben nota, inizia con la "s" ed ha un nome breve. Esattamente, stiamo parando della Saur-Sojasun, che piazza l'ennesima doppietta (tappa e maglia) nella prima cronometro. Lo specialista Jimmy Engoulvent non ha tradito le attese ed ha inflitto a tutti distacchi enormi. Basti pensare che il secondo classificato, un ottimo e sorprendente Yauheni Hutarovich, intasca ben 1'13" da Engoulvent mentre Anders Lund, terzo di giornata, è ad 1'38" dal vincitore. Era attesissimo Bradley Wiggins che però perde 11' come un fottuto segaiolo (cit.) qualunque e delude le attese di tutti, confermandosi una volta di più non pronto a conquistare il Tour de France. Jimmy Engoulvent, dopo la prestazione superba dell'altro ieri, veste anche la maglia gialla, scalzando il compagno Brice Feillu. Secondo gradino del podio provvisorio per Tyler Farrar (durante la cronometro ha inscenato un incontro di Wrestling con il cambio della sua specialissima, perdendo secondi preziosi in mosse e mossette), vicino a Engoulvent per solo 1'01". La Saur mantiene due uomini sul podio grazie al diligente Feillu, ora a quasi 2' da Engoulvent. Per il buon Brice recuperare la leadership non sarà facile anche se le montagne odierne ed il riposo dovrebbero favorirlo.

Francesco Sulas

La classifica al contrario

Jimmy EngoulventLa squadra pigliatutto in questo Tour è ben nota, inizia con la "s" ed ha un nome breve. Esattamente, stiamo parando della Saur-Sojasun, che piazza l'ennesima doppietta (tappa e maglia) nella prima cronometro. Lo specialista Jimmy Engoulvent non ha tradito le attese ed ha inflitto a tutti distacchi enormi. Basti pensare che il secondo classificato, un ottimo e sorprendente Yauheni Hutarovich, intasca ben 1'13" da Engoulvent mentre Anders Lund, terzo di giornata, è ad 1'38" dal vincitore. Era attesissimo Bradley Wiggins che però perde 11' come un fottuto segaiolo (cit.) qualunque e delude le attese di tutti, confermandosi una volta di più non pronto a conquistare il Tour de France. Jimmy Engoulvent, dopo la prestazione superba dell'altro ieri, veste anche la maglia gialla, scalzando il compagno Brice Feillu. Secondo gradino del podio provvisorio per Tyler Farrar (durante la cronometro ha inscenato un incontro di Wrestling con il cambio della sua specialissima, perdendo secondi preziosi in mosse e mossette), vicino a Engoulvent per solo 1'01". La Saur mantiene due uomini sul podio grazie al diligente Feillu, ora a quasi 2' da Engoulvent. Per il buon Brice recuperare la leadership non sarà facile anche se le montagne odierne ed il riposo dovrebbero favorirlo.

Francesco Sulas

La maglia gialla virtuale

Se davanti a tutti in classifica ci sono due ottimi cronoman che sulla carta possono concedere qualcosa in classifica, allora ogni tappa con un po' di salite deve assolutamente essere sfruttata per provare a recuperare un po' di terreno: questo discorso vale anche in PcCiclismo (visita il link per scaricare il gioco gratuitamente) e nel nostro Tour de France virtuale in cui Chris Froome è in maglia gialla davanti al compagno di squadra Wiggins.

Nella decima tappa l'occasione da sfruttare di chiamava Col du Grand Colombier, una salita lunga e impegnativa su cui può bastare poco per fare selezione. La prima parte di questa frazione è stata animata da Tjallingii, Nuyens, Vanotti, Astarloza, Gautier, Kroon e Hincapie che, sulla Côte de Corlier, sono poi stati raggiunti anche dal francese David Moncoutie; proprio il corridore della Cofidis, gasatissimo dall'azione precedente, è rimasto solo in testa sulla Grand Colombier ed è stato ripreso sulle prime rampe della terza salita del giorno, il Col de Richemond.

Tra i big, invece, la corsa è esplosa negli ultimi chilometri della Grand Colombier, in particolar modo grazie al lavoro della Lotto Belison e della Rabobank: in cima s'è formato un drappello di una ventina di uomini che ha perso solo poche unità sul più facile Colde Richemond. Tra i corridori più attivi Cadel Evans e Pierre Rolland che anche negli ultimi chilometri hanno fatto di tutto per mettere in crisi i rivali: alla fine un frazionamento c'è stato ma la maglia gialla Chris Froome non ha mai accusato un minino di cedimento e ha difeso il suo primato alla grande.

Proprio Cadel Evans si è andato a prendere la vittoria di tappa grazie ad una splendida volata davanti a Daniel Martin, Rolland, Schleck, Vanendert, Nibali e appunto Froome; Samuel Sánchez, Scarponi, Gesink, Wiggins e Leipheimer hanno perso 16" mentre altri uomini di classifica come Valverde, Hesjedal, Van den Broeck e Brajkovic sono arrivati a 1'05". In classifica generale il nostro Vincezo Nibali è salito al terzo posto: Wiggins è 2° a 29" da Froome, il siciliano della Liquigas deve recuperare invece 35".

Sebastiano Cipriani

La classifica al contrario

Jimmy EngoulventLa squadra pigliatutto in questo Tour è ben nota, inizia con la "s" ed ha un nome breve. Esattamente, stiamo parando della Saur-Sojasun, che piazza l'ennesima doppietta (tappa e maglia) nella prima cronometro. Lo specialista Jimmy Engoulvent non ha tradito le attese ed ha inflitto a tutti distacchi enormi. Basti pensare che il secondo classificato, un ottimo e sorprendente Yauheni Hutarovich, intasca ben 1'13" da Engoulvent mentre Anders Lund, terzo di giornata, è ad 1'38" dal vincitore. Era attesissimo Bradley Wiggins che però perde 11' come un fottuto segaiolo (cit.) qualunque e delude le attese di tutti, confermandosi una volta di più non pronto a conquistare il Tour de France. Jimmy Engoulvent, dopo la prestazione superba dell'altro ieri, veste anche la maglia gialla, scalzando il compagno Brice Feillu. Secondo gradino del podio provvisorio per Tyler Farrar (durante la cronometro ha inscenato un incontro di Wrestling con il cambio della sua specialissima, perdendo secondi preziosi in mosse e mossette), vicino a Engoulvent per solo 1'01". La Saur mantiene due uomini sul podio grazie al diligente Feillu, ora a quasi 2' da Engoulvent. Per il buon Brice recuperare la leadership non sarà facile anche se le montagne odierne ed il riposo dovrebbero favorirlo.

Francesco Sulas

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