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TourNotes 2011 - 9a tappa: Issoire - Saint-Flour | Cicloweb

Il Portale del Ciclismo professionistico

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La seconda domenica di Boucle offrirà una frazione alquanto interlocutoria, talmente tanto che potrebbe avere la meglio una fuga di comprimari. Da Issoire a Saint-Flour la direzione è sempre verso sud, e le salite iniziano a moltiplicarsi (e a diventare più toste). Ma non siamo ancora a livelli di selezione vera, e i 7 Gpm di giornata (3 di 2a categoria, 3 di 3a e uno di 4a) potrebbero giusto servire a far fuori i velocisti dalla contesa. Comunque non bisognerà sottovalutare l'accoppiata Pas de Peyrol e Perthus, tra il km 90 e il 115 (per un totale di 12 km di ascesa quasi all'8%), nonché il Prat de Bouc (8 km al 6% a cavallo del km 150). Il problema per chi coltiverà sogni di gloria all'attacco è che da quest'ultima vetta al traguardo ci saranno oltre 50 km che favoriranno chi insegue (malgrado un'altra piccola côte a 15 km da Saint-Flour). Se qualche sprinter avrà la ventura di sopravvivere a tanto sbattimento, avrà probabilmente anche le forze per domare la rampa che porta al traguardo (100 metri di dislivello nell'ultimo chilometro e mezzo), ma di sicuro se mai un rappresentante della categoria dovesse spuntarla, potrà dire di aver superato una prova decisamente difficile.

Che la fuga sia l'opzione più plausibile per questa frazione, lo testimonia anche la quota bassissima che Betclic.it riserva all'opzione "Altro", data alla miseria di 1.35. Dato per scontato che Gilbert (a 6.50) sarebbe il favorito nella remota ipotesi di un arrivo del gruppetto dei migliori, tra i "fugaioli" sono quotati Thomas Voeckler (a 12), Sylvain Chavanel (a 22, ma è noto che il campione transalpino non goda di un'ottima forma dopo le cadute dei giorni scorsi), David Moncoutié (a 30) e Simon Gerrans (a 50).

Issoire

Issoire, situata nella regione dell'Auvregne e sede di partenza della tappa vinta da Beppe Guerini nel 2005, ha sicuramente nel duomo di Saint-Austremoine il suo monumento più significativo, dedicato ad un omonimo vescovo transalpino vissuto tra il III e il IV secolo. L'edificio sacro costruito in arcosa in pieno Medioevo, nel XII secolo, è composto da enormi blocchi voluminosi di altezza crescente che ne fanno un complesso mastodontico. Notevoli le sue decorazioni, sia esterne, in basalto, che fregiano gli absidi e le facciate, sia interne, policrome, che ornano tutti i capitelli e le pareti delle navate.

Saint-Flour

Saint-Flour ha ospitato per due volte il Tour de France e in entrambe le occasioni c'è stato un arrivo, seguito da una partenza il giorno successivo. Nel 2004 gli spettatori transalpini assistettero ad una delle più belle cavalcata di Richard Virenque che, dapprima in compagnia di Axel Merckx, poi tutto solo, superò ben otto Gran Premi della Montagna (con il Pas-de-Peyrol e il Col de Prat de Bouc che saranno riproposti anche oggi) e arrivò con oltre cinque minuti di vantaggio sul gruppo dei migliori, regolato da Klöden. Il grosso bottino di punti gli permise di sfilare la maglia a pois al compagno di squadra Paolo Bettini e portare le insegne di miglior scalatore fino a Parigi, per la settima volta, un record. Il giorno successivo, con un'altra azione da lontano, fu David Moncoutié a trionfare, a Figeac. Ancora fughe, nel 1999, consegnarono a David Etxebarria la frazione che arrivava nella cittadina dell'Haute-Auvregne, mentre l'indomani nella Saint-Flour - Albi, fu un trionfo italiano, con Totò Commesso che regolò in maglia tricolore i compagni di fuga Serpellini, Piccoli e Lanfranchi.

Giuseppe Cristiano
Issoire

Issoire, situata nella regione dell'Auvregne e sede di partenza della tappa vinta da Beppe Guerini nel 2005, ha sicuramente nel duomo di Saint-Austremoine il suo monumento più significativo, dedicato ad un omonimo vescovo transalpino vissuto tra il III e il IV secolo. L'edificio sacro costruito in arcosa in pieno Medioevo, nel XII secolo, è composto da enormi blocchi voluminosi di altezza crescente che ne fanno un complesso mastodontico. Notevoli le sue decorazioni, sia esterne, in basalto, che fregiano gli absidi e le facciate, sia interne, policrome, che ornano tutti i capitelli e le pareti delle navate.

Saint-Flour

Saint-Flour ha ospitato per due volte il Tour de France e in entrambe le occasioni c'è stato un arrivo, seguito da una partenza il giorno successivo. Nel 2004 gli spettatori transalpini assistettero ad una delle più belle cavalcata di Richard Virenque che, dapprima in compagnia di Axel Merckx, poi tutto solo, superò ben otto Gran Premi della Montagna (con il Pas-de-Peyrol e il Col de Prat de Bouc che saranno riproposti anche oggi) e arrivò con oltre cinque minuti di vantaggio sul gruppo dei migliori, regolato da Klöden. Il grosso bottino di punti gli permise di sfilare la maglia a pois al compagno di squadra Paolo Bettini e portare le insegne di miglior scalatore fino a Parigi, per la settima volta, un record. Il giorno successivo, con un'altra azione da lontano, fu David Moncoutié a trionfare, a Figeac. Ancora fughe, nel 1999, consegnarono a David Etxebarria la frazione che arrivava nella cittadina dell'Haute-Auvregne, mentre l'indomani nella Saint-Flour - Albi, fu un trionfo italiano, con Totò Commesso che regolò in maglia tricolore i compagni di fuga Serpellini, Piccoli e Lanfranchi.

Issoire

Issoire, situata nella regione dell'Auvregne e sede di partenza della tappa vinta da Beppe Guerini nel 2005, ha sicuramente nel duomo di Saint-Austremoine il suo monumento più significativo, dedicato ad un omonimo vescovo transalpino vissuto tra il III e il IV secolo. L'edificio sacro costruito in arcosa in pieno Medioevo, nel XII secolo, è composto da enormi blocchi voluminosi di altezza crescente che ne fanno un complesso mastodontico. Notevoli le sue decorazioni, sia esterne, in basalto, che fregiano gli absidi e le facciate, sia interne, policrome, che ornano tutti i capitelli e le pareti delle navate.

Saint-Flour

Saint-Flour ha ospitato per due volte il Tour de France e in entrambe le occasioni c'è stato un arrivo, seguito da una partenza il giorno successivo. Nel 2004 gli spettatori transalpini assistettero ad una delle più belle cavalcata di Richard Virenque che, dapprima in compagnia di Axel Merckx, poi tutto solo, superò ben otto Gran Premi della Montagna (con il Pas-de-Peyrol e il Col de Prat de Bouc che saranno riproposti anche oggi) e arrivò con oltre cinque minuti di vantaggio sul gruppo dei migliori, regolato da Klöden. Il grosso bottino di punti gli permise di sfilare la maglia a pois al compagno di squadra Paolo Bettini e portare le insegne di miglior scalatore fino a Parigi, per la settima volta, un record. Il giorno successivo, con un'altra azione da lontano, fu David Moncoutié a trionfare, a Figeac. Ancora fughe, nel 1999, consegnarono a David Etxebarria la frazione che arrivava nella cittadina dell'Haute-Auvregne, mentre l'indomani nella Saint-Flour - Albi, fu un trionfo italiano, con Totò Commesso che regolò in maglia tricolore i compagni di fuga Serpellini, Piccoli e Lanfranchi.

Issoire

Issoire, situata nella regione dell'Auvregne e sede di partenza della tappa vinta da Beppe Guerini nel 2005, ha sicuramente nel duomo di Saint-Austremoine il suo monumento più significativo, dedicato ad un omonimo vescovo transalpino vissuto tra il III e il IV secolo. L'edificio sacro costruito in arcosa in pieno Medioevo, nel XII secolo, è composto da enormi blocchi voluminosi di altezza crescente che ne fanno un complesso mastodontico. Notevoli le sue decorazioni, sia esterne, in basalto, che fregiano gli absidi e le facciate, sia interne, policrome, che ornano tutti i capitelli e le pareti delle navate.

Saint-Flour

Saint-Flour ha ospitato per due volte il Tour de France e in entrambe le occasioni c'è stato un arrivo, seguito da una partenza il giorno successivo. Nel 2004 gli spettatori transalpini assistettero ad una delle più belle cavalcata di Richard Virenque che, dapprima in compagnia di Axel Merckx, poi tutto solo, superò ben otto Gran Premi della Montagna (con il Pas-de-Peyrol e il Col de Prat de Bouc che saranno riproposti anche oggi) e arrivò con oltre cinque minuti di vantaggio sul gruppo dei migliori, regolato da Klöden. Il grosso bottino di punti gli permise di sfilare la maglia a pois al compagno di squadra Paolo Bettini e portare le insegne di miglior scalatore fino a Parigi, per la settima volta, un record. Il giorno successivo, con un'altra azione da lontano, fu David Moncoutié a trionfare, a Figeac. Ancora fughe, nel 1999, consegnarono a David Etxebarria la frazione che arrivava nella cittadina dell'Haute-Auvregne, mentre l'indomani nella Saint-Flour - Albi, fu un trionfo italiano, con Totò Commesso che regolò in maglia tricolore i compagni di fuga Serpellini, Piccoli e Lanfranchi.

Issoire

Issoire, situata nella regione dell'Auvregne e sede di partenza della tappa vinta da Beppe Guerini nel 2005, ha sicuramente nel duomo di Saint-Austremoine il suo monumento più significativo, dedicato ad un omonimo vescovo transalpino vissuto tra il III e il IV secolo. L'edificio sacro costruito in arcosa in pieno Medioevo, nel XII secolo, è composto da enormi blocchi voluminosi di altezza crescente che ne fanno un complesso mastodontico. Notevoli le sue decorazioni, sia esterne, in basalto, che fregiano gli absidi e le facciate, sia interne, policrome, che ornano tutti i capitelli e le pareti delle navate.

Saint-Flour

Saint-Flour ha ospitato per due volte il Tour de France e in entrambe le occasioni c'è stato un arrivo, seguito da una partenza il giorno successivo. Nel 2004 gli spettatori transalpini assistettero ad una delle più belle cavalcata di Richard Virenque che, dapprima in compagnia di Axel Merckx, poi tutto solo, superò ben otto Gran Premi della Montagna (con il Pas-de-Peyrol e il Col de Prat de Bouc che saranno riproposti anche oggi) e arrivò con oltre cinque minuti di vantaggio sul gruppo dei migliori, regolato da Klöden. Il grosso bottino di punti gli permise di sfilare la maglia a pois al compagno di squadra Paolo Bettini e portare le insegne di miglior scalatore fino a Parigi, per la settima volta, un record. Il giorno successivo, con un'altra azione da lontano, fu David Moncoutié a trionfare, a Figeac. Ancora fughe, nel 1999, consegnarono a David Etxebarria la frazione che arrivava nella cittadina dell'Haute-Auvregne, mentre l'indomani nella Saint-Flour - Albi, fu un trionfo italiano, con Totò Commesso che regolò in maglia tricolore i compagni di fuga Serpellini, Piccoli e Lanfranchi.

Issoire

Issoire, situata nella regione dell'Auvregne e sede di partenza della tappa vinta da Beppe Guerini nel 2005, ha sicuramente nel duomo di Saint-Austremoine il suo monumento più significativo, dedicato ad un omonimo vescovo transalpino vissuto tra il III e il IV secolo. L'edificio sacro costruito in arcosa in pieno Medioevo, nel XII secolo, è composto da enormi blocchi voluminosi di altezza crescente che ne fanno un complesso mastodontico. Notevoli le sue decorazioni, sia esterne, in basalto, che fregiano gli absidi e le facciate, sia interne, policrome, che ornano tutti i capitelli e le pareti delle navate.

Saint-Flour

Saint-Flour ha ospitato per due volte il Tour de France e in entrambe le occasioni c'è stato un arrivo, seguito da una partenza il giorno successivo. Nel 2004 gli spettatori transalpini assistettero ad una delle più belle cavalcata di Richard Virenque che, dapprima in compagnia di Axel Merckx, poi tutto solo, superò ben otto Gran Premi della Montagna (con il Pas-de-Peyrol e il Col de Prat de Bouc che saranno riproposti anche oggi) e arrivò con oltre cinque minuti di vantaggio sul gruppo dei migliori, regolato da Klöden. Il grosso bottino di punti gli permise di sfilare la maglia a pois al compagno di squadra Paolo Bettini e portare le insegne di miglior scalatore fino a Parigi, per la settima volta, un record. Il giorno successivo, con un'altra azione da lontano, fu David Moncoutié a trionfare, a Figeac. Ancora fughe, nel 1999, consegnarono a David Etxebarria la frazione che arrivava nella cittadina dell'Haute-Auvregne, mentre l'indomani nella Saint-Flour - Albi, fu un trionfo italiano, con Totò Commesso che regolò in maglia tricolore i compagni di fuga Serpellini, Piccoli e Lanfranchi.

Meteo

12.20 - Issoire
15.10 - Mandailles-Saint-Julien
17.35 - Saint-Flour

Soggetti Alternativi

Altro giovane debuttante alla Grande Boucle. Disputa la seconda stagione della Vacansoleil dopo esser transitato come tanti attraverso l'inesauribile vivaio della Rabobank (per due anni ha gareggiato nella squadra Continental). Atleta che ha in quelle di scalatore le sue doti migliori, ha saputo farsi apprezzare anche in Italia, vincendo da juniores il Giro della Lunigiana nel 2004 e disputando una buona Settimana Lombarda lo scorso anno (due sesti posti di tappa). Nel 2010 è stato anche terzo alla Binche-Tournai-Binche mentre in questa stagione è stato 4° alla Quattro Giorni di Dunkerque, 6° nel campionato olandese e 14esimo al Delfinato. In questo Tour oltre ad accumulare esperienza può avere libertà d'azione e magari entrare in qualche fuga da lontano. La speranza di una Vacansoleil senza troppe rughe ma con un buon...Ruijgh!

Vivian Ghianni

Altro giovane debuttante alla Grande Boucle. Disputa la seconda stagione della Vacansoleil dopo esser transitato come tanti attraverso l'inesauribile vivaio della Rabobank (per due anni ha gareggiato nella squadra Continental). Atleta che ha in quelle di scalatore le sue doti migliori, ha saputo farsi apprezzare anche in Italia, vincendo da juniores il Giro della Lunigiana nel 2004 e disputando una buona Settimana Lombarda lo scorso anno (due sesti posti di tappa). Nel 2010 è stato anche terzo alla Binche-Tournai-Binche mentre in questa stagione è stato 4° alla Quattro Giorni di Dunkerque, 6° nel campionato olandese e 14esimo al Delfinato. In questo Tour oltre ad accumulare esperienza può avere libertà d'azione e magari entrare in qualche fuga da lontano. La speranza di una Vacansoleil senza troppe rughe ma con un buon...Ruijgh!

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Altro giovane debuttante alla Grande Boucle. Disputa la seconda stagione della Vacansoleil dopo esser transitato come tanti attraverso l'inesauribile vivaio della Rabobank (per due anni ha gareggiato nella squadra Continental). Atleta che ha in quelle di scalatore le sue doti migliori, ha saputo farsi apprezzare anche in Italia, vincendo da juniores il Giro della Lunigiana nel 2004 e disputando una buona Settimana Lombarda lo scorso anno (due sesti posti di tappa). Nel 2010 è stato anche terzo alla Binche-Tournai-Binche mentre in questa stagione è stato 4° alla Quattro Giorni di Dunkerque, 6° nel campionato olandese e 14esimo al Delfinato. In questo Tour oltre ad accumulare esperienza può avere libertà d'azione e magari entrare in qualche fuga da lontano. La speranza di una Vacansoleil senza troppe rughe ma con un buon...Ruijgh!

Altro giovane debuttante alla Grande Boucle. Disputa la seconda stagione della Vacansoleil dopo esser transitato come tanti attraverso l'inesauribile vivaio della Rabobank (per due anni ha gareggiato nella squadra Continental). Atleta che ha in quelle di scalatore le sue doti migliori, ha saputo farsi apprezzare anche in Italia, vincendo da juniores il Giro della Lunigiana nel 2004 e disputando una buona Settimana Lombarda lo scorso anno (due sesti posti di tappa). Nel 2010 è stato anche terzo alla Binche-Tournai-Binche mentre in questa stagione è stato 4° alla Quattro Giorni di Dunkerque, 6° nel campionato olandese e 14esimo al Delfinato. In questo Tour oltre ad accumulare esperienza può avere libertà d'azione e magari entrare in qualche fuga da lontano. La speranza di una Vacansoleil senza troppe rughe ma con un buon...Ruijgh!

Altro giovane debuttante alla Grande Boucle. Disputa la seconda stagione della Vacansoleil dopo esser transitato come tanti attraverso l'inesauribile vivaio della Rabobank (per due anni ha gareggiato nella squadra Continental). Atleta che ha in quelle di scalatore le sue doti migliori, ha saputo farsi apprezzare anche in Italia, vincendo da juniores il Giro della Lunigiana nel 2004 e disputando una buona Settimana Lombarda lo scorso anno (due sesti posti di tappa). Nel 2010 è stato anche terzo alla Binche-Tournai-Binche mentre in questa stagione è stato 4° alla Quattro Giorni di Dunkerque, 6° nel campionato olandese e 14esimo al Delfinato. In questo Tour oltre ad accumulare esperienza può avere libertà d'azione e magari entrare in qualche fuga da lontano. La speranza di una Vacansoleil senza troppe rughe ma con un buon...Ruijgh!

TourTweet

MarkRenshaw: Meteo francese, non sei molto buono con noi... Per favore mandaci qualche giorno asciutto prima o poi...

Roman86_K: Buongiorno a tutti i miei supporter, ieri è stata una giornata di grande sofferenza e lo sarà anche oggi, ma devo dire che sto meglio rispetto a due giorni fa

jakob_fuglsang: Rispetto Thor per come ha difeso la maglia ieri! Spero che presto noi danesi possiamo replicare nella battaglia tutta scandinava. Alla peggio, siamo comunque messi meglio degli svedesi!

jjrojillas: Prima tappa per la squadra! Complimenti Rui! Appassionante lotta per la verde e manca ancora gran parte del Tour...

La classifica al contrario

Wouter PoelsGuardate lì che bel ragazzo compìto e garbato che è Wouter Poels: non direste mai che è invece capace di gesti di assoluta cattiveria (agonistica, çvsd), come quello fatto vedere al mondo intiero nell'ottava tappa del Tour. Il nostro pacato olandesino si è messo in testa di voler fare l'impresa della vita, e non c'è stato verso di distoglierlo da tale obiettivo: sicché, indossato il costume della sua identità segreta (Wouterribile) ha dato le piste a tutti, e ha vinto in completa solitudine la frazione al contrario. Per lui il vantaggio record di questa edizione della Boucle, sia sul vincitore ordinario (Rui Costa, che ha chiuso a 28'48" da Poels) che sui diretti concorrenti, visto che ha rifilato ben 8'41" a un terzetto regolato allo sprint da Engoulvent (già sugli scudi l'altro giorno) su un nome grosso della presunta classifica reale, Roman Kreuziger, e su Hivert. Quinto, a 8'49", Jeandesboz, primo di un foltissimo plotone (diremmo: il gruppo dei migliori), formato da 59 atleti e comprendente tutti i protagonisti della nostra contesa.
Una contesa che vede l'ormai mitico Vincent Jérôme sempre al primo posto. Il nostro beniamino di Francia ha respinto alla grande l'assalto che nei giorni scorsi gli stava portando l'ineffabile Jesús Hernández, arrivato l'altro ieri alla pericolosissima distanza di appena 1'44". Assestato un quarto d'ora nei denti allo spagnolo, Perdent si trova adesso a difendere la sua leadership da Gert Steegmans, che al momento è il più vicino in classifica, a 7'22". Poi a seguire ritroviamo Engels a 15'34", il già citato Jesús a 16'07" e Isaichev a 17'50". Thor Hushovd, che insiste a detenere la maglia gialla senza sapere che Jérôme porta la nera da un giorno in più rispetto a lui (chi è più Campione del Mondo adesso?), è mestamente rotolato oltre l'ora di ritardo da Perdent: per il norvegese parliamo di 1h09'13", e se oggi Thor fa la volata ordinaria, come è anche possibile, questo margine si allargherà ulteriormente.
Segnaliamo, per dovere di cronaca, che l'altro protagonista di questa prima settimana di classifica al contrario, ovvero Dmitriy Muravyev, anche noto come il Volpone delle Steppe, non ha rinunciato all'idea di tornare alla carica: per ora è settimo della generale, a 18'45" da Perdent, ma di sicuro ha qualcosa in mente. Aspettiamo fiduciosi nuovi colpi di scena.

Marco Grassi

La classifica al contrario

Wouter PoelsGuardate lì che bel ragazzo compìto e garbato che è Wouter Poels: non direste mai che è invece capace di gesti di assoluta cattiveria (agonistica, çvsd), come quello fatto vedere al mondo intiero nell'ottava tappa del Tour. Il nostro pacato olandesino si è messo in testa di voler fare l'impresa della vita, e non c'è stato verso di distoglierlo da tale obiettivo: sicché, indossato il costume della sua identità segreta (Wouterribile) ha dato le piste a tutti, e ha vinto in completa solitudine la frazione al contrario. Per lui il vantaggio record di questa edizione della Boucle, sia sul vincitore ordinario (Rui Costa, che ha chiuso a 28'48" da Poels) che sui diretti concorrenti, visto che ha rifilato ben 8'41" a un terzetto regolato allo sprint da Engoulvent (già sugli scudi l'altro giorno) su un nome grosso della presunta classifica reale, Roman Kreuziger, e su Hivert. Quinto, a 8'49", Jeandesboz, primo di un foltissimo plotone (diremmo: il gruppo dei migliori), formato da 59 atleti e comprendente tutti i protagonisti della nostra contesa.
Una contesa che vede l'ormai mitico Vincent Jérôme sempre al primo posto. Il nostro beniamino di Francia ha respinto alla grande l'assalto che nei giorni scorsi gli stava portando l'ineffabile Jesús Hernández, arrivato l'altro ieri alla pericolosissima distanza di appena 1'44". Assestato un quarto d'ora nei denti allo spagnolo, Perdent si trova adesso a difendere la sua leadership da Gert Steegmans, che al momento è il più vicino in classifica, a 7'22". Poi a seguire ritroviamo Engels a 15'34", il già citato Jesús a 16'07" e Isaichev a 17'50". Thor Hushovd, che insiste a detenere la maglia gialla senza sapere che Jérôme porta la nera da un giorno in più rispetto a lui (chi è più Campione del Mondo adesso?), è mestamente rotolato oltre l'ora di ritardo da Perdent: per il norvegese parliamo di 1h09'13", e se oggi Thor fa la volata ordinaria, come è anche possibile, questo margine si allargherà ulteriormente.
Segnaliamo, per dovere di cronaca, che l'altro protagonista di questa prima settimana di classifica al contrario, ovvero Dmitriy Muravyev, anche noto come il Volpone delle Steppe, non ha rinunciato all'idea di tornare alla carica: per ora è settimo della generale, a 18'45" da Perdent, ma di sicuro ha qualcosa in mente. Aspettiamo fiduciosi nuovi colpi di scena.

Marco Grassi

Rassegna stampa

Rassegna TourNotes 2011 – 9a tappa
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La classifica al contrario

Wouter PoelsGuardate lì che bel ragazzo compìto e garbato che è Wouter Poels: non direste mai che è invece capace di gesti di assoluta cattiveria (agonistica, çvsd), come quello fatto vedere al mondo intiero nell'ottava tappa del Tour. Il nostro pacato olandesino si è messo in testa di voler fare l'impresa della vita, e non c'è stato verso di distoglierlo da tale obiettivo: sicché, indossato il costume della sua identità segreta (Wouterribile) ha dato le piste a tutti, e ha vinto in completa solitudine la frazione al contrario. Per lui il vantaggio record di questa edizione della Boucle, sia sul vincitore ordinario (Rui Costa, che ha chiuso a 28'48" da Poels) che sui diretti concorrenti, visto che ha rifilato ben 8'41" a un terzetto regolato allo sprint da Engoulvent (già sugli scudi l'altro giorno) su un nome grosso della presunta classifica reale, Roman Kreuziger, e su Hivert. Quinto, a 8'49", Jeandesboz, primo di un foltissimo plotone (diremmo: il gruppo dei migliori), formato da 59 atleti e comprendente tutti i protagonisti della nostra contesa.
Una contesa che vede l'ormai mitico Vincent Jérôme sempre al primo posto. Il nostro beniamino di Francia ha respinto alla grande l'assalto che nei giorni scorsi gli stava portando l'ineffabile Jesús Hernández, arrivato l'altro ieri alla pericolosissima distanza di appena 1'44". Assestato un quarto d'ora nei denti allo spagnolo, Perdent si trova adesso a difendere la sua leadership da Gert Steegmans, che al momento è il più vicino in classifica, a 7'22". Poi a seguire ritroviamo Engels a 15'34", il già citato Jesús a 16'07" e Isaichev a 17'50". Thor Hushovd, che insiste a detenere la maglia gialla senza sapere che Jérôme porta la nera da un giorno in più rispetto a lui (chi è più Campione del Mondo adesso?), è mestamente rotolato oltre l'ora di ritardo da Perdent: per il norvegese parliamo di 1h09'13", e se oggi Thor fa la volata ordinaria, come è anche possibile, questo margine si allargherà ulteriormente.
Segnaliamo, per dovere di cronaca, che l'altro protagonista di questa prima settimana di classifica al contrario, ovvero Dmitriy Muravyev, anche noto come il Volpone delle Steppe, non ha rinunciato all'idea di tornare alla carica: per ora è settimo della generale, a 18'45" da Perdent, ma di sicuro ha qualcosa in mente. Aspettiamo fiduciosi nuovi colpi di scena.

Marco Grassi

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Wouter PoelsGuardate lì che bel ragazzo compìto e garbato che è Wouter Poels: non direste mai che è invece capace di gesti di assoluta cattiveria (agonistica, çvsd), come quello fatto vedere al mondo intiero nell'ottava tappa del Tour. Il nostro pacato olandesino si è messo in testa di voler fare l'impresa della vita, e non c'è stato verso di distoglierlo da tale obiettivo: sicché, indossato il costume della sua identità segreta (Wouterribile) ha dato le piste a tutti, e ha vinto in completa solitudine la frazione al contrario. Per lui il vantaggio record di questa edizione della Boucle, sia sul vincitore ordinario (Rui Costa, che ha chiuso a 28'48" da Poels) che sui diretti concorrenti, visto che ha rifilato ben 8'41" a un terzetto regolato allo sprint da Engoulvent (già sugli scudi l'altro giorno) su un nome grosso della presunta classifica reale, Roman Kreuziger, e su Hivert. Quinto, a 8'49", Jeandesboz, primo di un foltissimo plotone (diremmo: il gruppo dei migliori), formato da 59 atleti e comprendente tutti i protagonisti della nostra contesa.
Una contesa che vede l'ormai mitico Vincent Jérôme sempre al primo posto. Il nostro beniamino di Francia ha respinto alla grande l'assalto che nei giorni scorsi gli stava portando l'ineffabile Jesús Hernández, arrivato l'altro ieri alla pericolosissima distanza di appena 1'44". Assestato un quarto d'ora nei denti allo spagnolo, Perdent si trova adesso a difendere la sua leadership da Gert Steegmans, che al momento è il più vicino in classifica, a 7'22". Poi a seguire ritroviamo Engels a 15'34", il già citato Jesús a 16'07" e Isaichev a 17'50". Thor Hushovd, che insiste a detenere la maglia gialla senza sapere che Jérôme porta la nera da un giorno in più rispetto a lui (chi è più Campione del Mondo adesso?), è mestamente rotolato oltre l'ora di ritardo da Perdent: per il norvegese parliamo di 1h09'13", e se oggi Thor fa la volata ordinaria, come è anche possibile, questo margine si allargherà ulteriormente.
Segnaliamo, per dovere di cronaca, che l'altro protagonista di questa prima settimana di classifica al contrario, ovvero Dmitriy Muravyev, anche noto come il Volpone delle Steppe, non ha rinunciato all'idea di tornare alla carica: per ora è settimo della generale, a 18'45" da Perdent, ma di sicuro ha qualcosa in mente. Aspettiamo fiduciosi nuovi colpi di scena.

Marco Grassi

La classifica al contrario

Wouter PoelsGuardate lì che bel ragazzo compìto e garbato che è Wouter Poels: non direste mai che è invece capace di gesti di assoluta cattiveria (agonistica, çvsd), come quello fatto vedere al mondo intiero nell'ottava tappa del Tour. Il nostro pacato olandesino si è messo in testa di voler fare l'impresa della vita, e non c'è stato verso di distoglierlo da tale obiettivo: sicché, indossato il costume della sua identità segreta (Wouterribile) ha dato le piste a tutti, e ha vinto in completa solitudine la frazione al contrario. Per lui il vantaggio record di questa edizione della Boucle, sia sul vincitore ordinario (Rui Costa, che ha chiuso a 28'48" da Poels) che sui diretti concorrenti, visto che ha rifilato ben 8'41" a un terzetto regolato allo sprint da Engoulvent (già sugli scudi l'altro giorno) su un nome grosso della presunta classifica reale, Roman Kreuziger, e su Hivert. Quinto, a 8'49", Jeandesboz, primo di un foltissimo plotone (diremmo: il gruppo dei migliori), formato da 59 atleti e comprendente tutti i protagonisti della nostra contesa.
Una contesa che vede l'ormai mitico Vincent Jérôme sempre al primo posto. Il nostro beniamino di Francia ha respinto alla grande l'assalto che nei giorni scorsi gli stava portando l'ineffabile Jesús Hernández, arrivato l'altro ieri alla pericolosissima distanza di appena 1'44". Assestato un quarto d'ora nei denti allo spagnolo, Perdent si trova adesso a difendere la sua leadership da Gert Steegmans, che al momento è il più vicino in classifica, a 7'22". Poi a seguire ritroviamo Engels a 15'34", il già citato Jesús a 16'07" e Isaichev a 17'50". Thor Hushovd, che insiste a detenere la maglia gialla senza sapere che Jérôme porta la nera da un giorno in più rispetto a lui (chi è più Campione del Mondo adesso?), è mestamente rotolato oltre l'ora di ritardo da Perdent: per il norvegese parliamo di 1h09'13", e se oggi Thor fa la volata ordinaria, come è anche possibile, questo margine si allargherà ulteriormente.
Segnaliamo, per dovere di cronaca, che l'altro protagonista di questa prima settimana di classifica al contrario, ovvero Dmitriy Muravyev, anche noto come il Volpone delle Steppe, non ha rinunciato all'idea di tornare alla carica: per ora è settimo della generale, a 18'45" da Perdent, ma di sicuro ha qualcosa in mente. Aspettiamo fiduciosi nuovi colpi di scena.

Marco Grassi

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