Più che un'altimetria, un elettrocardiogramma: da San Salvo a Pescara prosegue la risalita dello Stivale, e si perde il conto dei mille strappetti che attenderanno i girini. Il primo arriva subito, è l'ascesa verso Cupello, 6 km con pendenza 4% ma con tre o quattro gradoni niente male. Dopo la discesa si riguadagna il litorale adriatico e lo si costeggia (son 25 km di pianura in tutto) prima di svoltare nuovamente verso l'entroterra e verso Paglieta (in passato arrivo classico della Tirreno), posta al termine di una salita di 5 km al 4%. Al km 60 nuova rampa, in località Mozzagrogna: 2.5 km al 7% (particolarmente tosti i primi 500 metri e gli ultimi), prima di una trentina di chilometri abbastanza accidentati (ma senza salite rilevanti) fino a Guardiagrele. Tale località è in cima a uno strappo di 3 km particolarmente impegnativo nella seconda metà. Coi successivi 13 km di falsopiano discendente possiamo dire che la prima parte della tappa si chiude e si entra nei 70 km "caldi". Vi troviamo i 3 km di ascesa a Contrada Casoni (dura nella prima metà), quindi i muretti di Bucchianico e Fonte Pietra, prima del Gpm di Villamagna (2.5 km con tre scaloni a oltre il 10% di pendenza. Discesa rapida (e passaggio ai -50 km al traguardo), e la strada torna a impennarsi verso Ripa Teatina (subito un chilometro all'11%, poi un falsopiano di 2 km prima di un altro chilometro di ascesa con punte al 10%). Un'altra discesina e si approda alla doppia scalata di Chieti, quella che ha caratterizzato diverse tappe della Tirreno-Adriatico in questi ultimi anni (anche nell'edizione di un mese e mezzo fa). Il Gpm è sito a Chieti Pietragrossa (dopo 2.5 km di ascesa al 9% medio ma con ampi tratti sopra al 10 - e pure al 15); poi tre km di circonvallazione portano il gruppo ai piedi della seconda salita, quella di Via del Tricalle, un chilometro tra il 10 e il 20%. 4 km di discesa e 5 di pianura precedono la terz'ultima salita di giornata, quella di Santa Maria de Criptis (valida anche come Gpm): 3 km molto irregolari che alternano punti quasi in pianura a muri tra il 10 e il 15%. Dalla vetta mancano 20 km al traguardo e due altri strappi: a San Giovanni Teatino (-15) un chilometro e mezzo al 7%, molto duro in avvio e in finale di scalata, potrà fungere da ennesimo trampolino di giornata; non bastasse, c'è pur sempre l'ultimo Gpm previsto dal percorso, quello di San Silvestro, un chilometro e mezzo tra l'8 e il 10%. Solo 7 km separano la sommità dal traguardo, posto nel cuore di Pescara al termine di un lungo rettilineo di 2 km.
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@TiraAstana: Quando non gira non gira. 38 di febbre e un ginocchio mal concio. Teniam Duro
@DarioCataldo: Spero di essermi rimesso abbastanza in forze per la tappa di casa. Paesà arriviamo :)
@leighhoward1: Beh, volevo aspettare i risultati ufficiali, ma i raggi X confermano la frattura della clavicola e sfortunatamente non partirò nella 7a tappa
@Manuel700 (Manuel Bongiorno): Oggi altra caduta fortunatamente senza conseguenze... ora si dorme, domani è un'altra tappa!! @giroditalia
@ChristianKnees: Ancora al lavoro alle 10.30 di sera i meccanici del @TeamSky #legends pic.twitter.com/hMNgCli3Al
@tamouridis: Pelle d'oca oggi alla 6a tappa del @giroditalia con una marea di gente a dare spettacolo in ogni citta... veramente i migliori tifosi al mondo!!
@GertSteegmans: Bella vittoria di @MarkCavendish oggi. Ma io ho solo potuto lanciarlo bene perché i nostri altri compagni hanno fatto tutto perfettamente! Grazie @opqs
Il Giro approda in Abruzzo. Si parte da San Salvo, cittadina di 19.400 abitanti circa in provincia di Chieti. La città sorge in una zona collinare a 128 m s.l.m. La sua costa si estende per 2 km di arenile. Abitata fin dalla Preistoria, il suo nome latino è Sancti Salvi. La Città Medioevale era quattro volte più piccola della Città Romana. L'abitato si formò intorno al “Monasterium Sancti Salvi” ed era racchiuso dalle mura della ormai mitica "Porta della Terra". Il paese ha conosciuto, nella seconda metà del Novecento, una consistente crescita economica e demografica dovuta all'insediamento di alcune importanti industrie sul territorio e allo sviluppo del turismo balneare nella frazione costiera di San Salvo Marina. Da visitare a San Salvo la Chiesa Arcipretale di San Giuseppe, la Chiesa "vecchia" di San Nicola, così come quella "nuova", la Chiesa della Madonna delle Grazie, la Chiesa di San Rocco e la Chiesa della Resurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo. Numerosi anche i palazzi ed i monumenti non legati alla religione. Gastronomicamente parlando, a San Salvo si può gustare il sanguinaccio (dolce con sangue di maiale, cioccolato, mandorle e pinoli), ma la cittadina è nota anche per l'olio fruttato (perché raccolto leggermente in anticipo), le pesche di Trigno e le sagnitelle (pasta fresca).