Anche nella quarta tappa i primi 50 km sono un continuo saliscendi (con strappetti più impegnativi ad Acquafredda, Maratea, Fiuzzi), ma da Scalea in poi troviamo 140 km che, costeggiando il Mar Tirreno verso sud, sono privi di difficoltà (a parte una salitella a Paola al km 109). Lasciata la litoranea a 55 km dal traguardo, si costeggia il Lago Angitola e una volta lasciatoselo alle spalle si prende a salire verso Vibo Valentia. Lo strappo vero e proprio è quello di Maierato (4.5 km quasi al 6%), poi la strada spiana per 4 km prima di risalire per altri 4 km circa (al 4%) fino al Gpm. La discesa è abbastanza agevole, quindi qualche chilometro di pianura (interrotta da uno strappetto che porta a Soriano Calabro) precede il secondo Gpm di giornata, quello di Croce Ferrata. La salita è lunga 12 km, più dura nella prima metà (che ha una media del 7% di pendenza con qualche tratto anche oltre il 10), poi decisamente più leggera fino alla vetta, che dista appena 7 km dal traguardo. L'ultimo scorcio di tappa è pianeggiante, con una rampetta appena accennata a un chilometro dalla fine. Ma in quei 7 km in altopiano potrebbe succedere ancora di tutto (recupero degli inseguitori su eventuali attacchi precedenti, o aumento del vantaggio di chi sarà davanti, o anche scatti e controscatti tra gli ipotetici fuggitivi di giornata). I 246 km della tappa, uniti alle difficoltà del finale e al prevedibile grande caldo, renderanno la frazione più meridionale del Giro 2013 particolarmente insidiosa.
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@giovisco: Passare primo al Gpm e staccarsi in discesa... Impaurito da una "quasi" caduta e sceso come un esordiente. Grande @Ilgerva77!!!!
@FabioFelline: 3 su 3, anche oggi una bella foratura poco prima che iniziasse l'ultima salita! Oggi nn riesco a sorriderci su :(:(:(
@millarmind: Per quelli che pensano che @ryder_hesjedal abbia sprecato energie oggi, mi ha appena detto questo e ve lo riporto: "Non era neanche dura". Io l'ho trovata molto dura
@RGUpdate (Robert Gesink): Buona giornata al Giro per me! Un salto veloce giù dalla bici nell'ultima discesa dopo una curva scivolosa, nessun problema alla fine! #FeelingGood!
@PippoPozzato: Followers... Ho un domandone per voi: è più brutto il casco o l'occhiale del @Ilgerva77???? Rispondete SINCERAMENTE!!!!
@Ilgerva77 (Luca Paolini): Io di stupidi ne conosco, ma @PippoPozzato s'è la creme creme! Intanto piumone terapia 1 Freezer ghiaccia parti basse 0!!! #occhioaigeloni
Policastro Bussentino è la maggiore frazione e borgo più popoloso del comune di Santa Marina, in provincia di Salerno. Con i suoi circa 2000 abitanti, Policastro, il cui nome originario è Pyxouspoi Buxentum, risale al V secolo a.C. Affacciata sulla costa tirrenica, al centro del golfo omonimo, vicino alla foce del fiume Bussento, Policastro è all'esordio con il Giro d'Italia. Nata come base strategica per i commerci della città dello Stretto con il Golfo di Taranto collegato attraverso il fiume Siris, divenne poi romana nel II secolo a.C. assumendo il nome Buxentum. Nel VII secolo fu sede di un castello bizantino e prese il nome di Policastro. Durante il periodo fascista, con l'accorpamento dei comuni di Ispani e Santa Marina, Policastro fu una frazione di Capitello. Policastro è una località balneare ma si caratterizza anche per la buona tavola: panzanella cilentana (briciole di pane, pomodoro, olio, basilico), pesce e verdure fritti e presentati nel "cuoppo" (cono di carta), pasta fresca ripiena di pesce i piatti tipici, accompagnato da un buon Cilento (bianco, rosso, rosato) o da un Aglianico