Doppio giretto intorno a Sorrento (con circuito inoffensivo), e poi splendida passerella lungo la costiera amalfitana, lungo la strada che porterà la corsa rosa verso sud. Scenari mozzafiato per un tracciato che è tutto un mangia&bevi e che lancerà belle fughe: 50 km di litoranea contenenti (tenetevi forte) circa 80 strappi e strappetti, a voler essere ottimisti. Non parliamo di 80 Mortiroli, ma di un tracciato comunque selettivo. Se si trovasse nel finale di gara, ovviamente. Questo è invece all'inizio, sicché da Salerno (km 70) in avanti ci sono 70 km completamente piatti, in cui è prevedibile un rallentamento dell'andatura. Ad Agropoli la strada torna a incresparsi un po', si passa da Castellabate (località resa celebre dal film "Benvenuti al Sud"), e al km 145 si lascia la costa cilentana per raggiungere la vetta di San Mauro Cilento, salita di 8 km al 6%; una discesa di 13 km (per metà dolcissima, poi un po' meno) riconduce il gruppo sul litorale, che viene abbandonato nuovamente a 42 km dal termine, per affrontare un'altra salitella dell'entroterra: la Sella di Catona, scalata divisa in due, oltre 15 km di ascesa interrotta da un tratto di un paio di chilometri in contropendenza a metà salita. Parliamo di pendenze dolci (4%), ma dalla vetta mancano appena 20 km al traguardo, e parliamo di 20 km di discesa tortuosissima soprattutto nella prima metà, tutta curve e tornanti, su cui bisogna essere anche bravi a rilanciare di continuo, mentre poi nella seconda metà digrada più tenera verso il mare. In un modo o nell'altro, un finale perfetto per qualche imboscata.
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@eliaviviani: Stage 3 @giroditalia, si comincia con le tappe lunghe 222km... Finale incerto? Sarà spettacolo!
@PippoPozzato: Buongiorno followers!!! 3ª tappa 222km... Speriamo il meteo sia clemente... COSÌ CI GODIAMO LA COSTIERA AMALFITANA
@alexdowsett: Onorato di tenere questa al caldo per Puccio oggi. paulsmithdesign instagram.com/p/Y9kPU4p3EF/
@DarioCataldo: Wiggo per l'arrivo di tappa si è dimostrato un signore anzi un Sir!! Non pensavamo ai piazzamenti di ieri, ma non importa, abbiamo vinto!
@AgnoliVario: Questo è cio che dal di fuori non si vede MAI!!! parte dello STAFF dell'@AstanaTeam ancora al lavoro! Grazieeeeeeee pic.twitter.com/3dvesBjCpL
@koendekort: Indovinate chi ha vinto il gioco carta-forbice-sasso per scegliere il letto @johndegenkolb http://instagram.com/p/Y8ZDrlQOgZ/
È questa solamente la sesta volta che il Giro d'Italia tocca Sorrento, località scoperta relativamente tardi dalla corsa rosa. La prima edizione che fece tappa qui fu quella del 1960: la seconda tappa ospitò una cronometro di 25 km vinta dal modenese di Sassostorno di Lama Mocogno Romeo Venturelli, quel giorno in rosa. La frazione successiva prese il via da Sorrento per terminare a Campobasso. Tappa a Poblet, maglia ad Anquetil che, dopo averla ceduta al belga Jos Hoevenaers se la riprenderà nella crono di Lecco, vincendo il suo primo Giro. Passano 14 anni perché Sorrento riveda il Giro d'Italia: nel 1914 la Pompei-Sorrento sorride a José Manuel Fuente, che va pure in rosa. La terrà per 11 giorni prima di cederla a Merckx, vincitore della sua quinta ed ultima corsa rosa. Il Giro torna qui un anno dopo, con la Potenza-Sorrento vinta da Marcello Osler. In rosa c'è lo spagnolo Francisco Galdós, alla fine il vincitore sarà Fausto Bertoglio. Nel 1980 il Giro va ad Hinault ma nella Fiuggi-Sorrento s'impone Giovanni Mantovani (il leader è allora Roberto Visentini). Ultima volta del Giro a Sorrento nel 1991: la Sorrento-Sorrento, 4a tappa, va a Éric Boyer, che conquista la maglia rosa. Il giorno dopo nella Sorrento-Scanno s'imporrà Marino Lejarreta mentre Franco Chioccioli vestirà le insegne del primato. Non si farà strappare la sua unica maglia rosa da lì fino all'epilogo di Milano.