Il menu della domenica, dopo aver attraversato senza particolari problemi la Brianza tra le province di Varese e Como, per un totale di 70 km facili, ne prevede altri 100 da mal di testa: il passaggio da Lecco è una sorta di spartiacque, e subito dopo i corridori affronteranno la salita di Valcava che abbiamo imparato a conoscere nella nuova versione del Lombardia. Trattasi di un'ascesa vera, di oltre 11 km all'8% medio ma che nell'ultima parte presenta diversi lunghi tratti in doppia cifra. Dopo la discesa verso Sant'Omobono verranno servite quindi in rapida successione le asperità di Berbenno, Forcella di Bura (entrambe abbastanza abbordabili) e Culmine di San Pietro (10 km molto duri nella prima metà, poi ben più pedalabili). In quest'ultima località ci troveremo a 25 km dal traguardo e i primi 17 saranno sostanzialmente in discesa, ma avranno qualche tratto di pianura o addirittura all'insù, in cui comunque sarà parecchio problematico recuperare distacchi accumulati in precedenza. Arrivati a Ballabio mancheranno poco meno di 8 km al termine e saranno tutti in salita, verso Piani dei Resinelli. I primi 2 saranno subito parecchio impegnativi e potranno frazionare pesantemente il gruppetto dei battistrada. Poi le pendenze si attenueranno un pochino, e si attesteranno attorno al 7%, ma sarebbe un errore sottovalutare, nel suo complesso, questa tappa, magari all'apparenza non impossibile, ma molto ben disegnata.
GiroTweet
@DarioCataldo: Che giornata dura... Le gambe facevano male piú quel che mi aspettavo. Dai 30" dal gruppetto dei migliori é poco male, mi devo rifare!!
@taylorphinney: Questo ci ha fatto prendere paura proprio adesso...la mia bici si era stancata di stare sul tettuccio!!! http://pic.twitter.com/ymNwtBn2
@enrigasparotto: Dopo tanta fatica un po'di divertimento in mezzo alle valli..elicottero verso l Hotel http://yfrog.com/nx6r4msj
@ryder_hesjedal: Che dire? Adoro il Rosa! Grazie ancora per il tifo lassù. Dà molta forza! #magliarosa #GIRO
@giovisco: Per il @Movistar_Team un'altra gran bella giornata.Ma ci sono cose più importanti e serie nella vita.Un pensiero alla ragazza scomparsa ;-(


Se c'era un corridore che fin qui aveva deluso in questo Giro d'Italia virtuale (simulato con il motore di gioco di
Nel giorno in cui un nobile delle nostre classifiche al contrario (Andrey Amador, già secondo all'ultimo Tour) decade malamente arrivando addirittura ultimo a Cervinia, risplende sempre più la nuova stella di Andrea Guardini. Questo ragazzo è un predestinato, ha fatto corsa d'attesa nelle prime due settimane cercando di fare la massima esperienza e di carpire ogni segreto dai colleghi più esperti (non di rado lo si è visto fare corsa sulle ruote dei mitici Euskaltel); e ora che le strade si fanno impervie, e che le salite si susseguono a salite, eccolo lì a mulinare e a vincere, vincere, vincere. Il giovane alfiere della Farnese si è imposto in Valle d'Aosta con un colpo degno dei migliori finisseur, lui che potrebbe tranquillamente aspettare la volata finale per vincere... E invece ha voluto a tutti i costi un altro arrivo in solitaria, il secondo dopo quello di Lago Laceno. E ieri come allora, ha rifilato quasi 4' ai più vicini inseguitori. 3'55", per la precisione, ovvero il ritardo del gruppetto in cui Graeme Brown è andato a prendere il secondo posto di tappa davanti a Stannard, Izagirre e un volitivo Bos. L'irriconoscibile Amador ha pagato al veronese la bellezza di 35'59". L'impresa di Guardini muove anche la classifica generale, che vede ancora in testa Miguel Mínguez con 7'44" su Hunt, ma in cui ora Andrea è risalito fino alla terza posizione, a 8'19" dal leader. Phinney è ora quarto (sempre a 10'29"), Bos quinto a 12'01". Hesjedal, dopo aver per qualche giorno abbandonato l'ultima piazza, torna a patire ed eccolo lì, nuovamente in fondo alla classifica, 180esimo a 2h51'55" da Mínguez: forza che oggi ai Resinelli si sfondano le 3 ore di ritardo!









Cittadina in provincia di Varese di 82 mila abitanti, Busto Arsizio è il primo comune della provincia per popolazione (conta più abitanti della stessa Varese) ed il sesto della regione. Abitato sin dall'età romana, è oggi un centro industriale di notevole importanza. Le imprese di import ed export, del campo manifatturiero e tecnologico, sono le principali. Agli inizi del '900 conobbe il suo massimo splendore quando venne ribattezzata la Manchester d'Italia. Imperdibili la Basilica di San Giovanni Battista ed il Santuario di Santa Maria di Piazza, oltre alla Chiesa di San Michele Arcangelo ed al Palazzo Marliani-Cicogna. Interessanti anche le ville Ottolini-Tovaglieri, Ottolini-Tosi ed il parco Ugo Foscolo. Tra gli eventi di Busto Arsizio è degna di menzione la Giöbia, in cui un fantoccio di paglia vestito di stracci viene bruciato per esorcizzare l'inverno. La Sagra dell'Angelo, il Palio delle Contrade di Beata Giuliana ed il Carnevale sono altresì da ricordare. Tipici del luogo i salumi, i salamini e la salsiccia luganiga oltre ai cupeti, dolci di mandorle tostate e zuccherate.