Pur dovendo superare un discreto dislivello nella prima parte (si scollinerà agli oltre 700 metri di Montezemolo dopo 32 km di corsa, e dopo un avvio subito in salita verso Cadibona), questa brevissima frazione strizzerà ancora una volta l'occhio agli sprinter che, con l'aiuto delle loro squadre, potranno ricucire anche un cospicuo distacco nel successivo tratto di pianura che porterà la corsa nel cuneese dove probabilmente potremo commentare un'altra volata a ranghi compatti.
Il penultimo appuntamento dedicato ai velocisti offre la possibilità a Cavendish e a Goss di incrementare il loro bottino di vittorie al Giro. Il Campione del Mondo è ovviamente in cima alla lavagna di Leaderbet.com con quota 1.65 mentre la doppietta di Goss viene data a un buon 7.50. Il basso chilometraggio e il profilo della tappa stuzzicano anche quei corridori come Guardini e Bos, finora a secco e sempre a loro agio su arrivi del genere: a entrambi gli sprinter Leaderbet.com assegna come quota un buon 23.00. Volendo rischiare una vincita più alta si può scegliere tra il 29.00 di Demare, il 41.00 di Renshaw o l’81.00 di Robert Hunter. E se qualcuno tentasse la botta da finisseur o sfruttasse la partenza praticamente in salita per portare via un gruppetto di forza e difendersi poi fino al traguardo? Leaderbet.com affida questo ruolo a due giovani italiani, Elia Favilli e Sonny Colbrelli. L’uomo di Scinto è dato a 126.00 mentre il corridore di Reverbeberi pagherebbe addirittura 201 volte l’importo scommesso. Sognare costa poco.
Sarà questa la sesta volta che Savona ospiterà il Giro d'Italia. La prima risale al 1969, quando vinse Roberto Ballini su Marino Basso. L'edizione di quell'anno è tristemente nota alle cronache per l'espulsione della maglia rosa Eddy Merckx con l'accusa di doping. Merckx viene cacciato alla vigilia della tappa successiva, la Celle Ligure-Pavia e la maglia rosa passa sulle spalle di Felice Gimondi, che la porterà sino a Milano. Nel '72 invece Wilmo Francioni batte Roger De Vlaeminck; in rosa stavolta c'è Merckx e ci rimarrà fino alla fine, conquistando il suo terzo Giro d'Italia (il Canibale nella Savona-Monte Jafferau del giorno dopo s'imporrà di forza). Undici anni dopo, nel 1983, la Parma-Savona va al tedesco Gregor Braun su Urs Freuler. In rosa Saronni, che conquisterà il suo secondo Giro davanti a Roberto Visentini e ad Alberto Fernández. Nel 1986 la Savona-Sauze d'Oulx viene vinta da Martin Earley su Stefano Giuliani: maglia rosa a Saronni che alla fine dovrà cedere il primato a Roberto Visentini. Nel 1991 la Sala Baganza-Savona va a Maximillian Sciandri, che precede Greg LeMond ed un Jacky Durand che precede Cipollini nella volata di gruppo. È il Giro di Franco Chioccioli che, in rosa a Savona, manterrà la leadership sino a Milano.