Il Portale del Ciclismo professionistico

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Tappa completamente in terra laziale se escludiamo i primissimi chilometri umbri. Di pianura vera ce ne sarà poca ma non si affronteranno nemmeno asperità di rilievo. Gli ultimi venti chilometri tenderanno quasi tutti a salire, ma le squadre dei velocisti difficilmente si lasceranno sfuggire l'occasione per piazzare i loro uomini jet nelle posizioni migliori dell'ordine d'arrivo.

Su Betclic.it è dato come favorito Alessandro Petacchi, già vincitore a Parma, con una quota di 4.50. Effettivamente il profilo della tappa negli ultimi chilometri fa di lui l'uomo da battere, in quanto più a suo agio su terreni vallonati rispetto all'arcirivale Cavendish (quotato a 7). Quindi 2 € vanno sullo sprinter della Lampre-ISD. Tra le altre quote ci paiono molto interessanti quelle di Manuel Belletti, dato a 40 e Francisco Ventoso, a 30, anche loro, come lo spezzino, particolarmente adatti ad arrivi un po' selettivi come quello di Fiuggi. Per chi non volesse puntare su uno sprinter, ha un Rinaldo Nocentini (che Betclic.it dà a 30) che nella rubrica GiroTweet ci fa sapere di aver superato i suoi problemini fisici che lo avevano condizionato nelle prime tappe.

Orvieto

Se si fa una vacanza in Umbria, una tappa ad Orvieto è quasi d'obbligo, vista la bellezza e l'unicità della città vecchia, collocata su un'enorme rupe di tufo di origine vulcanica. Per raggiungere la parte alta del paese si fa addirittura uso della funivia! Orvieto ha una storia medievale importante: dopo aver subito le dominazioni barbare, diventa libero comune, anche se nell'interno dei confini dello Stato della Chiesa. Si allea con Firenze e si espande, allargando la sua area d'influenza fino al grossetano. E' nel periodo di massimo splendore che viene costruito quel capolavoro dell'architettura italiana che è il Duomo di Orvieto: fu commissionato nel 1290 dal papa Niccolò IV per dare una collocazione sacra all'ostensorio del Miracolo di Bolsena, dove un'ostia avrebbe cominciato a sanguinare (dando, tra l'altro, origine alla festività del Corpus Domini). Per essere completamente realizzato, questo duomo gotico ha dovuto attendere più di 2 secoli. Sono originari di Orvieto l'attrice Anna Marchesini e il velocista Stefano Tilli.

Fiuggi

La città dalle acque benefiche, per via della sua collocazione geografica interessante, ha offerto al Giro d'Italia arrivi di notevole interesse. L'esordio di Fiuggi risale al 1940, con la Napoli - Fiuggi vinta da Walter Generati. Si replica nel 1948 con percorso simile, va via la fuga e vince Italo De Zan. In tempi recenti, Fiuggi ha visto una breve tappa in circuito nel 1994, con doppio passaggio sul Passo della Sella. Va via la fuga e la vittoria va allo scalatore spagnolo Laudelino Cubino: è una vittoria importantissima per lui, perchè lo fa entrare nell'olimpo dei corridori capaci di vincere tappe in tutti e tre i GT. Battuti, in quell'occasione, Coppolillo e Jeker. Nel 1996 si parte per la terza volta da Napoli, e ad alzare le braccia è Enrico Zaina, per un Giro d'Italia che sarà da ricordare per il Carrera, visto che lo vedrà vincere 2 tappe e salire sul podio come secondo classificato.  A Fiuggi hanno vinto anche Schroders (1962), Tullio Rossi (1973), Juan Fernandez (1980)

Nicola Stufano
Orvieto

Se si fa una vacanza in Umbria, una tappa ad Orvieto è quasi d'obbligo, vista la bellezza e l'unicità della città vecchia, collocata su un'enorme rupe di tufo di origine vulcanica. Per raggiungere la parte alta del paese si fa addirittura uso della funivia! Orvieto ha una storia medievale importante: dopo aver subito le dominazioni barbare, diventa libero comune, anche se nell'interno dei confini dello Stato della Chiesa. Si allea con Firenze e si espande, allargando la sua area d'influenza fino al grossetano. E' nel periodo di massimo splendore che viene costruito quel capolavoro dell'architettura italiana che è il Duomo di Orvieto: fu commissionato nel 1290 dal papa Niccolò IV per dare una collocazione sacra all'ostensorio del Miracolo di Bolsena, dove un'ostia avrebbe cominciato a sanguinare (dando, tra l'altro, origine alla festività del Corpus Domini). Per essere completamente realizzato, questo duomo gotico ha dovuto attendere più di 2 secoli. Sono originari di Orvieto l'attrice Anna Marchesini e il velocista Stefano Tilli.

Fiuggi

La città dalle acque benefiche, per via della sua collocazione geografica interessante, ha offerto al Giro d'Italia arrivi di notevole interesse. L'esordio di Fiuggi risale al 1940, con la Napoli - Fiuggi vinta da Walter Generati. Si replica nel 1948 con percorso simile, va via la fuga e vince Italo De Zan. In tempi recenti, Fiuggi ha visto una breve tappa in circuito nel 1994, con doppio passaggio sul Passo della Sella. Va via la fuga e la vittoria va allo scalatore spagnolo Laudelino Cubino: è una vittoria importantissima per lui, perchè lo fa entrare nell'olimpo dei corridori capaci di vincere tappe in tutti e tre i GT. Battuti, in quell'occasione, Coppolillo e Jeker. Nel 1996 si parte per la terza volta da Napoli, e ad alzare le braccia è Enrico Zaina, per un Giro d'Italia che sarà da ricordare per il Carrera, visto che lo vedrà vincere 2 tappe e salire sul podio come secondo classificato.  A Fiuggi hanno vinto anche Schroders (1962), Tullio Rossi (1973), Juan Fernandez (1980)

Orvieto

Se si fa una vacanza in Umbria, una tappa ad Orvieto è quasi d'obbligo, vista la bellezza e l'unicità della città vecchia, collocata su un'enorme rupe di tufo di origine vulcanica. Per raggiungere la parte alta del paese si fa addirittura uso della funivia! Orvieto ha una storia medievale importante: dopo aver subito le dominazioni barbare, diventa libero comune, anche se nell'interno dei confini dello Stato della Chiesa. Si allea con Firenze e si espande, allargando la sua area d'influenza fino al grossetano. E' nel periodo di massimo splendore che viene costruito quel capolavoro dell'architettura italiana che è il Duomo di Orvieto: fu commissionato nel 1290 dal papa Niccolò IV per dare una collocazione sacra all'ostensorio del Miracolo di Bolsena, dove un'ostia avrebbe cominciato a sanguinare (dando, tra l'altro, origine alla festività del Corpus Domini). Per essere completamente realizzato, questo duomo gotico ha dovuto attendere più di 2 secoli. Sono originari di Orvieto l'attrice Anna Marchesini e il velocista Stefano Tilli.

Fiuggi

La città dalle acque benefiche, per via della sua collocazione geografica interessante, ha offerto al Giro d'Italia arrivi di notevole interesse. L'esordio di Fiuggi risale al 1940, con la Napoli - Fiuggi vinta da Walter Generati. Si replica nel 1948 con percorso simile, va via la fuga e vince Italo De Zan. In tempi recenti, Fiuggi ha visto una breve tappa in circuito nel 1994, con doppio passaggio sul Passo della Sella. Va via la fuga e la vittoria va allo scalatore spagnolo Laudelino Cubino: è una vittoria importantissima per lui, perchè lo fa entrare nell'olimpo dei corridori capaci di vincere tappe in tutti e tre i GT. Battuti, in quell'occasione, Coppolillo e Jeker. Nel 1996 si parte per la terza volta da Napoli, e ad alzare le braccia è Enrico Zaina, per un Giro d'Italia che sarà da ricordare per il Carrera, visto che lo vedrà vincere 2 tappe e salire sul podio come secondo classificato.  A Fiuggi hanno vinto anche Schroders (1962), Tullio Rossi (1973), Juan Fernandez (1980)

Orvieto

Se si fa una vacanza in Umbria, una tappa ad Orvieto è quasi d'obbligo, vista la bellezza e l'unicità della città vecchia, collocata su un'enorme rupe di tufo di origine vulcanica. Per raggiungere la parte alta del paese si fa addirittura uso della funivia! Orvieto ha una storia medievale importante: dopo aver subito le dominazioni barbare, diventa libero comune, anche se nell'interno dei confini dello Stato della Chiesa. Si allea con Firenze e si espande, allargando la sua area d'influenza fino al grossetano. E' nel periodo di massimo splendore che viene costruito quel capolavoro dell'architettura italiana che è il Duomo di Orvieto: fu commissionato nel 1290 dal papa Niccolò IV per dare una collocazione sacra all'ostensorio del Miracolo di Bolsena, dove un'ostia avrebbe cominciato a sanguinare (dando, tra l'altro, origine alla festività del Corpus Domini). Per essere completamente realizzato, questo duomo gotico ha dovuto attendere più di 2 secoli. Sono originari di Orvieto l'attrice Anna Marchesini e il velocista Stefano Tilli.

Fiuggi

La città dalle acque benefiche, per via della sua collocazione geografica interessante, ha offerto al Giro d'Italia arrivi di notevole interesse. L'esordio di Fiuggi risale al 1940, con la Napoli - Fiuggi vinta da Walter Generati. Si replica nel 1948 con percorso simile, va via la fuga e vince Italo De Zan. In tempi recenti, Fiuggi ha visto una breve tappa in circuito nel 1994, con doppio passaggio sul Passo della Sella. Va via la fuga e la vittoria va allo scalatore spagnolo Laudelino Cubino: è una vittoria importantissima per lui, perchè lo fa entrare nell'olimpo dei corridori capaci di vincere tappe in tutti e tre i GT. Battuti, in quell'occasione, Coppolillo e Jeker. Nel 1996 si parte per la terza volta da Napoli, e ad alzare le braccia è Enrico Zaina, per un Giro d'Italia che sarà da ricordare per il Carrera, visto che lo vedrà vincere 2 tappe e salire sul podio come secondo classificato.  A Fiuggi hanno vinto anche Schroders (1962), Tullio Rossi (1973), Juan Fernandez (1980)

Orvieto

Se si fa una vacanza in Umbria, una tappa ad Orvieto è quasi d'obbligo, vista la bellezza e l'unicità della città vecchia, collocata su un'enorme rupe di tufo di origine vulcanica. Per raggiungere la parte alta del paese si fa addirittura uso della funivia! Orvieto ha una storia medievale importante: dopo aver subito le dominazioni barbare, diventa libero comune, anche se nell'interno dei confini dello Stato della Chiesa. Si allea con Firenze e si espande, allargando la sua area d'influenza fino al grossetano. E' nel periodo di massimo splendore che viene costruito quel capolavoro dell'architettura italiana che è il Duomo di Orvieto: fu commissionato nel 1290 dal papa Niccolò IV per dare una collocazione sacra all'ostensorio del Miracolo di Bolsena, dove un'ostia avrebbe cominciato a sanguinare (dando, tra l'altro, origine alla festività del Corpus Domini). Per essere completamente realizzato, questo duomo gotico ha dovuto attendere più di 2 secoli. Sono originari di Orvieto l'attrice Anna Marchesini e il velocista Stefano Tilli.

Fiuggi

La città dalle acque benefiche, per via della sua collocazione geografica interessante, ha offerto al Giro d'Italia arrivi di notevole interesse. L'esordio di Fiuggi risale al 1940, con la Napoli - Fiuggi vinta da Walter Generati. Si replica nel 1948 con percorso simile, va via la fuga e vince Italo De Zan. In tempi recenti, Fiuggi ha visto una breve tappa in circuito nel 1994, con doppio passaggio sul Passo della Sella. Va via la fuga e la vittoria va allo scalatore spagnolo Laudelino Cubino: è una vittoria importantissima per lui, perchè lo fa entrare nell'olimpo dei corridori capaci di vincere tappe in tutti e tre i GT. Battuti, in quell'occasione, Coppolillo e Jeker. Nel 1996 si parte per la terza volta da Napoli, e ad alzare le braccia è Enrico Zaina, per un Giro d'Italia che sarà da ricordare per il Carrera, visto che lo vedrà vincere 2 tappe e salire sul podio come secondo classificato.  A Fiuggi hanno vinto anche Schroders (1962), Tullio Rossi (1973), Juan Fernandez (1980)

Orvieto

Se si fa una vacanza in Umbria, una tappa ad Orvieto è quasi d'obbligo, vista la bellezza e l'unicità della città vecchia, collocata su un'enorme rupe di tufo di origine vulcanica. Per raggiungere la parte alta del paese si fa addirittura uso della funivia! Orvieto ha una storia medievale importante: dopo aver subito le dominazioni barbare, diventa libero comune, anche se nell'interno dei confini dello Stato della Chiesa. Si allea con Firenze e si espande, allargando la sua area d'influenza fino al grossetano. E' nel periodo di massimo splendore che viene costruito quel capolavoro dell'architettura italiana che è il Duomo di Orvieto: fu commissionato nel 1290 dal papa Niccolò IV per dare una collocazione sacra all'ostensorio del Miracolo di Bolsena, dove un'ostia avrebbe cominciato a sanguinare (dando, tra l'altro, origine alla festività del Corpus Domini). Per essere completamente realizzato, questo duomo gotico ha dovuto attendere più di 2 secoli. Sono originari di Orvieto l'attrice Anna Marchesini e il velocista Stefano Tilli.

Fiuggi

La città dalle acque benefiche, per via della sua collocazione geografica interessante, ha offerto al Giro d'Italia arrivi di notevole interesse. L'esordio di Fiuggi risale al 1940, con la Napoli - Fiuggi vinta da Walter Generati. Si replica nel 1948 con percorso simile, va via la fuga e vince Italo De Zan. In tempi recenti, Fiuggi ha visto una breve tappa in circuito nel 1994, con doppio passaggio sul Passo della Sella. Va via la fuga e la vittoria va allo scalatore spagnolo Laudelino Cubino: è una vittoria importantissima per lui, perchè lo fa entrare nell'olimpo dei corridori capaci di vincere tappe in tutti e tre i GT. Battuti, in quell'occasione, Coppolillo e Jeker. Nel 1996 si parte per la terza volta da Napoli, e ad alzare le braccia è Enrico Zaina, per un Giro d'Italia che sarà da ricordare per il Carrera, visto che lo vedrà vincere 2 tappe e salire sul podio come secondo classificato.  A Fiuggi hanno vinto anche Schroders (1962), Tullio Rossi (1973), Juan Fernandez (1980)

Meteo

11.50 - Orvieto
14.15 - Fiano Romano
17.15 - Fiuggi

Soggetti Alternativi

Disputa il suo secondo Giro d'Italia dopo quello dello scorso anno (portato a termine) sempre nelle file della Colnago. Atleta generoso, è un attaccante nato ed appena si crea l'occasione non disdegna la fuga a lunga gittata, anche in virtù delle buone doti da scalatore. Fin dalle categorie giovanili ha colto buoni risultati, tra i quali si ricordano un successo di tappa al Giro delle Regioni 2007 e due tappe vinte alla Vuelta a Lleida nello stesso anno mentre fu 3° all'Italiano Under 23 nel 2008. Dopo un primo anno d'ambientamento, ha iniziato molto bene il 2011, classificandosi 3° alla Settimana Coppi e Bartali (2° nella 3a tappa). L'obiettivo del suo Giro è quello di aiutare Pozzovivo e di cercare, come sempre, la fuga buona, magari proprio nella tappa di casa. E allora via, è il momento di sparare i Pi...razzi !

Vivian Ghianni

Disputa il suo secondo Giro d'Italia dopo quello dello scorso anno (portato a termine) sempre nelle file della Colnago. Atleta generoso, è un attaccante nato ed appena si crea l'occasione non disdegna la fuga a lunga gittata, anche in virtù delle buone doti da scalatore. Fin dalle categorie giovanili ha colto buoni risultati, tra i quali si ricordano un successo di tappa al Giro delle Regioni 2007 e due tappe vinte alla Vuelta a Lleida nello stesso anno mentre fu 3° all'Italiano Under 23 nel 2008. Dopo un primo anno d'ambientamento, ha iniziato molto bene il 2011, classificandosi 3° alla Settimana Coppi e Bartali (2° nella 3a tappa). L'obiettivo del suo Giro è quello di aiutare Pozzovivo e di cercare, come sempre, la fuga buona, magari proprio nella tappa di casa. E allora via, è il momento di sparare i Pi...razzi !

Disputa il suo secondo Giro d'Italia dopo quello dello scorso anno (portato a termine) sempre nelle file della Colnago. Atleta generoso, è un attaccante nato ed appena si crea l'occasione non disdegna la fuga a lunga gittata, anche in virtù delle buone doti da scalatore. Fin dalle categorie giovanili ha colto buoni risultati, tra i quali si ricordano un successo di tappa al Giro delle Regioni 2007 e due tappe vinte alla Vuelta a Lleida nello stesso anno mentre fu 3° all'Italiano Under 23 nel 2008. Dopo un primo anno d'ambientamento, ha iniziato molto bene il 2011, classificandosi 3° alla Settimana Coppi e Bartali (2° nella 3a tappa). L'obiettivo del suo Giro è quello di aiutare Pozzovivo e di cercare, come sempre, la fuga buona, magari proprio nella tappa di casa. E allora via, è il momento di sparare i Pi...razzi !

Disputa il suo secondo Giro d'Italia dopo quello dello scorso anno (portato a termine) sempre nelle file della Colnago. Atleta generoso, è un attaccante nato ed appena si crea l'occasione non disdegna la fuga a lunga gittata, anche in virtù delle buone doti da scalatore. Fin dalle categorie giovanili ha colto buoni risultati, tra i quali si ricordano un successo di tappa al Giro delle Regioni 2007 e due tappe vinte alla Vuelta a Lleida nello stesso anno mentre fu 3° all'Italiano Under 23 nel 2008. Dopo un primo anno d'ambientamento, ha iniziato molto bene il 2011, classificandosi 3° alla Settimana Coppi e Bartali (2° nella 3a tappa). L'obiettivo del suo Giro è quello di aiutare Pozzovivo e di cercare, come sempre, la fuga buona, magari proprio nella tappa di casa. E allora via, è il momento di sparare i Pi...razzi !

Disputa il suo secondo Giro d'Italia dopo quello dello scorso anno (portato a termine) sempre nelle file della Colnago. Atleta generoso, è un attaccante nato ed appena si crea l'occasione non disdegna la fuga a lunga gittata, anche in virtù delle buone doti da scalatore. Fin dalle categorie giovanili ha colto buoni risultati, tra i quali si ricordano un successo di tappa al Giro delle Regioni 2007 e due tappe vinte alla Vuelta a Lleida nello stesso anno mentre fu 3° all'Italiano Under 23 nel 2008. Dopo un primo anno d'ambientamento, ha iniziato molto bene il 2011, classificandosi 3° alla Settimana Coppi e Bartali (2° nella 3a tappa). L'obiettivo del suo Giro è quello di aiutare Pozzovivo e di cercare, come sempre, la fuga buona, magari proprio nella tappa di casa. E allora via, è il momento di sparare i Pi...razzi !

Disputa il suo secondo Giro d'Italia dopo quello dello scorso anno (portato a termine) sempre nelle file della Colnago. Atleta generoso, è un attaccante nato ed appena si crea l'occasione non disdegna la fuga a lunga gittata, anche in virtù delle buone doti da scalatore. Fin dalle categorie giovanili ha colto buoni risultati, tra i quali si ricordano un successo di tappa al Giro delle Regioni 2007 e due tappe vinte alla Vuelta a Lleida nello stesso anno mentre fu 3° all'Italiano Under 23 nel 2008. Dopo un primo anno d'ambientamento, ha iniziato molto bene il 2011, classificandosi 3° alla Settimana Coppi e Bartali (2° nella 3a tappa). L'obiettivo del suo Giro è quello di aiutare Pozzovivo e di cercare, come sempre, la fuga buona, magari proprio nella tappa di casa. E allora via, è il momento di sparare i Pi...razzi !

GiroTweet

rinaldonoce: Sesta tappa, Orvieto-Fiuggi, 216 km!! La salute e la condizione iniziano ad essere decisamente migliori.

Carlos_Sastre: Sono ancora un po' indietro rispetto ad altri corridori

ALANMARANGONI: Anche oggi giornata tosta, da pelo sullo stomaco... spero che vedendo alcune immagini certa gente inizi a portarci un po' più di rispetto

mcewenrobbie: Giornata dura sulla sella. Onestamente trovo non necessarie le strade sterrate. Oggi è una tappa quasi piatta ma con un paio di strappetti duri negli ultimi 20 km

La corsa nella corsa

La vittoria di Carmelo Consolato Pantò ottenuta nel 2011Arriviamo in provincia di Frosinone, dove, nel Sorano, si disputa una delle corse più importanti nel centro Italia per dilettanti. Stiamo parlando della Ciociarissima, corsa nata nel 1988 ad opera dell'allora neonata Associazione Ciclisti Sorani. Una gara abbastanza impegnativa, che si snoda nel territorio di Sora per poi affrontare un circuito finale che prevede il muro della Portella, salita durissima che seleziona il vincitore. La durezza della corsa è testimoniata dal fatto che spesso e volentieri il vincitore si presenta da solo sul traguardo e che solo la metà dei partenti, di solito, la termina. Nell'albo d'oro della Ciociarissima non ci sono campionissimi, vista anche la partecipazione limitata ai team toscani e del centro italia, ma tra gli altri possiamo notare Dario Andriotto nel 1992, Fortunato Baliani nel 1998 e Pasquale Muto nel 2003. Quest'ultimo successo ha un sapore particolare: Pasquale Muto aveva la gamba già per vincere la Ciociarissima nel 2002, ma gli ordini di squadra han voluto che la vittoria andasse ad Alexandre Bazhenov, compagno di squadra alla GS Impruneta. L'anno dopo Muto corre con un altra maglia, quella della Reda-Molinari, con la quale straccia la concorrenza ed arriva solo al traguardo. L'ultima edizione, disputatasi quest'anno il primo maggio scorso, è andata a Carmelo Consolato Pantò, scalatore della Sc Gragnano, arrivato anche lui in solitaria a braccia alzate.

Nicola Stufano

La corsa nella corsa

La vittoria di Carmelo Consolato Pantò ottenuta nel 2011Arriviamo in provincia di Frosinone, dove, nel Sorano, si disputa una delle corse più importanti nel centro Italia per dilettanti. Stiamo parlando della Ciociarissima, corsa nata nel 1988 ad opera dell'allora neonata Associazione Ciclisti Sorani. Una gara abbastanza impegnativa, che si snoda nel territorio di Sora per poi affrontare un circuito finale che prevede il muro della Portella, salita durissima che seleziona il vincitore. La durezza della corsa è testimoniata dal fatto che spesso e volentieri il vincitore si presenta da solo sul traguardo e che solo la metà dei partenti, di solito, la termina. Nell'albo d'oro della Ciociarissima non ci sono campionissimi, vista anche la partecipazione limitata ai team toscani e del centro italia, ma tra gli altri possiamo notare Dario Andriotto nel 1992, Fortunato Baliani nel 1998 e Pasquale Muto nel 2003. Quest'ultimo successo ha un sapore particolare: Pasquale Muto aveva la gamba già per vincere la Ciociarissima nel 2002, ma gli ordini di squadra han voluto che la vittoria andasse ad Alexandre Bazhenov, compagno di squadra alla GS Impruneta. L'anno dopo Muto corre con un altra maglia, quella della Reda-Molinari, con la quale straccia la concorrenza ed arriva solo al traguardo. L'ultima edizione, disputatasi quest'anno il primo maggio scorso, è andata a Carmelo Consolato Pantò, scalatore della Sc Gragnano, arrivato anche lui in solitaria a braccia alzate.

Nicola Stufano

Rassegna stampa

Rassegna GiroNotes 2011 – 6a tappa
Rassegna GiroNotes 2011 – 6a tappa
Rassegna GiroNotes 2011 – 6a tappa
Rassegna GiroNotes 2011 – 6a tappa
Rassegna GiroNotes 2011 – 6a tappa

La corsa nella corsa

La vittoria di Carmelo Consolato Pantò ottenuta nel 2011Arriviamo in provincia di Frosinone, dove, nel Sorano, si disputa una delle corse più importanti nel centro Italia per dilettanti. Stiamo parlando della Ciociarissima, corsa nata nel 1988 ad opera dell'allora neonata Associazione Ciclisti Sorani. Una gara abbastanza impegnativa, che si snoda nel territorio di Sora per poi affrontare un circuito finale che prevede il muro della Portella, salita durissima che seleziona il vincitore. La durezza della corsa è testimoniata dal fatto che spesso e volentieri il vincitore si presenta da solo sul traguardo e che solo la metà dei partenti, di solito, la termina. Nell'albo d'oro della Ciociarissima non ci sono campionissimi, vista anche la partecipazione limitata ai team toscani e del centro italia, ma tra gli altri possiamo notare Dario Andriotto nel 1992, Fortunato Baliani nel 1998 e Pasquale Muto nel 2003. Quest'ultimo successo ha un sapore particolare: Pasquale Muto aveva la gamba già per vincere la Ciociarissima nel 2002, ma gli ordini di squadra han voluto che la vittoria andasse ad Alexandre Bazhenov, compagno di squadra alla GS Impruneta. L'anno dopo Muto corre con un altra maglia, quella della Reda-Molinari, con la quale straccia la concorrenza ed arriva solo al traguardo. L'ultima edizione, disputatasi quest'anno il primo maggio scorso, è andata a Carmelo Consolato Pantò, scalatore della Sc Gragnano, arrivato anche lui in solitaria a braccia alzate.

Nicola Stufano

La corsa nella corsa

La vittoria di Carmelo Consolato Pantò ottenuta nel 2011Arriviamo in provincia di Frosinone, dove, nel Sorano, si disputa una delle corse più importanti nel centro Italia per dilettanti. Stiamo parlando della Ciociarissima, corsa nata nel 1988 ad opera dell'allora neonata Associazione Ciclisti Sorani. Una gara abbastanza impegnativa, che si snoda nel territorio di Sora per poi affrontare un circuito finale che prevede il muro della Portella, salita durissima che seleziona il vincitore. La durezza della corsa è testimoniata dal fatto che spesso e volentieri il vincitore si presenta da solo sul traguardo e che solo la metà dei partenti, di solito, la termina. Nell'albo d'oro della Ciociarissima non ci sono campionissimi, vista anche la partecipazione limitata ai team toscani e del centro italia, ma tra gli altri possiamo notare Dario Andriotto nel 1992, Fortunato Baliani nel 1998 e Pasquale Muto nel 2003. Quest'ultimo successo ha un sapore particolare: Pasquale Muto aveva la gamba già per vincere la Ciociarissima nel 2002, ma gli ordini di squadra han voluto che la vittoria andasse ad Alexandre Bazhenov, compagno di squadra alla GS Impruneta. L'anno dopo Muto corre con un altra maglia, quella della Reda-Molinari, con la quale straccia la concorrenza ed arriva solo al traguardo. L'ultima edizione, disputatasi quest'anno il primo maggio scorso, è andata a Carmelo Consolato Pantò, scalatore della Sc Gragnano, arrivato anche lui in solitaria a braccia alzate.

Nicola Stufano

La corsa nella corsa

La vittoria di Carmelo Consolato Pantò ottenuta nel 2011Arriviamo in provincia di Frosinone, dove, nel Sorano, si disputa una delle corse più importanti nel centro Italia per dilettanti. Stiamo parlando della Ciociarissima, corsa nata nel 1988 ad opera dell'allora neonata Associazione Ciclisti Sorani. Una gara abbastanza impegnativa, che si snoda nel territorio di Sora per poi affrontare un circuito finale che prevede il muro della Portella, salita durissima che seleziona il vincitore. La durezza della corsa è testimoniata dal fatto che spesso e volentieri il vincitore si presenta da solo sul traguardo e che solo la metà dei partenti, di solito, la termina. Nell'albo d'oro della Ciociarissima non ci sono campionissimi, vista anche la partecipazione limitata ai team toscani e del centro italia, ma tra gli altri possiamo notare Dario Andriotto nel 1992, Fortunato Baliani nel 1998 e Pasquale Muto nel 2003. Quest'ultimo successo ha un sapore particolare: Pasquale Muto aveva la gamba già per vincere la Ciociarissima nel 2002, ma gli ordini di squadra han voluto che la vittoria andasse ad Alexandre Bazhenov, compagno di squadra alla GS Impruneta. L'anno dopo Muto corre con un altra maglia, quella della Reda-Molinari, con la quale straccia la concorrenza ed arriva solo al traguardo. L'ultima edizione, disputatasi quest'anno il primo maggio scorso, è andata a Carmelo Consolato Pantò, scalatore della Sc Gragnano, arrivato anche lui in solitaria a braccia alzate.

Nicola Stufano

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