Il Portale del Ciclismo professionistico

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Definirla tappa appenninica è forse un azzardo, ma i tanti saliscendi che caratterizzeranno praticamente tutta la frazione, e le infinite curve che renderanno il percorso tecnicissimo, saranno un terreno più che fertile per chi vorrà tentare la sorte con una fuga da lontano. Quattro Gran Premi della Montagna previsti in terra marchigiana prima dell'arrivo, anch'esso all'insù. Una frazione che si annuncia dispendiosissima per le squadre dei favoriti, malgrado non si superino mai i 500 metri di altitudine.

Nella prima tappa veramente adatta alle fughe, è ovviamente difficile trovare un nome secco per la vittoria parziale. Betclic.it propone il riscatto di due assi del pedale italiano finora piuttosto in ombra come Danilo Di Luca e Giovanni Visconti, entrambi quotati a 9. Interessanti anche le quotazioni Betclic.it di Jérôme Pineau (a 18), attaccante nato e perfettamente tagliato per un percorso così nervoso, Ángel Vicioso, adatto anche ad un arrivo di gruppetto (a 26), Stefano Pirazzi (a 30) e Rinaldo Nocentini, anche lui alla ricerca della giornata perfetta (a 35).

Tortoreto Lido

Vanta un solo precedente come arrivo di tappa del Giro. Correva l'anno 1995 e nella cittadina che vanta una spiaggia lunga quasi queattro chilometri s'impose Filippo Casagrande precedendo Rolf Sörensen ed Erik Breukink. La maglia rosa era già dalla seconda tappa sulle spalle dell'elvetico Tony Rominger. Dopo la prima frazione vinta da Cipollini, con relativa maglia rosa, la crono di Assisi avrebbe consegnato il simbolo del primato a Rominger. L'esperto svizzero della Mapei sarebbe stato inattaccabile dagli avversari, conservando la leadership sino a Milano. A Tortoreto Lido, quel 17 Maggio 1995, precedeva in classifica Maurizio Fondriest e Francesco Casagrande, il fratello di Filippo che qui vinse la tappa. A Milano Rominger precederà Berzin ed Ugrumov, relegati tutti a più di 4' di distacco.

Castelfidardo

Con i suoi 212 metri d'altezza sul livello del mare Castelfidardo è nota per la battaglia che qui si svolse il 18 Settembre 1860 tra i Piemontesi e l'esercito dello Stato Pontificio. A pèerenne ricordo di quell'evento Vito Pardo realizzò nel 1910 una statua al Generale Cialdini ed ai suoi uomini, che ancora oggi accoglie lo straniero in questa bella cittadina situata nell'entroterra del Conero. Da non perdere una visita al quartiere Mucchia, con una moltitudine di vicoli stretti. Qui si può trovare anche il Museo della fisarmonica, essendo Castelfidardo il maggior centro italiano di produzione di questo strumento. L'esposizione consta di più di 350 esemplari provenienti da 22 Paesi diversi. Si può trovare anche la collezione di Giuseppe Panini, padre delle celeberrime figurine. La storia dell'artigianato e dell'imprenditoria locale per far conoscere Castelfidardo in Italia ed all'estero.

Francesco Sulas
Tortoreto Lido

Vanta un solo precedente come arrivo di tappa del Giro. Correva l'anno 1995 e nella cittadina che vanta una spiaggia lunga quasi queattro chilometri s'impose Filippo Casagrande precedendo Rolf Sörensen ed Erik Breukink. La maglia rosa era già dalla seconda tappa sulle spalle dell'elvetico Tony Rominger. Dopo la prima frazione vinta da Cipollini, con relativa maglia rosa, la crono di Assisi avrebbe consegnato il simbolo del primato a Rominger. L'esperto svizzero della Mapei sarebbe stato inattaccabile dagli avversari, conservando la leadership sino a Milano. A Tortoreto Lido, quel 17 Maggio 1995, precedeva in classifica Maurizio Fondriest e Francesco Casagrande, il fratello di Filippo che qui vinse la tappa. A Milano Rominger precederà Berzin ed Ugrumov, relegati tutti a più di 4' di distacco.

Castelfidardo

Con i suoi 212 metri d'altezza sul livello del mare Castelfidardo è nota per la battaglia che qui si svolse il 18 Settembre 1860 tra i Piemontesi e l'esercito dello Stato Pontificio. A pèerenne ricordo di quell'evento Vito Pardo realizzò nel 1910 una statua al Generale Cialdini ed ai suoi uomini, che ancora oggi accoglie lo straniero in questa bella cittadina situata nell'entroterra del Conero. Da non perdere una visita al quartiere Mucchia, con una moltitudine di vicoli stretti. Qui si può trovare anche il Museo della fisarmonica, essendo Castelfidardo il maggior centro italiano di produzione di questo strumento. L'esposizione consta di più di 350 esemplari provenienti da 22 Paesi diversi. Si può trovare anche la collezione di Giuseppe Panini, padre delle celeberrime figurine. La storia dell'artigianato e dell'imprenditoria locale per far conoscere Castelfidardo in Italia ed all'estero.

Tortoreto Lido

Vanta un solo precedente come arrivo di tappa del Giro. Correva l'anno 1995 e nella cittadina che vanta una spiaggia lunga quasi queattro chilometri s'impose Filippo Casagrande precedendo Rolf Sörensen ed Erik Breukink. La maglia rosa era già dalla seconda tappa sulle spalle dell'elvetico Tony Rominger. Dopo la prima frazione vinta da Cipollini, con relativa maglia rosa, la crono di Assisi avrebbe consegnato il simbolo del primato a Rominger. L'esperto svizzero della Mapei sarebbe stato inattaccabile dagli avversari, conservando la leadership sino a Milano. A Tortoreto Lido, quel 17 Maggio 1995, precedeva in classifica Maurizio Fondriest e Francesco Casagrande, il fratello di Filippo che qui vinse la tappa. A Milano Rominger precederà Berzin ed Ugrumov, relegati tutti a più di 4' di distacco.

Castelfidardo

Con i suoi 212 metri d'altezza sul livello del mare Castelfidardo è nota per la battaglia che qui si svolse il 18 Settembre 1860 tra i Piemontesi e l'esercito dello Stato Pontificio. A pèerenne ricordo di quell'evento Vito Pardo realizzò nel 1910 una statua al Generale Cialdini ed ai suoi uomini, che ancora oggi accoglie lo straniero in questa bella cittadina situata nell'entroterra del Conero. Da non perdere una visita al quartiere Mucchia, con una moltitudine di vicoli stretti. Qui si può trovare anche il Museo della fisarmonica, essendo Castelfidardo il maggior centro italiano di produzione di questo strumento. L'esposizione consta di più di 350 esemplari provenienti da 22 Paesi diversi. Si può trovare anche la collezione di Giuseppe Panini, padre delle celeberrime figurine. La storia dell'artigianato e dell'imprenditoria locale per far conoscere Castelfidardo in Italia ed all'estero.

Tortoreto Lido

Vanta un solo precedente come arrivo di tappa del Giro. Correva l'anno 1995 e nella cittadina che vanta una spiaggia lunga quasi queattro chilometri s'impose Filippo Casagrande precedendo Rolf Sörensen ed Erik Breukink. La maglia rosa era già dalla seconda tappa sulle spalle dell'elvetico Tony Rominger. Dopo la prima frazione vinta da Cipollini, con relativa maglia rosa, la crono di Assisi avrebbe consegnato il simbolo del primato a Rominger. L'esperto svizzero della Mapei sarebbe stato inattaccabile dagli avversari, conservando la leadership sino a Milano. A Tortoreto Lido, quel 17 Maggio 1995, precedeva in classifica Maurizio Fondriest e Francesco Casagrande, il fratello di Filippo che qui vinse la tappa. A Milano Rominger precederà Berzin ed Ugrumov, relegati tutti a più di 4' di distacco.

Castelfidardo

Con i suoi 212 metri d'altezza sul livello del mare Castelfidardo è nota per la battaglia che qui si svolse il 18 Settembre 1860 tra i Piemontesi e l'esercito dello Stato Pontificio. A pèerenne ricordo di quell'evento Vito Pardo realizzò nel 1910 una statua al Generale Cialdini ed ai suoi uomini, che ancora oggi accoglie lo straniero in questa bella cittadina situata nell'entroterra del Conero. Da non perdere una visita al quartiere Mucchia, con una moltitudine di vicoli stretti. Qui si può trovare anche il Museo della fisarmonica, essendo Castelfidardo il maggior centro italiano di produzione di questo strumento. L'esposizione consta di più di 350 esemplari provenienti da 22 Paesi diversi. Si può trovare anche la collezione di Giuseppe Panini, padre delle celeberrime figurine. La storia dell'artigianato e dell'imprenditoria locale per far conoscere Castelfidardo in Italia ed all'estero.

Tortoreto Lido

Vanta un solo precedente come arrivo di tappa del Giro. Correva l'anno 1995 e nella cittadina che vanta una spiaggia lunga quasi queattro chilometri s'impose Filippo Casagrande precedendo Rolf Sörensen ed Erik Breukink. La maglia rosa era già dalla seconda tappa sulle spalle dell'elvetico Tony Rominger. Dopo la prima frazione vinta da Cipollini, con relativa maglia rosa, la crono di Assisi avrebbe consegnato il simbolo del primato a Rominger. L'esperto svizzero della Mapei sarebbe stato inattaccabile dagli avversari, conservando la leadership sino a Milano. A Tortoreto Lido, quel 17 Maggio 1995, precedeva in classifica Maurizio Fondriest e Francesco Casagrande, il fratello di Filippo che qui vinse la tappa. A Milano Rominger precederà Berzin ed Ugrumov, relegati tutti a più di 4' di distacco.

Castelfidardo

Con i suoi 212 metri d'altezza sul livello del mare Castelfidardo è nota per la battaglia che qui si svolse il 18 Settembre 1860 tra i Piemontesi e l'esercito dello Stato Pontificio. A pèerenne ricordo di quell'evento Vito Pardo realizzò nel 1910 una statua al Generale Cialdini ed ai suoi uomini, che ancora oggi accoglie lo straniero in questa bella cittadina situata nell'entroterra del Conero. Da non perdere una visita al quartiere Mucchia, con una moltitudine di vicoli stretti. Qui si può trovare anche il Museo della fisarmonica, essendo Castelfidardo il maggior centro italiano di produzione di questo strumento. L'esposizione consta di più di 350 esemplari provenienti da 22 Paesi diversi. Si può trovare anche la collezione di Giuseppe Panini, padre delle celeberrime figurine. La storia dell'artigianato e dell'imprenditoria locale per far conoscere Castelfidardo in Italia ed all'estero.

Tortoreto Lido

Vanta un solo precedente come arrivo di tappa del Giro. Correva l'anno 1995 e nella cittadina che vanta una spiaggia lunga quasi queattro chilometri s'impose Filippo Casagrande precedendo Rolf Sörensen ed Erik Breukink. La maglia rosa era già dalla seconda tappa sulle spalle dell'elvetico Tony Rominger. Dopo la prima frazione vinta da Cipollini, con relativa maglia rosa, la crono di Assisi avrebbe consegnato il simbolo del primato a Rominger. L'esperto svizzero della Mapei sarebbe stato inattaccabile dagli avversari, conservando la leadership sino a Milano. A Tortoreto Lido, quel 17 Maggio 1995, precedeva in classifica Maurizio Fondriest e Francesco Casagrande, il fratello di Filippo che qui vinse la tappa. A Milano Rominger precederà Berzin ed Ugrumov, relegati tutti a più di 4' di distacco.

Castelfidardo

Con i suoi 212 metri d'altezza sul livello del mare Castelfidardo è nota per la battaglia che qui si svolse il 18 Settembre 1860 tra i Piemontesi e l'esercito dello Stato Pontificio. A pèerenne ricordo di quell'evento Vito Pardo realizzò nel 1910 una statua al Generale Cialdini ed ai suoi uomini, che ancora oggi accoglie lo straniero in questa bella cittadina situata nell'entroterra del Conero. Da non perdere una visita al quartiere Mucchia, con una moltitudine di vicoli stretti. Qui si può trovare anche il Museo della fisarmonica, essendo Castelfidardo il maggior centro italiano di produzione di questo strumento. L'esposizione consta di più di 350 esemplari provenienti da 22 Paesi diversi. Si può trovare anche la collezione di Giuseppe Panini, padre delle celeberrime figurine. La storia dell'artigianato e dell'imprenditoria locale per far conoscere Castelfidardo in Italia ed all'estero.

Meteo

13.35 - Tortoreto Lido
15.30 - Petritoli
17.15 - Castelfidardo

Soggetti Alternativi

Disputa in questa stagione il suo secondo Giro d'Italia (l'anno scorso non riuscì a concluderlo, in compenso portò a termine la Vuelta di Spagna). Atleta che ha le sue doti migliori sul passo (nel 2007 fu campione kazako a cronometro) ma che sa difendersi discretamente anche in salita (tra i vari piazzamenti va annotato il 7° posto nella Vuelta a Catalunya 2009). Appena due le vittorie finora in carriera ma ha saputo mettersi in evidenza anche sulle strade italiane, cogliendo un 2° posto proprio a Castelfidardo nella Due Giorni Marchigiana 2008. Per lui un Giro d'Italia votato quasi esclusivamente al sacrificio, in una squadra compatta attorno al proprio leader Roman Kreuziger. Tuttavia potrebbe cercare la fuga in qualche tappa mossa. Gli spagnoli magari lo descriverebbero come "el dia de Dya...chenko!

Vivian Ghianni

Disputa in questa stagione il suo secondo Giro d'Italia (l'anno scorso non riuscì a concluderlo, in compenso portò a termine la Vuelta di Spagna). Atleta che ha le sue doti migliori sul passo (nel 2007 fu campione kazako a cronometro) ma che sa difendersi discretamente anche in salita (tra i vari piazzamenti va annotato il 7° posto nella Vuelta a Catalunya 2009). Appena due le vittorie finora in carriera ma ha saputo mettersi in evidenza anche sulle strade italiane, cogliendo un 2° posto proprio a Castelfidardo nella Due Giorni Marchigiana 2008. Per lui un Giro d'Italia votato quasi esclusivamente al sacrificio, in una squadra compatta attorno al proprio leader Roman Kreuziger. Tuttavia potrebbe cercare la fuga in qualche tappa mossa. Gli spagnoli magari lo descriverebbero come "el dia de Dya...chenko!

Disputa in questa stagione il suo secondo Giro d'Italia (l'anno scorso non riuscì a concluderlo, in compenso portò a termine la Vuelta di Spagna). Atleta che ha le sue doti migliori sul passo (nel 2007 fu campione kazako a cronometro) ma che sa difendersi discretamente anche in salita (tra i vari piazzamenti va annotato il 7° posto nella Vuelta a Catalunya 2009). Appena due le vittorie finora in carriera ma ha saputo mettersi in evidenza anche sulle strade italiane, cogliendo un 2° posto proprio a Castelfidardo nella Due Giorni Marchigiana 2008. Per lui un Giro d'Italia votato quasi esclusivamente al sacrificio, in una squadra compatta attorno al proprio leader Roman Kreuziger. Tuttavia potrebbe cercare la fuga in qualche tappa mossa. Gli spagnoli magari lo descriverebbero come "el dia de Dya...chenko!

Disputa in questa stagione il suo secondo Giro d'Italia (l'anno scorso non riuscì a concluderlo, in compenso portò a termine la Vuelta di Spagna). Atleta che ha le sue doti migliori sul passo (nel 2007 fu campione kazako a cronometro) ma che sa difendersi discretamente anche in salita (tra i vari piazzamenti va annotato il 7° posto nella Vuelta a Catalunya 2009). Appena due le vittorie finora in carriera ma ha saputo mettersi in evidenza anche sulle strade italiane, cogliendo un 2° posto proprio a Castelfidardo nella Due Giorni Marchigiana 2008. Per lui un Giro d'Italia votato quasi esclusivamente al sacrificio, in una squadra compatta attorno al proprio leader Roman Kreuziger. Tuttavia potrebbe cercare la fuga in qualche tappa mossa. Gli spagnoli magari lo descriverebbero come "el dia de Dya...chenko!

Disputa in questa stagione il suo secondo Giro d'Italia (l'anno scorso non riuscì a concluderlo, in compenso portò a termine la Vuelta di Spagna). Atleta che ha le sue doti migliori sul passo (nel 2007 fu campione kazako a cronometro) ma che sa difendersi discretamente anche in salita (tra i vari piazzamenti va annotato il 7° posto nella Vuelta a Catalunya 2009). Appena due le vittorie finora in carriera ma ha saputo mettersi in evidenza anche sulle strade italiane, cogliendo un 2° posto proprio a Castelfidardo nella Due Giorni Marchigiana 2008. Per lui un Giro d'Italia votato quasi esclusivamente al sacrificio, in una squadra compatta attorno al proprio leader Roman Kreuziger. Tuttavia potrebbe cercare la fuga in qualche tappa mossa. Gli spagnoli magari lo descriverebbero come "el dia de Dya...chenko!

Disputa in questa stagione il suo secondo Giro d'Italia (l'anno scorso non riuscì a concluderlo, in compenso portò a termine la Vuelta di Spagna). Atleta che ha le sue doti migliori sul passo (nel 2007 fu campione kazako a cronometro) ma che sa difendersi discretamente anche in salita (tra i vari piazzamenti va annotato il 7° posto nella Vuelta a Catalunya 2009). Appena due le vittorie finora in carriera ma ha saputo mettersi in evidenza anche sulle strade italiane, cogliendo un 2° posto proprio a Castelfidardo nella Due Giorni Marchigiana 2008. Per lui un Giro d'Italia votato quasi esclusivamente al sacrificio, in una squadra compatta attorno al proprio leader Roman Kreuziger. Tuttavia potrebbe cercare la fuga in qualche tappa mossa. Gli spagnoli magari lo descriverebbero come "el dia de Dya...chenko!

GiroTweet

MuriloFischerMF: Indipendentemente da tutto... e con molta umiltà... la maglia del Brasile è la più bella di tutto il gruppo! ahahahaha

MarkCavendish: Ce l'ho fatta! Incredibile corsa dei miei compagni dell'HTC Highroad oggi. Lewis, Gretsch, Rabon, Pinotti, Rasmussen, Renshaw, Siutsou, Bak. Vi amo ragazzi!

Roman86_K: Per la prima volta ho corso con un completo tutto bianco oggi al Giro d'Italia. Mi piace questa maglia, spero proprio di portarla fino alla fine della corsa. 

Kristoff87: Ho preso una buona posizione e ho avuto un buon aiuto, ma ho sentito le gambe vuote negli ultimi 300 metri e ho fatto solo nono. Ma ho fatto bene a provarci e la squadra ha lavorato ottimamente.

La corsa nella corsa

La vittoria di Murilo Fischer nel 2005La città di Castelfidardo è legata ad un'importante manifestazione marchigiana, che è stata dilettantistica, internazionale  e poi professionistica, e che purtroppo oggi è sparita. Stiamo parlando della 2 Giorni Marchigiana, che altro non era che l'abbinamento del Trofeo Città di Castelfidardo col GP Fred Mengoni nel periodo agostano. Il Trofeo Città di Castelfidardo ha una storia più antica e nasce come corsa dilettanstica abbastanza facile. La prima edizione risale al 1981 ed ha visto vincere Giuseppe Petito, fratello maggiore del più noto Roberto. Poi toccherà a Saligari nel 1985, Cipollini nel 1988, Baldato nel 1990, Loda nel 1993, Biagio Conte 1995, Moreno di Biase nel 1996; insomma un parterre di futuri velocisti. Nel 2001 viene affiancato il più duro GP Fred Mengoni, che nella prima edizione è corsa dilettantistica e viene vinta da Fabio Bulgarelli. Dal 2002, sotto la gestione del GS Emilia la 2 giorni diventa una kermesse professionistica a tutti gli effetti, con classifica combinata delle 2 prove come al Trittico Lombardo, e nella sua pur breve storia vedrà grandi protagonisti alzare le braccia: già nel 2002 la Saeco vince a mani basse con Fabio Sacchi la prima e con Danilo Di Luca la seconda. La Saeco dominerà il Mengoni per i 2 anni successivi, col compianto Galletti e Damiano Cunego astro nascente, mentre Castelfidardo verrà vincere Sella nel 2004 e Fischer nel 2005 (nella foto). Nel 2007 però l'incantesimo è già finito e la 2 giorni ritorna una corsa dilettantistica, col Gp Industria e Artigianato Città di Castelfidardo che sostituisce il GP Fred Mengoni. Questa nuova combinazione durerà 2 anni (con vittoria di Malori del GP Castelfidardo nel 2008), previo definitivo annullamento nel 2009.

Nicola Stufano

La corsa nella corsa

La vittoria di Murilo Fischer nel 2005La città di Castelfidardo è legata ad un'importante manifestazione marchigiana, che è stata dilettantistica, internazionale  e poi professionistica, e che purtroppo oggi è sparita. Stiamo parlando della 2 Giorni Marchigiana, che altro non era che l'abbinamento del Trofeo Città di Castelfidardo col GP Fred Mengoni nel periodo agostano. Il Trofeo Città di Castelfidardo ha una storia più antica e nasce come corsa dilettanstica abbastanza facile. La prima edizione risale al 1981 ed ha visto vincere Giuseppe Petito, fratello maggiore del più noto Roberto. Poi toccherà a Saligari nel 1985, Cipollini nel 1988, Baldato nel 1990, Loda nel 1993, Biagio Conte 1995, Moreno di Biase nel 1996; insomma un parterre di futuri velocisti. Nel 2001 viene affiancato il più duro GP Fred Mengoni, che nella prima edizione è corsa dilettantistica e viene vinta da Fabio Bulgarelli. Dal 2002, sotto la gestione del GS Emilia la 2 giorni diventa una kermesse professionistica a tutti gli effetti, con classifica combinata delle 2 prove come al Trittico Lombardo, e nella sua pur breve storia vedrà grandi protagonisti alzare le braccia: già nel 2002 la Saeco vince a mani basse con Fabio Sacchi la prima e con Danilo Di Luca la seconda. La Saeco dominerà il Mengoni per i 2 anni successivi, col compianto Galletti e Damiano Cunego astro nascente, mentre Castelfidardo verrà vincere Sella nel 2004 e Fischer nel 2005 (nella foto). Nel 2007 però l'incantesimo è già finito e la 2 giorni ritorna una corsa dilettantistica, col Gp Industria e Artigianato Città di Castelfidardo che sostituisce il GP Fred Mengoni. Questa nuova combinazione durerà 2 anni (con vittoria di Malori del GP Castelfidardo nel 2008), previo definitivo annullamento nel 2009.

Nicola Stufano

Rassegna stampa

Rassegna GiroNotes 2011 – 11a tappa
Rassegna GiroNotes 2011 – 11a tappa
Rassegna GiroNotes 2011 – 11a tappa
Rassegna GiroNotes 2011 – 11a tappa
Rassegna GiroNotes 2011 – 11a tappa

La corsa nella corsa

La vittoria di Murilo Fischer nel 2005La città di Castelfidardo è legata ad un'importante manifestazione marchigiana, che è stata dilettantistica, internazionale  e poi professionistica, e che purtroppo oggi è sparita. Stiamo parlando della 2 Giorni Marchigiana, che altro non era che l'abbinamento del Trofeo Città di Castelfidardo col GP Fred Mengoni nel periodo agostano. Il Trofeo Città di Castelfidardo ha una storia più antica e nasce come corsa dilettanstica abbastanza facile. La prima edizione risale al 1981 ed ha visto vincere Giuseppe Petito, fratello maggiore del più noto Roberto. Poi toccherà a Saligari nel 1985, Cipollini nel 1988, Baldato nel 1990, Loda nel 1993, Biagio Conte 1995, Moreno di Biase nel 1996; insomma un parterre di futuri velocisti. Nel 2001 viene affiancato il più duro GP Fred Mengoni, che nella prima edizione è corsa dilettantistica e viene vinta da Fabio Bulgarelli. Dal 2002, sotto la gestione del GS Emilia la 2 giorni diventa una kermesse professionistica a tutti gli effetti, con classifica combinata delle 2 prove come al Trittico Lombardo, e nella sua pur breve storia vedrà grandi protagonisti alzare le braccia: già nel 2002 la Saeco vince a mani basse con Fabio Sacchi la prima e con Danilo Di Luca la seconda. La Saeco dominerà il Mengoni per i 2 anni successivi, col compianto Galletti e Damiano Cunego astro nascente, mentre Castelfidardo verrà vincere Sella nel 2004 e Fischer nel 2005 (nella foto). Nel 2007 però l'incantesimo è già finito e la 2 giorni ritorna una corsa dilettantistica, col Gp Industria e Artigianato Città di Castelfidardo che sostituisce il GP Fred Mengoni. Questa nuova combinazione durerà 2 anni (con vittoria di Malori del GP Castelfidardo nel 2008), previo definitivo annullamento nel 2009.

Nicola Stufano

La corsa nella corsa

La vittoria di Murilo Fischer nel 2005La città di Castelfidardo è legata ad un'importante manifestazione marchigiana, che è stata dilettantistica, internazionale  e poi professionistica, e che purtroppo oggi è sparita. Stiamo parlando della 2 Giorni Marchigiana, che altro non era che l'abbinamento del Trofeo Città di Castelfidardo col GP Fred Mengoni nel periodo agostano. Il Trofeo Città di Castelfidardo ha una storia più antica e nasce come corsa dilettanstica abbastanza facile. La prima edizione risale al 1981 ed ha visto vincere Giuseppe Petito, fratello maggiore del più noto Roberto. Poi toccherà a Saligari nel 1985, Cipollini nel 1988, Baldato nel 1990, Loda nel 1993, Biagio Conte 1995, Moreno di Biase nel 1996; insomma un parterre di futuri velocisti. Nel 2001 viene affiancato il più duro GP Fred Mengoni, che nella prima edizione è corsa dilettantistica e viene vinta da Fabio Bulgarelli. Dal 2002, sotto la gestione del GS Emilia la 2 giorni diventa una kermesse professionistica a tutti gli effetti, con classifica combinata delle 2 prove come al Trittico Lombardo, e nella sua pur breve storia vedrà grandi protagonisti alzare le braccia: già nel 2002 la Saeco vince a mani basse con Fabio Sacchi la prima e con Danilo Di Luca la seconda. La Saeco dominerà il Mengoni per i 2 anni successivi, col compianto Galletti e Damiano Cunego astro nascente, mentre Castelfidardo verrà vincere Sella nel 2004 e Fischer nel 2005 (nella foto). Nel 2007 però l'incantesimo è già finito e la 2 giorni ritorna una corsa dilettantistica, col Gp Industria e Artigianato Città di Castelfidardo che sostituisce il GP Fred Mengoni. Questa nuova combinazione durerà 2 anni (con vittoria di Malori del GP Castelfidardo nel 2008), previo definitivo annullamento nel 2009.

Nicola Stufano

La corsa nella corsa

La vittoria di Murilo Fischer nel 2005La città di Castelfidardo è legata ad un'importante manifestazione marchigiana, che è stata dilettantistica, internazionale  e poi professionistica, e che purtroppo oggi è sparita. Stiamo parlando della 2 Giorni Marchigiana, che altro non era che l'abbinamento del Trofeo Città di Castelfidardo col GP Fred Mengoni nel periodo agostano. Il Trofeo Città di Castelfidardo ha una storia più antica e nasce come corsa dilettanstica abbastanza facile. La prima edizione risale al 1981 ed ha visto vincere Giuseppe Petito, fratello maggiore del più noto Roberto. Poi toccherà a Saligari nel 1985, Cipollini nel 1988, Baldato nel 1990, Loda nel 1993, Biagio Conte 1995, Moreno di Biase nel 1996; insomma un parterre di futuri velocisti. Nel 2001 viene affiancato il più duro GP Fred Mengoni, che nella prima edizione è corsa dilettantistica e viene vinta da Fabio Bulgarelli. Dal 2002, sotto la gestione del GS Emilia la 2 giorni diventa una kermesse professionistica a tutti gli effetti, con classifica combinata delle 2 prove come al Trittico Lombardo, e nella sua pur breve storia vedrà grandi protagonisti alzare le braccia: già nel 2002 la Saeco vince a mani basse con Fabio Sacchi la prima e con Danilo Di Luca la seconda. La Saeco dominerà il Mengoni per i 2 anni successivi, col compianto Galletti e Damiano Cunego astro nascente, mentre Castelfidardo verrà vincere Sella nel 2004 e Fischer nel 2005 (nella foto). Nel 2007 però l'incantesimo è già finito e la 2 giorni ritorna una corsa dilettantistica, col Gp Industria e Artigianato Città di Castelfidardo che sostituisce il GP Fred Mengoni. Questa nuova combinazione durerà 2 anni (con vittoria di Malori del GP Castelfidardo nel 2008), previo definitivo annullamento nel 2009.

Nicola Stufano

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