Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Dopo Zoncolan e Plan de Corones ecco un altro arrivo in salita anche se quello di Peio Terme non è lontanamente paragonabile agli altri due. Messa così nella terza settimana questa tappa sarà quasi sicuramente decisa da una fuga da lontano che nascerà nei primi 80 km: in questo tratto tutto in leggera discesa, infatti, l'andatura sarà sostenutissima, ci saranno attacchi da tutte le parte ed il gruppone non potrà correre dietro a tutti. Dopo l'attraversamento di Bolzano e di Vilpiano (dove c'è il rifornimento) inizierà la prima salita del giorno, il Passo delle Palade: è una salita vera, lunga 18 km e con i primi tre al 10% mentre nella seconda parte diventerà più regolare intorno al 7%. Dalla vetta mancheranno 66 km all'arrivo, i primi 26 saranno tutti in discesa (molto facile e pedalabile) mentre nel tratto finale si risalirà la Val di Sole. Dopo essere transitati per Pellizzano i ciclisti svolteranno a destra e inizieranno la salita verso Peio Terme: sono 10 km ma solamente gli ultimi tre, con pendenze tra il 6% ed il 7%, sono in grado di fare un po' di selezione. Nessuna squadra avrà la forza e la voglia di tenere il gruppo cucito e i big potranno provare a guadagnare qualche secondo forzando nel finale quando però la vittoria di tappa sarà già stata assegnata.
Scarica la cronotabella della tappa e il dettaglio della salita finale.

Brunico/Bruneck

Come in tutto l’Alto Adige anche a Brunico, capoluogo comprensoriale della Val Pusteria, vige un bilinguismo amministrativo perfetto: vuol dire che alla lingua italiana e a quella tedesca viene riconosciuta pari importanza e visibilità. A Brunico infatti si trovano la sede della storica emittente radiofonica in lingua tedesca “Radio Holiday” e un famoso teatro dove per lo più si tengono spettacoli in lingua tedesca, lo “Stadttheater Bruneck”.
Molto legata alla montagna, Brunico ospita all’interno del Castello Vescovile il quinto Museo della Montagna voluto dall’alpinista Reinhold Messner e un monumento agli alpini della divisione “Pusteria” impegnata durante la guerra d’Etiopia. Il monumento venne eretto durante il ventennio ma del cosiddetto “Kapuziner-Wastl” ormai rimane solo il busto per via degli attentati di cui fu oggetto a causa delle proteste degli indipendentisti.

Peio Terme

La piccola località di Peio Terme (la cui variante con la “j” è anche ammessa), che confonde la sua denominazione con le vicinissime località di Peio e Peio Fonti, è il capolinea della ciclopista della Val di Sole. Il Giro ha fatto tappa qui solo nel 1986. Peio Terme fu in quell’anno sede d’arrivo della 19^ tappa e sede di partenza della 20^ tappa.
A Peio Terme si arrivò da Cremona dopo 211 km e si impose Van der Velde. Il giorno dopo la carovana partì da Peio Terme per arrivare a Bassano del Grappa dove in volata trionfò per l’ennesima volta Guidone Bontempi su Allocchio e Rosola.
Recentemente anche il Giro del Trentino è arrivato in Val di Sole: 2 anni fa Garzelli nell’ultima tappa, la Lavarone-Peio Terme, regolò un gruppetto non riuscendo però a distanziare il vincitore della corsa Nibali; mentre l’anno scorso, con arrivo a Peio Fonti, fu la volta di Di Luca con Basso 4° all’arrivo  che strappò la maglia e il successo finale a Brajkovic.

Marco Fiorilla
Brunico/Bruneck

Come in tutto l’Alto Adige anche a Brunico, capoluogo comprensoriale della Val Pusteria, vige un bilinguismo amministrativo perfetto: vuol dire che alla lingua italiana e a quella tedesca viene riconosciuta pari importanza e visibilità. A Brunico infatti si trovano la sede della storica emittente radiofonica in lingua tedesca “Radio Holiday” e un famoso teatro dove per lo più si tengono spettacoli in lingua tedesca, lo “Stadttheater Bruneck”.
Molto legata alla montagna, Brunico ospita all’interno del Castello Vescovile il quinto Museo della Montagna voluto dall’alpinista Reinhold Messner e un monumento agli alpini della divisione “Pusteria” impegnata durante la guerra d’Etiopia. Il monumento venne eretto durante il ventennio ma del cosiddetto “Kapuziner-Wastl” ormai rimane solo il busto per via degli attentati di cui fu oggetto a causa delle proteste degli indipendentisti.

Peio Terme

La piccola località di Peio Terme (la cui variante con la “j” è anche ammessa), che confonde la sua denominazione con le vicinissime località di Peio e Peio Fonti, è il capolinea della ciclopista della Val di Sole. Il Giro ha fatto tappa qui solo nel 1986. Peio Terme fu in quell’anno sede d’arrivo della 19^ tappa e sede di partenza della 20^ tappa.
A Peio Terme si arrivò da Cremona dopo 211 km e si impose Van der Velde. Il giorno dopo la carovana partì da Peio Terme per arrivare a Bassano del Grappa dove in volata trionfò per l’ennesima volta Guidone Bontempi su Allocchio e Rosola.
Recentemente anche il Giro del Trentino è arrivato in Val di Sole: 2 anni fa Garzelli nell’ultima tappa, la Lavarone-Peio Terme, regolò un gruppetto non riuscendo però a distanziare il vincitore della corsa Nibali; mentre l’anno scorso, con arrivo a Peio Fonti, fu la volta di Di Luca con Basso 4° all’arrivo  che strappò la maglia e il successo finale a Brajkovic.

Brunico/Bruneck

Come in tutto l’Alto Adige anche a Brunico, capoluogo comprensoriale della Val Pusteria, vige un bilinguismo amministrativo perfetto: vuol dire che alla lingua italiana e a quella tedesca viene riconosciuta pari importanza e visibilità. A Brunico infatti si trovano la sede della storica emittente radiofonica in lingua tedesca “Radio Holiday” e un famoso teatro dove per lo più si tengono spettacoli in lingua tedesca, lo “Stadttheater Bruneck”.
Molto legata alla montagna, Brunico ospita all’interno del Castello Vescovile il quinto Museo della Montagna voluto dall’alpinista Reinhold Messner e un monumento agli alpini della divisione “Pusteria” impegnata durante la guerra d’Etiopia. Il monumento venne eretto durante il ventennio ma del cosiddetto “Kapuziner-Wastl” ormai rimane solo il busto per via degli attentati di cui fu oggetto a causa delle proteste degli indipendentisti.

Peio Terme

La piccola località di Peio Terme (la cui variante con la “j” è anche ammessa), che confonde la sua denominazione con le vicinissime località di Peio e Peio Fonti, è il capolinea della ciclopista della Val di Sole. Il Giro ha fatto tappa qui solo nel 1986. Peio Terme fu in quell’anno sede d’arrivo della 19^ tappa e sede di partenza della 20^ tappa.
A Peio Terme si arrivò da Cremona dopo 211 km e si impose Van der Velde. Il giorno dopo la carovana partì da Peio Terme per arrivare a Bassano del Grappa dove in volata trionfò per l’ennesima volta Guidone Bontempi su Allocchio e Rosola.
Recentemente anche il Giro del Trentino è arrivato in Val di Sole: 2 anni fa Garzelli nell’ultima tappa, la Lavarone-Peio Terme, regolò un gruppetto non riuscendo però a distanziare il vincitore della corsa Nibali; mentre l’anno scorso, con arrivo a Peio Fonti, fu la volta di Di Luca con Basso 4° all’arrivo  che strappò la maglia e il successo finale a Brajkovic.

Brunico/Bruneck

Come in tutto l’Alto Adige anche a Brunico, capoluogo comprensoriale della Val Pusteria, vige un bilinguismo amministrativo perfetto: vuol dire che alla lingua italiana e a quella tedesca viene riconosciuta pari importanza e visibilità. A Brunico infatti si trovano la sede della storica emittente radiofonica in lingua tedesca “Radio Holiday” e un famoso teatro dove per lo più si tengono spettacoli in lingua tedesca, lo “Stadttheater Bruneck”.
Molto legata alla montagna, Brunico ospita all’interno del Castello Vescovile il quinto Museo della Montagna voluto dall’alpinista Reinhold Messner e un monumento agli alpini della divisione “Pusteria” impegnata durante la guerra d’Etiopia. Il monumento venne eretto durante il ventennio ma del cosiddetto “Kapuziner-Wastl” ormai rimane solo il busto per via degli attentati di cui fu oggetto a causa delle proteste degli indipendentisti.

Peio Terme

La piccola località di Peio Terme (la cui variante con la “j” è anche ammessa), che confonde la sua denominazione con le vicinissime località di Peio e Peio Fonti, è il capolinea della ciclopista della Val di Sole. Il Giro ha fatto tappa qui solo nel 1986. Peio Terme fu in quell’anno sede d’arrivo della 19^ tappa e sede di partenza della 20^ tappa.
A Peio Terme si arrivò da Cremona dopo 211 km e si impose Van der Velde. Il giorno dopo la carovana partì da Peio Terme per arrivare a Bassano del Grappa dove in volata trionfò per l’ennesima volta Guidone Bontempi su Allocchio e Rosola.
Recentemente anche il Giro del Trentino è arrivato in Val di Sole: 2 anni fa Garzelli nell’ultima tappa, la Lavarone-Peio Terme, regolò un gruppetto non riuscendo però a distanziare il vincitore della corsa Nibali; mentre l’anno scorso, con arrivo a Peio Fonti, fu la volta di Di Luca con Basso 4° all’arrivo  che strappò la maglia e il successo finale a Brajkovic.

Brunico/Bruneck

Come in tutto l’Alto Adige anche a Brunico, capoluogo comprensoriale della Val Pusteria, vige un bilinguismo amministrativo perfetto: vuol dire che alla lingua italiana e a quella tedesca viene riconosciuta pari importanza e visibilità. A Brunico infatti si trovano la sede della storica emittente radiofonica in lingua tedesca “Radio Holiday” e un famoso teatro dove per lo più si tengono spettacoli in lingua tedesca, lo “Stadttheater Bruneck”.
Molto legata alla montagna, Brunico ospita all’interno del Castello Vescovile il quinto Museo della Montagna voluto dall’alpinista Reinhold Messner e un monumento agli alpini della divisione “Pusteria” impegnata durante la guerra d’Etiopia. Il monumento venne eretto durante il ventennio ma del cosiddetto “Kapuziner-Wastl” ormai rimane solo il busto per via degli attentati di cui fu oggetto a causa delle proteste degli indipendentisti.

Peio Terme

La piccola località di Peio Terme (la cui variante con la “j” è anche ammessa), che confonde la sua denominazione con le vicinissime località di Peio e Peio Fonti, è il capolinea della ciclopista della Val di Sole. Il Giro ha fatto tappa qui solo nel 1986. Peio Terme fu in quell’anno sede d’arrivo della 19^ tappa e sede di partenza della 20^ tappa.
A Peio Terme si arrivò da Cremona dopo 211 km e si impose Van der Velde. Il giorno dopo la carovana partì da Peio Terme per arrivare a Bassano del Grappa dove in volata trionfò per l’ennesima volta Guidone Bontempi su Allocchio e Rosola.
Recentemente anche il Giro del Trentino è arrivato in Val di Sole: 2 anni fa Garzelli nell’ultima tappa, la Lavarone-Peio Terme, regolò un gruppetto non riuscendo però a distanziare il vincitore della corsa Nibali; mentre l’anno scorso, con arrivo a Peio Fonti, fu la volta di Di Luca con Basso 4° all’arrivo  che strappò la maglia e il successo finale a Brajkovic.

Brunico/Bruneck

Come in tutto l’Alto Adige anche a Brunico, capoluogo comprensoriale della Val Pusteria, vige un bilinguismo amministrativo perfetto: vuol dire che alla lingua italiana e a quella tedesca viene riconosciuta pari importanza e visibilità. A Brunico infatti si trovano la sede della storica emittente radiofonica in lingua tedesca “Radio Holiday” e un famoso teatro dove per lo più si tengono spettacoli in lingua tedesca, lo “Stadttheater Bruneck”.
Molto legata alla montagna, Brunico ospita all’interno del Castello Vescovile il quinto Museo della Montagna voluto dall’alpinista Reinhold Messner e un monumento agli alpini della divisione “Pusteria” impegnata durante la guerra d’Etiopia. Il monumento venne eretto durante il ventennio ma del cosiddetto “Kapuziner-Wastl” ormai rimane solo il busto per via degli attentati di cui fu oggetto a causa delle proteste degli indipendentisti.

Peio Terme

La piccola località di Peio Terme (la cui variante con la “j” è anche ammessa), che confonde la sua denominazione con le vicinissime località di Peio e Peio Fonti, è il capolinea della ciclopista della Val di Sole. Il Giro ha fatto tappa qui solo nel 1986. Peio Terme fu in quell’anno sede d’arrivo della 19^ tappa e sede di partenza della 20^ tappa.
A Peio Terme si arrivò da Cremona dopo 211 km e si impose Van der Velde. Il giorno dopo la carovana partì da Peio Terme per arrivare a Bassano del Grappa dove in volata trionfò per l’ennesima volta Guidone Bontempi su Allocchio e Rosola.
Recentemente anche il Giro del Trentino è arrivato in Val di Sole: 2 anni fa Garzelli nell’ultima tappa, la Lavarone-Peio Terme, regolò un gruppetto non riuscendo però a distanziare il vincitore della corsa Nibali; mentre l’anno scorso, con arrivo a Peio Fonti, fu la volta di Di Luca con Basso 4° all’arrivo  che strappò la maglia e il successo finale a Brajkovic.

Meteo

12.50 - Brunico
15.05 - Nalles
17.15 - Peio Terme

Soggetti Alternativi

Atleta ormai stagionato ma comunque al primo Giro d'Italia in carriera (tra gli altri grandi giri solo un Tour de France, peraltro concluso, nel 2005). Se vogliamo c'è un perchè: le sue formidabili doti da passista gli hanno infatti permesso di conquistare titoli a iosa su pista, dove tra inseguimento individuale e a squadre, ha racimolato ben sei maglie iridate ed un oro olimpico. Col passare degli anni si è concentrato di più sulla strada, mettendosi in mostra grazie al discreto spunto veloce e riuscendo a far progressi anche in salita, dato che si è imposto quest'anno a Murcia in una tappa non semplicissima per lui. Una fuga da lontano potrebbe essere l'ideale, per mostrarsi un Lucky Luke o un neutro Roberts!

Vivian Ghianni

Atleta ormai stagionato ma comunque al primo Giro d'Italia in carriera (tra gli altri grandi giri solo un Tour de France, peraltro concluso, nel 2005). Se vogliamo c'è un perchè: le sue formidabili doti da passista gli hanno infatti permesso di conquistare titoli a iosa su pista, dove tra inseguimento individuale e a squadre, ha racimolato ben sei maglie iridate ed un oro olimpico. Col passare degli anni si è concentrato di più sulla strada, mettendosi in mostra grazie al discreto spunto veloce e riuscendo a far progressi anche in salita, dato che si è imposto quest'anno a Murcia in una tappa non semplicissima per lui. Una fuga da lontano potrebbe essere l'ideale, per mostrarsi un Lucky Luke o un neutro Roberts!

Atleta ormai stagionato ma comunque al primo Giro d'Italia in carriera (tra gli altri grandi giri solo un Tour de France, peraltro concluso, nel 2005). Se vogliamo c'è un perchè: le sue formidabili doti da passista gli hanno infatti permesso di conquistare titoli a iosa su pista, dove tra inseguimento individuale e a squadre, ha racimolato ben sei maglie iridate ed un oro olimpico. Col passare degli anni si è concentrato di più sulla strada, mettendosi in mostra grazie al discreto spunto veloce e riuscendo a far progressi anche in salita, dato che si è imposto quest'anno a Murcia in una tappa non semplicissima per lui. Una fuga da lontano potrebbe essere l'ideale, per mostrarsi un Lucky Luke o un neutro Roberts!

Atleta ormai stagionato ma comunque al primo Giro d'Italia in carriera (tra gli altri grandi giri solo un Tour de France, peraltro concluso, nel 2005). Se vogliamo c'è un perchè: le sue formidabili doti da passista gli hanno infatti permesso di conquistare titoli a iosa su pista, dove tra inseguimento individuale e a squadre, ha racimolato ben sei maglie iridate ed un oro olimpico. Col passare degli anni si è concentrato di più sulla strada, mettendosi in mostra grazie al discreto spunto veloce e riuscendo a far progressi anche in salita, dato che si è imposto quest'anno a Murcia in una tappa non semplicissima per lui. Una fuga da lontano potrebbe essere l'ideale, per mostrarsi un Lucky Luke o un neutro Roberts!

Atleta ormai stagionato ma comunque al primo Giro d'Italia in carriera (tra gli altri grandi giri solo un Tour de France, peraltro concluso, nel 2005). Se vogliamo c'è un perchè: le sue formidabili doti da passista gli hanno infatti permesso di conquistare titoli a iosa su pista, dove tra inseguimento individuale e a squadre, ha racimolato ben sei maglie iridate ed un oro olimpico. Col passare degli anni si è concentrato di più sulla strada, mettendosi in mostra grazie al discreto spunto veloce e riuscendo a far progressi anche in salita, dato che si è imposto quest'anno a Murcia in una tappa non semplicissima per lui. Una fuga da lontano potrebbe essere l'ideale, per mostrarsi un Lucky Luke o un neutro Roberts!

Atleta ormai stagionato ma comunque al primo Giro d'Italia in carriera (tra gli altri grandi giri solo un Tour de France, peraltro concluso, nel 2005). Se vogliamo c'è un perchè: le sue formidabili doti da passista gli hanno infatti permesso di conquistare titoli a iosa su pista, dove tra inseguimento individuale e a squadre, ha racimolato ben sei maglie iridate ed un oro olimpico. Col passare degli anni si è concentrato di più sulla strada, mettendosi in mostra grazie al discreto spunto veloce e riuscendo a far progressi anche in salita, dato che si è imposto quest'anno a Murcia in una tappa non semplicissima per lui. Una fuga da lontano potrebbe essere l'ideale, per mostrarsi un Lucky Luke o un neutro Roberts!

chrisfroome (ieri): per il panorama, quasi vi consiglio di venire qui a pedalare. Beh, sì... quasi! Ecco che arriva @Greghenderson1 http://twitpic.com/1qwkdm

Tom_Stamsnijder (ieri): ca**o, che salita!!! Per fortuna è finita e ora resta solo da vedere se il mio tempo è sufficiente per rimanere in gara!

MichaelMorkov (ieri): a quanto pare sono sopravvissuto un altro giorno... sempre che il vincitore non faccia meglio di 38:18 :-)

Greghenderson1 (ieri): Anche la crono è andata. Devo dire che mi sentivo davvero bene, tranquillo con il mio passo e il 34x28. Ovviamente non ho osato avvicinarmi alla soglia, visto che gli ultimi 2000 metri erano durissimi. La ridiscesa in ogni caso è stata ancor più piacevole, mi ricorda Queenstown, a casa... http://yfrog.com/fvskbj

MuriloFischerMF (ieri): Sono assolutamente a favore e sempre di piu per tutti questi controlli, pero' credo che un minimo di rispeto abbiamo bisogno.

Nella prima parte della tappa si attraversa la Valle Isarco (Eisacktal), zona vinicola che fa parte della DOC Trentino Alto Adige. In questa valle si producono in prevalenza vini bianchi. I più tipici sono il Sylvaner e il Muller-Thurgau.

Il Sylvaner cresce su pendii riparati dal vento tra i 500 e i 700 metri di altitudine. E’ un vino elegante e fruttato che ben si accompagna ad una zuppa di canederli o alla trota con le patate.

Inconfondibile il Muller-Thurgau, che cresce fino a 850 metri. Profumatissimo e fresco, dal colore giallo verdognolo, va benissimo anche come aperitivo.

C’è poi il Gewurztraminer (Traminer aromatico), che richiede per crescere bene le aree più calde e comunque non sopra i 700 metri d’altitudine. La vendemmia avviene a fine ottobre, e si ottiene un vino ricco e complesso con una giusta acidità, adatto ad accompagnare piatti corposi come i canederli con i funghi porcini.

Negli anni 70 è stato piantato in via sperimentale nella Val d’Isarco il Kerner, che dà un vino indicato per pietanze tipicamente primaverili o estive come asparagi o gnocchi di ricotta alle erbe, e non disdegna il pesce alla griglia.

Altri vini bianchi della valle sono il Veltliner, molto fruttato; il Pinot Grigio e il Riesling, dal gusto pieno di minerali.

Gianfranco Pezzoli

Nella prima parte della tappa si attraversa la Valle Isarco (Eisacktal), zona vinicola che fa parte della DOC Trentino Alto Adige. In questa valle si producono in prevalenza vini bianchi. I più tipici sono il Sylvaner e il Muller-Thurgau.

Il Sylvaner cresce su pendii riparati dal vento tra i 500 e i 700 metri di altitudine. E’ un vino elegante e fruttato che ben si accompagna ad una zuppa di canederli o alla trota con le patate.

Inconfondibile il Muller-Thurgau, che cresce fino a 850 metri. Profumatissimo e fresco, dal colore giallo verdognolo, va benissimo anche come aperitivo.

C’è poi il Gewurztraminer (Traminer aromatico), che richiede per crescere bene le aree più calde e comunque non sopra i 700 metri d’altitudine. La vendemmia avviene a fine ottobre, e si ottiene un vino ricco e complesso con una giusta acidità, adatto ad accompagnare piatti corposi come i canederli con i funghi porcini.

Negli anni 70 è stato piantato in via sperimentale nella Val d’Isarco il Kerner, che dà un vino indicato per pietanze tipicamente primaverili o estive come asparagi o gnocchi di ricotta alle erbe, e non disdegna il pesce alla griglia.

Altri vini bianchi della valle sono il Veltliner, molto fruttato; il Pinot Grigio e il Riesling, dal gusto pieno di minerali.

Gianfranco Pezzoli

Rassegna stampa

Rassegna GiroNotes 2010 – 17a tappa
Rassegna GiroNotes 2010 – 17a tappa
Rassegna GiroNotes 2010 – 17a tappa
Rassegna GiroNotes 2010 – 17a tappa
Rassegna GiroNotes 2010 – 17a tappa

Nella prima parte della tappa si attraversa la Valle Isarco (Eisacktal), zona vinicola che fa parte della DOC Trentino Alto Adige. In questa valle si producono in prevalenza vini bianchi. I più tipici sono il Sylvaner e il Muller-Thurgau.

Il Sylvaner cresce su pendii riparati dal vento tra i 500 e i 700 metri di altitudine. E’ un vino elegante e fruttato che ben si accompagna ad una zuppa di canederli o alla trota con le patate.

Inconfondibile il Muller-Thurgau, che cresce fino a 850 metri. Profumatissimo e fresco, dal colore giallo verdognolo, va benissimo anche come aperitivo.

C’è poi il Gewurztraminer (Traminer aromatico), che richiede per crescere bene le aree più calde e comunque non sopra i 700 metri d’altitudine. La vendemmia avviene a fine ottobre, e si ottiene un vino ricco e complesso con una giusta acidità, adatto ad accompagnare piatti corposi come i canederli con i funghi porcini.

Negli anni 70 è stato piantato in via sperimentale nella Val d’Isarco il Kerner, che dà un vino indicato per pietanze tipicamente primaverili o estive come asparagi o gnocchi di ricotta alle erbe, e non disdegna il pesce alla griglia.

Altri vini bianchi della valle sono il Veltliner, molto fruttato; il Pinot Grigio e il Riesling, dal gusto pieno di minerali.

Gianfranco Pezzoli

Nella prima parte della tappa si attraversa la Valle Isarco (Eisacktal), zona vinicola che fa parte della DOC Trentino Alto Adige. In questa valle si producono in prevalenza vini bianchi. I più tipici sono il Sylvaner e il Muller-Thurgau.

Il Sylvaner cresce su pendii riparati dal vento tra i 500 e i 700 metri di altitudine. E’ un vino elegante e fruttato che ben si accompagna ad una zuppa di canederli o alla trota con le patate.

Inconfondibile il Muller-Thurgau, che cresce fino a 850 metri. Profumatissimo e fresco, dal colore giallo verdognolo, va benissimo anche come aperitivo.

C’è poi il Gewurztraminer (Traminer aromatico), che richiede per crescere bene le aree più calde e comunque non sopra i 700 metri d’altitudine. La vendemmia avviene a fine ottobre, e si ottiene un vino ricco e complesso con una giusta acidità, adatto ad accompagnare piatti corposi come i canederli con i funghi porcini.

Negli anni 70 è stato piantato in via sperimentale nella Val d’Isarco il Kerner, che dà un vino indicato per pietanze tipicamente primaverili o estive come asparagi o gnocchi di ricotta alle erbe, e non disdegna il pesce alla griglia.

Altri vini bianchi della valle sono il Veltliner, molto fruttato; il Pinot Grigio e il Riesling, dal gusto pieno di minerali.

Gianfranco Pezzoli

Nella prima parte della tappa si attraversa la Valle Isarco (Eisacktal), zona vinicola che fa parte della DOC Trentino Alto Adige. In questa valle si producono in prevalenza vini bianchi. I più tipici sono il Sylvaner e il Muller-Thurgau.

Il Sylvaner cresce su pendii riparati dal vento tra i 500 e i 700 metri di altitudine. E’ un vino elegante e fruttato che ben si accompagna ad una zuppa di canederli o alla trota con le patate.

Inconfondibile il Muller-Thurgau, che cresce fino a 850 metri. Profumatissimo e fresco, dal colore giallo verdognolo, va benissimo anche come aperitivo.

C’è poi il Gewurztraminer (Traminer aromatico), che richiede per crescere bene le aree più calde e comunque non sopra i 700 metri d’altitudine. La vendemmia avviene a fine ottobre, e si ottiene un vino ricco e complesso con una giusta acidità, adatto ad accompagnare piatti corposi come i canederli con i funghi porcini.

Negli anni 70 è stato piantato in via sperimentale nella Val d’Isarco il Kerner, che dà un vino indicato per pietanze tipicamente primaverili o estive come asparagi o gnocchi di ricotta alle erbe, e non disdegna il pesce alla griglia.

Altri vini bianchi della valle sono il Veltliner, molto fruttato; il Pinot Grigio e il Riesling, dal gusto pieno di minerali.

Gianfranco Pezzoli

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano