Il Portale del Ciclismo professionistico

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A distanza di due anni torna al Giro d'Italia la cronoscalata di Plan de Corones: lo sterrato e le pendenze accentuale hanno reso questa salita una delle più attese e temute. I primi 2 km sono i più facili ma tenederanno ugualmente a salire: per i corridori sarà fondamentale fare un buon riscaldamento sui rulli perché la partenza subito in salita non lascerà scambo a chi sarà ancora "freddo". Dopo una svolta a destra inizierà la salita vera verso il Passo Furcia: è il tratto asfaltato di questa prova e per circa cinque chilometri la pendenza media sarà del 9%; in cima al Passo Furcia sarà posto il punto di rilevamento cronometrico intermedio e subito dopo, con una svolta a sinistra, inizieranno i 5,3 km in sterrato che porteranno i corridori fino al traguardo. In questo tratto i corridori troveranno subito un muro al 20% e per i primi 3 km non si scenderà mai sotto al 10%. Un tratto di respiro di circa un chilometro servirà ai ciclisti per affrontare al meglio l'ultimo muro: qui, infatti, la pendenza sarà del 14% e in un tornante si toccherà anche il 24%. Due anni fa la cronoscalata di Plan de Corones non risultò decisiva: distacchi minimi tra i migliori che però si erano dilatati molto oltre la quinta posizione, l'essere preceduta da un giorno di riposo potrebbe far cambiare qualcosa.
Scarica la cronotabella della tappa ed il dettaglio della salita.

San Vigilio di Marebbe

San Vigilio è una nota località turistica, frazione del comune di Marebbe. Situata ai piedi della stazione invernale di Plan de Corones, nella zona è uno dei posti migliori per praticare snowboard e sci d'inverno, mentre d'estate gli itinerari offrono scenari indimenticabili. Marebbe è uno dei 18 comuni che formano la Ladinia: è un territorio tra Trentino, Alto Adige e Veneto che comprende 5 delle più popolari valli dolomitiche (Gardena, Fassa, Badia, Ampezzo, Livinnalongo). Il ladino parlato da dette popolazioni, deriva dall'idioma latinizzato parlato dalle popolazioni austriache rifugiatesi nellle vallate delle Alpi centro-orientali fuggendo dalle invasioni barbariche del V secolo, unitesi agli indigeni celtici. Anche se la Ladinia non è un territorio riconosciuto, ha una sua bandiera dal 1920 (somigliante a quella uzbeka) blu-bianca-verde: il blu simboleggia il cielo, il bianco la neve, il verde boschi e prati. Nella zona di San Vigilio si ha la caratteristica dolomite rosa.

Plan De Corones

Fino ad oggi Plan De Corones si è rivelato un mezzo flop. La salita del Kronplatz, uno sterrato con pendenze da bikers, fu presentata come una salita che sarebbe entrata nella storia del giro come Mortirolo e Zoncolan. Doveva fare il suo esordio al durissimo giro d'Italia nel 2006, nella Termeno - Plan de Corones. Ma era una giornata fredda e dal tempo incerto. Fu annullata la scalata del passo delle Erbe, mentre l'arrivo fu fatto scendere al passo Furcia, tagliando gli ultimi 5 km. Il tutto si consumò in diretta TV, con la De Stefano, allora inviata, che diffondeva tra i corridori ignari la notizia che sulle Erbe le condizioni erano proibitive :conseguenti proteste dei corridori e modifica del percorso. 2 anni dopo si replicò con una cronoscalata: Sella veniva da 2 successi di tappa consecutivi e fu battuto soltanto da Franco Pellizotti, di 6". 3° Gilberto Simoni, che aveva dichiarato in precedenza di non aver mai visto 5 km così. Contador arrivò di poco davanti a Riccò e mantenne la maglia, portandola sino a Milano.

Nicola Stufano
San Vigilio di Marebbe

San Vigilio è una nota località turistica, frazione del comune di Marebbe. Situata ai piedi della stazione invernale di Plan de Corones, nella zona è uno dei posti migliori per praticare snowboard e sci d'inverno, mentre d'estate gli itinerari offrono scenari indimenticabili. Marebbe è uno dei 18 comuni che formano la Ladinia: è un territorio tra Trentino, Alto Adige e Veneto che comprende 5 delle più popolari valli dolomitiche (Gardena, Fassa, Badia, Ampezzo, Livinnalongo). Il ladino parlato da dette popolazioni, deriva dall'idioma latinizzato parlato dalle popolazioni austriache rifugiatesi nellle vallate delle Alpi centro-orientali fuggendo dalle invasioni barbariche del V secolo, unitesi agli indigeni celtici. Anche se la Ladinia non è un territorio riconosciuto, ha una sua bandiera dal 1920 (somigliante a quella uzbeka) blu-bianca-verde: il blu simboleggia il cielo, il bianco la neve, il verde boschi e prati. Nella zona di San Vigilio si ha la caratteristica dolomite rosa.

Plan De Corones

Fino ad oggi Plan De Corones si è rivelato un mezzo flop. La salita del Kronplatz, uno sterrato con pendenze da bikers, fu presentata come una salita che sarebbe entrata nella storia del giro come Mortirolo e Zoncolan. Doveva fare il suo esordio al durissimo giro d'Italia nel 2006, nella Termeno - Plan de Corones. Ma era una giornata fredda e dal tempo incerto. Fu annullata la scalata del passo delle Erbe, mentre l'arrivo fu fatto scendere al passo Furcia, tagliando gli ultimi 5 km. Il tutto si consumò in diretta TV, con la De Stefano, allora inviata, che diffondeva tra i corridori ignari la notizia che sulle Erbe le condizioni erano proibitive :conseguenti proteste dei corridori e modifica del percorso. 2 anni dopo si replicò con una cronoscalata: Sella veniva da 2 successi di tappa consecutivi e fu battuto soltanto da Franco Pellizotti, di 6". 3° Gilberto Simoni, che aveva dichiarato in precedenza di non aver mai visto 5 km così. Contador arrivò di poco davanti a Riccò e mantenne la maglia, portandola sino a Milano.

San Vigilio di Marebbe

San Vigilio è una nota località turistica, frazione del comune di Marebbe. Situata ai piedi della stazione invernale di Plan de Corones, nella zona è uno dei posti migliori per praticare snowboard e sci d'inverno, mentre d'estate gli itinerari offrono scenari indimenticabili. Marebbe è uno dei 18 comuni che formano la Ladinia: è un territorio tra Trentino, Alto Adige e Veneto che comprende 5 delle più popolari valli dolomitiche (Gardena, Fassa, Badia, Ampezzo, Livinnalongo). Il ladino parlato da dette popolazioni, deriva dall'idioma latinizzato parlato dalle popolazioni austriache rifugiatesi nellle vallate delle Alpi centro-orientali fuggendo dalle invasioni barbariche del V secolo, unitesi agli indigeni celtici. Anche se la Ladinia non è un territorio riconosciuto, ha una sua bandiera dal 1920 (somigliante a quella uzbeka) blu-bianca-verde: il blu simboleggia il cielo, il bianco la neve, il verde boschi e prati. Nella zona di San Vigilio si ha la caratteristica dolomite rosa.

Plan De Corones

Fino ad oggi Plan De Corones si è rivelato un mezzo flop. La salita del Kronplatz, uno sterrato con pendenze da bikers, fu presentata come una salita che sarebbe entrata nella storia del giro come Mortirolo e Zoncolan. Doveva fare il suo esordio al durissimo giro d'Italia nel 2006, nella Termeno - Plan de Corones. Ma era una giornata fredda e dal tempo incerto. Fu annullata la scalata del passo delle Erbe, mentre l'arrivo fu fatto scendere al passo Furcia, tagliando gli ultimi 5 km. Il tutto si consumò in diretta TV, con la De Stefano, allora inviata, che diffondeva tra i corridori ignari la notizia che sulle Erbe le condizioni erano proibitive :conseguenti proteste dei corridori e modifica del percorso. 2 anni dopo si replicò con una cronoscalata: Sella veniva da 2 successi di tappa consecutivi e fu battuto soltanto da Franco Pellizotti, di 6". 3° Gilberto Simoni, che aveva dichiarato in precedenza di non aver mai visto 5 km così. Contador arrivò di poco davanti a Riccò e mantenne la maglia, portandola sino a Milano.

San Vigilio di Marebbe

San Vigilio è una nota località turistica, frazione del comune di Marebbe. Situata ai piedi della stazione invernale di Plan de Corones, nella zona è uno dei posti migliori per praticare snowboard e sci d'inverno, mentre d'estate gli itinerari offrono scenari indimenticabili. Marebbe è uno dei 18 comuni che formano la Ladinia: è un territorio tra Trentino, Alto Adige e Veneto che comprende 5 delle più popolari valli dolomitiche (Gardena, Fassa, Badia, Ampezzo, Livinnalongo). Il ladino parlato da dette popolazioni, deriva dall'idioma latinizzato parlato dalle popolazioni austriache rifugiatesi nellle vallate delle Alpi centro-orientali fuggendo dalle invasioni barbariche del V secolo, unitesi agli indigeni celtici. Anche se la Ladinia non è un territorio riconosciuto, ha una sua bandiera dal 1920 (somigliante a quella uzbeka) blu-bianca-verde: il blu simboleggia il cielo, il bianco la neve, il verde boschi e prati. Nella zona di San Vigilio si ha la caratteristica dolomite rosa.

Plan De Corones

Fino ad oggi Plan De Corones si è rivelato un mezzo flop. La salita del Kronplatz, uno sterrato con pendenze da bikers, fu presentata come una salita che sarebbe entrata nella storia del giro come Mortirolo e Zoncolan. Doveva fare il suo esordio al durissimo giro d'Italia nel 2006, nella Termeno - Plan de Corones. Ma era una giornata fredda e dal tempo incerto. Fu annullata la scalata del passo delle Erbe, mentre l'arrivo fu fatto scendere al passo Furcia, tagliando gli ultimi 5 km. Il tutto si consumò in diretta TV, con la De Stefano, allora inviata, che diffondeva tra i corridori ignari la notizia che sulle Erbe le condizioni erano proibitive :conseguenti proteste dei corridori e modifica del percorso. 2 anni dopo si replicò con una cronoscalata: Sella veniva da 2 successi di tappa consecutivi e fu battuto soltanto da Franco Pellizotti, di 6". 3° Gilberto Simoni, che aveva dichiarato in precedenza di non aver mai visto 5 km così. Contador arrivò di poco davanti a Riccò e mantenne la maglia, portandola sino a Milano.

San Vigilio di Marebbe

San Vigilio è una nota località turistica, frazione del comune di Marebbe. Situata ai piedi della stazione invernale di Plan de Corones, nella zona è uno dei posti migliori per praticare snowboard e sci d'inverno, mentre d'estate gli itinerari offrono scenari indimenticabili. Marebbe è uno dei 18 comuni che formano la Ladinia: è un territorio tra Trentino, Alto Adige e Veneto che comprende 5 delle più popolari valli dolomitiche (Gardena, Fassa, Badia, Ampezzo, Livinnalongo). Il ladino parlato da dette popolazioni, deriva dall'idioma latinizzato parlato dalle popolazioni austriache rifugiatesi nellle vallate delle Alpi centro-orientali fuggendo dalle invasioni barbariche del V secolo, unitesi agli indigeni celtici. Anche se la Ladinia non è un territorio riconosciuto, ha una sua bandiera dal 1920 (somigliante a quella uzbeka) blu-bianca-verde: il blu simboleggia il cielo, il bianco la neve, il verde boschi e prati. Nella zona di San Vigilio si ha la caratteristica dolomite rosa.

Plan De Corones

Fino ad oggi Plan De Corones si è rivelato un mezzo flop. La salita del Kronplatz, uno sterrato con pendenze da bikers, fu presentata come una salita che sarebbe entrata nella storia del giro come Mortirolo e Zoncolan. Doveva fare il suo esordio al durissimo giro d'Italia nel 2006, nella Termeno - Plan de Corones. Ma era una giornata fredda e dal tempo incerto. Fu annullata la scalata del passo delle Erbe, mentre l'arrivo fu fatto scendere al passo Furcia, tagliando gli ultimi 5 km. Il tutto si consumò in diretta TV, con la De Stefano, allora inviata, che diffondeva tra i corridori ignari la notizia che sulle Erbe le condizioni erano proibitive :conseguenti proteste dei corridori e modifica del percorso. 2 anni dopo si replicò con una cronoscalata: Sella veniva da 2 successi di tappa consecutivi e fu battuto soltanto da Franco Pellizotti, di 6". 3° Gilberto Simoni, che aveva dichiarato in precedenza di non aver mai visto 5 km così. Contador arrivò di poco davanti a Riccò e mantenne la maglia, portandola sino a Milano.

San Vigilio di Marebbe

San Vigilio è una nota località turistica, frazione del comune di Marebbe. Situata ai piedi della stazione invernale di Plan de Corones, nella zona è uno dei posti migliori per praticare snowboard e sci d'inverno, mentre d'estate gli itinerari offrono scenari indimenticabili. Marebbe è uno dei 18 comuni che formano la Ladinia: è un territorio tra Trentino, Alto Adige e Veneto che comprende 5 delle più popolari valli dolomitiche (Gardena, Fassa, Badia, Ampezzo, Livinnalongo). Il ladino parlato da dette popolazioni, deriva dall'idioma latinizzato parlato dalle popolazioni austriache rifugiatesi nellle vallate delle Alpi centro-orientali fuggendo dalle invasioni barbariche del V secolo, unitesi agli indigeni celtici. Anche se la Ladinia non è un territorio riconosciuto, ha una sua bandiera dal 1920 (somigliante a quella uzbeka) blu-bianca-verde: il blu simboleggia il cielo, il bianco la neve, il verde boschi e prati. Nella zona di San Vigilio si ha la caratteristica dolomite rosa.

Plan De Corones

Fino ad oggi Plan De Corones si è rivelato un mezzo flop. La salita del Kronplatz, uno sterrato con pendenze da bikers, fu presentata come una salita che sarebbe entrata nella storia del giro come Mortirolo e Zoncolan. Doveva fare il suo esordio al durissimo giro d'Italia nel 2006, nella Termeno - Plan de Corones. Ma era una giornata fredda e dal tempo incerto. Fu annullata la scalata del passo delle Erbe, mentre l'arrivo fu fatto scendere al passo Furcia, tagliando gli ultimi 5 km. Il tutto si consumò in diretta TV, con la De Stefano, allora inviata, che diffondeva tra i corridori ignari la notizia che sulle Erbe le condizioni erano proibitive :conseguenti proteste dei corridori e modifica del percorso. 2 anni dopo si replicò con una cronoscalata: Sella veniva da 2 successi di tappa consecutivi e fu battuto soltanto da Franco Pellizotti, di 6". 3° Gilberto Simoni, che aveva dichiarato in precedenza di non aver mai visto 5 km così. Contador arrivò di poco davanti a Riccò e mantenne la maglia, portandola sino a Milano.

Meteo

11.00 - San Vigilio di Marebbe
13.30 - San Vigilio di Marebbe
16.30 - San Vigilio di Marebbe

Soggetti Alternativi

Quella attuale rappresenta la dodicesima grande corsa a tappe della sua carriera, il nono Giro d'Italia consecutivo (solamente nel 2006 non è riuscito a portarlo a termine). Molta esperienza quindi, da mettere come sempre al servizio della squadra e dei propri capitani. Proprio per questo motivo ha sovente sacrificato le proprie ambizioni personali, visto che il successo gli manca dal 2001. Poco male comunque, dato che le sue doti di passista-scalatore sono spesso tornate utili alla causa. Anche in questa edizione della corsa rosa non si sottrae al compito ma se avrà libertà d'azione potrebbe essere protagonista anche in un'azione da lontano. Lavando via le preoccupazioni, con un pò d'Acqua e un pò di Sapone!

Vivian Ghianni

Quella attuale rappresenta la dodicesima grande corsa a tappe della sua carriera, il nono Giro d'Italia consecutivo (solamente nel 2006 non è riuscito a portarlo a termine). Molta esperienza quindi, da mettere come sempre al servizio della squadra e dei propri capitani. Proprio per questo motivo ha sovente sacrificato le proprie ambizioni personali, visto che il successo gli manca dal 2001. Poco male comunque, dato che le sue doti di passista-scalatore sono spesso tornate utili alla causa. Anche in questa edizione della corsa rosa non si sottrae al compito ma se avrà libertà d'azione potrebbe essere protagonista anche in un'azione da lontano. Lavando via le preoccupazioni, con un pò d'Acqua e un pò di Sapone!

Quella attuale rappresenta la dodicesima grande corsa a tappe della sua carriera, il nono Giro d'Italia consecutivo (solamente nel 2006 non è riuscito a portarlo a termine). Molta esperienza quindi, da mettere come sempre al servizio della squadra e dei propri capitani. Proprio per questo motivo ha sovente sacrificato le proprie ambizioni personali, visto che il successo gli manca dal 2001. Poco male comunque, dato che le sue doti di passista-scalatore sono spesso tornate utili alla causa. Anche in questa edizione della corsa rosa non si sottrae al compito ma se avrà libertà d'azione potrebbe essere protagonista anche in un'azione da lontano. Lavando via le preoccupazioni, con un pò d'Acqua e un pò di Sapone!

Quella attuale rappresenta la dodicesima grande corsa a tappe della sua carriera, il nono Giro d'Italia consecutivo (solamente nel 2006 non è riuscito a portarlo a termine). Molta esperienza quindi, da mettere come sempre al servizio della squadra e dei propri capitani. Proprio per questo motivo ha sovente sacrificato le proprie ambizioni personali, visto che il successo gli manca dal 2001. Poco male comunque, dato che le sue doti di passista-scalatore sono spesso tornate utili alla causa. Anche in questa edizione della corsa rosa non si sottrae al compito ma se avrà libertà d'azione potrebbe essere protagonista anche in un'azione da lontano. Lavando via le preoccupazioni, con un pò d'Acqua e un pò di Sapone!

Quella attuale rappresenta la dodicesima grande corsa a tappe della sua carriera, il nono Giro d'Italia consecutivo (solamente nel 2006 non è riuscito a portarlo a termine). Molta esperienza quindi, da mettere come sempre al servizio della squadra e dei propri capitani. Proprio per questo motivo ha sovente sacrificato le proprie ambizioni personali, visto che il successo gli manca dal 2001. Poco male comunque, dato che le sue doti di passista-scalatore sono spesso tornate utili alla causa. Anche in questa edizione della corsa rosa non si sottrae al compito ma se avrà libertà d'azione potrebbe essere protagonista anche in un'azione da lontano. Lavando via le preoccupazioni, con un pò d'Acqua e un pò di Sapone!

Quella attuale rappresenta la dodicesima grande corsa a tappe della sua carriera, il nono Giro d'Italia consecutivo (solamente nel 2006 non è riuscito a portarlo a termine). Molta esperienza quindi, da mettere come sempre al servizio della squadra e dei propri capitani. Proprio per questo motivo ha sovente sacrificato le proprie ambizioni personali, visto che il successo gli manca dal 2001. Poco male comunque, dato che le sue doti di passista-scalatore sono spesso tornate utili alla causa. Anche in questa edizione della corsa rosa non si sottrae al compito ma se avrà libertà d'azione potrebbe essere protagonista anche in un'azione da lontano. Lavando via le preoccupazioni, con un pò d'Acqua e un pò di Sapone!

MuriloFischerMF (ieri): visto che qualche idiota non ha un minimo di rispetto, oggi, giorno di riposo, dopo 2 settimane di Giro d'Italia, controllo antidoping alle 8 della mattina. Non potevano arrivare alle 10-11 e lasciarci riposare??? Ma non finisce qui, alle 9 altri ispettori di un'altra agenzia per fare un altro controllo!! E così, niente riposo e due controlli anti-doping in meno di un'ora!!! Di sicuro un'esagerazione e soldi buttati!! Una mancanza di rispetto totale!! Ma dato che siamo CICLISTI, accettiamo tutto questo e in più siamo trattati spesso come dopati, ma vorrei sapere quale altro sport fa tanti controlli! Ma vabbé, tiriamo avanti e facciamo il nostro lavoro! Ora infatti approfitto di questa splendida giornata di sole per fare un giretto in bici...

Greghenderson1 @iamtedking (ieri): 99€. Pensi che basteranno per farci dare uno strappetto in seggiovia per la cronoscalata?

iamtedking @Greghenderson1 (ieri): bastano per farci entrare nei primi 20 almeno!! at least!

Greghenderson1 @iamtedking (ieri): perfetto! Ti devo 99€, giusto? O me li devi tu? Vabbé, io prendo i biglietti per questa volta e a te tocca la prossima...

Tappa che si corre in quota con temperature che alla sera almeno dovrebbero essere abbastanza rigide, dove magari potrebbe servire un bicchiere di Grappa per scaldarsi un po'.

La Grappa si ottiene distillando vinacce e quando si usano vinacce di un solo vitigno si ottiene appunto la grappa monovitigno, nella quale sarà più facile riscontrare i profumi tipici del vitigno utilizzato.

Per produrre una buona grappa contano molto sia la qualità delle uve usate, sia la qualità della distillazione. Le grappe di alta qualità vanno sempre servite a temperatura ambiente in modo da esaltarne al meglio il profumo ed il sapore, meglio se nel bicchiere a tulipano.

Schematicamente si tende a dividere la grappa in “morbida” e “secca”. Una grappa morbida viene percepita come più rotonda in bocca, quasi come più dolce. Una grappa definita secca, pur potendo anch’essa essere armonica, risulta più volatile, esente da dolcezza, un poco spigolosa. Questi aspetti sono influenzati sia dai vitigni utilizzati sia dai metodi di lavorazione.

I mastri distillatori hanno innovato il trattamento delle vinacce e la distillazione per ottenere grappe con minori asperità, assecondando così il gusto dei consumatori, che oggi preferiscono grappe morbide.

Gianfranco Pezzoli

Tappa che si corre in quota con temperature che alla sera almeno dovrebbero essere abbastanza rigide, dove magari potrebbe servire un bicchiere di Grappa per scaldarsi un po'.

La Grappa si ottiene distillando vinacce e quando si usano vinacce di un solo vitigno si ottiene appunto la grappa monovitigno, nella quale sarà più facile riscontrare i profumi tipici del vitigno utilizzato.

Per produrre una buona grappa contano molto sia la qualità delle uve usate, sia la qualità della distillazione. Le grappe di alta qualità vanno sempre servite a temperatura ambiente in modo da esaltarne al meglio il profumo ed il sapore, meglio se nel bicchiere a tulipano.

Schematicamente si tende a dividere la grappa in “morbida” e “secca”. Una grappa morbida viene percepita come più rotonda in bocca, quasi come più dolce. Una grappa definita secca, pur potendo anch’essa essere armonica, risulta più volatile, esente da dolcezza, un poco spigolosa. Questi aspetti sono influenzati sia dai vitigni utilizzati sia dai metodi di lavorazione.

I mastri distillatori hanno innovato il trattamento delle vinacce e la distillazione per ottenere grappe con minori asperità, assecondando così il gusto dei consumatori, che oggi preferiscono grappe morbide.

Gianfranco Pezzoli

Rassegna stampa

Rassegna GiroNotes 2010 – 16a tappa
Rassegna GiroNotes 2010 – 16a tappa
Rassegna GiroNotes 2010 – 16a tappa
Rassegna GiroNotes 2010 – 16a tappa
Rassegna GiroNotes 2010 – 16a tappa

Tappa che si corre in quota con temperature che alla sera almeno dovrebbero essere abbastanza rigide, dove magari potrebbe servire un bicchiere di Grappa per scaldarsi un po'.

La Grappa si ottiene distillando vinacce e quando si usano vinacce di un solo vitigno si ottiene appunto la grappa monovitigno, nella quale sarà più facile riscontrare i profumi tipici del vitigno utilizzato.

Per produrre una buona grappa contano molto sia la qualità delle uve usate, sia la qualità della distillazione. Le grappe di alta qualità vanno sempre servite a temperatura ambiente in modo da esaltarne al meglio il profumo ed il sapore, meglio se nel bicchiere a tulipano.

Schematicamente si tende a dividere la grappa in “morbida” e “secca”. Una grappa morbida viene percepita come più rotonda in bocca, quasi come più dolce. Una grappa definita secca, pur potendo anch’essa essere armonica, risulta più volatile, esente da dolcezza, un poco spigolosa. Questi aspetti sono influenzati sia dai vitigni utilizzati sia dai metodi di lavorazione.

I mastri distillatori hanno innovato il trattamento delle vinacce e la distillazione per ottenere grappe con minori asperità, assecondando così il gusto dei consumatori, che oggi preferiscono grappe morbide.

Gianfranco Pezzoli

Tappa che si corre in quota con temperature che alla sera almeno dovrebbero essere abbastanza rigide, dove magari potrebbe servire un bicchiere di Grappa per scaldarsi un po'.

La Grappa si ottiene distillando vinacce e quando si usano vinacce di un solo vitigno si ottiene appunto la grappa monovitigno, nella quale sarà più facile riscontrare i profumi tipici del vitigno utilizzato.

Per produrre una buona grappa contano molto sia la qualità delle uve usate, sia la qualità della distillazione. Le grappe di alta qualità vanno sempre servite a temperatura ambiente in modo da esaltarne al meglio il profumo ed il sapore, meglio se nel bicchiere a tulipano.

Schematicamente si tende a dividere la grappa in “morbida” e “secca”. Una grappa morbida viene percepita come più rotonda in bocca, quasi come più dolce. Una grappa definita secca, pur potendo anch’essa essere armonica, risulta più volatile, esente da dolcezza, un poco spigolosa. Questi aspetti sono influenzati sia dai vitigni utilizzati sia dai metodi di lavorazione.

I mastri distillatori hanno innovato il trattamento delle vinacce e la distillazione per ottenere grappe con minori asperità, assecondando così il gusto dei consumatori, che oggi preferiscono grappe morbide.

Gianfranco Pezzoli

Tappa che si corre in quota con temperature che alla sera almeno dovrebbero essere abbastanza rigide, dove magari potrebbe servire un bicchiere di Grappa per scaldarsi un po'.

La Grappa si ottiene distillando vinacce e quando si usano vinacce di un solo vitigno si ottiene appunto la grappa monovitigno, nella quale sarà più facile riscontrare i profumi tipici del vitigno utilizzato.

Per produrre una buona grappa contano molto sia la qualità delle uve usate, sia la qualità della distillazione. Le grappe di alta qualità vanno sempre servite a temperatura ambiente in modo da esaltarne al meglio il profumo ed il sapore, meglio se nel bicchiere a tulipano.

Schematicamente si tende a dividere la grappa in “morbida” e “secca”. Una grappa morbida viene percepita come più rotonda in bocca, quasi come più dolce. Una grappa definita secca, pur potendo anch’essa essere armonica, risulta più volatile, esente da dolcezza, un poco spigolosa. Questi aspetti sono influenzati sia dai vitigni utilizzati sia dai metodi di lavorazione.

I mastri distillatori hanno innovato il trattamento delle vinacce e la distillazione per ottenere grappe con minori asperità, assecondando così il gusto dei consumatori, che oggi preferiscono grappe morbide.

Gianfranco Pezzoli

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