Il Portale del Ciclismo professionistico

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Lo Zoncolan fa paura solo a pronunciarlo specie se il suo nome è accostato a quello di Ovaro, località da cui inizia il versante più duro della salita carnica: sono "solo" 10 km ma la metà di essi hanno una pendenza media (!) del 15% e questo basta e avanza per fa capire la durezza. A differenza degli anni scorsi, però, prima dello Zoncolan avremo anche altre salite molto impegnative come Sella Chianzutan, Passo Duron (tratti al 18%) e Sella Valcalda: ci sono tutte le premesse per una tappa spettacolare, si entra nella parte decisiva del Giro e non si può più giocare a nascondino.
Le tattiche di squadra non conteranno molto nel finale di tappa e ognuno dovrà salire con il suo ritmo cercando di terminare il calvario nel minor tempo possibile. Ci sarebbe anche spazio per una fuga da lontano, magari con Simoni che conosce meglio di chiunque altro quest'arrivo o Garzelli che ieri ha perso un quarto d'ora proprio per avere il via libera per azioni dalla lunga distanza.
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Mestre

Dal 2007 i 700 ettari del “Parco San Giuliano” di Mestre ospitano uno dei principali Festival Rock europei: l’Heineken Jammin’ Festival, che fino al 2006 si era tenuto all’autodromo “Enzo e Dino Ferrari” di Imola. Ma la tre giorni di rassegna musicale a Mestre ha avuto sempre poca fortuna.
Nel corso della prima edizione mestrina una tromba d’aria abbatté 8 torrette dell’illuminazione e gli amplificatori, ferendo 30 persone. Festival dunque annullato con annesse uniche date italiane di Smashing Pumpkins e Aerosmith. Andò per fortuna meglio l’anno dopo mentre l’edizione del 2009 venne annullata dopo una serie di rinvii delle date.
Per quest’anno appuntamento dal 3 al 6 luglio con una line-up di primo piano: Aerosmith, Cranberries, Green Day, Black Eyed Peas, Pearl Jam e Skunk Anansie. 

Monte Zoncolan

Situato nella Carnia a 1750 mt s.l.m, il Monte Zoncolan è sicuramente tra le salite più dure d’Europa ma solo nel 2003, grazie all’impegno di Enzo Cainero, la carovana rosa ha scalato per la prima volta le sue impervie rampe, affrontandole dal versante di Sutrio. L’altro versante, che inizia da Ovaro, fu invece sperimentato nel 2007.
In entrambe le occasioni si impose Gilberto Simoni. La prima volta staccò di oltre mezzo minuto Garzelli, Casagrande, Popovich e Pantani, autore di una delle sue ultime grandi prestazioni. Nel 2007 Gibo invece arrivò insieme al compagno Piepoli staccando di una manciata di secondi il giovanissimo Andy Schleck. La maglia rosa Di Luca amministrò intelligentemente il vantaggio in classifica perdendo in cima allo Zoncolan solo 31”.
Quest’anno si affronta di nuovo il versante di Ovaro, quello più duro.

Marco Fiorilla
Mestre

Dal 2007 i 700 ettari del “Parco San Giuliano” di Mestre ospitano uno dei principali Festival Rock europei: l’Heineken Jammin’ Festival, che fino al 2006 si era tenuto all’autodromo “Enzo e Dino Ferrari” di Imola. Ma la tre giorni di rassegna musicale a Mestre ha avuto sempre poca fortuna.
Nel corso della prima edizione mestrina una tromba d’aria abbatté 8 torrette dell’illuminazione e gli amplificatori, ferendo 30 persone. Festival dunque annullato con annesse uniche date italiane di Smashing Pumpkins e Aerosmith. Andò per fortuna meglio l’anno dopo mentre l’edizione del 2009 venne annullata dopo una serie di rinvii delle date.
Per quest’anno appuntamento dal 3 al 6 luglio con una line-up di primo piano: Aerosmith, Cranberries, Green Day, Black Eyed Peas, Pearl Jam e Skunk Anansie. 

Monte Zoncolan

Situato nella Carnia a 1750 mt s.l.m, il Monte Zoncolan è sicuramente tra le salite più dure d’Europa ma solo nel 2003, grazie all’impegno di Enzo Cainero, la carovana rosa ha scalato per la prima volta le sue impervie rampe, affrontandole dal versante di Sutrio. L’altro versante, che inizia da Ovaro, fu invece sperimentato nel 2007.
In entrambe le occasioni si impose Gilberto Simoni. La prima volta staccò di oltre mezzo minuto Garzelli, Casagrande, Popovich e Pantani, autore di una delle sue ultime grandi prestazioni. Nel 2007 Gibo invece arrivò insieme al compagno Piepoli staccando di una manciata di secondi il giovanissimo Andy Schleck. La maglia rosa Di Luca amministrò intelligentemente il vantaggio in classifica perdendo in cima allo Zoncolan solo 31”.
Quest’anno si affronta di nuovo il versante di Ovaro, quello più duro.

Mestre

Dal 2007 i 700 ettari del “Parco San Giuliano” di Mestre ospitano uno dei principali Festival Rock europei: l’Heineken Jammin’ Festival, che fino al 2006 si era tenuto all’autodromo “Enzo e Dino Ferrari” di Imola. Ma la tre giorni di rassegna musicale a Mestre ha avuto sempre poca fortuna.
Nel corso della prima edizione mestrina una tromba d’aria abbatté 8 torrette dell’illuminazione e gli amplificatori, ferendo 30 persone. Festival dunque annullato con annesse uniche date italiane di Smashing Pumpkins e Aerosmith. Andò per fortuna meglio l’anno dopo mentre l’edizione del 2009 venne annullata dopo una serie di rinvii delle date.
Per quest’anno appuntamento dal 3 al 6 luglio con una line-up di primo piano: Aerosmith, Cranberries, Green Day, Black Eyed Peas, Pearl Jam e Skunk Anansie. 

Monte Zoncolan

Situato nella Carnia a 1750 mt s.l.m, il Monte Zoncolan è sicuramente tra le salite più dure d’Europa ma solo nel 2003, grazie all’impegno di Enzo Cainero, la carovana rosa ha scalato per la prima volta le sue impervie rampe, affrontandole dal versante di Sutrio. L’altro versante, che inizia da Ovaro, fu invece sperimentato nel 2007.
In entrambe le occasioni si impose Gilberto Simoni. La prima volta staccò di oltre mezzo minuto Garzelli, Casagrande, Popovich e Pantani, autore di una delle sue ultime grandi prestazioni. Nel 2007 Gibo invece arrivò insieme al compagno Piepoli staccando di una manciata di secondi il giovanissimo Andy Schleck. La maglia rosa Di Luca amministrò intelligentemente il vantaggio in classifica perdendo in cima allo Zoncolan solo 31”.
Quest’anno si affronta di nuovo il versante di Ovaro, quello più duro.

Mestre

Dal 2007 i 700 ettari del “Parco San Giuliano” di Mestre ospitano uno dei principali Festival Rock europei: l’Heineken Jammin’ Festival, che fino al 2006 si era tenuto all’autodromo “Enzo e Dino Ferrari” di Imola. Ma la tre giorni di rassegna musicale a Mestre ha avuto sempre poca fortuna.
Nel corso della prima edizione mestrina una tromba d’aria abbatté 8 torrette dell’illuminazione e gli amplificatori, ferendo 30 persone. Festival dunque annullato con annesse uniche date italiane di Smashing Pumpkins e Aerosmith. Andò per fortuna meglio l’anno dopo mentre l’edizione del 2009 venne annullata dopo una serie di rinvii delle date.
Per quest’anno appuntamento dal 3 al 6 luglio con una line-up di primo piano: Aerosmith, Cranberries, Green Day, Black Eyed Peas, Pearl Jam e Skunk Anansie. 

Monte Zoncolan

Situato nella Carnia a 1750 mt s.l.m, il Monte Zoncolan è sicuramente tra le salite più dure d’Europa ma solo nel 2003, grazie all’impegno di Enzo Cainero, la carovana rosa ha scalato per la prima volta le sue impervie rampe, affrontandole dal versante di Sutrio. L’altro versante, che inizia da Ovaro, fu invece sperimentato nel 2007.
In entrambe le occasioni si impose Gilberto Simoni. La prima volta staccò di oltre mezzo minuto Garzelli, Casagrande, Popovich e Pantani, autore di una delle sue ultime grandi prestazioni. Nel 2007 Gibo invece arrivò insieme al compagno Piepoli staccando di una manciata di secondi il giovanissimo Andy Schleck. La maglia rosa Di Luca amministrò intelligentemente il vantaggio in classifica perdendo in cima allo Zoncolan solo 31”.
Quest’anno si affronta di nuovo il versante di Ovaro, quello più duro.

Mestre

Dal 2007 i 700 ettari del “Parco San Giuliano” di Mestre ospitano uno dei principali Festival Rock europei: l’Heineken Jammin’ Festival, che fino al 2006 si era tenuto all’autodromo “Enzo e Dino Ferrari” di Imola. Ma la tre giorni di rassegna musicale a Mestre ha avuto sempre poca fortuna.
Nel corso della prima edizione mestrina una tromba d’aria abbatté 8 torrette dell’illuminazione e gli amplificatori, ferendo 30 persone. Festival dunque annullato con annesse uniche date italiane di Smashing Pumpkins e Aerosmith. Andò per fortuna meglio l’anno dopo mentre l’edizione del 2009 venne annullata dopo una serie di rinvii delle date.
Per quest’anno appuntamento dal 3 al 6 luglio con una line-up di primo piano: Aerosmith, Cranberries, Green Day, Black Eyed Peas, Pearl Jam e Skunk Anansie. 

Monte Zoncolan

Situato nella Carnia a 1750 mt s.l.m, il Monte Zoncolan è sicuramente tra le salite più dure d’Europa ma solo nel 2003, grazie all’impegno di Enzo Cainero, la carovana rosa ha scalato per la prima volta le sue impervie rampe, affrontandole dal versante di Sutrio. L’altro versante, che inizia da Ovaro, fu invece sperimentato nel 2007.
In entrambe le occasioni si impose Gilberto Simoni. La prima volta staccò di oltre mezzo minuto Garzelli, Casagrande, Popovich e Pantani, autore di una delle sue ultime grandi prestazioni. Nel 2007 Gibo invece arrivò insieme al compagno Piepoli staccando di una manciata di secondi il giovanissimo Andy Schleck. La maglia rosa Di Luca amministrò intelligentemente il vantaggio in classifica perdendo in cima allo Zoncolan solo 31”.
Quest’anno si affronta di nuovo il versante di Ovaro, quello più duro.

Mestre

Dal 2007 i 700 ettari del “Parco San Giuliano” di Mestre ospitano uno dei principali Festival Rock europei: l’Heineken Jammin’ Festival, che fino al 2006 si era tenuto all’autodromo “Enzo e Dino Ferrari” di Imola. Ma la tre giorni di rassegna musicale a Mestre ha avuto sempre poca fortuna.
Nel corso della prima edizione mestrina una tromba d’aria abbatté 8 torrette dell’illuminazione e gli amplificatori, ferendo 30 persone. Festival dunque annullato con annesse uniche date italiane di Smashing Pumpkins e Aerosmith. Andò per fortuna meglio l’anno dopo mentre l’edizione del 2009 venne annullata dopo una serie di rinvii delle date.
Per quest’anno appuntamento dal 3 al 6 luglio con una line-up di primo piano: Aerosmith, Cranberries, Green Day, Black Eyed Peas, Pearl Jam e Skunk Anansie. 

Monte Zoncolan

Situato nella Carnia a 1750 mt s.l.m, il Monte Zoncolan è sicuramente tra le salite più dure d’Europa ma solo nel 2003, grazie all’impegno di Enzo Cainero, la carovana rosa ha scalato per la prima volta le sue impervie rampe, affrontandole dal versante di Sutrio. L’altro versante, che inizia da Ovaro, fu invece sperimentato nel 2007.
In entrambe le occasioni si impose Gilberto Simoni. La prima volta staccò di oltre mezzo minuto Garzelli, Casagrande, Popovich e Pantani, autore di una delle sue ultime grandi prestazioni. Nel 2007 Gibo invece arrivò insieme al compagno Piepoli staccando di una manciata di secondi il giovanissimo Andy Schleck. La maglia rosa Di Luca amministrò intelligentemente il vantaggio in classifica perdendo in cima allo Zoncolan solo 31”.
Quest’anno si affronta di nuovo il versante di Ovaro, quello più duro.

Meteo

11.30 - Mestre
14.30 - Pinzano al Tagliamento
17.15 - Monte Zoncolan

Soggetti Alternativi

E' alla quarta esperienza al Giro d'Italia, corsa che finora è riuscito sempre a portare a termine (come pure i due Tour de France a cui ha preso parte). Atleta che ha avuto qualche buon riscontro anche dall'attività fuoristrada (3° al campionato nazionale svizzero di ciclocross da Under 23 nel 2003), è un discreto scalatore in grado di mettersi al servizio dei propri capitani e di cercar gloria con qualche tentativo di fuga da lontano. Anche per via di queste sue caratteristiche non ha troppo feeling con la vittoria, appena una ad oggi quella che può contare tra i professionisti. Può cercare di mettersi in mostra con una fuga, anche per dimostrare di non esser venuto qui al Giro per fare...Tschopp-ing!

Vivian Ghianni

E' alla quarta esperienza al Giro d'Italia, corsa che finora è riuscito sempre a portare a termine (come pure i due Tour de France a cui ha preso parte). Atleta che ha avuto qualche buon riscontro anche dall'attività fuoristrada (3° al campionato nazionale svizzero di ciclocross da Under 23 nel 2003), è un discreto scalatore in grado di mettersi al servizio dei propri capitani e di cercar gloria con qualche tentativo di fuga da lontano. Anche per via di queste sue caratteristiche non ha troppo feeling con la vittoria, appena una ad oggi quella che può contare tra i professionisti. Può cercare di mettersi in mostra con una fuga, anche per dimostrare di non esser venuto qui al Giro per fare...Tschopp-ing!

E' alla quarta esperienza al Giro d'Italia, corsa che finora è riuscito sempre a portare a termine (come pure i due Tour de France a cui ha preso parte). Atleta che ha avuto qualche buon riscontro anche dall'attività fuoristrada (3° al campionato nazionale svizzero di ciclocross da Under 23 nel 2003), è un discreto scalatore in grado di mettersi al servizio dei propri capitani e di cercar gloria con qualche tentativo di fuga da lontano. Anche per via di queste sue caratteristiche non ha troppo feeling con la vittoria, appena una ad oggi quella che può contare tra i professionisti. Può cercare di mettersi in mostra con una fuga, anche per dimostrare di non esser venuto qui al Giro per fare...Tschopp-ing!

E' alla quarta esperienza al Giro d'Italia, corsa che finora è riuscito sempre a portare a termine (come pure i due Tour de France a cui ha preso parte). Atleta che ha avuto qualche buon riscontro anche dall'attività fuoristrada (3° al campionato nazionale svizzero di ciclocross da Under 23 nel 2003), è un discreto scalatore in grado di mettersi al servizio dei propri capitani e di cercar gloria con qualche tentativo di fuga da lontano. Anche per via di queste sue caratteristiche non ha troppo feeling con la vittoria, appena una ad oggi quella che può contare tra i professionisti. Può cercare di mettersi in mostra con una fuga, anche per dimostrare di non esser venuto qui al Giro per fare...Tschopp-ing!

E' alla quarta esperienza al Giro d'Italia, corsa che finora è riuscito sempre a portare a termine (come pure i due Tour de France a cui ha preso parte). Atleta che ha avuto qualche buon riscontro anche dall'attività fuoristrada (3° al campionato nazionale svizzero di ciclocross da Under 23 nel 2003), è un discreto scalatore in grado di mettersi al servizio dei propri capitani e di cercar gloria con qualche tentativo di fuga da lontano. Anche per via di queste sue caratteristiche non ha troppo feeling con la vittoria, appena una ad oggi quella che può contare tra i professionisti. Può cercare di mettersi in mostra con una fuga, anche per dimostrare di non esser venuto qui al Giro per fare...Tschopp-ing!

E' alla quarta esperienza al Giro d'Italia, corsa che finora è riuscito sempre a portare a termine (come pure i due Tour de France a cui ha preso parte). Atleta che ha avuto qualche buon riscontro anche dall'attività fuoristrada (3° al campionato nazionale svizzero di ciclocross da Under 23 nel 2003), è un discreto scalatore in grado di mettersi al servizio dei propri capitani e di cercar gloria con qualche tentativo di fuga da lontano. Anche per via di queste sue caratteristiche non ha troppo feeling con la vittoria, appena una ad oggi quella che può contare tra i professionisti. Può cercare di mettersi in mostra con una fuga, anche per dimostrare di non esser venuto qui al Giro per fare...Tschopp-ing!

mcewenrobbie (ieri): Non prenderò il via nella tappa di domani del Giro. Ho fatto le mie due settimane come previsto, ora casa, nascita del bambino, Giro di Svizzera, allenamento, Tour de France e quindi preparazione per i Mondiali. Sì, un bambino!

marcopinotti (ieri): Monte Grappa... prima di oggi l'avevo fatto solo nel 1997 al Giro Baby, in quella tappa arrivai penultimo. Un sacco di cose sono cambiate da allora.

porteeye (ieri): Tappa dura oggi, ho perso la Maglia Rosa ma posso ancora dare battaglia per la bianca. Sono state due settimane incredibili!

Carlos_Sastre (ieri): Sono stato vicino ai migliori e questo mi motiva in vista delle prossime tappe http://bit.ly/dsxYIY

marcopinotti: Comincio a pensare che questa storia del "doping motorizzato" non sia una completa caz***a.

brentbookwalter: Non so se sia stata una buona idea aver visto lo Zoncolan prima di farlo in gara. Almeno ora so di dover portare un'imbracatura e una corda da scalata.

Si attraversa oggi al zona DOC Grave del Friuli dove si trovano vini prodotti in tutte le altre zone friulane, sebbene non sempre al livello qualitativo di Collio e Colli Orientali del Friuli, tanto per citarne due.

Un vino ottenuto da un vitigno autoctono in tutto il Friuli Venezia Giulia è Il Refosco dal Peduncolo Rosso. Di color rosso rubino, intenso, col tempo assume sfumature granata, con netto sentore di mora, lampone, con un retrogusto leggermente amarognolo. La sua vera tipicità e comunque data dalla grande freschezza. Si presta molto bene con carni grasse, pollame, umidi.

Questo vitigno prende il nome dal “pedicello” che tiene l’acino, il quale cambia colore, diventando rosso, prima della vendemmia. Nella zona del Carso il Refosco viene chiamato Terrano.

Un vino non molto conosciuto al grande pubblico, prodotto in Friuli (soprattutto nella zona dei Colli Orientali), è il Tazzelenghe (che in lingua friulana significa “taglia lingua”, a causa dell’altissimo tenore di tannino spesso unito ad un’aspra acidità. E’ un vino ottenuto dal vitigno omonimo, dal colore violaceo. Le uve vengono vendemmiate il più tardi possibile nel tentativo di abbassare l’elevata acidità. Per ammorbidire i tratti spigolosi, a volte troppo duri, del Tazzelenghe, è sempre più frequente la tecnica dell’invecchiamento in botti di rovere

Gianfranco Pezzoli

Si attraversa oggi al zona DOC Grave del Friuli dove si trovano vini prodotti in tutte le altre zone friulane, sebbene non sempre al livello qualitativo di Collio e Colli Orientali del Friuli, tanto per citarne due.

Un vino ottenuto da un vitigno autoctono in tutto il Friuli Venezia Giulia è Il Refosco dal Peduncolo Rosso. Di color rosso rubino, intenso, col tempo assume sfumature granata, con netto sentore di mora, lampone, con un retrogusto leggermente amarognolo. La sua vera tipicità e comunque data dalla grande freschezza. Si presta molto bene con carni grasse, pollame, umidi.

Questo vitigno prende il nome dal “pedicello” che tiene l’acino, il quale cambia colore, diventando rosso, prima della vendemmia. Nella zona del Carso il Refosco viene chiamato Terrano.

Un vino non molto conosciuto al grande pubblico, prodotto in Friuli (soprattutto nella zona dei Colli Orientali), è il Tazzelenghe (che in lingua friulana significa “taglia lingua”, a causa dell’altissimo tenore di tannino spesso unito ad un’aspra acidità. E’ un vino ottenuto dal vitigno omonimo, dal colore violaceo. Le uve vengono vendemmiate il più tardi possibile nel tentativo di abbassare l’elevata acidità. Per ammorbidire i tratti spigolosi, a volte troppo duri, del Tazzelenghe, è sempre più frequente la tecnica dell’invecchiamento in botti di rovere

Gianfranco Pezzoli

Rassegna stampa

Rassegna GiroNotes 2010 – 15a tappa
Rassegna GiroNotes 2010 – 15a tappa
Rassegna GiroNotes 2010 – 15a tappa
Rassegna GiroNotes 2010 – 15a tappa
Rassegna GiroNotes 2010 – 15a tappa

Si attraversa oggi al zona DOC Grave del Friuli dove si trovano vini prodotti in tutte le altre zone friulane, sebbene non sempre al livello qualitativo di Collio e Colli Orientali del Friuli, tanto per citarne due.

Un vino ottenuto da un vitigno autoctono in tutto il Friuli Venezia Giulia è Il Refosco dal Peduncolo Rosso. Di color rosso rubino, intenso, col tempo assume sfumature granata, con netto sentore di mora, lampone, con un retrogusto leggermente amarognolo. La sua vera tipicità e comunque data dalla grande freschezza. Si presta molto bene con carni grasse, pollame, umidi.

Questo vitigno prende il nome dal “pedicello” che tiene l’acino, il quale cambia colore, diventando rosso, prima della vendemmia. Nella zona del Carso il Refosco viene chiamato Terrano.

Un vino non molto conosciuto al grande pubblico, prodotto in Friuli (soprattutto nella zona dei Colli Orientali), è il Tazzelenghe (che in lingua friulana significa “taglia lingua”, a causa dell’altissimo tenore di tannino spesso unito ad un’aspra acidità. E’ un vino ottenuto dal vitigno omonimo, dal colore violaceo. Le uve vengono vendemmiate il più tardi possibile nel tentativo di abbassare l’elevata acidità. Per ammorbidire i tratti spigolosi, a volte troppo duri, del Tazzelenghe, è sempre più frequente la tecnica dell’invecchiamento in botti di rovere

Gianfranco Pezzoli

Si attraversa oggi al zona DOC Grave del Friuli dove si trovano vini prodotti in tutte le altre zone friulane, sebbene non sempre al livello qualitativo di Collio e Colli Orientali del Friuli, tanto per citarne due.

Un vino ottenuto da un vitigno autoctono in tutto il Friuli Venezia Giulia è Il Refosco dal Peduncolo Rosso. Di color rosso rubino, intenso, col tempo assume sfumature granata, con netto sentore di mora, lampone, con un retrogusto leggermente amarognolo. La sua vera tipicità e comunque data dalla grande freschezza. Si presta molto bene con carni grasse, pollame, umidi.

Questo vitigno prende il nome dal “pedicello” che tiene l’acino, il quale cambia colore, diventando rosso, prima della vendemmia. Nella zona del Carso il Refosco viene chiamato Terrano.

Un vino non molto conosciuto al grande pubblico, prodotto in Friuli (soprattutto nella zona dei Colli Orientali), è il Tazzelenghe (che in lingua friulana significa “taglia lingua”, a causa dell’altissimo tenore di tannino spesso unito ad un’aspra acidità. E’ un vino ottenuto dal vitigno omonimo, dal colore violaceo. Le uve vengono vendemmiate il più tardi possibile nel tentativo di abbassare l’elevata acidità. Per ammorbidire i tratti spigolosi, a volte troppo duri, del Tazzelenghe, è sempre più frequente la tecnica dell’invecchiamento in botti di rovere

Gianfranco Pezzoli

Si attraversa oggi al zona DOC Grave del Friuli dove si trovano vini prodotti in tutte le altre zone friulane, sebbene non sempre al livello qualitativo di Collio e Colli Orientali del Friuli, tanto per citarne due.

Un vino ottenuto da un vitigno autoctono in tutto il Friuli Venezia Giulia è Il Refosco dal Peduncolo Rosso. Di color rosso rubino, intenso, col tempo assume sfumature granata, con netto sentore di mora, lampone, con un retrogusto leggermente amarognolo. La sua vera tipicità e comunque data dalla grande freschezza. Si presta molto bene con carni grasse, pollame, umidi.

Questo vitigno prende il nome dal “pedicello” che tiene l’acino, il quale cambia colore, diventando rosso, prima della vendemmia. Nella zona del Carso il Refosco viene chiamato Terrano.

Un vino non molto conosciuto al grande pubblico, prodotto in Friuli (soprattutto nella zona dei Colli Orientali), è il Tazzelenghe (che in lingua friulana significa “taglia lingua”, a causa dell’altissimo tenore di tannino spesso unito ad un’aspra acidità. E’ un vino ottenuto dal vitigno omonimo, dal colore violaceo. Le uve vengono vendemmiate il più tardi possibile nel tentativo di abbassare l’elevata acidità. Per ammorbidire i tratti spigolosi, a volte troppo duri, del Tazzelenghe, è sempre più frequente la tecnica dell’invecchiamento in botti di rovere

Gianfranco Pezzoli

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