Il Portale del Ciclismo professionistico

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Il Monte Grappa fa il suo ritorno al Giro d'Italia e sarà il punto decisivo della 14a tappa. Tanta pianura nella prima parte con un primo passaggio da Asolo al km 125, dove sarò posto il traguardo volante ad abbuoni (non in corrispondenza del traguardo però). La salita del Monte Grappa inizierà in località Semonzetto al km 145 e saranno ben 19 i km da percorre prima di arrivare allo scollinamento: i primi 10 saranno all'8% di pendenza media ma la parte più impegnativa, nonostante due tratti di respiro, è la seconda con lunghi tratti superiori al 10% (punte massime al 14%). Dal Gpm mancheranno sì 41 km al traguardo ma molti saranno in discesa: con un buon accordo anche un gruppetto di 3/4 buoni discesisti che avessero scollinato in buona posizione potrebbe andare all'arrivo visto che dietro la selezione sarà netta ed in pochi avranno ancora compagni di squadra al proprio fianco.
Con una situazione di classifica come quella odierna le motivazioni dei pretendenti della vigilia saranno ancora maggiori e difficilmente vorranno perdere quest'occasione per avvicinarsi alla vetta della classifica e cominciare a rosicchiare qualche decina di secondi (o qualche minuto) ai vari Porte, Arroyo e Kiserlovski.

Ferrara

Eccoci finalmente nella gemma dei Duchi d'Este, che torna a ospitare il giro dopo quasi trent'anni. Ferrara è situata nella bassa emiliana, sulle sponde del Po non lontano dal delta e dal confine col Veneto. Sicuramente una delle città del nord Italia dal maggior valore artistico: La città appartenette ai duchi per quasi trecento anni, e nel rinascimento a corte lavorarono autori del calibro di Ariosto e Tasso, mentre Tiziano e il Mantegna sfornavano alcune delle loro opere più riconosciute. Lo splendore di Ferrara cessò all'alba del diciassettesimo secolo, quando per mancanza di eredi tornò a essere un'enclave dello stato pontificio perdendo il prestigio che aveva acquisito. Restano le opere di quel periodo, come il Castello Estense o la Cattedrale, che ne han reso la città un patrimonio dell'umanità protetto dall'UNESCO. La piazza del castello è il magico scenario nel quale dal 1996 si svolge la kermesse "Ferrara sotto le stelle", che ha visto esibirsi i grandi gruppi della scena musicale alternativa come Radiohead, Sigur Ros, Franz Ferdinand, Arcade Fire, nonchè il menestrello Bob Dylan. L'edizione 2010 prevede Pixies, Kings of Convenience nonchè "Tempesta sotto le stelle": una serata in cui si esibiranno tutti i gruppi appartenenti alla Tempesta, la più importante etichetta alternativa nostrana.

Asolo

Il comune di nemmeno diecimila abitanti della provincia trevigiana non ha mai ospitato una tappa del giro d'Italia, complice la scarsa considerazione della corsa rosa verso il monte Grappa dal quale dista 40km, eppure il nome del paese è molto legato al ciclismo. Fate uno sforzo: non vi viene niente? Ma certo, la Chirio-Forno d'Asolo! Forno d'Asolo è un'azienda attiva dal 1985 nella produzione di croissant surgelati ed è il secondo sponsor dello storico team femminile piemontese di Franco Chirio, nato nel lontano 1991. Tra le fila della Chirio-Forno d'Asolo han corso alcune tra le migliori atlete dell'est-europa e ancora oggi la squadra si presenta come un crogiolo tra atelte italiane, est-europee e sudamericane. Zulfia Zabirova ha corso solo un anno, tuttavia un anno importante per lei visto che si tratta del 2002, anno dell'oro mondiale a cronometro di Zolder. Fu un anno magico per la squadra, che portò a casa con la compianta Zinaida Stahurskaja la Grande Boucle Feminine.  Nella squadra han militato in passato anche Rasa Polikeviciute, Regina Schleicher e Giorgia Bronzini.

Nicola Stufano
Ferrara

Eccoci finalmente nella gemma dei Duchi d'Este, che torna a ospitare il giro dopo quasi trent'anni. Ferrara è situata nella bassa emiliana, sulle sponde del Po non lontano dal delta e dal confine col Veneto. Sicuramente una delle città del nord Italia dal maggior valore artistico: La città appartenette ai duchi per quasi trecento anni, e nel rinascimento a corte lavorarono autori del calibro di Ariosto e Tasso, mentre Tiziano e il Mantegna sfornavano alcune delle loro opere più riconosciute. Lo splendore di Ferrara cessò all'alba del diciassettesimo secolo, quando per mancanza di eredi tornò a essere un'enclave dello stato pontificio perdendo il prestigio che aveva acquisito. Restano le opere di quel periodo, come il Castello Estense o la Cattedrale, che ne han reso la città un patrimonio dell'umanità protetto dall'UNESCO. La piazza del castello è il magico scenario nel quale dal 1996 si svolge la kermesse "Ferrara sotto le stelle", che ha visto esibirsi i grandi gruppi della scena musicale alternativa come Radiohead, Sigur Ros, Franz Ferdinand, Arcade Fire, nonchè il menestrello Bob Dylan. L'edizione 2010 prevede Pixies, Kings of Convenience nonchè "Tempesta sotto le stelle": una serata in cui si esibiranno tutti i gruppi appartenenti alla Tempesta, la più importante etichetta alternativa nostrana.

Asolo

Il comune di nemmeno diecimila abitanti della provincia trevigiana non ha mai ospitato una tappa del giro d'Italia, complice la scarsa considerazione della corsa rosa verso il monte Grappa dal quale dista 40km, eppure il nome del paese è molto legato al ciclismo. Fate uno sforzo: non vi viene niente? Ma certo, la Chirio-Forno d'Asolo! Forno d'Asolo è un'azienda attiva dal 1985 nella produzione di croissant surgelati ed è il secondo sponsor dello storico team femminile piemontese di Franco Chirio, nato nel lontano 1991. Tra le fila della Chirio-Forno d'Asolo han corso alcune tra le migliori atlete dell'est-europa e ancora oggi la squadra si presenta come un crogiolo tra atelte italiane, est-europee e sudamericane. Zulfia Zabirova ha corso solo un anno, tuttavia un anno importante per lei visto che si tratta del 2002, anno dell'oro mondiale a cronometro di Zolder. Fu un anno magico per la squadra, che portò a casa con la compianta Zinaida Stahurskaja la Grande Boucle Feminine.  Nella squadra han militato in passato anche Rasa Polikeviciute, Regina Schleicher e Giorgia Bronzini.

Ferrara

Eccoci finalmente nella gemma dei Duchi d'Este, che torna a ospitare il giro dopo quasi trent'anni. Ferrara è situata nella bassa emiliana, sulle sponde del Po non lontano dal delta e dal confine col Veneto. Sicuramente una delle città del nord Italia dal maggior valore artistico: La città appartenette ai duchi per quasi trecento anni, e nel rinascimento a corte lavorarono autori del calibro di Ariosto e Tasso, mentre Tiziano e il Mantegna sfornavano alcune delle loro opere più riconosciute. Lo splendore di Ferrara cessò all'alba del diciassettesimo secolo, quando per mancanza di eredi tornò a essere un'enclave dello stato pontificio perdendo il prestigio che aveva acquisito. Restano le opere di quel periodo, come il Castello Estense o la Cattedrale, che ne han reso la città un patrimonio dell'umanità protetto dall'UNESCO. La piazza del castello è il magico scenario nel quale dal 1996 si svolge la kermesse "Ferrara sotto le stelle", che ha visto esibirsi i grandi gruppi della scena musicale alternativa come Radiohead, Sigur Ros, Franz Ferdinand, Arcade Fire, nonchè il menestrello Bob Dylan. L'edizione 2010 prevede Pixies, Kings of Convenience nonchè "Tempesta sotto le stelle": una serata in cui si esibiranno tutti i gruppi appartenenti alla Tempesta, la più importante etichetta alternativa nostrana.

Asolo

Il comune di nemmeno diecimila abitanti della provincia trevigiana non ha mai ospitato una tappa del giro d'Italia, complice la scarsa considerazione della corsa rosa verso il monte Grappa dal quale dista 40km, eppure il nome del paese è molto legato al ciclismo. Fate uno sforzo: non vi viene niente? Ma certo, la Chirio-Forno d'Asolo! Forno d'Asolo è un'azienda attiva dal 1985 nella produzione di croissant surgelati ed è il secondo sponsor dello storico team femminile piemontese di Franco Chirio, nato nel lontano 1991. Tra le fila della Chirio-Forno d'Asolo han corso alcune tra le migliori atlete dell'est-europa e ancora oggi la squadra si presenta come un crogiolo tra atelte italiane, est-europee e sudamericane. Zulfia Zabirova ha corso solo un anno, tuttavia un anno importante per lei visto che si tratta del 2002, anno dell'oro mondiale a cronometro di Zolder. Fu un anno magico per la squadra, che portò a casa con la compianta Zinaida Stahurskaja la Grande Boucle Feminine.  Nella squadra han militato in passato anche Rasa Polikeviciute, Regina Schleicher e Giorgia Bronzini.

Ferrara

Eccoci finalmente nella gemma dei Duchi d'Este, che torna a ospitare il giro dopo quasi trent'anni. Ferrara è situata nella bassa emiliana, sulle sponde del Po non lontano dal delta e dal confine col Veneto. Sicuramente una delle città del nord Italia dal maggior valore artistico: La città appartenette ai duchi per quasi trecento anni, e nel rinascimento a corte lavorarono autori del calibro di Ariosto e Tasso, mentre Tiziano e il Mantegna sfornavano alcune delle loro opere più riconosciute. Lo splendore di Ferrara cessò all'alba del diciassettesimo secolo, quando per mancanza di eredi tornò a essere un'enclave dello stato pontificio perdendo il prestigio che aveva acquisito. Restano le opere di quel periodo, come il Castello Estense o la Cattedrale, che ne han reso la città un patrimonio dell'umanità protetto dall'UNESCO. La piazza del castello è il magico scenario nel quale dal 1996 si svolge la kermesse "Ferrara sotto le stelle", che ha visto esibirsi i grandi gruppi della scena musicale alternativa come Radiohead, Sigur Ros, Franz Ferdinand, Arcade Fire, nonchè il menestrello Bob Dylan. L'edizione 2010 prevede Pixies, Kings of Convenience nonchè "Tempesta sotto le stelle": una serata in cui si esibiranno tutti i gruppi appartenenti alla Tempesta, la più importante etichetta alternativa nostrana.

Asolo

Il comune di nemmeno diecimila abitanti della provincia trevigiana non ha mai ospitato una tappa del giro d'Italia, complice la scarsa considerazione della corsa rosa verso il monte Grappa dal quale dista 40km, eppure il nome del paese è molto legato al ciclismo. Fate uno sforzo: non vi viene niente? Ma certo, la Chirio-Forno d'Asolo! Forno d'Asolo è un'azienda attiva dal 1985 nella produzione di croissant surgelati ed è il secondo sponsor dello storico team femminile piemontese di Franco Chirio, nato nel lontano 1991. Tra le fila della Chirio-Forno d'Asolo han corso alcune tra le migliori atlete dell'est-europa e ancora oggi la squadra si presenta come un crogiolo tra atelte italiane, est-europee e sudamericane. Zulfia Zabirova ha corso solo un anno, tuttavia un anno importante per lei visto che si tratta del 2002, anno dell'oro mondiale a cronometro di Zolder. Fu un anno magico per la squadra, che portò a casa con la compianta Zinaida Stahurskaja la Grande Boucle Feminine.  Nella squadra han militato in passato anche Rasa Polikeviciute, Regina Schleicher e Giorgia Bronzini.

Ferrara

Eccoci finalmente nella gemma dei Duchi d'Este, che torna a ospitare il giro dopo quasi trent'anni. Ferrara è situata nella bassa emiliana, sulle sponde del Po non lontano dal delta e dal confine col Veneto. Sicuramente una delle città del nord Italia dal maggior valore artistico: La città appartenette ai duchi per quasi trecento anni, e nel rinascimento a corte lavorarono autori del calibro di Ariosto e Tasso, mentre Tiziano e il Mantegna sfornavano alcune delle loro opere più riconosciute. Lo splendore di Ferrara cessò all'alba del diciassettesimo secolo, quando per mancanza di eredi tornò a essere un'enclave dello stato pontificio perdendo il prestigio che aveva acquisito. Restano le opere di quel periodo, come il Castello Estense o la Cattedrale, che ne han reso la città un patrimonio dell'umanità protetto dall'UNESCO. La piazza del castello è il magico scenario nel quale dal 1996 si svolge la kermesse "Ferrara sotto le stelle", che ha visto esibirsi i grandi gruppi della scena musicale alternativa come Radiohead, Sigur Ros, Franz Ferdinand, Arcade Fire, nonchè il menestrello Bob Dylan. L'edizione 2010 prevede Pixies, Kings of Convenience nonchè "Tempesta sotto le stelle": una serata in cui si esibiranno tutti i gruppi appartenenti alla Tempesta, la più importante etichetta alternativa nostrana.

Asolo

Il comune di nemmeno diecimila abitanti della provincia trevigiana non ha mai ospitato una tappa del giro d'Italia, complice la scarsa considerazione della corsa rosa verso il monte Grappa dal quale dista 40km, eppure il nome del paese è molto legato al ciclismo. Fate uno sforzo: non vi viene niente? Ma certo, la Chirio-Forno d'Asolo! Forno d'Asolo è un'azienda attiva dal 1985 nella produzione di croissant surgelati ed è il secondo sponsor dello storico team femminile piemontese di Franco Chirio, nato nel lontano 1991. Tra le fila della Chirio-Forno d'Asolo han corso alcune tra le migliori atlete dell'est-europa e ancora oggi la squadra si presenta come un crogiolo tra atelte italiane, est-europee e sudamericane. Zulfia Zabirova ha corso solo un anno, tuttavia un anno importante per lei visto che si tratta del 2002, anno dell'oro mondiale a cronometro di Zolder. Fu un anno magico per la squadra, che portò a casa con la compianta Zinaida Stahurskaja la Grande Boucle Feminine.  Nella squadra han militato in passato anche Rasa Polikeviciute, Regina Schleicher e Giorgia Bronzini.

Ferrara

Eccoci finalmente nella gemma dei Duchi d'Este, che torna a ospitare il giro dopo quasi trent'anni. Ferrara è situata nella bassa emiliana, sulle sponde del Po non lontano dal delta e dal confine col Veneto. Sicuramente una delle città del nord Italia dal maggior valore artistico: La città appartenette ai duchi per quasi trecento anni, e nel rinascimento a corte lavorarono autori del calibro di Ariosto e Tasso, mentre Tiziano e il Mantegna sfornavano alcune delle loro opere più riconosciute. Lo splendore di Ferrara cessò all'alba del diciassettesimo secolo, quando per mancanza di eredi tornò a essere un'enclave dello stato pontificio perdendo il prestigio che aveva acquisito. Restano le opere di quel periodo, come il Castello Estense o la Cattedrale, che ne han reso la città un patrimonio dell'umanità protetto dall'UNESCO. La piazza del castello è il magico scenario nel quale dal 1996 si svolge la kermesse "Ferrara sotto le stelle", che ha visto esibirsi i grandi gruppi della scena musicale alternativa come Radiohead, Sigur Ros, Franz Ferdinand, Arcade Fire, nonchè il menestrello Bob Dylan. L'edizione 2010 prevede Pixies, Kings of Convenience nonchè "Tempesta sotto le stelle": una serata in cui si esibiranno tutti i gruppi appartenenti alla Tempesta, la più importante etichetta alternativa nostrana.

Asolo

Il comune di nemmeno diecimila abitanti della provincia trevigiana non ha mai ospitato una tappa del giro d'Italia, complice la scarsa considerazione della corsa rosa verso il monte Grappa dal quale dista 40km, eppure il nome del paese è molto legato al ciclismo. Fate uno sforzo: non vi viene niente? Ma certo, la Chirio-Forno d'Asolo! Forno d'Asolo è un'azienda attiva dal 1985 nella produzione di croissant surgelati ed è il secondo sponsor dello storico team femminile piemontese di Franco Chirio, nato nel lontano 1991. Tra le fila della Chirio-Forno d'Asolo han corso alcune tra le migliori atlete dell'est-europa e ancora oggi la squadra si presenta come un crogiolo tra atelte italiane, est-europee e sudamericane. Zulfia Zabirova ha corso solo un anno, tuttavia un anno importante per lei visto che si tratta del 2002, anno dell'oro mondiale a cronometro di Zolder. Fu un anno magico per la squadra, che portò a casa con la compianta Zinaida Stahurskaja la Grande Boucle Feminine.  Nella squadra han militato in passato anche Rasa Polikeviciute, Regina Schleicher e Giorgia Bronzini.

Meteo

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17.15 - Asolo

Soggetti Alternativi

Entra nella storia del Giro d'Italia per essere il primo corridore di Costa Rica a partecipare alla corsa rosa, che rappresenta anche il suo debutto assoluto in una grande corsa a tappe. Dopo anni spesi a gareggiare nel suo Paese, seppe stupire tutti in Europa quando si aggiudicò il prologo del Tour de l'Avenir, concluso poi al 5° posto, nel 2008. Le sue caratteristiche lo rendono adatto alle brevi corse a tappe, vista la buona tenuta su salite non troppo impegnative e le doti sul passo. Si prospettano giornate di duro lavoro al servizio della squadra per lui, ma in fondo è al Giro per accumulare esperienza e magari provare ad indovinare la fuga giusta. Parola di Andrey Amador!

Vivian Ghianni

Entra nella storia del Giro d'Italia per essere il primo corridore di Costa Rica a partecipare alla corsa rosa, che rappresenta anche il suo debutto assoluto in una grande corsa a tappe. Dopo anni spesi a gareggiare nel suo Paese, seppe stupire tutti in Europa quando si aggiudicò il prologo del Tour de l'Avenir, concluso poi al 5° posto, nel 2008. Le sue caratteristiche lo rendono adatto alle brevi corse a tappe, vista la buona tenuta su salite non troppo impegnative e le doti sul passo. Si prospettano giornate di duro lavoro al servizio della squadra per lui, ma in fondo è al Giro per accumulare esperienza e magari provare ad indovinare la fuga giusta. Parola di Andrey Amador!

Entra nella storia del Giro d'Italia per essere il primo corridore di Costa Rica a partecipare alla corsa rosa, che rappresenta anche il suo debutto assoluto in una grande corsa a tappe. Dopo anni spesi a gareggiare nel suo Paese, seppe stupire tutti in Europa quando si aggiudicò il prologo del Tour de l'Avenir, concluso poi al 5° posto, nel 2008. Le sue caratteristiche lo rendono adatto alle brevi corse a tappe, vista la buona tenuta su salite non troppo impegnative e le doti sul passo. Si prospettano giornate di duro lavoro al servizio della squadra per lui, ma in fondo è al Giro per accumulare esperienza e magari provare ad indovinare la fuga giusta. Parola di Andrey Amador!

Entra nella storia del Giro d'Italia per essere il primo corridore di Costa Rica a partecipare alla corsa rosa, che rappresenta anche il suo debutto assoluto in una grande corsa a tappe. Dopo anni spesi a gareggiare nel suo Paese, seppe stupire tutti in Europa quando si aggiudicò il prologo del Tour de l'Avenir, concluso poi al 5° posto, nel 2008. Le sue caratteristiche lo rendono adatto alle brevi corse a tappe, vista la buona tenuta su salite non troppo impegnative e le doti sul passo. Si prospettano giornate di duro lavoro al servizio della squadra per lui, ma in fondo è al Giro per accumulare esperienza e magari provare ad indovinare la fuga giusta. Parola di Andrey Amador!

Entra nella storia del Giro d'Italia per essere il primo corridore di Costa Rica a partecipare alla corsa rosa, che rappresenta anche il suo debutto assoluto in una grande corsa a tappe. Dopo anni spesi a gareggiare nel suo Paese, seppe stupire tutti in Europa quando si aggiudicò il prologo del Tour de l'Avenir, concluso poi al 5° posto, nel 2008. Le sue caratteristiche lo rendono adatto alle brevi corse a tappe, vista la buona tenuta su salite non troppo impegnative e le doti sul passo. Si prospettano giornate di duro lavoro al servizio della squadra per lui, ma in fondo è al Giro per accumulare esperienza e magari provare ad indovinare la fuga giusta. Parola di Andrey Amador!

Entra nella storia del Giro d'Italia per essere il primo corridore di Costa Rica a partecipare alla corsa rosa, che rappresenta anche il suo debutto assoluto in una grande corsa a tappe. Dopo anni spesi a gareggiare nel suo Paese, seppe stupire tutti in Europa quando si aggiudicò il prologo del Tour de l'Avenir, concluso poi al 5° posto, nel 2008. Le sue caratteristiche lo rendono adatto alle brevi corse a tappe, vista la buona tenuta su salite non troppo impegnative e le doti sul passo. Si prospettano giornate di duro lavoro al servizio della squadra per lui, ma in fondo è al Giro per accumulare esperienza e magari provare ad indovinare la fuga giusta. Parola di Andrey Amador!

chrisfroome (ieri): 39 ore di gara negli ultimi 7 giorni. Un bel modo per fare una solida preparazione in vista delle grandi montagne...

craiglewis85 (ieri): Grande giornata oggi, vittoria o sconfitta sono comunque contento! E dopo una pizza sul bus rende tutto ancora più bello.

MuriloFischerMF (ieri): Questo Monte Grappa l'ho già fatto al Giro Baby e mi ricordo che era duuuro! Passeremo anche nei luoghi dove mi alleno! Buona Nottw!!!

Tom_Stamsnijder (ieri): C'è mancato poco! Che peccato che ci hanno ripreso a 3 km dal traguardo! All'ultima curva ho forato, sfortuna, mi sentivo davvero forte oggi.

Greghenderson1 (ieri): Mi sento davvero svuotato. Ho dovuto lavorare oltre le mie possibilità per chiudere tutti i buchi. Mi è costato molto come energie. 2° posto oggi.

iamtedking: Sentito da @cervelotestteam: "Wow, la tappa di oggi è solo di 205 km... Mmm non capita tutti i giorni di poter dire ciò"

craiglewis85: http://is.gd/ckc58 Una giornata stupenda per scalare il Monte Grappa!


Non lontano da Castelfranco Veneto, sede del rifornimento della tappa odierna, si trova la zona di produzione del Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene.

Il Prosecco è un vitigno rustico e vigoroso, piantato sia in pianura sia sui pendii collinari, dove riesce a dare i risultati migliori. Prodotto unicamente nel Trevigiano con uve Prosecco, dalle quali si ottengono vini per lo più frizzanti o spumanti, col loro tipico retrogusto amarognolo.

Lo si trova in versione Dry, Extra Dry o Brut, in base alla concentrazione di zucchero residuo dopo la spumantificazione. La maggiore presenza di zuccheri amplifica l’espressione aromatica del vitigno.

All’interno di un’area ristretta nel comune di Valdobbiadene, nelle località di Saccol, San Pietro di Barbozza e Santo Stefano, si produce con uve Prosecco al 100% il Prosecco di Valdobbiadene Superiore di Cartizze, che viene spumantizzato quasi tutto nella versione Dry. Il Cartizze si contraddistingue per il fine e persistente perlage, per il suo profumo di albicocca, mela e rosa e per il sapore morbido e di grande freschezza. Un vino da tutto pasto o per piatti di pesce, eccellente anche come aperitivo.

Gianfranco Pezzoli

Non lontano da Castelfranco Veneto, sede del rifornimento della tappa odierna, si trova la zona di produzione del Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene.

Il Prosecco è un vitigno rustico e vigoroso, piantato sia in pianura sia sui pendii collinari, dove riesce a dare i risultati migliori. Prodotto unicamente nel Trevigiano con uve Prosecco, dalle quali si ottengono vini per lo più frizzanti o spumanti, col loro tipico retrogusto amarognolo.

Lo si trova in versione Dry, Extra Dry o Brut, in base alla concentrazione di zucchero residuo dopo la spumantificazione. La maggiore presenza di zuccheri amplifica l’espressione aromatica del vitigno.

All’interno di un’area ristretta nel comune di Valdobbiadene, nelle località di Saccol, San Pietro di Barbozza e Santo Stefano, si produce con uve Prosecco al 100% il Prosecco di Valdobbiadene Superiore di Cartizze, che viene spumantizzato quasi tutto nella versione Dry. Il Cartizze si contraddistingue per il fine e persistente perlage, per il suo profumo di albicocca, mela e rosa e per il sapore morbido e di grande freschezza. Un vino da tutto pasto o per piatti di pesce, eccellente anche come aperitivo.

Gianfranco Pezzoli

Rassegna stampa

Rassegna GiroNotes 2010 – 14a tappa
Rassegna GiroNotes 2010 – 14a tappa
Rassegna GiroNotes 2010 – 14a tappa
Rassegna GiroNotes 2010 – 14a tappa
Rassegna GiroNotes 2010 – 14a tappa

Non lontano da Castelfranco Veneto, sede del rifornimento della tappa odierna, si trova la zona di produzione del Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene.

Il Prosecco è un vitigno rustico e vigoroso, piantato sia in pianura sia sui pendii collinari, dove riesce a dare i risultati migliori. Prodotto unicamente nel Trevigiano con uve Prosecco, dalle quali si ottengono vini per lo più frizzanti o spumanti, col loro tipico retrogusto amarognolo.

Lo si trova in versione Dry, Extra Dry o Brut, in base alla concentrazione di zucchero residuo dopo la spumantificazione. La maggiore presenza di zuccheri amplifica l’espressione aromatica del vitigno.

All’interno di un’area ristretta nel comune di Valdobbiadene, nelle località di Saccol, San Pietro di Barbozza e Santo Stefano, si produce con uve Prosecco al 100% il Prosecco di Valdobbiadene Superiore di Cartizze, che viene spumantizzato quasi tutto nella versione Dry. Il Cartizze si contraddistingue per il fine e persistente perlage, per il suo profumo di albicocca, mela e rosa e per il sapore morbido e di grande freschezza. Un vino da tutto pasto o per piatti di pesce, eccellente anche come aperitivo.

Gianfranco Pezzoli

Non lontano da Castelfranco Veneto, sede del rifornimento della tappa odierna, si trova la zona di produzione del Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene.

Il Prosecco è un vitigno rustico e vigoroso, piantato sia in pianura sia sui pendii collinari, dove riesce a dare i risultati migliori. Prodotto unicamente nel Trevigiano con uve Prosecco, dalle quali si ottengono vini per lo più frizzanti o spumanti, col loro tipico retrogusto amarognolo.

Lo si trova in versione Dry, Extra Dry o Brut, in base alla concentrazione di zucchero residuo dopo la spumantificazione. La maggiore presenza di zuccheri amplifica l’espressione aromatica del vitigno.

All’interno di un’area ristretta nel comune di Valdobbiadene, nelle località di Saccol, San Pietro di Barbozza e Santo Stefano, si produce con uve Prosecco al 100% il Prosecco di Valdobbiadene Superiore di Cartizze, che viene spumantizzato quasi tutto nella versione Dry. Il Cartizze si contraddistingue per il fine e persistente perlage, per il suo profumo di albicocca, mela e rosa e per il sapore morbido e di grande freschezza. Un vino da tutto pasto o per piatti di pesce, eccellente anche come aperitivo.

Gianfranco Pezzoli

Non lontano da Castelfranco Veneto, sede del rifornimento della tappa odierna, si trova la zona di produzione del Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene.

Il Prosecco è un vitigno rustico e vigoroso, piantato sia in pianura sia sui pendii collinari, dove riesce a dare i risultati migliori. Prodotto unicamente nel Trevigiano con uve Prosecco, dalle quali si ottengono vini per lo più frizzanti o spumanti, col loro tipico retrogusto amarognolo.

Lo si trova in versione Dry, Extra Dry o Brut, in base alla concentrazione di zucchero residuo dopo la spumantificazione. La maggiore presenza di zuccheri amplifica l’espressione aromatica del vitigno.

All’interno di un’area ristretta nel comune di Valdobbiadene, nelle località di Saccol, San Pietro di Barbozza e Santo Stefano, si produce con uve Prosecco al 100% il Prosecco di Valdobbiadene Superiore di Cartizze, che viene spumantizzato quasi tutto nella versione Dry. Il Cartizze si contraddistingue per il fine e persistente perlage, per il suo profumo di albicocca, mela e rosa e per il sapore morbido e di grande freschezza. Un vino da tutto pasto o per piatti di pesce, eccellente anche come aperitivo.

Gianfranco Pezzoli

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