Si torna a correre in Eritrea: sabato vince Habtom, domenica è la volta di Okubamariam, quarto Eugenio Bani
Versione stampabileDopo due anni di assenza il ciclismo élite torna a far tappa in uno dei paesi più poveri al mondo ed afflitto da endemici problemi che, tuttavia, nel ciclismo vanta un interessante vivaio: stiamo parlando dell'Eritrea, patria di corridori come Natnael Berhane, Merhawi Kudus e Daniel Teklehaymanot, quest'ultimo considerato un vero e proprio idolo in patria in quanto pioniere per tutto il mondo delle due ruote africano. Sabato vi è stata la prima di quatto gare che animeranno il paese in questa parte centrale di aprile: la Fenkil Northen Red Sea Classic, disputata tra Foro e Ghinda per complessivi 113 km, è stata vinta dal corridore di casa Michael Habtom che, in uno sprint a tre, ha preceduto i connazionali Adhanom Zemekael e Amanuel Million. A 37" sono giunti il ruandese Jean Claude Uwizeye, gli eritrei Meron Amanuel (Stradalli-Bike Aid) e Merhawi Goitom e il ruandese Camera Hakuzimana.
Domenica si è affrontato il Massawa Circuit nell'omonima città, seconda per importanza nel paese dopo la capitale Asmara e teatro nella fine dell'Ottocento di una delle prime espansioni territoriali dell'Italia colonizzatrice. A portarsi a casa il successo è stato Tesfom Okubamariam, uno dei corridori eritrei più competitivi visto che può vantare il titolo africano in linea vinto due mesi fa; il venticinquenne ha superato in uno sprint a due il connazionale Yonatan Haile. Sul terzo gradino del podio sale l'altro eritreo Meron Teshome (Stradalli-Bike Aid) che ha avuto la meglio sull'azzurro Eugenio Bani, qui presente con la sua Amore & Vita-Selle SMP. Domani è la volta della corsa a tappe nazionale, il Tour Eritrea, composto da cinque tappe e che terminerà sabato nella capitale Asmara.