Il sindacato dei corridori chiede sia fatta luce sulla dinamica dell'incidente di Demoitié. Bugno: «Sicurezza deve essere al primo posto»
Versione stampabileIn merito al terribile incidente che ha causato la morte del corridore Antoine Demoitié durante la corsa Gent-Wevelgem il CPA e tutti i corridori chiedono che sia immediatamente fatta luce sulla dinamica dell'incidente e sulle circostanze che lo hanno provocato nonché sulle eventuali responsabilità delle parti coinvolte.
«In questo momento di tristezza e dolore per la morte di Antoine non vogliamo fare polemiche – commenta Gianni Bugno, presidente del CPA, il sindacato dei corridori professionisti, – ma è tanta la frustrazione che abbiamo dentro. Abbiamo sempre sostenuto che la sicurezza dei corridori deve essere al primo posto nelle discussioni delle alte sfere del ciclismo e all'ultima riunione del CCP abbiamo espressamente chiesto che vengano comunícate in fretta le strategie elaborate recentemente per il miglioramento della sicurezza durante le corse. Non voglio accusare nessuno ma fare riflettere sulle responsabilità di ognuno nell'assicurare che sia sempre mantenuto altissimo il livello di attenzione, consapevolezza, e controllo sulle norme di sicurezza durante ogni corsa ciclistica...»