Matteo Trentin a Cepagatti: «Abbiamo attaccato e dato spettacolo, il finale sarebbe stato impegnativo in ogni caso» - VIDEO
Versione stampabileOltre alla Tinkoff di Peter Sagan è stata la Etixx-Quick Step l'altra formazione grande protagonista dello splendido finale della 6a tappa della Tirreno-Adriatico a Cepagatti. A recitare un ruolo di primo piano è stato anche Matteo Trentin, che ricostruisce le fasi finali di gara: «Si sapeva che la Tinkoff - spiega il trentino - avrebbe provato a chiudere sulla fuga prima del traguardo volante e così è stato. Abbiamo sprintato anche noi e improvvisamente il gruppo si è frantumato. Io, Gaviria e Stybar ci siamo trovati davanti assieme agli altri, anche se Van Avermaet non ha mai collaborato con noi, poiché aveva dietro altri compagni in lotta per la classifica mentre per noi la situazione era ideale. Comunque ognuno è libero di fare la propria tattica, noi abbiamo visto che c'era la possibilità e lo spazio per attaccare e penso che sia stato anche un bello spettacolo quello che abbiamo offerto al pubblico». Alla domanda se il finale spettacolare sia derivato anche dall'annullamento della tappa di ieri, che potrebbe quindi aver spinto qualcuno in gruppo a cercare nella tappa odierna un'occasione di rivincita, Matteo è però categorico: «Non penso che sia dovuto a questo - ci dice - poiché anche se la fuga è nata dopo il traguardo volante sono convinto che sarebbe venuta comunque fuori una corsa combattuta, il finale era duro e quindi l'epilogo è stato una logica conseguenza». Per quanto riguarda il finale la tattica della Etixx era invece tutta volta alla salvaguardia della leadership di Stybar piuttosto che nel cercare un'ulteriore vittoria di tappa con Gaviria: «Fernando è giovane - continua Trentin - e in situazioni simili occorre che tutti tirino a tutta per arrivare in fondo, anche perché il gruppo non ci ha mai lasciato moltissimo spazio.Noi avevamo l'obiettivo di andare a tutta fino al traguardo mentre nelle altre formazioni chi tirava forte in salita poi si staccava una volta terminato il proprio compito. Abbiamo cercato di guadagnare il più possibile ed abbiamo comunque cercato di parlare con i fatti».