Vuelta a España, tante cadute caratterizzano la prima tappa. Pelucchi primo ritirato, Nibali è tuttora attardato
Dopo la cronometro a squadre passerella di ieri la Vuelta a España ha preso il via oggi da Alhaurín de la Torre in direzione del Caminito del Rey. A caratterizzare la giornata odierna sono state le cadute: nella prima, avvenuta dopo pochi km dalla partenza, il più malconcio è stato Matteo Pelucchi. Il velocista dell'IAM Cycling è stato costretto al ritiro attorno al km 50. Poco dopo, attorno al km 60, altra caduta che ha coinvolto l'australiano David Tanner (IAM Cycling), il belga Zico Waeytens (Team Giant-Alpecin) e i due statunitensi del Team Cannondale-Garmin Alex Howes e Andrew Talansky. Per loro nessuna conseguenza.
La caduta peggiore di giornata è successa quando mancavano 30 km all'arrivo: a metà gruppo sono volati a terra diversi atleti. I più malconci sono stati il già citato Tanner e il polacco Przemyslaw Niemiec (Lampre-Merida): entrambi hanno dovuto abbandonare la corsa, e sono stati fatti salire in ambulanza. Nella caduta è finito a terra anche Paolo Tiralongo; l'Astana Pro Team ha dovuto pagare un forte saldo alla malasorte, dato che nel fattaccio è stato coinvolto, senza conseguenze, anche Vincenzo Nibali. Il siciliano ha dovuto attendere a lungo l'arrivo dell'ammiraglia con la bicicletta di scorta ed è parso parecchio infastidito: nel mentre il gruppo non ha rallentato e il campione d'Italia è ancora all'inseguimento del plotone principale, tirato da Katusha e Sky, con il supporto di tre compagni di squadra (Dario Cataldo, Diego Rosa e Alessandro Vanotti). Caduto anche Nacer Bouhanni (Cofidis, Solutions Crédits), atteso da molti compagni di squadra, mentre la maglia verde Peter Sagan (Tinkoff-Saxo) è anch'essa in ritardo. Quando mancano 15 km all'arrivo Nibali paga 1'20" al gruppo dei favoriti.