Froome, legnata nei denti a tutti i rivali a La Pierre-Saint-Martin: al momento è il padrone del Tour, ma Quintana non va a picco. Nibali, crisi nera
Un Chris Froome spaziale ha inflitto distacchi pesantissimi a tutti gli avversari nella decima tappa del Tour de France, da Tarbes a La Pierre-Saint-Martin, primo arrivo pirenaico della corsa. Molti uomini di classifica si sono staccati già nei primi chilometri della salita, durante il forcing della Movistar: tra questi, a poco meno di 11 km dalla vetta, ha alzato bandiera bianca il campione uscente Vincenzo Nibali. Ai -9 è iniziato il lavoro degli Sky, che ha ridotto all'osso il gruppo dei migliori, con Alberto Contador che si è staccato ai -7.
Di lì a poco, Chris Froome ha dato luogo alla sua celebre frullata che gli ha permesso di isolarsi al comando tutto solo. E da lì alla vetta il britannico non ha fatto altro che guadagnare tantissimo su tutti: Nairo Quintana ha provato a limitare i danni, è rimasto a lungo unico inseguitore e solo nel finale è stato raggiunto (e poi superato in dirittura d'arrivo) da Richie Porte, che si è piazzato al secondo posto a 1' dal vincitore; Quintana ha pagato 1'03". Distacchi da clessidra per tutti gli altri: Robert Gesink, quarto, ha chiuso a 1'32"; Alejandro Valverde e Geraint Thomas hanno pagato 2', Tejay Van Garderen 2'30", Contador 2'50", Warren Barguil 3'20", Vincenzo Nibali 4'25", Joaquim Rodríguez oltre 6'.
In classifica Froome guida con 2'52" su Van Garderen, 3'09" su Quintana, 4'01" su Valverde e 4'03" su Geraint Thomas; Nibali è decimo a 6'57" dalla maglia gialla.
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