Paesi Baschi, il sindacato dei corridori (CPA) invoca un ritardo nel via della 2a tappa in segno di protesta
Versione stampabileIn segno di protesta per quanto avvenuto ieri, durante la prima tappa del Giro dei Paesi Baschi, il CPA ha chiesto a tutti i corridori di ritardare la partenza della tappa odierna di cinque minuti.
Il delegato del CPA e presidente dell’associazione dei corridori spagnola Josè Luis de Santos, presente alla corsa, rappresenterà le istanze dei corridori nei confronti dell’organizzazione chiedendo più attenzione alla sicurezza dei corridori nello svolgimento del loro lavoro.
Ieri, nell'ultimo chilometro di corsa, una fila di pali verdi fissati al suolo segnalati con semplici spartitraffico arancioni, ha causato gravi infortuni ad alcuni corridori compromettendo la loro stagione agonistica.
Il CPA, da sempre in testa nella richiesta di una maggiore sicurezza per i corridori, con questa azione, vuole attirare l'attenzione di organizzatori, UCI e dei media su questo importante tema.
(comunicato stampa)