Riforma dei calendari UCI: nel 2015 Camaiore darà l'addio al G.P. ma ospiterà la partenza della Tirreno-Adriatico
Versione stampabileL'edizione numero 50 della Tirreno-Adriatico prenderà il via da Camaiore, ma sarà proprio il GP di Camaiore a farne le spese. Si fa già sentire l'effetto della riforma dei calendari UCI, che entrerà in vigore nel 2017. Secondo quanto riporta versiliatoday.it, la Tirreno, in programma dall'11 al 17 marzo 2015, vedrà la tappa inaugurale interamente incentrata su Camaiore e la frazione successiva con partenza dalla cittadina della Versilia. L'Amministrazione ha deciso per mantenere nel triennio - che sarà una sperimentazione ma può portare ad accordi per una durata maggiore della convenzione - la Tirreno-Adriatico, gara World Tour, e non il GP di Camaiore, facente parte dell'UCI Europe Tour, per una serie di motivi: maggior durata dell'evento, copertura mediatica, qualità dei partecipanti (la Tirreno è il primo appuntamento europeo, insieme alla Parigi-Nizza, del World Tour), risparmio economico (il costo complessivo dell'operazione si aggira sui 100.000 € con un risparmio di circa 80.000 € per le casse comunali, visto il costo precedente pari a circa 180.000 €).
Così si è espresso il sindaco di Camaiore, Alessandro Del Dotto: «La possibilità che ci ha dato RCS era da cogliere al volo, pena la trasformazione della nostra storica corsa a un evento per dilettanti o poco più. Dopo la presentazione della riforma a settembre 2013 abbiamo atteso di capire meglio la situazione e i contatti con Mauro Vegni - che ringrazio personalmente - si sono intensificati dopo che i dettagli sono emersi in modo più chiaro. Purtroppo il ciclismo è cambiato radicalmente: se una volta campioni come Dancelli venivano ospitati in una canonica a Montebello, oggi vi sono spese altissime e una concorrenza finanziaria da parte di organizzatori di tutto il mondo che un Comune non può assolutamente pareggiare in un momento congiunturale come quello che stiamo vivendo. Risparmio e qualità stanno insieme a garanzia di un'operazione che darà molto alla nostra città: il ciclismo è parte della nostra storia e dobbiamo impegnarci perché sia nel nostro futuro. Le scelte che abbiamo fatto vanno in questo senso: non è una decisione "buttata sul tavolo", ma ha più valore pensando agli aspetti che abbiamo voluto valorizzare sotto la nostra Giunta: le ciclabili, il mangiar bene, lo sport per far diventare Camaiore, la città del benessere. La minor spesa non deve essere vissuta come un taglio, ma come un investimento su altri capitoli importanti dell'Amministrazione, come il sociale, le manutenzioni e la vivacizzazione del nostro territorio a vantaggio del tessuto economico. Stiamo anche lavorando per ripetere l'esperimento del ritiro della Nazionale di ciclismo in quei giorni».