Alberto Contador ci crede: «Tour più duro del solito. Dovrò recuperare benissimo dalle fatiche del Giro»
Versione stampabileAlberto Contador correrà prima il Giro d'Italia, poi tenterà la storica doppietta con il Tour: nessuno ci riesce dal 1998 (e non dobbiamo fare nomi e cognomi). El Pistolero, analizzato il percorso della Grande Boucle numero 102, così si è espresso: «È una Boucle un po' diversa rispetto agli ultimi anni. Dovrò avere un'ottima forma, si inizia subito con una breve crono che però farà piccoli distacchi. Nella prima parte di Tour dovrò essere attento per i due brevi arrivi in salita, a volte fanno più differenza loro di una lunga salita. Sarà importantissimo avere una squadra forte che mi protegga, specie nella frazione del pavé. Alla cronosquadre sarà invece importante arrivare con tutti gli uomini, senza cadute o malanni di sorta. La chiave della prima parte di Boucle sarà perdere meno tempo possibile tra salitelle, pavé ed altre insidie. I Pirenei, successivamente, saranno importanti: l'arrivo a Mende lo conosco bene, è breve ma fa bei distacchi. Sarà importante il recupero prima delle Alpi, con tappe complicate, specie se dovessi difendere la prima piazza. In generale è un Tour a cui bisognerà arrivare freschi fino alla fine, ma anche iniziare già in forma, perché sin dall'inizio è molto esigente. Mi piace, è più duro degli altri anni e dovrò recuperare alla perfezione le fatiche del Giro d'Italia, ma lo voglio preparare davvero bene».