Dopo la Roma Maxima, Davide Appollonio vuol migliorare ancora in salita. Tobias Ludvigsson invece strizza l'occhio al Giro
Alla partenza di Bucchianico, sesta tappa della Tirreno-Adriatico, con conclusione a Porto Sant'Elpidio, succede di incrociare volti che recentemente si sono messi in mostra su palcoscenici internazionali, o che, ancora giovanissimi, stanno per esplodere.
C'è il molisano Davide Appollonio, che domenica scorsa è andato vicino alla vittoria nella Roma Maxima di Alejandro Valverde, chiusa al secondo posto. Il portacolori dell'AG2R La Mondiale dall'ottimo spunto veloce è convinto di poter migliorare in salita, da qui a poco tempo. Affrontare la strada che sale e restare davanti, quando i velocisti puri alzano bandiera bianca, per poi giocarsi la vittoria, questo uno degli obiettivi principali di Appollonio.
C'è anche Tobias Ludvigsson, bel prospetto della Giant-Shimano di due anni più giovane rispetto ad Appollonio (il molisano è un '89, lo svedese un'91). Oggi a Porto Sant'Elpidio tutti i suoi sforzi saranno finalizzati al successo di tappa di Marcel Kittel, ed il ruolo di Toabias è fondamentale nel treno della squadra olandese. Il suo futuro però è roseo, ma soprattutto rosa, visto che Tobias punterà molto sul Giro d'Italia. Alla corsa rosa ha già preso parte nel 2013: arrivò a Brescia in 112a posizione, ma con un bel 4° posto nella frazione che si concludeva a Firenze. Ludvigsson può migliorare ed è quello che vuole.