Ciclismo femminile: Route de France a rischio annullamento. E il Tour of Britain fatica a trovare sponsor
Versione stampabileNel 2014 potrebbe non venir disputata la Route de France femminile. La corsa, in calendario dal 9 al 17 agosto, è ad oggi la più importante gara a tappe del femminile in Francia (dopo che il Tour de l'Aude s'è corso per l'ultima volta nel 2010), di categoria 2.1. Ad oggi, però, l'organizzatore, Hervé Gérardin, non ha ancora trovato un accordo per Le Grand Depart (con tanta fantasia...). In aggiunta, la mancanza di sponsor e le elezioni comunali che si terranno a Marzo sono tutti ostacoli per l'organizzazione della corsa agostana, che già nel 2011, per motivi simili, dovette passare la mano. Hervé Gérardin, senza l'aiuto delle città di tappa e di qualche sponsor, si vedrà costretto ad annullare la corsa a tappe che nel 2013 fu vinta da Linda Villumsen, ma con il dominio netto di Giorgia Bronzini, che alzò le braccia al cielo in sei tappe di fila.
Se la Francia piange, la Gran Bretagna non ride. Il neonato Women's Tour, versione femminile del Tour of Britain, si disputerà dal 7 all'11 maggio. Non è detto che la frase, da affermativa, non possa diventare interrogativa. Nato sulle ali dell'entusiasmo dopo l'ottima riuscita dei Giochi Olimpici londinesi, dove la corsa in linea femminile fu di gran lunga più appassionante e ricca di pubblico rispetto a quella maschile, al momento di cercare uno sponsor principale The Women's Tour non ha ancora trovato nessuno disposto ad investire. C'è chi nel ciclismo femminile non vede un gran mercato, o chi crede che nessuno sia interessato alle ragazze che pedalano, e via dicendo. Considerando che si parla della prima gara a tappe femminile in Gran Bretagna, le cui tappe verranno trasmesse da ITV4, con le migliori squadre e corridori al via, premi in denaro che dovranno (dovrebbero?) essere uguali a quelli dei colleghi uomini nella stessa corsa, non è un'eresia dire che siamo ancora molto, troppo lontani dall'avere nuovamente un Tour de France femminile. Nonostante le petizioni online...




