Giro d'Italia 2014, la Regione Piemonte fa introdurre due salite nella crono Barbaresco-Barolo
Versione stampabile«Non potevamo lasciare che la crono dei vini diventasse la crono dei capannoni»: con queste esplicative parole l'assessore al Turismo e allo Sport della Regione Piemonte, Alberto Cirio, spiega il lungo lavoro dietro le quinte per convincere RCS Sport a modificare il percorso della 12esima tappa del prossimo Giro d'Italia, quella che porterà i corridori da Barbaresco a Barolo, per una frazione (contro il tempo) tra le più importanti della corsa rosa. Gli organizzatori avevano immaginato una crono sostanzialmente pianeggiante, anche per controbilanciare le tante salite dell'ultima settimana e dare qualche chance in più anche ai passisti. Ma le valutazioni d'ordine paesaggistico del comitato organizzatore della tappa hanno avuto la meglio su quelle meramente sportive: e così anziché svilupparsi a nord del Tanaro, la tappa andrà a cercare le colline verso sud, passando per Treiso, Manera, discendendo poi verso Alba (che sarà attraversata) per poi passare per Piana Gallo e Castiglione Falletto prima dell'arrivo a Barolo. 43 km anziché 46, ma con un paio di salite (a Manera e a Castiglione) a punteggiare in maniera determinante il profilo altimetrico della frazione prima dello strappetto verso il traguardo. Per l'assessore Cirio «sarà un'importante occasione di promozione per la Langa del vino, mentre per il 2015 abbiamo già in programma di proporre a RCS di portare il Giro sulle colline del Roero, terra di grandi rossi e grandi bianchi, con una tappa in particolare a Canale». Di seguito una bozza del profilo altimetrico della tappa.