Ciclismo femminile: sconcerto al Tour Languedoc Roussillon. Cancellato a 24 ore dalla prima tappa
Versione stampabileSpesso, sempre più insistentemente e giustamente si parla di ciclismo femminile che deve crescere, di un mercato potenzialmente ottimo, della troppa poca visibilità che i media danno alle ragazze che pedalano e faticano, delle corse che non ci sono. Se poi quelle che ci sono scompaiono e quelle che dovrebbero essere disputate vengono cancellate ad un giorno dal via, quale credibilità si potrà mai conquistare? È il caso del Tour Languedoc Roussillon, gara a tappe francese di categoria 2.2, idealmente erede del defunto Tour de l'Aude. Il Languedoc Roussillon già nel 2012 venne annullato ed il gruppo virò (chi poteva, s'intende) sul Tour of Free State, in Sudafrica (sparito anche quello). Quest'anno il Tour Languedoc Roussillon pareva doversi disputare, le squadre stavano (stanno!) andando verso Carcassonne, quartier generale della corsa che si sarebbe disputata da domani 17 maggio a mercoledì 22. Ebbene, a meno di ventiquattr'ore dal via della prima frazione il Tour viene annullato. Pare (non esiste né un sito ufficiale della corsa, né sono stati emessi comunicati stampa) che la Gendarmerie non abbia concesso alla corsa, già costretta ad affrontare problemi economici, il permesso di essere disputata. La causa sarebbe la sicurezza, per garantire la quale la Gendarmerie stessa non avrebbe ricevuto alcun pagamento dall'organizzazione. In attesa di chiarimenti sull'accaduto ne escono danneggiate le squadre, già pronte ad affrontare una sei giorni in terra di Francia, ed alle quali una corsa in difficoltà economiche facilmente non rimborserà un bel niente, ma soprattutto il ciclismo femminile. Finché ci saranno casi del genere e corse annullate il giorno prima della prima tappa non vediamo perché un investitore dovrebbe pensare ad entrare in questo mondo. UCI, che dite, facciamo qualcosa?