Giro, Urán vince al Montasio su Betancur, Wiggins soffre ma non molla, Nibali sempre più in rosa con Evans al secondo posto
Vittoria colombiana all'Altopiano del Montasio, oggi: Rigoberto Urán ha conquistato la sua prima tappa al Giro d'Italia, e Nibali ha rafforzato la sua maglia rosa. Scattato a 8 km dal traguardo, Urán ha avuto fino a 50" di vantaggio, e poi si è difeso egregiamente nel finale. Quando il colombiano si è mosso, si pensava che il tutto rientrasse nell'ottica di un gioco di squadra della Sky (che fin lì aveva a lungo trenato coi suoi uomini in salita, contribuendo anche ad annullare la fuga del mattino, i cui ultimi superstiti erano Jackson Rodríguez e Serge Pauwels), ma il capitano del team, Wiggins, non ha avuto la brillantezza dei giorni migliori, e a 3.5 km dalla vetta si è staccato su un breve forcing di Intxausti (poi a sua volta staccato). La AG2R ci ha provato con un attacco di Pozzovivo ai 3.3 km, ma ai 2 km il lucano è stato raggiunto, e allora è partito in contropiede il suo compagno Betancur, che però non ha chiuso sul connazionale, che è andato a imporsi con 20" sullo stesso Betancur. Il gruppetto della maglia rosa è stato regolato, a 31" dal vincitore, proprio da Nibali su Santambrogio, Evans, Majka e Pozzovivo. A 47" è arrivato Kiserlovski (che solo nel finale ha perso le ruote dei migliori), quindi 1'06" il ritardo di Intxausti passato subito prima di Wiggins (1'08" per Bradley), della coppia Lampre formata da Scarponi (non eccellente) e Niemiec (fermato per aiutare il compagno), e di Gesink (che ha pagato 1'16"). Distacchi più pesanti per altri uomini attesi (tra cui Samuel Sánchez), e disastro completo per Ryder Hesjedal, staccato già sul Cason di Lanza, prima ascesa di giornata. In classifica Nibali ha 41" su Evans, 2'04" su Urán, 2'05" su Wiggins, 2'12" su Gesink, 2'13" su Scarponi e 2'55" su Santambrogio.
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