Nicole Cooke nella sua lettera d'addio accusa duramente la Faren-Honda di mancati pagamenti
Oltre a menzionare le quattro volte in cui ha portato in tribunale le sue squadre, nella sua lunga lettera d'addio (di cui abbiamo già riportato alcune parti) Nicole Cooke pur non facendo nomi ha lanciato accuse dirette nei confronti della sua ultima squadra, la Faren-Honda (ora Faren-Let's Go Finland), e del suo manager Walter Ricci Petitoni: «Quest'anno, mentre mi preparavo per la difesa del mio titolo olimpico, non ho più ricevuto stipendi da marzo. Il manager della mia squadra s'è vantato con noi ragazze del fatto che non aveva intenzione di pagarci e che avrebbe assunto i migliori avvocati italiani per evitare che fossimo pagate! Ha affermato anche che il prossimo anno avrebbe messo le cicliste della sua squadra ad inseguirci in ogni corsa. Sì, c'è un tabù sul rivelare come vanno davvero le cose. Le cicliste cambiano squadra. Le squadre cercano nuove cicliste che provano ad entrare nel ciclismo senza idea di cosa succeda o dei trucchi che arrivano ad usare i manager. Girano sempre voci e storie che certi ciclisti sono "difficili": io certamente lo ero; ma le storie sono inventate. Alcuni ciclisti sono etichettati come poco collaborativi, egoisti o non in grado di fare squadra: dev'essere il caso del corridore A che è nel ciclismo da 4 anni e ogni anno ha cambiato squadra. Le ragazze alle prime armi sono incoraggiate a correre contro altre cicliste. A fine stagione sono andata a trovare la mia ex compagna di squadra Giuse (Giuseppina Grassi, ndr) che a metà stagione aveva lasciato l'Europa perché i suoi stipendi non erano stati pagati. Lei ha una figlia. Con quali mezzi dovrebbe pagare da mangiare per sé e per la figlia?»