Mauricio Soler dà l'addio al ciclismo: «Non riesco a sostenere gli sforzi che il mio sport richiede»
Versione stampabileUn anno ed un mese dopo l'incidente nella sesta tappa del Giro di Svizzera, Juan Mauricio Soler ufficializza il suo ritiro dal ciclismo. Il colombiano aveva riportato danni permanenti a livello cognitivo, in séguito al coma farmacologico in cui era restato per alcuni giorni. «Su raccomandazione del mio neurologo e dei medici, non sarò più in grado di sostenere quei grandissimi grandi sforzi che il ciclismo richiede. Per questo non tornerò più a correre» ha dichiarato Soler a Señal Colombia. Caduto al Tour de Suisse era stato per settimane ricoverato in terapia intensiva a San gallo, quindi in Spagna, a Pamplona, per poi tornare in Colombia a Natale. Lì aveva ripreso la riabilitazione nella Clinica Teletón di Bogota ed aveva anche ripreso ad andare in bicicletta. La resa, purtroppo, di fronte all'impossibilità di sostenere gli sforzi richiesti dal ciclismo. «Grazie a Dio, alla mia famiglia, ai colombiani, sto abbastanza bene e continuerò a seguire le raccomandazioni dei medici per mantenere una buona qualità della vita», chiosa Soler.