Luis Mansilla vince in Cile e rafforza il primato; Cardenas scatenato guadagna nella generale
Quella che sulla carta poteva sembrare una frazione relativamente tranquilla, specie considerando che si era alla vigilia di una dura tappa di montagna, si è trasformata in una battaglia molto spettacolare: la terza tappa della Vuelta a Chile presentava un tracciato abbastanza movimento ma tutte le salite erano abbastanza brevi e non dovevano invogliare i corridori ad attaccare. Dopo che il ritmo è stato molto sostenuto per tutto il giorno, però, a 25 km hanno attaccato in sette tra cui il capoclassifica Luis Mansilla: capita la pericolosità dell'azione il colombiano Felix Cárdenas (39 anni compiuti lo scorso novembre) s'è portato da solo all'inseguimento ed è riuscito ad annulare un gap superiore ai 30".
Nel finale poi il gruppo di testa s'è nuovamente selezionato e sono rimasti davanti solamente Mansilla, Cárdenas, Romero, Gómez Archila e Seisdedos: Mansilla ha fatto valere le sue grandi doti da velocista e si è imposto davanti a Cárdenas ed al cubano Romero e grazie agli abbuoni a rafforzato la sua posizione in testa alla classifica generale. Il gruppo, regolato ancora dallo spagnolo Lobato, è arrivato staccato di 1'27" il che vuol dire un ritardo abbastanza pesante se si considera che Cárdenas, nonostante l'età, è sempre un corridore pericolosissimo: Mansilla ora ha 56" di vantaggio proprio sul colombiano che, però, troverà altro terreno fertile per gli attacchi nell'arrivo a Hacienda Santa Martina.