Reda costretto allo stop da un'infiammazione prostatica
Versione stampabileVenti giorni di stop, questa la prognosi per Francesco Reda che, qualche giorno dopo il ritiro dal Giro di Polonia, ha scoperto l'origine dei fastidi che lo hanno tormentato per quasi tutta la stagione. Si tratta di un'infiammazione alla prostata, diagnosticata solo quando i sintomi sono stati così forte da costringerlo all'abbandono della corsa polacca ma che, di fatto, ha impedito al corridore calabrese di esprimersi ad alti livelli anche nei mesi scorsi.
«Questo problema mi ha rovinato la stagione, perché l’infiammazione con le sollecitazioni delle gare mi portava febbre bassa e stanchezza – ha spiegato Francesco - in allenamento non mi accorgevo di nulla perché le sollecitazioni sono basse. Non riuscivo a darmi una spiegazione, pensato alla sbagliata preparazione invece dopo consiglio medico di famiglia ho fatto i dovuti accertamenti urologici. Mi spiace molto perché volevo dare delle belle soddisfazioni ai miei tifosi calabresi in primis, ma anche alla Quick Step che ha sempre creduto e crede in me. Tra venti giorni farò un ulteriore controllo medico e valuteremo la situazione, spero di rientrare alle corse in Canada e poi ripartire alla grande per la prossima stagione, oramai. Ho ancora tanta voglia di dimostrare quello che valgo. Voglio ripartire dalle belle tappe fatte due anni fa al Tour de France e Giro d’Italia sulle grandi montagne e regalare alla mia Calabria una vittoria che possa rilanciare il ciclismo in una regione in cui molti ragazzi che vogliono arrivare al ciclismo professionistico sono costretti a mollare per gli enormi sacrifici che si devono fare. Io ho avuto la testa dura e ci sono riuscito. Proprio pensando a tutto ciò ed ai sacrifici che ho fatto per arrivare a questo mondo bellissimo non posso mollare e per questo supererò anche questo momento difficile».