Soler ancora in terapia intensiva a San Gallo, lenti miglioramenti
Versione stampabileJuan Mauricio Soler, caduto nel corso della sesta tappa del Giro di Svizzera e portato in ospedale a San Gallo in condizioni critiche, continua nel suo percorso di lento miglioramento. Il corridore della Movistar è ancora in terapia intensiva nell'ospedale elvetico, ma il medico del team spagnolo, Alfredo Zúñiga, è moderatamente ottimista: «Le condizioni di Mauricio si evolvono molto lentamente, ma comunque, a piccoli passi, vanno verso il meglio, tanto che i medici dell'ospedale stanno pensando di toglierlo dalla terapia intensiva (e infatti abbiamo intrapreso l'iter burocratico per riportarlo a Pamplona, in Spagna). Mauricio non è più in coma farmacologico, anche se tenuto ancora in un forte regime di sedativi: dorme per la maggior parte del tempo, ma quando è lucido obbedisce a facili ordini. Gli ultimi esami continuano a escludere lesioni a livello periferico o midollare, ma al momento non possiamo ancora escludere definitivamente una simile ipotesi. Per quanto riguarda i problemi al polmone e al resto del corpo, tutto si sta evolvendo nel migliore dei modi, e il ragazzo non necessita più di respirazione artificiale. In ogni caso - ripetiamo - i progressi saranno molto lenti, quindi potranno passere diverse settimane prima di avere novità sostanziali». Accanto allo sfortunato Soler c'è sempre la moglie Patricia, accompagnata dal fratello.