Con una volata superba Arnaud Démare si aggiudica Le Samyn. La corsa è vissuta su una fuga a 5 (Keisse, Dennis Vanendert, Demoitie, Breyne e Van Melsen) che ha raggiunto un vantaggio di più di 4'. Gli uomini della FDJ-BigMat si sono messi a tirare per Hutarovich e Démare ed una volta ripresa la fuga s sono susseguiti gli scatti ed i controscatti. Il polacco dell'Omega Pharma QuickStep, Michal Kwiatkowski, ha provato l'assolo a meno di 10 km dal traguardo ma, una volta ripreso, è stata inevitabile la volata.
La stagione delle classiche belghe prosegue domani con la 44a edizione del "Le Samyn", una classica che negli ultimi anni ha sempre offerto gare piuttosto divertenti. Al via non ci sarà nessuno dei vincitori degli ultimi quattro anni e quindi gli organizzatori hanno dato il dorsale numero uno al nostro Marco Bandiera: il veneto della Omega Pharma-Quick Step avrà come compagni di squadra altri due italiani, Francesco Chicchi e Matteo Trentin; il quarto italiano al via sarà Giacomo Nizzolo che difenderà i colori del Team RadioShack.
L'ultima tappa di questa prima edizione del Tour of Beijing era disegnata quasi come una kermesse visto il circuito a ripetere più volte per un totale però di appena 118 km: epilogo quindi con un'altra volata di gruppo compatto e vittoria che è andata al russo Denis Galimzyanov; per il corridore della Katusha s'è trattato della quarta vittoria stagionale.
Fin troppo semplice pronosticare un'altra doppietta Cavendish-Renshaw nella seconda semitappa dell'ultima frazione del Tour of Britain. Il velocista dell'Isola di Man ha regolato il compagno di squadra, Mark Renshaw, il sempre pimpante nonostante l'età, Robert Förster e Geraint Thomas. La classifica generale rimane invariata, con Lars Boom a farla da padrone. Alle spalle dell'olandese della Rabobank Stephen Cummings, il ceco Jan Barta, Linus Gerdemann e Leopold Konig. Dalla terra di Albione ottimi segnali per i colori italiani, con Giacomo Nizzolo spesso presente negli arrivi allo sprint.
Al settimo giorno il gruppo si riposò e andò in porto la fuga: in estrema sintesi, quanto avvenuto da Bury St Edmunds a Sandringham. A vincere, al termine dell'azione a 6 che ha caratterizzato la giornata, è stato il lituano Gediminas Bagdonas, che ha regalato alla irlandese An Post una bella ribalta battendo in uno sprint ristretto Ian Wilkinson, Mathieu Claude e Stijn Neirynck, con Richard Handley e Wouter Sybrandy (gli altri componenti della fuga) staccati sul rettilineo conclusivo. Cavendish ha regolato il gruppo (giunto a 1'23") su Fenn e Nizzolo.
La vendetta va servita fredda, ma non per Mark Renshaw. Appena ieri accusava il selezionatore della Nazionale australiana, Kevin Tabotta, di non averlo convocato per i Mondiali di Copenhagen in quanto nel 2012 non farà parte del colosso australiano GreenEdge, bensì della Rabobank. Oggi dimostra che quella convocazione l'avrebbe meritata, vincendo la quinta tappa del Tour of Britain, la Exeter -Exmouth, davanti al compagno di squadra, Mark Cavendish.
Dopo il ritiro avvenuto nelle prime tappe della Vuelta a España Mark Cavendish ha ricevuto il nulla osta per rientrare alle corse oggi al Tour of Britain, corsa che adesso diventa fondamentale per il suo avvicinamento al Mondiale di Copenaghen. Le formazioni al via di questa corsa a tappe saranno 16 ognuna composta da appena 6 uomini: nessuna squadra italiana ma in gara avremo comunque Giacomo Nizzolo e Cesare Benedetti; dopo l'esclusione dalla Vuelta che tanto ha fatto discutere anche il campione del mondo Thor Hushovd preparerà qui il suo Mondiale.
Escludendo il Campionato sloveno, quella di Plouay è la prima vittoria del 2011 di Grega Bole. E che vittoria! Trovatosi all'interno di un gruppo di cinque uomini (contenente, fra gli altri, José Joaquín Rojas) nel corso dell'ultimo giro, Bole ha salutato la compagnia quando al termine mancava un chilometro e mezzo, tagliando il traguardo splendidamente in solitaria. Da dietro si è mosso un acclamatissimo Thomas Voeckler, che è uscito dal gruppo e, dopo aver passato a doppia velocità i quattro inseguitori, si è buttato in caccia di Bole.
Il giovane neozelandese Jesse Sergent ha vinto la cronometro del pomeriggio della terza giornata del Tour du Poitou Charentes davanti al compagno di squadra Kwiatkowski e al francese Peraud che ora lo seguono anche nella classifica generale. In mattinata lo sprint di gruppo che ha concluso la prima semitappa era andato al transalpino Anthony Ravard, già vincitore a Châteauroux domenica scorsa, su Hutarovich e Giacomo Nizzolo.