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Giro d'Italia 2016: Greipel si lascia tutti dietro, Giro compreso - Il tedesco centra la terza vittoria su Ewan e Nizzolo, ma non difenderà la maglia rossa: domani non riparte

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André Greipel vince anche a Bibione @ Bettiniphoto

«Non punto alla vigilia a conquistare la maglia rossa. Prima proverò a vincere una tappa; quando però ti rendi protagonista di buone prestazioni, i punti arrivano in automatico». Così parlò due settimane fa ad Apeldoorn André Greipel. Due settimane, non due mesi o due anni fa. Eppure il Gorilla, dopo aver vinto la terza volata consecutiva, si imbarca stasera per il primo volo verso casa. Ai microfoni di Rai Sport ritratta le sue dichiarazioni, affermando di aver stabilito alla vigilia con la propria squadra di terminare il Giro alla dodicesima tappa.

Una scelta decisamente poco elegante nei confronti di organizzatori e tifosi, per chi comanda con margine la classifica a punti; verosimilmente, e qui andiamo sul sicuro, nel caso in cui il nativo di Rostock vestisse a metà Tour la maglia verde, la sua presenza alla Grande Boucle sarebbe garantita fino ai Campi Elisi. «Tornerò per lottare per conquistare la maglia rossa». Anche se il timore che si tratti ancora della solita solfa esiste.

 

Agnoli costretto allo stop; Oss e Maestri centrano la fuga
Partenza alle 13.03 sotto un cielo pieno di nuvole cariche di pioggia per la Noale-Asolo, frazione di 182 km che attraversa in parte la Riviera del Brenta per poi risalire nella Marca trevigiana prima di imboccare la direzione sud verso il traguardo. Suo malgrado, non è sfilato lungo le strade della cittadina veneziana Valerio Agnoli: il laziale, coinvolto nella caduta di ieri avvenuta ai meno 30 km dal traguardo, ha riportato la frattura a gomito e polso, non potendo così supportare Vincenzo Nibali sulle montagne.

Dopo 5 km ci provano, forse ispirati dal tempo, due tra i migliori italiani per le classiche del pavé, i valsuganotti Daniel Oss (BMC Racing Team) e Matteo Trentin (Etixx-Quick Step). Il vincitore della Parigi-Tours perde per contatto lasciando il conterraneo da solo al freddo e al vento. All'inseguimento del riccioluto passista si lanciano prima Mirco Maestri e poi Alexander Kolobnev: ma se l'emiliano della Bardiani CSF riesce a raggiungere il connazionale, altrettanto non sa fare il russo della Gazprom-RusVelo che, dopo un tratto nel quale rimane a bagnomaria, si rialza e viene riassorbito al km 30.

 

Gara senza emozioni e neutralizzata nel circuito finale
Il margine massimo della coppia al comando raggiunge i 3'04" nei pressi di Mestre, mentre nella prima ora in corsa Maestri e Oss riescono a percorrere 43.3 km. La pioggia e il freddo si fanno sentire, con i battistrada che decidono di andare senza spremersi; altrettanto si muove il gruppo, agevolmente controllato dagli uomini della Lampre-Merida e della Lotto Soudal. Nel lungo tratto trevigiano il margine ondeggia sempre tra i 2' e i 2'50", con il gruppo che cerca di spendere meno energie possibili.

Al primo traguardo di Ormelle (km 94) il transito vede Oss precedere Maestri mentre Nizzolo anticipa il gruppo. 36 km più tardi, a Portogruaro, è ancora il trentino a passare davanti a Maestri mentre nel gruppo Trentin supera Démare e Nizzolo. Con il passare della giornata il meteo sorprendentemente migliora, cessando di piovere sia sulla corsa che nella zona d'arrivo; per comunque prevenire il più possibile rischi, la giuria ha optato per la neutralizzazione dell'ultimo giro del circuito di 8 km così come sono stati tolti gli abbuoni per i primi tre di giornata.

 

Ripresi i battistrada, è monologo Lotto Soudal
Ai meno 40 km Maestri e Oss conservono solamente 38" sul gruppo, il quale riesce a vedere i due grazie ai lunghi viali che portano alla località balneare dell'Alto Adriatico. Dieci km più tardi sono solo 25"; ai meno 23 km sono tutti spariti, con il gruppo controllato da Cannondale, Lotto Soudal e Movistar Team. L'ingresso a Bibione viene impostato dalla Lotto Soudal, desiderosa di dare al proprio capitano l'ultima gioia di questa sua avventura italiana; tutti si sacrificano per il tedesco, compreso Tim Wellens che da domani può tornare a puntare alla maglia azzurra.

È Lars Ytting Bak che inizia l'ultimo giro, proprio mentre fa capolino con enorme sorpresa il sole. Ai meno 6 km anche si fa vedere davanti Matej Mohoric, ma lo sloveno della Lampre-Merida torna nei ranghi per riapprossimarsi a Ferrari e Modolo. Nessuno osa mettere in dubbio la leadership della formazione belga, che ricorda da vicino, vuoi per la solidità o vuoi per la somiglianza cromatica, i bei tempi della Saeco di Mario Cipollini. Ai meno 3 km entra in azione Adam Hansen, che prolunga il suo sforzo fino ai meno 1300 metri. Nel frattempo una caduta, apparentemente senza conseguenze, coinvolge alcuni atleti fra cui Eduard Grosu (Nippo-Vini Fantini), che puntava a bissare il bel quinto posto di un anno fa poco distante, a Jesolo.

 

Greipel d'esperienza, sul podio Ewan e Modolo. Domani si sale
La penultima curva vede il balzo felino di Mohoric, che si posiziona in prima posizione dove staziona fino ai meno 900 metri. A questo punto torna in funzione il treno Lotto Soudal con Sean De Bie che lascia il testimone a Jurgen Roelandts ai meno 450 metri. La temuta ultima curva ai meno 300 metri non fa vittime e Greipel può partire ai meno 250 metri; a lui è incollato Caleb Ewan che cerca di sopravanzarlo sulla destra all'altezza dei meno 150 metri. Con una mossa di grande esperienza e al contempo regolarissima il tedesco si sposta impercettibilmente verso destra, obbligando l'australiano a smettere di pedalare e tagliando quindi fuori l'unico avversario per il successo.

Può gioire Greipel, che pareggia i venti successi nei grandi giri di Erik Zabel, diventando quindi il tedesco più vittorioso nella storia delle corse a tappe di tre settimane. Secondo Caleb Ewan (Orica GreenEDGE) mentre sul gradino del podio sale ancora una volta Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo), che domani vestirà la maglia rossa. Seguono tra i primi 10 Sacha Modolo (Lampre-Merida), Alexander Porsev (Team Katusha), Moreno Hofland (Team LottoNl-Jumbo), Ivan Savitskiy (Gazprom-RusVelo), Heinrich Haussler (IAM Cycling), Rick Zabel (BMC Racing Team) e Sonny Colbrelli (Bardiani CSF).

Nulla cambia in classifica generale, con Bob Jungels (Etixx-Quick Step) che mantiene 24" su Andrey Amador (Movistar Team), 1'07" su Alejandro Valverde (Movistar Team) e Steven Kruijswijk (Team LottoNl-Jumbo) e 1'09" su Vincenzo Nibali (Astana Pro Team). Domani l'attesissima tappa friulana, da Palmanova a Cividale del Friuli: 170 km con quattro impegnative salite seguite da altrettanto complicate discese. Frazione nella quale gli uomini di classifica sono chiamati a darsi battaglia: è finita, si spera, l'ora delle semplici punzecchiature.

Alberto Vigonesi

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