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Vuelta al País Vasco 2016: Che fuga per la vittoria! A Diego Rosa la gran gioia - Oltre 100 km in avanscoperta per il piemontese. Kelderman distanziato, Henao in giallo | Cicloweb

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Vuelta al País Vasco 2016: Che fuga per la vittoria! A Diego Rosa la gran gioia - Oltre 100 km in avanscoperta per il piemontese. Kelderman distanziato, Henao in giallo

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Diego Rosa alza verso il cielo la propria bici: è giunta l'ora del secondo successo in carriera © Bettiniphoto

Per come si era conclusa la stagione 2015 con il trionfo alla Milano-Torino ed il quinto posto al Lombardia, in tanti riponevano grandi aspettative in Diego Rosa per quest'anno: il piemontese dell'Astana anche in questo 2016 è stato confermato tra i fedelissimi di Fabio Aru e, come il sardo, anche lui è partito un po' in sordina in queste prime gare. Ma oggi Diego Rosa si è scatenato nei Paesi Baschi realizzando un'impresa memorabile, una fuga solitaria di 102 chilometri su e giù per le insidiose colline basche che l'ha portato a conquistare la vittoria di tappa sull'ormai tradizionale traguardo in quota di Arrate.

 

Seconda vittoria in carriera per Rosa, nel tappone della corsa basca
Questa straordinaria azione da lontano che ha portato Rosa al secondo successo in carriera da professionista (ma il primo nel World Tour) è stata senza dubbio agevolata dal fatto di essere ormai fuori classifica, a più di 14' dal leader Wilco Kelderman, ma questo non sminuisce quanto fatto dal corridore dell'Astana che da solo ha demolito le speranze di tutti gli altri attacchi ed stato comunque capace di arrivare con più di tre minuti di vantaggio sui primi big: Diego Rosa ha messo in mostra tutte le sue qualità ed i suoi trascorsi da biker viste certe traiettorie sulle discese bagnate e soprattutto per l'esultanza finale scendendo di sella e sollevando al cielo la sua bicicletta. Una curiosità importante per Diego Rosa e per la sua posizione all'interno dell'Astana: vincere proprio nel giorno in cui il capitano, Fabio Aru, è costretto al ritiro è un bel segnale inviato alla squadra che sa di poter contare anche sul piemontese in caso di difficoltà.

La Orio-Arrate di oggi (159 km) era la tappa regina di questa edizione della Vuelta al País Vasco con ben sei gran premi di montagna di seconda categoria e uno di terza prima del finale sull'ascesa di prima categoria di Arrate: a rendere più duro il tutto ci ha pensato anche la pioggia, non solo dal punto di vista climatico, ma anche perché aumentando le possibilità di una buona riuscita di una fuga da distanza è inevitabilmente aumentato anche il numero di corridori che ci hanno provato. Tanti attacchi nei primi chilometri e dopo un po' riescono a sganciarsi ben quindici corridori: tra loro ci sono anche Diego Ulissi e proprio Diego Rosa, attivissimo fin dall'inizio. L'azione sembra esaurirsi poco dopo il primo gran premio della montagna di Itziar perché il gruppo è praticamente in scia agli attaccanti, però a questo punto qualcuno la situazione si è rimescolata un po', i battistrada hanno riguadagnato terreno approfittando della discesa e su di loro si sono riportati altri corridori fino ad avere 24 uomini nel gruppo di testa.

 

Quanto caos! E ci prova pure Landa
Una situazione caotica con continui scatti e controscatti a cui però Diego Rosa ha posto rimedio al chilometro 57 di gara, quando al traguardo ne mancavano ancora ben 102: il corridore dell'Astana ha attaccato tutto solo sulle rampe della salita di Karabieta iniziando così la sua spettacolare cavalcata. Nessuno degli altri fuggitivi è riuscito a seguire il piemontese che ha messo rapidamente un minuto tra sé e i primi inseguitori mentre il plotone condotto dalla Lotto NL-Jumbo era a più di due minuti e mezzo.

Sulla salita successiva di Kanpanzar alle spalle di Diego Rosa si è formato un quartetto composto da Carlos Verona della Etixx, Nicolas Edet della Cofidis e Sander Armée e Maxime Monfort, entrambi della Lotto Soudal: nonostante questo, al chilometro 100 di gara Diego Rosa aveva 2'20" di vantaggio su questo piccolo drappello di inseguitori mentre il gruppo dei big è arrivato a superare i 6'30" di ritardo dalla testa. Sul durissimo muro di Izua, posto a circa 35 chilometri dall'arrivo, Diego Rosa ha proseguito con la sua efficacissima azione mentre tra i suoi inseguitori restavano solo i due Lotto Armée e Monfort: molto più interessante invece ciò che è successo in gruppo con una accelerazione di Mikel Landa, subito seguito da Alberto Contador, che ha fatto selezione e ha fatto perdere qualche metro anche al leader della corsa Wilco Kelderman che però è rientrato prontamente in discesa.

Proprio tra la discesa e la successiva salita di San Miguel, è stato ancora il Team Sky ha muovere le proprie pedine: Mikel Landa ha allungato ancora, stavolta con Serge Pauwels e Simon Clarke, e ha trovato il prezioso aiuto del compagno di squadra David López che era uno dei reduci della fuga. Con questa mossa la squadra britannica ha messo pressione a Tinkoff e Movistar che sono state costrette ad impegnare a fondo gli unici uomini rimasti in supporto ai capitani, Robert Kiserlovski e Giovanni Visconti; Landa è riuscito ad approcciare l'ultima salita con 20" di vantaggio che lo ponevano anche come leader virtuale della corsa. A quel punto tra loro e Diego Rosa non era rimasto più nessuno ma la distanza in termini di tempo era ancora intorno ai cinque minuti.

 

Rosa vola verso la vittoria, dietro si danno battaglia
Con Diego Rosa lanciatissimo verso il successo di tappa, l'attenzione s'è spostata quasi interamente sulla lotta tra gli uomini di classifica: tra gli italiani, anche Gianluca Brambilla s'è messo in evidenza con un gran lavoro in salita anche se non si è ben capito a favore di chi visto che Daniel Martin oggi si è ritirato e che altre maglie Etixx-QuickStep non ce n'erano. A circa 5300 metri dal traguardo è arrivato l'atteso scatto di Alberto Contador e sono stati subito dolori per tutti, tranne che per il colombiano Sergio Henao: Mikel Landa è stato preso e sorpassato a gran velocità mentre da dietro l'unica reazione è stata quella tentata da Joaquim Rodríguez e Thibaut Pinot mentre dopo la vittoria alla Volta a Catalunya Nairo Quintana è sembrato un po' appannato (ma le salite basche non sono certo quelle ideali per lui che comunque ha vinto la corsa nel 2013) e oggi anche Samuel Sánchez stava molto meno bene rispetto ai giorni precedenti.

Le speranze di difesa del leader Wilco Kelderman sono svanite a circa quattro chilometri e mezzo dall'arrivo quando l'olandese della Lotto NL-Jumbo ha perso contatto dai primi inseguitori di Contador e Henao scivolando sempre più indietro, perdendo secondi e posizioni. Alla fine, complice anche l'ultimo tratto in discesa, Sergio Henao e Alberto Contador hanno rimandato la sfida alla cronometro di domani dove partiranno distanziati di 6" a vantaggio del colombiano della Sky: i due sono arrivati assieme 3'13" dopo Diego Rosa che si è preso anche il tempo di scendere di bici, sollevarla e tagliare la linea a piedi.

Ancora in gioco ci sono Thibaut Pinot e Joaquim Rodríguez che proprio nella tortuosa discesina finale si sono riavvicinati tantissimo agli altri due big e non sono riusciti e riprenderli per appena 2": il francese della FDJ ha 10" di ritardo in classifica e va tenuto d'occhio visti i notevoli progressi a cronometro, Purito invece ha 12" e ancora nutre qualche speranza di podio. Gli altri sono tutti più distati, Sánchez a 31", Quintana a 38" e poi via con distacchi superiori al minuto: Kelderman oggi ha perso 1'11" ed è sceso all'ottavo posto nella generale a 1'07" da Henao, troppo per poter ipotizzare un clamoroso recupero nonostante il giovane olandese se la cavi molto bene nelle corse contro il tempo.

Sebastiano Cipriani

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