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Volta a Catalunya 2016: Lampre, l'uovo di Pasqua lo regala Cimolai - Prima vittoria stagionale per il team italiano, battuti Arndt e Van der Sande

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Prima vittoria del 2016 per Davide Cimolai e la Lampre-Merida © Bettiniphoto

Prima di oggi solo due erano le formazioni World Tour ancora a secco di vittorie in questo 2016, la Giant-Alpecin e la Lampre-Merida: curiosamente nella sesta tappa di questa Volta a Catalunya le sue squadre si sono piazzate al primo e secondo posto ma ad esultare è stato il team italiano grazie ad una splendida volata del friulano Davide Cimolai. La vittoria di Cimolai arriva dopo una prima parte di stagione in cui non era minimamente riuscito ad avvicinare i risultati dello scorso anno quando s'impose al Trofeo Laigueglia ed in una tappa della Parigi-Nizza: fin qui Cimolai aveva ottenuto solo tre piazzamenti tra i primi 10, ma sempre quando davanti c'era una fuga, oggi però che c'era in palio il successo non ha fallito anche se il brivido di non riuscire a prendere i battistrada c'è stato.

Martin recupera ancora, poi via alla fuga
Come già avevamo segnalato anche ieri, la tappa odierna proponeva un traguardo volante ad abbuoni dopo appena 10 chilometri di gara: come prevedibile la Etixx-Quick Step ha di nuovo lavorato per tenere il gruppo compatto e ancora una volta il primo a passare la linea è stato l'irlandese Daniel Martin che ha preceduto Philippe Gilbert e Romain Bardet. Superato lo sprint intermedio è partita la battaglia furiosa per andare in fuga e ancora una volta c'è voluta più di un'ora per vedere un gruppo finalmente rilassato: al chilometro 55 i primi ad evadere dal gruppo sono stati Cameron Meyer (Dimension Data) e Rudy Molard (Cofidis), ma a questa coppia si sono presto accodati anche Petr Vakov (Etixx), Esteban Chaves (Orica), Laurens Ten Dam (Giant), Axel Domont (AG2R), Ryder Hesjedal (Trek), Bert-Jan Lindeman (Lotto NL), Alex Howes (Cannondale), Marco Minnaard (Wanty) e per ultimo Romain Hardy (Cofidis).

Gli undici uomini in fuga sono arrivati a toccare un vantaggio massimo di sei minuti dopo 75 dei 197 chilometri in programma: la Lampre si è messa subito a dettare l'andatura in gruppo coadiuvata dalla IAM Cycling e saltuariamente da uomini della Giant-Alpecin e della Lotto Soudal mentre la Sky non si è fatta vedere anche perché Ben Swift non ha preso il via oggi nonostante la tappa favorevole. A circa 60 chilometri dall'arrivo il ritardo dalla testa della corsa era già sceso nell'ordine dei due minuti e lì si è stabilizzato con i fuggitivi che hanno avuto la forza di accelerare mentre l'inseguimento del gruppo non era più particolarmente organizzato.

Meyer, Lindeman, Vakoc e Molard scatenati ma non basta
A 44 chilometri dal traguardo un secco cambio di ritmo di Meyer, Domont e Lindeman ha provocato la prima selezione tra i battistrada con Alex Howes ed un deludente Ryder Hesjedal che sono stati costretti ad alzare bandiera bianca. Passati da undici a nove, i fuggitivi hanno continuato a spingere a tutto, ma lo stesso hanno fatto da dietro le squadre dei velocisti (Lampre, IAM, Lotto e FDJ su tutte) che ai meno 15 si erano riavvicinate ad appena 37": un lungo tratto tortuoso ed abbastanza ondulato ha però favorito gli attaccanti che pur perdendo per strada Chaves, Hardy e Minnaard sono addirittura riusciti a guadagnare terreno arrivando a otto chilometri dal traguardo con la possibilità di difendere ancora 43".

Ai meno 6 si sono staccati dalla testa della corsa anche Domont e Ten Dam, lasciato così davanti solo Cameron Meyer, Bert-Jan Lindeman, Petr Vakoc e Rudy Molard che però non ne hanno voluto sapere di arrendersi prima del tempo: allo striscisione dei 3000 metri dal traguardo sono transitati con un vantaggio di appena 10" che si è dimezzato nel chilometro successivo. Al triangolo rosso dell'ultimo chilometri il ricongiungimento tra i quattro irriducibili battistrada ed il plotone era praticamente un fatto ormai compiuto, ma un paio di rotonde hanno dato un'ulteriore piccola illusione agli uomini di testa: Cameron Meyer, forte della sua esperienza da pistard, ha tentato un numero solitario negli ultimi 800 metri senza fortuna, Vakoc e Lindeman hanno provato comunque a lanciare la volata ma da dietro il gruppo è rinvenuto proprio in pieno sprint con gli uomini più veloci che si sono giocati in successo.

Cimolai regala alla Lampre la prima vittoria del 2016
Davide Cimolai è stato bravissimo a sfruttare il lavoro degli Orica-GreenEDGE poi quanto si è lanciato in prima persona non ha lasciato scampo ai rivali: vittoria nettissima e finalmente una gioia per la Lampre-Merida che oggi si è veramente meritata questo risultato lavorando a lungo durante la tappa e conducendo il gruppo in tutte le fasi più calde. Alle spalle di Cimolai il secondo posto è andato al tedesco Nikias Arndt della Giant-Alpecin mentre terzo è arrivato il belga Tosh Van der Sande della Lotto Soudal: bravissimi Vakoc e Lindeman, ancora capaci di chiudere tra i primi 10 dopo la lunga fuga (sesto e nono rispettivamente), mentre un po' di confusione c'è stata tra gli Orica che hanno piazzato Simon Gerrans e Daryl Impey al quarto e quinto posto, segno che forse qualcosa nel finale non ha funzionato a dovere.

Alla vigilia dell'ultima tappa sul circuito del Montjuic, la classifica generale vede sempre Nairo Quintana in testa con 7" di vantaggio su Alberto Contador, 17" su Richie Porte mentre Daniel Martin con altri tre secondi di abbuoni recuperati ad un traguardo volante s'è portato a 18" di ritardo dalla vetta: domani gli otto passaggi sulla collinetta olimpica di Barcellona 1992 possono creare un finale aperto e spettacolare ma attenzione ancora ai traguardi volanti perché l'organizzazione ne ha piazzato uno solo 8300 metri dopo la partenza e proprio Martin potrebbe approfittarne per andare ad insidiare il podio di Porte.

Sebastiano Cipriani

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