Volta a Catalunya 2016: Nacer, stavolta la catena non fa i capricci - Bouhanni vince in volata davanti a Swift e Impey. Gasparotto quarto e primo degli italiani
Versione stampabileSabato pomeriggio in Via Roma a Sanremo era uno dei corridori più delusi e arrabbiati per un salto di catena in piena volata che gli era costato come minimo il podio, oggi Nacer Bouhanni è riuscito subito a trovare un parziale riscatto aggiudicandosi in volata la tappa d'apertura della Volta a Catalunya: lo sprinter della Cofidis è oggettivamente una spanna sopra a tutti i rivali che ha nella corsa spagnola ma vincere da grande favorito non è mai semplice e oggi anche la squadra si è dimostrata all'altezza del difficile compito che si trovata a svolgere. Per Bouhanni si tratta della terza vittoria stagionale dopo i precedenti centri alla Ruta del Sol e alla Parigi-Nizza.
Tre corridori in fuga dal nono chilometro
La tappa di oggi, con partenza e arrivo a Calella, stimolava le fantasie dei velocisti nonostante un tracciato di 175.8 chilometri che prevedeva ben cinque gran premi della montagna, compreso il Coll Formic di prima categoria a circa 56 chilometri dal traguardo. Memori dell'esperienza dell'anno scorso, il rischio era che potesse arrivare subito una fuga da lontano visto che in sostanza solo la Cofidis poteva avere un reale interesse a tenere chiusa la corsa: dopo un primo tentativo a vuoto, la fuga buona è partita dopo 9 chilometri e ha visto come protagonisti Boris Dron (Wanty), Lluís Mas (Caja Rural) e Cameron Meyer (Dimension Data) che sono riusciti a toccare un vantaggio massimo di sei minuti dopo 50 chilometri di gara.
Nella prima parte di gara, oltre alla fuga di Dron, Mas e Meyer, ci sono stati anche i ritiri di Kris Boeckmans, tornato in gruppo venerdì dopo la spaventosa caduta alla Vuelta 2015, e soprattutto quello dell'olandese Wilco Kelderman, nono l'anno scorso alla Volta a Catalunya. Intanto la Cofidis non si è fatta sorprendere dall'azione dei battistrada e si è subito messa a lavorare, dimezzando il distacco dalla testa della corsa nel giro di altri 50 chilometri: ma sul Coll Formic l'andatura del plotone è aumentata ancora sotto l'impulso degli uomini della Movistar e Dron, Mas e Meyer sono stati definitivamente ripresi in discesa a circa 50 chilometri dal traguardo.
Ancora attacchi negli ultimi 40 chilometri
Con ancora da affrontare una salita di seconda categoria ed una di terza, era facile immaginare a questo punto altri attacchi ed infatti il primo a muoversi è stato il belga Louis Vervaeke (Lotto Soudal) che ai meno 41 è partito tutto solo guadagnando sulla strada bagnata una trentina di secondi di vantaggio sugli inseguitori: dopo una decina di chilometri sono usciti dal gruppo all'inseguimento di Vervaeke anche Matthias Frank (IAM), Brent Bookwalter (BMC), Maxime Bouet (Etixx), Carlos Verona (Etixx), Axel Domont (AG2R) e Georg Preidler (Giant) ma neanche il tempo di rientrare sulla testa che sulle pendici dell'Alt de Collsacreu, a 20 chilometri dall'arrivo, il gruppo s'è ricompattato un'altra volta.
Ci prova Roche ma non si sfugge alla volata
Prima dell'arrivo c'è stato ancora spazio per un altro paio di tentativi solitari: ai meno 7 ci ha provato il tedesco Bjorn Thurau, poi ai meno 5 è uscito dal gruppo l'irlandese Nicolas Roche, sempre molto attivo quando corre da queste parti, che ha guadagnato una decina di secondi ma si è arreso proprio all'ultimo chilometro con le squadre dei velocisti ormai lanciate. La Cofidis ha impostato un ottimo treno ma ad un certo punto Bouhanni ha lasciato la ruota del fido Soupe per mettersi in scia a Ben Swift, anche lui grande protagonista 48 ore fa a Sanremo: il testa a testa si è velocemente risolto a favore del francese che si è imposto con grande autorità proprio davanti al britannico della Sky. Bravo il nostro Enrico Gasparotto che è stato il lotta per il podio fino all'ultimo metro ma è stato preceduto da Daryl Impey di pochi centimetri per la terza posizione.
Questa prima tappa della Volta a Catalunya è risultata anche fatale per alcuni uomini di classifica che si sono ritrovati subito fuori dai giochi: Rohan Dennis ha tagliato il traguardo con 6'12", più indietro ancora (6'43") sono arrivati invece Ryder Hesjedal e soprattutto Tom Dumoulin che comunque era reduce dall'influenza e dall'intera giornata di ieri trascorsa in aeroporto tra scioperi, ritardi e cancellazioni.