Vuelta a Andalucía 2016: Alejandro alla Ruta è ancora Embatido - Un Valverde in formato GT spiazza tutti attaccando in salita: 4a edizione vinta in 5 anni. Sul podio Van Garderen e Mollema
- Alejandro Valverde Belmonte
- Bauke Mollema
- Brent Bookwalter
- Daniel Navarro García
- Fabio Felline
- Filippo Pozzato
- Gianni Moscon
- Jérôme Baugnies
- Manuele Boaro
- Mikel Nieve Ituralde
- Nicolas Roche
- Rafal Majka
- Rafal Majka
- Roman Kreuziger
- Rubén Fernández Andújar
- Simon Geschke
- Simon Geschke
- Tejay Van Garderen
- Tim Wellens
- Wilco Kelderman
- Wilco Kelderman
- Wouter Poels
- Uomini
Sarà per la posizione nel calendario coincidente con un ottimo stato di forma, fatto sta che Alejandro Valverde ha sviluppato un feeling con la Vuelta Andalucía che ha un che di morboso: è il suo quarto successo di fila nella corsa a tappe spagnola, considerando che l'anno scorso ha preferito il Tour of Oman. Si riappacifica per il "tradimento" con una prestazione da urlo in salita, nella quale si è giocato le sue carte da scalatore puro, attaccando a mani basse quando mancano 7 km alla vetta dell'Alto de Peñas Blancas, traguardo dell'ultima tappa.
Tappa vivace, Wellens e Roche tentano da lontano
È un bel disegno quello dell'ultima tappa andalusa: 171 km da San Roque a Peñas Blancas, dei quali 55 solo di salite; 4 i passi da scalare prima dell'arrivo, l'ultimo è sempre Peñas Blancas, ma scalato dal più lungo morbido versante opposto. In più la classifica, disegnata solo ieri dalla cronometro di Alhaurín, è piuttosto corta e ogni movimento è da tenere sott'occhio. Accade dunque che il ritmo è sempre alto e la fuga non riesca proprio a partire ( si segnalano anche Manuele Boaro e Pippo Pozzato, tra i promotori di un tentativo in 13). Sulla terza ascesa, il Puerto Espiritu Rojo di 2a categoria, si forma un terzetto che riesce a prendere margine: si tratta di Simon Geschke (Giant-Alpecin), Tim Wellens (Lotto Soudal) e Rubén Fernández (Movistar), che guadagnano 1'30". La caduta di Geschke e Fernández in discesa condiziona però il tentativo: Wellens è costretto a proseguire da solo e scollina a Peñas Blancas con 30" di vantaggio su un gruppo già abbastanza selezionato. In discesa, lo riprendono Nicolas Roche (Sky) e Jérôme Baugnies (Wanty), anche grazie a un dritto di Wellens. Non cambia molto per la BMC, che controlla i tre tenendoli a vista e chiude uscendo da Estepona, all'inizio della salita finale, quando mancano 14 km al traguardo.
Scatto secco di Alejandro, Van Garderen reagisce
La prima parte di salita è animata da tentativi velleitari di Jelle Vanendert e Luis Ángel Maté, facili prede di Vasil Kiryenka in testa al gruppo. È infatti la Sky a prendere in mano la corsa, formando un trenino con un trentino (il bravissimo Gianni Moscon), il basco Mikel Nieve e Wout Poels, l'uomo designato per far la corsa visto il recente successo alla Volta Valenciana. Sono già pochi davanti quando Kiryenka si sfila ed è Moscon a dover rispondere all'attacco di Daniel Moreno, che ricordiamo, da quest'anno offre i suoi servigi alla Movistar, esaurendo così il suo compito. C'è dunque in testa Mikel Nieve quando, a 7 km dall'arrivo, Alejandro Valverde parte secco e nessuno ha la voglia e le energie per rispondere. Guadagna rapidamente, il murciano, fino ad arrivare a sfiorare il minuto di margine, abbondantemente oltre i 22" che lo separavano in mattinata da Tejay. Il quale non ha intenzione di starsene con le mani in mano, e saggiamente comincia la sua rincorsa con una cronometro a 3 km dall'arrivo, allungo coi soli Bauke Mollema e Rafal Majka alla ruota.
Mollema si guadagna il podio. Caruso miglior scalatore
Ma Valverde non è l'ultimo arrivato, e nel finale ha ancora fondo per limitare il recupero dei rivali. Dietro, Van Garderen raschia il fondo del barile, Mollema e Majka se ne accorgono e lo staccano all'ultimo chilometro, per guadagnare terreno in classifica. Valverde concluderà con 36" su Mollema, 42" su Majka e 48" su Van Garderen. Per Bauke Mollema è un secondo posto prezioso, che gli permette di agguantare il podio a scapito di altri due olandesi, Wilco Kelderman (settimo a 1'16") e l'abbastanza deludente Poels, 11esimo a 1'44". La classifica finale vede dunque Valverde vincere con 26" su Van Garderen, 52" su Mollema e 56" su Kelderman. Quinto e sesto posto per il duo Tinkoff Majka (1'11") e Kreuziger (1'37"), poi Poels (1'42"), un bravissimo Boowkalter (2'03"), abile oggi a restare fino ai 3 km assieme al capitano Van Garderen. Chiudono la top ten due spagnoli: Daniel Navarro (2'14") e Mikel Nieve (2'45"), a pari tempo con Matè. Il migliore italiano è Fabio Felline, 14esimo di tappa e nella classifica finale: 3' esatti presi oggi da Valverde, 3'19" il ritardo in classifica. Una buona prova per il torinese che conferma la sua indole da corridore completo e tenace in salita. Oltre a Felline, Moscon, Bennati e Gatto, l'altro italiano che torna a casa con una piccola soddisfazione è Damiano Caruso: il sicliano, gregario di Van Garderen per l'occasione, era leader della classifica scalatori alla partenza della tappa, ed ha potuto approfittare del ruolo di gregario per racimolare 5 punticini necessari a scongiurare il ribaltone di Tim Wellens.