Tour of Oman 2016: Kristoff vince e già non fa più notizia - Battuti Hofland e Jans, Oss (nono) migliore italiano, Boasson Hagen resta leader. Domani Green Mountain
Fa talmente non notizia che potrebbe essere pubblicata tra le brevi in cronaca: una nuova vittoria di Alexander Kristoff, ottenuta nella terza tappa del Tour of Oman, la Al Sawadi Beach-Naseem Park, 176 km altimetricamente facili ma esposti al vento del deserto e - nel caso di oggi - anche a violenti scrosci temporaleschi. Per il norvegese della Katusha siamo già a 4 vittorie stagionali (su 8 tappe disputate, 5 in Qatar e 3 finora in Oman), il che fa del fortissimo vincitore dell'ultimo Fiandre il plurivincitore in gare UCI, a pari merito col francese Adrien Petit che ha fatto incetta di successi alla Tropicale Amissa Bongo.
Oggi a Naseem Park Kristoff si è facilmente messo dietro nell'ordine Moreno Hofland (LottoNL), Roy Jans (Wanty), Mike Teunissen (LottoNL), Jean-Pierre Drucker (BMC), Zico Waeytens (Giant), Berden De Vries (Roompot), Robin Stenuit (Wanty), Daniel Oss (BMC), nono e primo degli italiani, e al decimo posto il leader della classifica Edvald Boasson Hagen (Dimension Data). Subito fuori dai 10 Andrea Guardini (Astana) e Marco Canola (UnitedHealthCare).
Fuga di 5 uomini, poi solo volata; e domani Green Mountain
C'è da dar conto della fuga del giorno, partita intorno al terzo chilometro di tappa e composta da cinque uomini: i belgi Kenny Dehaes (Wanty) e Kenneth Van Rooy (Topsport), gli olandesi Ivar Slik e Brian Van Goethem (entrambi della Roompot) e l'australiano Jordan Kerby (Drapac). Il quintetto ha sfiorato i 4' di vantaggio massimo, poi si è disunito e ha cominciato a perdere pezzi: dapprima Van Rooy è stato fatto fuori da una foratura, quindi anche Dehaes si è staccato tra raffiche di vento che non aiutavano certo la compattezza dell'azione dei battistrada.
Sul finire della tappa, col gruppo ormai incombente, Van Goethem ha disperatamente tentato di giocarsi il tutto per tutto allungando da solo, ma anche per lui non c'è stato niente da fare, e il gruppo gli è piombato addosso a 9 km dalla conclusione, pronto allo sprint generale.
La classifica dopo la vittoria di Kristoff non cambia praticamente per niente, almeno per ciò che riguarda le prime posizioni: guida sempre Boasson Hagen con 4" su Vincenzo Nibali (Astana), 6" su Greg Van Avermaet (BMC) e Romain Bardet (AG2R), 8" su Serge Pauwels (Dimension Data), 10" su Rui Costa (Lampre), Jakob Fuglsang (Astana), Domenico Pozzovivo (AG2R) e Davide Rebellin, 16" su Patrick Konrad (Bora) e Tom Dumoulin (Giant), 24" su Gianluca Brambilla (Etixx).
Domani l'atteso arrivo in salita di Green Mountain, al termine di una tappa di 177 km che partirà dalla Knowledge Oasis della capitale Muscat. La salita conclusiva, già di per sé dura per essere appena a metà febbraio, sarà ancora più tosta rispetto alle scorse edizioni, visto che si arriverà ancora più in alto: la classifica domani pomeriggio sarà completamente stravolta.