Volta Valenciana 2016: Stijn li mette tutti nel sacc(hett)o - Vandenbergh attacca nel finale e vince. Classifica a Wout Poels, Fabio Aru chiude sesto
- Alexander Porsev
- Beñat Intxausti Elorriaga
- Daniel Navarro García
- Diego Rosa
- Dylan Groenewegen
- Eduard Prades Reverte
- Fabio Aru
- Ion Izagirre Insausti
- Ion Izagirre Insausti
- Javier Moreno Bazán
- Jesús Herrada López
- Jonas Vangenechten
- Leopold Konig
- Luis León Sánchez Gil
- Matti Breschel
- Mirco Maestri
- Nacer Bouhanni
- Nicola Ruffoni
- Raymond Kreder
- Sonny Colbrelli
- Stijn Vandenbergh
- Wouter Poels
- Uomini
Volata doveva essere, nell'ultima tappa della Volta a la Comunitat Valenciana 2016, una passerella tra le strade di Valencia. Ma volata non è stata, per merito di un grandissimo Stijn Vandenbergh (Etixx-Quick Step), che con un numero da finisseur si è presentato sul traguardo da solo, a braccia alzate, dopo aver lasciato per strada un comunque da applausi Mirco Maestri; il neoprofessionista della Bardiani CSF è stato bravissimo a lanciare l'azione decisiva, ai meno dodici km dal traguardo, un'azione sulla quale nessuna squadra ha avuto la forza e la convinzione di chiudere.
Ci provano anche Boonen e Terpstra, ma la fuga non prende piede
La tappa era partita in maniera tutt'altro che tranquilla per i componenti del gruppo: il forte vento alla partenza lasciava presagire uno sviluppo problematico almeno nelle prime fasi, e così è stato. I primi tentativi di fuga subito allungavano e mettevano alla prova i corridori già frustati dalle folate, ed elevato era il ritmo nella prima ora. Almeno fino ad una caduta che ulteriormente creava scompiglio, spezzando in due il gruppo, dal quale sono poi venuti fuori lo spagnolo Aritz Bagües (Euskadi Basque Country-Murias), il rumeno Sebestyen Szabolcs (Tusnad Cycling Team), il belga Kevin Van Melsen (Wanty-Groupe Gober) e il nostro Marco Tizza (D'Amico-Bottecchia); questi quattro sono poi stati raggiunti dal polacco Maciej Paterski (CCC Sprandi Polkowice), dallo spagnolo Ibai Salas (Burgos-BH) e dallo svizzero Nico Brüngger (Team Roth). Sull'azione rientravano due corridori abituati al vento come i capitani della Etixx-Quick Step Tom Boonen e Niki Terpstra (insieme a Francisco Ventoso del Movistar Team) ma l'ottimo lavoro fatto dal Team Sky nel tenere in ordine la situazione ricompattava il gruppo.
Nuovi tentativi si sono profilati all'orizzonte: a prendervi parte erano prima gli spagnoli Jesús Del Pino (Burgos-BH), Mikel Iturria (Euskadi Basque Country-Murias) e Victor De la Parte (CCC Sprandi Polkowice), con l'olandese Huub Duyn (Roompot Oranje Peloton), il portoghese André Gonçalves (Caja Rural-Seguros RGA), il russo Roman Maikin (Gazprom-RusVelo), e l'ancora attivo Kevin Van Melsen; il gruppo non lasciava fare, lasciando loro al massimo un minuto e mezzo e andando a riprendenderli ai meno 46 km dall'arrivo, in fondo alla discesa dell'unica salita di giornata, l'Alto Oronet, sul quale era transitato per primo De La Parte.
Maestri tenta il colpaccio, Vandenbergh ci riesce. A Poels la corsa
Rientrato a Valencia il gruppo veniva ancora una volta investito dal vento, ed ancora una volta si frazionava in due gruppetti, divisi da una trentina di secondi. Tutto comunque lasciava presagire uno sprint a ranghi compatti, con la Cofidis, Solutions Crédits vigile in testa per tenere nelle posizioni buone ed eventualmente lanciare il suo velocista, Nacer Bouhanni. Sottovalutavano probabilmente gli uomini in rosso il tentativo ai meno dodici km di Mirco Maestri, non suonava l'allarme quando sull'italiano si riportava Stijn Vandenbergh. I due, dandosi cambi regolari, arrivano a guadagnare trenta secondi, che scendevano poi a venti in prossimità dei meno cinque all'arrivo, quando Maestri finiva la benzina e Vandenbergh allungava, pedalando anche con qualche rischio quando una busta di plastica gli si infilava nel forcellino, per fortuna non dal lato del deragliatore posteriore.
Andava così a ottenere la sua terza vittoria in carriera il belga della Etixx-Quick Step, che per l'ultima volta aveva alzato le braccia nel 2007 (con la classifica generale del defunto Tour of Ireland); poi arrivava il gruppo, che intanto aveva ripreso Maestri, per la volata, con Dylan Groenewegen (Team LottoNL-Jumbo) secondo e Raymond Kreder (Roompot Oranje Peloton) terzo; solo quarto Nacer Bouhanni (Cofidis, Solutions Crédits), forse mal supportato dalla sua squadra negli ultimissimi chilometri. Tra i primi 10 di giornata si sono poi piazzati il belga Jonas Vangenechten (IAM Cycling), il russo Alexander Porsev (Team Katusha), l'azzurro Sonny Colbrelli (Bardiani CSF) settimo, il danese Matti Breschel (Cannondale Pro Cycling), l'altro azzurro Nicola Ruffoni (Bardiani CSF) nono e lo spagnolo Eduard Prades (Caja Rural-Seguros RGA).
Nessun cambiamento nella classifica generale, con Wouter Poels (Team Sky) che ottiene la sua prima vittoria in una breve corsa a tappe; con lui salgono sul podio Luis León Sánchez (Astana Pro Team), che ha concluso a 46", e Beñat Intxausti (Team Sky), terzo a 56". Nella top 10 terminano Ion Izagirre (Movistar Team) a 1'10", Javier Moreno (Movistar Team) a 1'10"; Fabio Aru (Astana Pro Team) sesto a 1'26", Diego Rosa (Astana Pro Team) settimo a 1'27", Jesús Herrada (Movistar Team) a 1'31", Daniel Navarro (Cofidis, Solutions Crédits) a 1'34" e Leopold König (Team Sky) a 1'50".