World Tour 2016: IAM e la politica dei (forse troppo) piccoli passi - Il sodalizio elvetico spera che Mathias Frank faccia bene al Tour ma non ha irrobustito la formazione
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IL ROSTER |
IL CAPITANO![]() Nell'individuare un capitano che spicchi sui compagni, nella compagine elvetica, non possiamo che puntare su Mathias Frank, sulla sua esperienza e la sua buona attitudine a ben figurare in alcune corse importanti. In particolare, in carriera lo svizzero ha conquistato buoni risultati soprattutto nelle corse di casa, con il podio sfiorato al Romandia 2014 (fu quarto) e centrato al Tour de Suisse dello stesso anno (fu secondo, ma lottò per la vittoria fino alla fine). Nel 2015 è salito agli onori delle cronache con una top ten al Tour de France (ottavo), e da lì ripartirà: proverà a migliorare quel piazzamento, ben conscio che il podio rimarrà un obiettivo probabilmente irraggiungibile, ma motivato a ottimizzare la sua regolarità nella gara più importante al mondo. Del resto due top ten consecutive alla Boucle sarebbero anche una buona leva in sede di discussione contrattuale. |
LO STAFF |
DA SEGUIRE Sarà la spalla di Frank in alcune corse, ma Jarlinson Pantano ha anche la possibilità di far bene in proprio, soprattutto se riuscirà a indovinare la giornata giusta in qualche tappa di montagna nei grandi giri. Su tuttìaltro terreno, la volata, Matteo Pelucchi è chiamato a dare continuità e consistenza a risultati che a volte riescono ad essere ottimi (nel 2015 ha annusato una vittoria al Giro, l'anno prima la centrò invece alla Tirreno). Nell'attesa che Heinrich Haussler ritrovi qualche lampo del tempo che fu, e che Martin Elmiger apponga il suo timbro in qualche semiclassica ben tirata, vedremo se il veloce Leigh Howard troverà nuovi spunti con la nuova maglia dopo aver deluso abbastanza nei primi anni di carriera. Della vecchia guardia, Dries Devenyns proverà a farsi vedere nelle classiche delle pietre, mentre il neoarrivato Oliver Zaugg dovrà rinverdire i fasti di un Lombardia vinto in maniera sorprendente nel 2011.
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Il mercato | |
INGAGGI |
VOTO Persi due degli uomini simbolo, i due amicissimi Pineau (ritirato) e Chavanel (tornato in Francia), la IAM Cycling non si è più di tanto sforzata per trovare sul mercato nuovi punti di riferimento, ma nemmeno gregari che possano supportare al meglio Frank al Tour. Zaugg è un corridore che in carriera ha avuto un unico vero picco, per il resto è abbastanza votato al gregariato. Howard e Stake Laengen sono ancora quasi giovani ma fin qui non hanno evidenziato colpi che possano far pensare a un'esplosione prossima ventura. L'unico ingaggio su cui poter spendere due euro di speranza è Oliver Naesen, 25enne belga che in patria (nell'ottima Topsport) ha lasciato intravedere cose egregie, con un paio di vittorie nel 2015 (tra cui la Poly Normande) e soprattutto una buona esperienza nelle classiche più dure: tornerà utile tra marzo e aprile. In definitiva, un mercato abbastanza moscio per gli svizzeri. 4,5 |
CESSIONI |