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Pagellone Donne 2015: Una stagione, due grandi regine - Armitstead e Van der Breggen su tutte, anche Elisa Longo Borghini in bella evidenza

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Armitstead e Van der Breggen a Richmond, sono state loro le grandi protagoniste del 2015 @ Bettiniphoto

Elizabeth Armitstead - 9.5
L'anno scorso la conquista della sua prima Coppa del Mondo aveva segnato una svolta della carriera dell'atleta britannica, quest'anno Lizzie è andata oltre ripetendosi in Coppa (vincendo a Cittglio, Philadelphia e Plouay) e andando a conquistare a Richmond la maglia iridata di campionessa del mondo al termine di una gara praticamente perfetta nonostante fosse rimasta senza compagne di squadra a grande distanza dall'arrivo. Due piccoli incidenti di percorso le hanno impedito di vincere ancora di più in questo fantastico 2015: ad aprile un malanno l'ha debilitata subito prima della Freccia Vallone, a giugno invece c'è stato l'assurdo infortunio all'Aviva Women's Tour quando al termine della prima tappa (vinta) si schiantò contro i fotografi; da questo contrattempo riuscì a riprendersi in tempo per vincere il campionato nazionale, ma la condizione non era quella ideale per rendere al meglio al Giro Rosa dove quindi s'è messa a disposizione della compagna Megan Guarnier senza mai mettersi in evidenza a livello individuale

Anna Van der Breggen - 9
Ha vinto la Freccia, il Giro Rosa e la Course by le Tour più qualcosa d'altro ed è salita sul podio di tutte le prove dei Campionati del Mondo di Richmond, terza nella cronosquadre, seconda a cronometro e su strada: una stagione strepitosa e grazie a lei RaboLiv e Olanda non hanno sentito la mancanza di Marianne Vos. Tanti anche i piazzamenti per via del fatto che non è velocissima ma in alcuni casi (due in particolare) ha dimostrato anche poca lucidità tattica: scellerata la gestione del finale ai Giochi Europei di Baku dove poi è arrivata terza e male anche a Plouay quando si trovava in lotta per la Coppa del Mondo generale ed è finita con l'autosabotarsi tirando la volata alle sue rivali. Nel 2016, con il ritorno di Marianne Vos, sarà interessante vedere le gerarchia in casa RaboLiv

Jolien D'Hoore - 8
Ha chiuso il 2015 al primo posto come numero di vittorie in campo internazionale, tredici: la 25enne velocista belga è cresciuta molto al primo anno nella Wiggle Honda e nei propri successi è riuscita ad abbinare qualità e quantità. In Coppa del Mondo ha vinto la Ronde Van Drenthe e Vargarda arrivando in testa alla classifica all'ultima prova stagionale, Plouay: non è la corsa più adatta a lei, ma non è stato bello non presentarsi neanche al via per non compromettere la preparazione per il Mondiale (dove è arrivata comunque lontana dalle prime). L'unico altro passaggio a vuoto è stato al Giro Rosa dove non è mai riuscita a sprintare. Per i Giochi Olimpici di Rio, visto che il percorso su strada è troppo impegnativo per una velocista, ha deciso di concentrarsi sulla pista mentre potrà essere una delle favorite al Campionato del Mondo di Doha

Elisa Longo Borghini - 8
L'impresa al Giro delle Fiandre è stata fantastica e da sola vale praticamente una stagione: in più l'ossolana ci aggiunge anche il Giro dell'Emilia e la Route de France con due successi di tappe, compreso quello sull'ormai celebre salita di La Planche des Belles Filles. Elisa però si è espressa a buoni livelli durante tutto l'arco della stagione come dimostrano anche il 3° posto alla Strade Bianche, 4° a Cittiglio, 2° a Philadelphia, 8° al Giro e 5° in Olanda. Il suo tallone d'achille continua ad essere (e probabilmente sarà per sempre) la volata che le impedisce di vincere di più: al Mondiale di Richmond s'è superata nel finale ma il podio le è sfuggito per questione di centimetri e s'è dovuta accontentare del quarto posto. Nel 2016 il percorso iridato di Doha non farà per lei, discorso diverso invece per Rio che sarà l'obiettivo primario per lei come per tante altre

Megan Guarnier - 8
L'atleta americana della Boels-Dolmans è forse la sorpresa più grande del 2015, perché è vero che in passato si era già espressa a buoni livelli ma non era facile scommettere un tale salto di qualità a 30 anni. Il primo grande exploit arriva subito alla Strade Bianche, attacco da lontano e vittoria in solitaria: gli strappi brevi e ripidi la esaltano e arrivano anche un terzo posto alla Freccia Vallone e un quarto all'Emakumeen Bira. Al Giro Rosa vince la tappa di San Fior, ottiene quattro secondi posti di tappa e veste per sei giorni la maglia rosa: alla fine chiude terza in classifica generale e nel 2016 potrebbe essere una cliente pericolosissima per tutte. L'ultimo obiettivo è il Mondiale casalingo di Richmond: nel finale non è la più veloce (ma ferma non è) e arriva una medaglia di bronzo che vale quasi quanto una vittoria

Emma Johansson - 7.5
La 32enne svedese è una ciclista incredibile, molto generosa ed è sempre lì davanti a giocarsela. Nel 2015 Johansson si porta a casa il Giro di Turingia ed il Giro del Belgio, la Durango-Durango e due tappe all'Emakumeen Bira dove è terza nella generale: tantissimi i piazzamenti di contorno, al Mondiale ci prova ancora ma per la sesta volta in carriera chiude in top5 senza vincere (è quinta). Nell 2016 per il suo ultimo anno in sella passerà alla Wiggle Honda

Lisa Brennauer - 7.5
Non ripete il 2014 ma nel complesso la sua è un'ottima annata: non adatta alle grandi montagne, sta migliorando in volata e tra le sue nove vittorie ci sono ben tre corse a tappe, Energiewacht Tour, Aviva Women's Tour e Boels Holland Tour. Con la maglia iridata di campionessa del mondo a cronometro va a segno in tre occasioni ma a Richmond non riesce a ripetersi e termina terza ad appena 6" da Linda Villumsen

Ashleigh Moolman - 7.5
La scalatrice sudafricana chiude per la prima volta nella top10 della classifica UCI, un risultato di grande prestigio. Nel 2015 è stata protagonista da febbraio a novembre, iniziando con il dominio ai campionati nazionali e continentali e chiudendo con il successo alla 94.7 Cycle Challenge, la prima corsa femminile africana di categoria 1.1; in mezzo quasi una maledizione con i quarti posti a Strade Bianche, Freccia Vallone, Giro Rosa e Plouay più i secondi posti all'Emakumeen Bira e al Giro dell'Emilia... nel 2016 si meriterebbe davvero un grande successo

Lucinda Brand - 7
A 26 anni l'olandese della RaboLiv realizza la miglior stagione della sua carriera confermando buone doti di passista e attaccante, e migliorando molto lo spunto in volata: al campionato nazionale conquista il suo secondo titolo in carriera imponendosi per distacco poi due belle perle al Giro Rosa (con un giorno in maglia rosa anche), la prima a Mantova regolando le compagne di fuga, la seconda con un bel numero individuale nell'impegnativa tappa ligure con arrivo a Loano.

Katarzyna Niewiadoma - 7
Una delle rivelazioni della stagione, anche se in passato aveva già dato cenni di possedere grandissime qualità. La 21enne scalatrice polacca si guadagna spazio in squadra sfruttando anche l'assenza di Marianne Vos, ma i risultati le danno ragione: brillante alla Strade Bianche e alla Freccia (sesta e quinta rispettivamente), arriva al top tra giugno e luglio con la vittoria all'Emakumeen Bira, l'argento ai Giochi Europei di Baku ed il quinto posto finale al Giro Rosa (maglia bianca). Ma anche il suo buon momento prosegue anche dopo questi bei risultati con la vittoria al Campionato Europeo Under 23 ed il settimo posto al Mondiale di Richmond: una ragazza con un grande futuro davanti a se

Pauline Ferrand-Prévot - 6
Se la maglia iridata portasse veramente sfortuna, la giovane ragazza francese non sarebbe al sicuro in alcun angolo del pianeta. Almeno per quanto riguarda la strada, il 2015 di PFP non è stato certo memorabile con un problema fisico a inizio giugno che ha compromesso l'avvicinamento al Giro Rosa: alla fine in tutta la stagione ha vinto il Campionato Francese su strada e la tappa di Aprica al Giro dove ha chiuso poi sesta in classifica generale ma senza mai essere in lotta per il podio. Nelle gare di un giorno ha fatto seconda a Cittiglio, sesta al Mondiale, settima al Fiandre e ottava alla Freccia: è mancato un grande acuto che è quello che ci si aspetta da lei pur avendo appena 23 anni

Elena Cecchini - 6.5
Atleta in grande crescita che nell'ultimo anno ha ottenuto quattro top10 in Coppa del Mondo. Nelle classiche e sui percorsi misti in generale lei c'è quasi sempre ma, purtroppo, non basta ancora per vincere: in salita se la cava ma non è una scalatrice, in volata è rapida ma non è una velocista e questo lo paga un po' in termine di vittorie. Nel complesso nel 2015 sono arrivati due successi: accanto al bis tricolore a Superga in una giornata gestita al meglio dal punto di vista tattico e fisico, Cecchini ha vinto anche la 2a tappa del Festival Elsy Jacobs in Lussemburgo. Ha solo 23 anni e nel 2016 alla Canyon potrebbe fare un bel salto di qualità

Giorgia Bronzini - 6.5
Quattro vittorie sono probabilmente poche per un'atleta con le sua caratteristiche, ma se tra queste c'è una prova di Coppa del Mondo (il Tour of Chongming Island in Cina) allora il bilancio diventa automaticamente positivo. Il rimpianto più grande è quello del Mondiale di Richmond dove un problema al cambio l'ha appiedata a 300 metri dall'arrivo: magari il risultato non sarebbe cambiato, ma non si può mai sapere e poi quell'infinito rettilineo americano non ricordava un po' quelli di Geelong e Copenhagen?

Barbara Guarischi - 7.5
Per la 25enne velocista lecchese il 2015 è stato davvero l'anno della svolta: con il passaggio alla Velocio-SRAM è arrivato anche un bel salto di qualità che le ha permesso di vincere per la prima volta in carriera sia una tappa del Giro Rosa (sul traguardo di Ljubljana), sia una prova di Coppa del Mondo, lo Sparkassen Giro di Bochum. La ciliegina sulla torta arriva al Campionato del Mondo di Richmond dove Guarischi fa parte del sestetto vincente della prova contro il tempo a squadre: sul podio non c'è la maglia iridata ma quella medaglia d'oro è comunque una soddisfazione immensa

Evelyn Stevens - 4.5
Il primo anno con la maglia della Boels-Dolmans non va assolutamente come sperava e alla fine vince solo la cronometro ad inviti del Tour of California che per di più si disputa su un tracciato ridotto rispetto all'originale. Per il resto qualche discreto piazzamento (sesta alla Freccia Vallone, nona al Giro Rosa) e un solo altro podio individuale al Giro di Nuova Zelanda (terza nella generale): un passo indietro rispetto al 2014 quando vinse il Turingia e il Giro d'Olanda

Linda Villumsen - 7
La 30enne passista neozelandese sceglie per un anno di allontanarsi un po' dal ciclismo europeo e si cimenta soprattutto negli Stati Uniti con la maglia della Unitedhealthcare. Affronta tranquillamente la prima parte di stagione per poi concentrarsi al 100% sul Campionato del Mondo a cronometro: non lascia nulla al caso, addirittura rischia il licenziamento dalla squadra per aver utilizzato un telaio diverso, ma dopo tre bronzi e due argenti arriva finalmente la prima maglia iridata della carriera e gli sponsor dimostrano di preferire le strisce colorate ad altri dettagli

Kirsten Wild - 5.5
Resta una delle migliori velociste a livello internazionale, ma gli anni passano (ora sono 33) ed inevitabilmente le vittorie calano in quantità e soprattutto in qualità: nel 2015 va a segno 10 volte ma la maggior parte in gare non di primissimo piano o comunque senza le avversarie più agguerrite

Mara Abbott - 5.5
È senza dubbio la scalatrice pura più forte in circolazione, ma ha limiti abbastanza evidenti in tutto il resto. Con la Wiggle Honda fa qualche apparizione nelle classiche ma è sempre lontanissima dalle migliori anche in quelle più selettive: il suo obiettivo è sempre il Giro Rosa, ci arriva dopo essersi aggiudicata il Tour of the Gila ma non le basta vincere sull'unico arrivo in salita e chiude seconda alle spalle di Anna Van der Breggen

Anna Solovey - 5
Finalmente tesserata per una squadra UCI, la sua stagione era partita bene con una bella prestazione alla Strade Bianche dove era rimasta con le migliori fino all'ultimo muro: dopo però non si è più vista ed il rapporto con l'Astana si è deteriorato fino alla separazione anticipata. Ai Giochi Europei di Baku è seconda nella prove a lei più congeniale, la cronometro, ma in seguito usciranno voci di forti dissidi anche con il suo tecnico e preparatore personale: dopo tre mesi senza gare delude ampiamente di Mondiali di Richmond dove non va oltre ad una 16esima piazza nella cronometro. Nel 2016 cercherà riscatto passato dall'Olanda: ha firmato con la Parkhotel Valkenburg

Rossella Ratto - 4.5
Annata da dimenticare per la 22enne italiana che quasi mai è riuscita a mettere in mostra le sue qualità: a condizionarla sono stati alcuni problemi di salute che sembrano essere stati risolti solo nella seconda metà dell'anno con un cambiamento del regime alimentare. Per lei una sola vittoria al Memorial Zita Urbonaite, a livello internazionale bene solo al Tour de l'Ardèche (terza) e ai Giochi Europei di Baku (quinta)

Jolanda Neff - 7.5
È soprattutto un'eccellente biker, ma anche con la bicicletta da strada non se la cava per niente male. Nel 2015 ha fatto solo cinque gare ed ogni volta ha impressionata: sesta al Trofeo Binda di Cittiglio, Campionato Svizzero dominato alla grande, nona al Mondiale di Richmond, quarta al Giro dell'Emilia e solo alla Freccia Vallone è arrivata più indietro ma per colpa di un problema meccanico nella fase decisiva. Per il prossimo anno il suo obiettivo principale saranno i Giochi Olimpici di Rio dove andrà a caccia di una medaglia sia su strada che nel cross country di MTB

Floortje Mackaij e Sabrina Stultiens - 7
L'Olanda continua a sfornare grandi talenti e va seguita con grande attenzione la parola di crescita di Floortje Mackaij e Sabrina Stultiens, entrambe in forza alla Liv-Plantur. Mackaij, 20 anni compiuti ad ottobre, nel 2015 ha vinto la Gent-Wevelgem e altre due corse internazionali dimostrando di sapersi adattare alla grande alle condizioni ambientali più difficili; Stultiens invece di anni ne ha 22 e caratteristiche che le consentono di esprimersi bene sui percorsi più duri

Marianne Vos - s.v.
Salta praticamente tutta la stagione a causa di problemi fisici e nelle uniche due apparizioni su strada ottiene un secondo ed un sesto posto: a inizio novembre ha ripreso finalmente ad allenarsi, la rivedremo quindi in gruppo nel 2016 pronta a riprendersi il suo posto

Sebastiano Cipriani

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