Curiosità a due ruote: Gli sponsor, questi sconosciuti - Viaggio fra i patrocinatori dei team professionistici per conoscere chi fa cosa
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Diciamo la verità, ognuno di noi si è chiesto almeno una volta nella propria vita di appassionato delle due ruote la provenienza dello sponsor di questa o di quella squadra. Ma se per alcune aziende, tanto di oggi quanto del passato, la familiarità dei marchi pubblicizzati dà un'immediata risposta alle domande, altrettanto non si può dire per nomi o acronimi più o meno sconosciuti.
Banche, assicurazioni e lotterie fanno la parte del leone
A balzare subito agli occhi è l'importante numero di squadre che vedono tra i propri patrocinatori principali dei gruppi bancari: è il caso, ad esempio, della Tinkoff, banca online creata nel 2006 dal ben noto Oleg Tinkov. Fino a quest'anno il team di Alberto Contador e Peter Sagan contava come co-sponsor sull'aiuto della danese Saxo Bank, anch'essa, come facilmente intuibile, attiva nel campo bancario. Altra banca è Fortuneo, nuovo main sponsor della ex Bretagne-Séché, attiva fra Francia e Belgio. È anche il caso della Caja Rural in cui, come emerge chiaramente dal nome, a sponsorizzare la squadra spagnola è la rete delle casse di risparmio spagnole. Il co-sponsor, Seguros RGA, è la divisione assicurativa della stessa società: anche le compagnie di assicurazioni sono molto attive nel patrocinare le formazioni a due ruote. La AG2R La Mondiale è la più grande azienda assicurativa di Francia, un colosso da oltre 10 miliardi di € di fatturato. È una compagnia assicurativa anche Baloise, co-sponsor assieme a Topsport Vlaanderen (agenzia pubblica di promozione dello sport nelle Fiandre) dell'omonimo team. Nel settore economico è attiva anche la Cofidis che si occupa di prestiti a distanza.
Un ruolo importante lo rivestono anche le lotterie nazionali: si pensi, infatti, alla Française des Jeux, società controllata per il 72% dallo stato francese che dal 1997 sponsorizza il team di Marc Madiot. In Belgio si ripete il medesimo procedimento, con la lotteria nazionale come sponsor principale del team per cui militano Tony Gallopin e André Greipel; nel loro caso esiste un co-sponsor e si tratta di Soudal, azienda produttrice di colle e silicone. A ingarbugliare ancor più la situazione è arrivata ad inizio 2015 anche la lotteria nazionale olandese come principale finanziatore della squadra di Robert Gesink e Sep Vanmarcke: la Lotto NL, con il dominio finale a distinguere dai cugini belgi, vanta come co-sponsor Jumbo, catena di supermercati olandesi. Due sono infine le formazioni patrocinate da fondi di investimento: si tratta dell'elvetica IAM Cycling, la cui capofila IAM (acronimo di Independent Asset Management) è stata creata nel 1995 da Michel Thétaz che è anche general manager del team, e dell'australiana Drapac la cui capogruppo è una società di investimenti attiva principalmente nel campo immobiliare australiano.
Le marche di bici sono tornate di attualità
Complice anche il non semplice periodo economico che ha attraversato e che tuttora attraversa il mondo occidentale, sono tornati in auge, come avveniva soprattutto nel primo Novecento, le sponsorizzazioni dirette delle aziende produttrici di biciclette. Sui 20 team che faranno parte del World Tour 2016, ben cinque vantano un simile patrocinio: la svizzera BMC, le statunitensi Cannondale (anche se la capogruppo Dorel è canadese) e Trek sono gli unici nomi presenti sulle rispettive formazioni mentre le taiwanesi Giant e Merida vedono a loro affiancate altre due aziende. Per il team tedesco di John Degenkolb e Tom Dumoulin c'è il ben noto (grazie ai ripetuti spot in tv) shampoo alla caffeina Alpecin, che dovrà come noto fare meno del testimonial perfetto Marcel Kittel dalla prossima stagione. Nel secondo caso, Merida è co-sponsor (e anche qualcosa in più...) della Lampre, azienda invece fondata nel 1975 da Mario Galbusera che produce laminati prefabbricati (dall'unione delle due parole deriva il nome dell'impresa).
Meno accentuata invece la presenza delle marche di biciclette nei nomi dei team Professional: sono infatti presenti solamente in tre situazioni, la prima delle quali riguarda i canadesi di Argon 18 che sponsorizzano il team di Cesare Benedetti e Sam Bennett assieme a Bora, azienda tedesca produttrice di cappe per cucina e piani cottura. C'è poi la austriaca KTM, nota soprattutto per essere una delle fabbriche di moto più importanti al mondo, che assieme all'azienda francese Delko, attiva nel campo delle officine, sponsorizzerà la formazione marsigliese Delko Marseille Provence KTM. C'è infine la piccola Soul Cycles, produttrice brasiliana che co-sponsorizzerà l'ultima formazione ad avere ottenuto una licenza Professional, ossia la Funvic Soul Cycles-Carrefour: degli altri due sponsor, Carrefour è la conosciuta catena di supermercati francesi (qui presente con la divisione brasiliana) mentre di Funvic si parlerà più avanti nel corso dell'articolo. Da notare invece come siano assenti del tutto i marchi italiani di biciclette, ben distanti rispetto al passato anche nel fornire ai team i propri mezzi.
Big money e anche big pharma
Come non partire da Sky? Il più importante editore televisivo a pagamento d'Europa (attivo in Austria, Germania, Irlanda, Italia e soprattutto Regno Unito) fa parte del gruppo 21st Century Fox diretto da Rupert Murdoch; la sponsorizzazione del team ciclistico si deve soprattutto a James Murdoch, figlio più giovane dello "squalo" neozelandese e amministratore delegato del colosso informativo. Un'altra munifica multinazionale presente nel mondo del ciclismo professionistico vanta un miglior fatturato rispetto alla famiglia Murdoch: si tratta degli spagnoli di Telefónica presenti nelle due ruote con Movistar, fornitore principe in Spagna e America Latina nella telefonia mobile. Per il gruppo attivo anche in Germania e Regno Unito il giro di affari annuo è superiore ai 50 miliardi € all'anno. Un'azienda leader nel suo settore è Orica, poco nota al grande pubblico anche per il particolare settore in cui opera: questa compagnia australiana è leader mondiale nel campo degli esplosivi e dei prodotti utilizzati nell'estrazione dei minerali.
Anche il campo farmaceutico mette il suo zampino nel sponsorizzare le squadre: il team Novo Nordisk, in cui militano solamente atleti malati di diabete di tipo 1, è patrocinato dalla omonima multinazionale danese produttrice di farmaci. Lavora negli Stati Uniti UnitedHealthcare, compagnia di assicurazioni mediche presente in un mercato, quello statunitense, che non conosce i pregi (e anche i difetti) di quelli derivanti dallo stato sociale dei paesi europei: sono oltre settanta i milioni di clienti del gruppo con sede nel Minnesota che portano la compagnia ad essere al trentacinquesimo posto nella classifica delle aziende più grandi al mondo secondo la rivista Fortune (giusto per dare un termine di confronto, il gruppo Honda è "solamente" al quarantaquattresimo posto).
Merita un paragrafo a parte il team Etixx-Quick Step: se quest'ultima è una impresa belga che produce pavimenti, parquet e laminati, per Etixx il discorso è ben più strutturato. Si tratta di un brand di Omega Pharma, colosso belga del settore farmaceutico e nutritivo presente da tempo nel mondo del ciclismo attraverso una varietà di marchi: in passato, oltre alla stessa Omega Pharma, sono stati utilizzati come title sponsor prodotti quali Bodysol (marchio di creme solari e docciaschiuma), Davitamon (integratori multivitaminici), Predictor (test di gravidanza) e Silence (prodotti contro i disturbi del sonno). Etixx è invece un brand di barrette energetiche, tematica ben più in linea al panorama ciclistico rispetto ad alcuni predecessori.
Solide fondamenta per molti team. E c'è chi beve su
Altro settore molto attivo nel mondo delle sponsorizzazioni dei team è quello delle costruzioni: è il caso di Nippo, costruttore edile molto attivo in vista dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020 e affiancato come co-sponsor del team italo-giapponese da Vini Fantini (brand dell'abruzzese Vini Farnese, altra vecchia conoscenza). C'è poi la svizzera Roth che lavora producendo rivestimenti e materiali isolanti ed è accompagnata dalla casa ceca di veicoli Skoda nell'avventura con il nuovo team Professional elvetico. Vale doppio la Wanty-Groupe Gobert: se Wanty è un'azienda che opera in vari campi fra cui la demolizione di edifici, il rifacimento dell'asfalto e la pulizia fognaria, il Groupe Gobert è una catena di negozi specializzati nella vendita di materiali per costruzioni e per il tempo libero. C'è, infine, Southeast: questo è un caso limite di sponsorizzazione visto che si tratta di un colosso cinese delle costruzioni. Quale può essere il suo interesse per un medio-piccolo team italiano? È presto detto se si considera che Southeast ha importanti interessi negli appalti nell'America Latina compresa la Repubblica di Panama, paese in cui opera con l'azienda cinese anche una impresa locale con al vertice tale Ramón Carretero. Il cui figlio è stato, fino ad una fine con ignominia nella scorsa primavera, corridore proprio nel team di Angelo Citracca.
L'energia è il settore di cui si occupa Direct Énergie, nuovo nome del team di Jean-Réné Bernaudeau: Sylvain Chavanel e Thomas Voeckler conteranno quindi sull'apporto di questa azienda privata attiva nella fornitura di elettricità e gas. Nuovo è anche lo sponsor del team sudafricano noto sino a quest'anno come MTN Qhubeka (MTN è la più grande compagnia di telefonia mobile africana): si tratta di Dimension Data, compagnia sudafricana (ma con proprietà giapponese dal 2010) che si occupa di information technology. Il settore meccanico trova un suo rappresentante nella Bardiani CSF: la prima è un'azienda che produce valvole ad uso igienico-sanitario mentre la seconda fabrica pompe per i settori alimentare e farmaceutico. Due sponsor anche per la Cult Energy-Stölting Group: se il primo è un marchio danese di bevande energetiche, il secondo è un conglomerato tedesco che ha al suo interno diverse divisioni attive fra la vigilanza privata, il trasporto merci e la pulizia industriale. La polacca CCC Sprandi Polkowice per cui milita tra gli altri Davide Rebellin è sponsorizzata da una catena di negozi di abbigliamento polacca (CCC) il cui marchio di calzature maschili è Sprandi. Polkowice è infine una città della Bassa Slesia che promuove la propria immagine con il team arancione.
I team "no logo" e gli sponsor più bizzarri, fra Hello Kitty e la FUCI carioca
Ci sono anche delle formazioni che, pur avendo un importante budget alle spalle, presentano una denominazione avulsa da sponsorizzazioni diretta di aziende: casi evidenti riguardano l'Astana Pro Team e il Team Katusha, rappresentanza l'una del mondo kazako nel suo insieme e la seconda del panorama ciclistico russo. Nel medesimo paese esiste anche il progetto della RusVelo che alle sue spalle può contare su quattro compagnie assolute come Gazprom (fornitore di gas), Itera (produttore di petrolio e gas naturale), Rosneft (compagnia energetica di stato) e Rostec (holding statale per favorire lo sviluppo tecnologico del paese). Senza sponsor è anche la ONE Pro Cycling, formazione britannica creata un anno fa da Matt Prior, leggenda del cricket d'Oltremanica ritiratosi nella scorsa primavera e con una grande passione per le due ruote.
Non mancano infine le sponsorizzazioni più curiose: Vital Concept, co-sponsor della citata Fortuneo, è un'azienda che lavora nel mondo dell'agricoltura e nel settore equino. La Roompot è invece una compagnia che gestisce hotel, campeggi e parchi divertimento a tema fra Belgio, Francia, Germania e, ovviamente, Paesi Bassi; il co-sponsor Oranje Peloton è un'agenzia statale creata per favorire ancor più lo sviluppo della bici e dei trasporti a due ruote nei Paesi Bassi. Una formazione che si affaccia tra le Professional nella prossima stagione è la polacca Verva ActiveJet: se il secondo sponsor, già presente nel 2015, è una compagnia specializzata nella produzione di lampadine, toner per stampanti e accessori elettronici, il primo è un marchio di benzina della PKN Orlen, compagnia petrolifera attiva tra Polonia, Repubblica Ceca e le tre repubbliche baltiche.
Anche in Italia ci difendiamo bene da questo punto di vista: l'Androni che sponsorizza il team di Gianni Savio è un'azienda novarese che produce giocattoli sia in proprio sia come licenziatario per altri marchi. Il brand più noto è quello di Hello Kitty, che mal si abbina con le azioni di Franco Pellizotti e compagni; il perfetto testimonial sarebbe, anche in questo caso, Marcel Kittel ma il tedesco è una preda troppo onerosa per le tasche del team tricolore. Ma la palma di sponsorizzazione più stravagante va indiscutibilmente alla Funvic: sotto questa parola si nasconde la Fundaçao Universitaria Vida Cristá, in poche parole la corrispondente dell'italiana FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana). Sul sito della fondazione si può leggere che la missione dell'ente è di "educare e formare i giovani secondo i principi cristiani" e di "promuovere la relazione fra l'essere umano e il Creatore". Un fardello non da poco sulle spalle di Alex Díniz, Kleber Ramos e gli altri portacolori della compagine verdeoro.




