Vuelta a España 2015: Da Quintana a Valverde, parte l'assalto al podio - Nairo risale, Alejandro è fiducioso. Ma Purito, terzo, ci crede ancora
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- Rafal Majka
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Passata la crono, è ormai chiaro che la Vuelta a España sarà una questione a due: la maglia roja Tom Dumoulin contro Fabio Aru che insegue a soli 3". Ma la prova di Burgos riapre la lotta per il podio, che fino al riposo pareva una questione tra pochi intimi. Non che adesso ci sia questa classifica così corta da permettere rientri clamorosi, sia chiaro, ma grazie ad una buona crono rientrano in ballo diversi che parevano tagliati fuori.
Majka il primo degli aspiranti al podio
Il terzo grazino del podio è attualmente occupato da Purito Rodríguez, che dista 1'15" da Tom Dumoulin: la vittoria se la scorda, anche se ci vuole provare; dovrà oltretutto guardarsi da chi arriva alle sue spalle. Rafal Majka è stato autore di una crono abbastanza giù di corda - o forse al suo livello, semplicemente - ma ha perso la terza piazza.
Non sarà così semplice conquistarla di nuovo, perché il polacco, fino a due tappe fa apparentemente in crescita, comincia ad accusare la stanchezza. Fosse anche in formissima, deve pur sempre recuperare 1'07" a quel vecchio volpone di Purito e hai voglia ad attaccare tra domani e sabato. Si dovrà accontentare, a meno di imprevisti clamorosi, anche perché Purito mica è morto.
Quintana, la condizione è un'incognita. Anche per lui
Chi pare in buona ripresa, non certo in forma, figurarsi al top, è Nairo Quintana. La febbre nel tappone di Andorra l'aveva mandato a vagonate di minuti dalla roja; la crono di oggi, chiusa al sesto posto con un distacco di 1'33" da Dumoulin, è senza dubbio un bel segnale. Non il miglior Quintana, ma in risalita dall'ottavo posto al quinto. Il podio per il campesino della Movistar è a 1'38", quindi non un'enormità.
Il punto è: ne ha? Non lo sa nemmeno lui, anche se è ben consapevole di non essere al 100% della condizione. La parola d'obbligo è rischio, un quinto posto non gli cambia la vita, un podio ottenuto dopo una corsa travagliata ci starebbe sicuramente meglio.
Valverde ci crede: lotterà per il podio
Ed Alejandro Valverde? Ha disputato una crono molto, molto buona, piazzandosi terzo assoluto; dopo il riposo pare rigenerato, ha di fronte tappe molto adatte a lui. Ora, il terzo posto è a 2' tondi tondi, quindi dovrebbe lavorare per Quintana. Nella teoria, perché con Unzué in ammiraglia il murciano ha una corsia preferenziale. Se starà meglio di Nairo e riuscirà a correre delle buonissime tappe nei prossimi tre giorni, mettendo in difficoltà i diretti rivali, il podio non sarebbe più una chimera. Ad oggi, purtroppo per lui, è distante.
Chaves, Moreno, Nieve: troppo lontani?
Se per Valverde è difficile la questione, ancor di più lo è per chi si trova alle spalle del corridore Movistar. Esteban Chaves, dopo una prima parte di Vuelta entusiasmante, sembra in calando (e ne ha ben donde). Il terzo posto è a 2'15", non un'esagerazione, ma il talento colombiano può essere felice così, magari provando a scalare ancora qualche posizione (una, arduo vederlo davanti a Quintana).
Dani Moreno, che per buona parte di Vuelta era sembrato forte quasi come Purito, ora si trova a 2'31" dal capitano, troppo. E Mikel Nieve, stamane quinto, si ritrova dopo una crono in cui ha perso tre minuti e mezzo, alla bella distanza di tre minuti (2'55" per l'esattezza) dal terzo posto. Non pare davvero alla sua portata.
Purito è realista ma vuole vincere. Dovrà rischiare
Tutto questo con un terzo posto occupato da Purito Rodríguez, come detto in apertura. Un Purito che non si rassegna alla sconfitta, anche se guardando le cose come stanno crede poco nella rimonta su Aru e Dumoulin. Dovrà rischiare anche lui, forse lui più di tutti, perché i piazzamenti - troppi ne ha ottenuti - non gli interessano: vuole vincere, o tutto o niente. Ha dalla sua alcune tappe (Ávila e Cercedilla) che potrebbero favorirlo. Ecco perché sarà dura per gli altri strappare al catalano il terzo posto.