Tour de Pologne 2015: Un pertugio magico che vede solo Pelucchi - A Katowice Matteo s'infila tra Nizzolo (2°) e Van Asbroeck (3°) e si ripete. Kittel tiene la maglia
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Una volata bellissima, potente, astuta. Quasi impossibile da realizzare, eppure è lì davanti agli occhi di tutti. Non pago della vittoria ieri a Dabrowa Górnicza, Matteo Pelucchi s'è ripetuto oggi nel tradizionale e veloce arrivo di Katowice. Due volate su tre per il lombardo della IAM, che se ieri aveva scatenato le proteste del secondo classificato, Marcel Kittel, oggi non può che suscitare una sola reazione: ammirazione. Ammirazione ed applausi.
Ha smesso di pedalare, Matteo, infilandosi tra Nizzolo, a destra, e Van Asbroeck a sinistra. Un pertugio invisibile ai più, non a Pelucchi, che di potenza ha fregato sia il milanese della Trek che il belga della Lotto.NL-Jumbo. Due vittorie, tra ieri ed oggi, che si uniscono alle altrettante ottenute all'alba della stagione, l'una al Trofeo Santanyí, l'altra al Trofeo Palma.
Un sestetto va in fuga. Adrian Kurek onnipresente
Terza frazione del Giro di Polonia, 166 km da Zawiercie a Katowice, dove si entrerà in un circuito di 14.7 km da ripetere per quattro volte. Le previsioni sono identiche a quelle dei due giorni precedenti: fuga di alcuni coraggiosi, scaramucce nel finale e volata finale. Così sarà. Ed all'attacco ci vanno ben presto Ian Boswell (Sky), Marcus Burghardt (BMC), Matej Mohoric (Cannondale-Garmin), il perennemente presente Adrian Kurek (CCC Sprandi-Polkowice), in avanscoperta per tre tappe su tre, e Marcin Bialoblocki (Selezione Polonia).
Dopo 15 km hanno già 2' sul gruppo e 45" su un altro componente della Nazionale polacca, Kamil Gradek, che si unirà ai cinque dopo 20 km. Il sestetto vanta adesso 3' sul gruppo tirato dalla Giant-Alpecin di Marcel Kittel, vincitore della frazione inaugurale a Varsavia.
Gradek e Burghardt ripresi, la IAM di Pelucchi lavora
Al primo sprint con abbuoni, posto a Piekary Sląskie dopo 72 km di gara, Gradek precede il connazionale Bialoblocki e Burghardt, con il gruppo che transita a 1'45". Il gruppo si rifà sotto e riprende prima Gradek, quindi Burghardt. Restano in testa i soli Mohoric, Bialoblocki, Boswell e Kurek.
Il ritmo è elevato sia davanti che dietro: in testa alla corsa Mohoric, ed a tratti pure Bialoblocki, continuano a pedalare per lunghi tratti sul tubo orizzontale della bici, come a cercare un certo favore dal punto di vista aerodinamico. Dietro alla Giant-Alpecin si sostituisce la IAM Cycling, che evidentemente ripone una gran fiducia in Matteo Pelucchi dopo la netta vittoria di ieri.
Marcin Bialoblocki allunga da solo ai -23
È a 23 km dal traguardo, mentre la formazione elvetica tira il collo al plotone con 33" di ritardo, che nel gruppo dei fuggitivi attacca Marcin Bialoblocki; con Adrian Kurek e Matej Mohoric vengono subito ripresi, mentre Ian Boswell cerca di resistere al polacco. Alla fine il corridore della Sky è costretto a desistere. Il gruppo è vicino, appena a 27", e da dietro tira, oltre alla IAM, anche la Etixx (che però sembra lì per rallentare la velocità) e l'Astana.
Bialoblocki ha 31 anni, ha iniziato a gareggiare tardi, solamente nel 2011, e s'è laureato Campione polacco a crono a fine giugno. Da buonissimo passista, guadagna terreno ed ai -15 può vantare 45" sul plotone: tanti, per essere in beata solitudine. In testa però s'è riportata al IAM, alla quale il ritmo della Etixx non andava bene, e gli uomini di Pelucchi sono decisi ad andare a prendere il fuggitivo.
Il polacco è raggiunto ai -7, l'attacco di Vakoc non fa male
E siamo al ricongiungimento, che avviene tardi come l'esordio tra i pro' di Bialoblocki, ai -7: ora Trek (per Giacomo Nizzolo) ed Orica (per Caleb Ewan) alzano di brutto l'andatura, poi arriva la Giant-Alpecin di Marcel Kittel. I tedeschi sull'ultimo Gpm (per modo di dire) arrivano lunghi e così la contropendenza favorisce l'allungo di Petr Vakoc. Il portacolori della Etixx-QuickStep guadagna una manciata di secondi, ma la discesa che conduce al traguardo favorisce il rientro delle squadre dei velocisti.
Volata in discesa, Pelucchi trova il pertugio magico
Lo sprint è lanciato con non poca confusione: mentre Kittel, nelle retrovie, fa a spallate con Sacha Modolo, in testa la IAM lancia alla perfezione Matteo Pelucchi, che resta chiuso. Ma è una barriera apparente, quella formata da Van Asbroeck e Nizzolo, visto che il lombardo della IAM trova il varco, ha dalla sua la velocità, piazza un colpo di reni e coglie la seconda vittoria in Polonia.
Giacomo Nizzolo, ieri terzo, oggi è relegato alla piazza d'onore, con un incredulo Tom Van Asbroeck al terzo posto. Ai piedi del podio la coppia Lampre-Merida composta da Matteo Ferrari, quarto, e Niccolò Bonifazio, quinto. Sesto Gianni Meersman, che precede nell'ordine Marcel Kittel, Pawel Franczak, Andrea Guardini e Roger Kluge. Caleb Ewan, che pareva lanciatissimo dalla sua Orica, chiude fuori dai dieci (è sedicesimo).
Kittel resta leader. Domani qualche salita in più
La classifica generale dopo tre tappe vede al comando Marcel Kittel con 6" su Nizzolo, 10" su Ewan e Burghardt, 12" su Bonifazio e Van Asbroeck, 16" su Turgot, Puccio, Manzin ed Arndt. Kittel guida anche la classifica a punti davanti a Bonifazio, Nizzolo e Pelucchi (il tedesco ha 53 punti), Adrian Kurek è leader nella graduatoria degli scalatori e Marcin Bialoblocki guida la classifica che premia il corridore più attivo.
Dopo tre tappe da ruote veloci, domani la corsa si fa interessante: si correrà da Jaworzno a Nowy Sącz, separate da 220 km, con immancabile circuito finale di 7.6 km da ripetere tre volte. Il profilo altimetrico non è impossibile, con i Gpm di Gruszowiec (seconda categoria), Wysokie e Trzetrzewina (entrambe di prima). Dalla fine dell'ultima discesa mancheranno comunque 38 km, ma un attacco da lontano potrebbe andare in porto, questa volta. Altrimenti attenzione a Matteo Pelucchi: quando si sblocca, non si ferma più.