Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Tour de France 2015: Contador punzecchia, Froome si salva ancora - Alberto attacca, imitato da Nibali, ma Chris controlla. Domani maglia gialla alla prova del fuoco

Versione stampabile

(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({});

Da sinistra: Alberto Contador, Chris Froome, Alejandro Valverde e Vincenzo Nibali © Bettiniphoto

Anche oggi Chris Froome va a nanna in maglia gialla e con qualche sicurezza in più. Sì, certo, in cima ai Lacets de Montvernier non era in grande spolvero, lo Sky, ma ha retto discretamente. Anche perché di attacchi ne subisce pochi, davvero pochi. Può spaventare un Alberto Contador non certo in stato di grazia (e per forma, e a causa della caduta di ieri), nonché lontano più di sei minuti? No che non può. O un Vincenzo Nibali, anch'esso lontano dalla maglia gialla, ma in forma crescente (questo pare, dalle ultime due tappe)? Nemmeno. E così si finisce per lottare per i piazzamenti, per il podio, per una top ten che a qualcuno non importa, mentre per altri potrebbe essere un bel biglietto da visita in futuro. Battaglia sì, ma senza strafare.

 

Alpi: tante salite e tappe non durissime
Salite. Tante ma non così insuperabili, ne derivano tappe dure, non durissime. La Giant-Shimano, in testa a menare nella prima parte, soprattutto nella discesa del Col de la Morte, ha lasciato preso spazio alla Sky della maglia gialla, che sul Glandon s'è messa a fare il solito rimo. Sembrava un altro no contest, ma a 45 km dall'arrivo è partito uno dei pochi corridori che ancora sa emozionare. E soprattutto, inventare.

 

Contador il primo a rompere gli indugi (e la noia) sul Glandon
Alberto Contador Velasco è il suo nome, meglio noto come Pistolero: il coraggio non gli fa difetto, tant'è che ieri ha abbozzato un attacco ai -75, sulle docili rampe del Col de la Colle. Oggi allunga ai -45 ed è il primo ad osare. Sa, il madrileno, che arrivare alla maglia gialla è impresa proibitiva. Addio doppietta Giro-Tour, quindi, ma non arriverà a Parigi senza lottare. E infatti eccolo là, con la sua tipica andatura sui pedali. Ogni tanto si volta, per vedere quanto distacco ha scavato, poi riprende quella danza. Sembra poter riagguantare un minutino, magari due, comunque impreziosire la sua classifica. Invece si rialzerà lungo la discesa del Glandon. Non sarà l'ultimo scatto di oggi, il suo.

Sui Lacets de Montvernier mette alla frusta Majka, prima, quindi tenta un allungo: energie al lumicino, niente da fare. C'è il coraggio, c'è l'orgoglio che lo fa rosicare per quel quinto posto momentaneo. Domani ci riproverà, e sull'Alpe d'Huez, c'è da giurarci, qualcosa s'inventerà. C'è di bello che non s'arrende mai, anche se il motore non è più quello di un tempo.

 

Quintana e Valverde, coppia scoppiettante...
Il giovane, rampante e sgasante, è Nairo Quintana. Con Alejandro Valverde forma una coppia potenzialmente esplosiva (per gli altri? Per sé?), anche se sembra che il colombiano corra per la vittoria, il murciano per tenersi stretto il podio, non senza infischiarsene del capitano. Oggi Nairo, allo scatto di Contador, ha fatto un cenno a Valverde: vagli dietro, intendeva. Sarebbe stata una coppia mica male, con la Sky costretta a ricucire da sola (si spera, altrimenti arrivederci a Paris).

Invece Alejandro non se la sentiva, non ne aveva, chi lo sa. È però scattato eccome quando Vincenzo Nibali, in cima al Glandon, ha allungato brutalmente. Al terzo posto, è chiaro, il murciano tiene eccome, e vede in Nibali, più che in Contador, un pericolo. Nonostante i distacchi raccontino un'altra storia.

Sul Glandon Valverde ha poi perduto qualche metro. Potrebbe essere un segnale non troppo incoraggiante in vista di domani, oppure nulla di cui curarsi. In casa Movistar, ormai è chiara la tattica: un colpo solo - di Quintana - ma al cuore di Froome. Sia domani o sabato all'Alpe, fa poca differenza.

 

Vincenzo Nibali cresce e attacca sempre più
Il nostro Vincenzo Nibali, coadiuvato da un Michele Scarponi sempre più brillante, giorno dopo giorno, ha tentato due allunghi in cima a Glandon e Montvernier. Che dire, se non che la crisi pirenaica pare ormai decisamente alle spalle? Null'altro, aspettando magari un tappone a La Toussuire o un altro numero all'Alpe. Sta bene, non divinamente, ma può ancora scalare la classifica (il podio, siamo onesti, ci pare una chimera).

Può scalare la classifica, si diceva, anche perché Robert Gesink, che pure è (quasi) sempre lì, non dà troppa affidabilità: un giorno potrebbe anche prendere la cotta. L'altro olandese, Bauke Mollema, ormai corre per la top ten, così come il francese della Giant-Alpecin, Warren Barguil.

 

B&B: Barguil e Bardet i dei primi francesi
Già, la Francia: partiti con grandi ambizioni, tra un Bardet ed un Pinot, un Rolland ed un Peraud, i cugini d'Oltralpe hanno visto tutti, per un motivo o per l'altro, chi prima, chi subito e chi dopo, uscire di classifica. Tutti tranne Barguil, che sta tenendo duro. E però oggi è stato scalzato da Romain Bardet, splendido vincitore di tappa, in netto crescendo giorno dopo giorno (la sfiga è che il Tour finisca domenica). Ora B&B, Bardet e Barguil, possono benissimo ambire alla top ten, magari attaccando Bauke Mollema o sperando che Mathias Frank, bravo e fortunato ieri ad andare in fuga e scalare cinque posizioni in classifica, ceda più di qualcosa.

 

E la maglia gialla come sta? Tiene bene, anche se...
Ultimo ma non meno importante, Chris Froome. Come sta, il kenyano trapiantato in Gran Bretagna? Pare bene, anche se oggi in cima a Montvernier, qualche metro l'ha perso, dopo l'affondo di Nibali. Di certo vale la consueta regola aurea: con il solito schema, la Sky non ha problemi. Se però si attacca la formazione della maglia gialla, ecco che con Froome resta il solo Geraint Thomas, magari con uno tra Leopold König, Wout Poels o Nicolas Roche. Richie Porte, non certo a sorpresa, non è più brillante ed anche Thomas perde qualche colpo qui e là.

Domani è la tappa chiave dell'intero Tour: Chaussy in partenza, Croix-de-Fer, Mollard e La Toussuire come grna finale. Pianura davvero poca, terreno per minare le certezze degli Sky in abbondanza. Tutti i migliori, ma sorpattutto Quintana, l'unico a sperare ancora nel colpaccio, hanno l'obbligo di attaccare a fondo. Dal trasferimento all'arrivo, senza sosta alcuna.

Francesco Sulas

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano