Tour de France 2015: Quintana c'è, lasciamolo carburare - Nairo l'avversario più temibile per Froome, Contador scarico
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Nel primo vero arrivo in salita del Tour de France nessuna sorpresa là davanti. Il favoritissimo di giornata era Chris Froome, già in maglia gialla. Sulla salita secca lui e la sua Sky sono pressoché imbattibili. Infatti è stato il kenyano bianco ad aggiudicarsi la tappa, mandando gambe all'aria, uno via l'altro, i suoi rivali principali. Da Bardet a Pinot, poi Nibali, Contador, Van Garderen: tutti, chi prima e chi dopo, hanno ceduto di fronte allo strapotere di Froome.
Tutti tranne uno (escludiamo ovviamente gli Sky, che ne hanno piazzati tre nei primi sei): Nairo Quintana. Il colombiano della Movistar, al momento del cedimento di Alberto Contador, con conseguente sgasatina di Richie Porte, era lì, a ruota di Froome. Solamente lo scatto - meglio, la frullata - della maglia gialla gli ha dato una piccola, ma molto piccola, mazzata. Già, perché mentre Froome s'involava verso il successo a La Pierre-Saint-Martin, Nairo non perdeva il suo ritmo. Evitava in tutti i modi, lui che aveva posto la sua Movistar in testa ad inizio salita (e lanciato Valverde poco dopo), di tenere il passo di Chris Froome: praticamente impossibile. Saliva costante e rimaneva a 53" dalla maglia gialla.
Nel finale avrebbe subìto la rimonta del secondo Sky, Richie Porte, che sul traguardo gli fregava secondo posto ed abbuono. Chiude però, Nairo, a 1'02" ed in classifica ha 3'09" di ritardo. Distacchi, con il Quintana visto oggi, che possono apparire meno drammatici di quel che sono. Il colombiano è un attaccante, uno scalatore provetto e sa come mettere in difficoltà i suoi avversari. Non per nulla, nel giorno di riposo, Chris Froome ha asserito di temerlo più di tutti. Perché se la frullata dell'anglo-kenyano è micidiale, lo scatto genuino di Quintana - senza rapportino, senza rpm esagerate - può davvero essere una lama assai tagliente.
Lo vedremo nei prossimi giorni, sulle prossime salite, specialmente quelle affrontate in sequenza, il valore di Nairo Quintana. Che, a dispetto di quanto accusato oggi, da stasera può pensare con una bella dose di fiducia al suo domani. Avere un super jolly come Alejandro Valverde da giocarsi, poi, potrebbe far esplodere i piani Sky. Insomma, se le gambe seguiranno la testa - e magari Froome accuserà qualche piccola flessione - Quintana sarà lì ad approfittare.
Van Garderen secondo in classifica, ma terrà?
Si può fare un discorso diverso per Tejay Van Garderen, stasera secondo a 2'52" dal dominatore. Lo statunitense beneficia di una prima settimana buonissima, culminata nella cronosquadre vinta dai BMC. Vero, Tejay ha in palmarès un paio di quinti posti alla Grande Boucle e sta attraversando un momento di forma strepitoso. Al tempo stesso non si può negare come in quasi tutti i GT disputati, abbia avuto sempre almeno una giornata no. Oggi insegue Froome, magari domani, chissà in quale tappa, finirà fuori classifica e addio sogni di gloria. Oppure invertirà la tendenza, chi lo sa.
Contador a picco. Andrà all'attacco, poco ma sicuro
Guarda nettamente da un'altra prospettiva, questo Tour, Alberto Contador. Il vincitore del Giro d'Italia era atteso al grande test delle montagne, dopo una prima settimana non esattamente meravigliosa. Ha ceduto quando mancavano poco più di 6 km e, fatto assai più preoccupante, quando i giochi dovevano ancora iniziare. È proprio con il suo lento staccarsi dal gruppo di testa che è partita l'azione feroce targata Sky. Se non fai fuori il madrileno in queste occasioni, quando?
Ha chiuso da solo - un film già visto al Giro - a 2'51" da Froome. Ora la classifica è impietosa e lo obbligherà prossimamente ad osare: 4'04" a questo Froome non si recuperano con pochi scatti, ma ci vuole un'azione decisa, seppur chirurgica. Il punto è sempre lo stesso: ne ha? La tesi secondo cui avrebbe corso il Giro all'80% vacilla, come se terremotata. Più plausibile che il madrileno provi il tutto per tutto in tappe come quella di La Toussuire, dove lo schema Sky funziona sino ad un certo punto.
Di certo è una rimonta difficile, quasi impossibile, ma con una maglia rosa già in tasca. Se giungesse il podio del madrileno alla Boucle, non sarebbe un risultato da cacciar via (anche se ben diverso dalle aspettative, in primo luogo sue).
Nibali, i francesi e gli altri: tutti frastornati
In ottica generale Vincenzo Nibali è andato alla deriva, purtroppo, e Vinokourov pare aver consegnato le chiavi dell'Astana a Jakob Fuglasang, da stasera. Molto indietro rispeto alla maglia gialla anche Rigoberto Urán (e meno male che non s'era mai sentito meglio!), Robert Gesink, che pure ha tentato l'attacco, Warren Barguil, che era caduto prima della salita iniziale, e per rimanere sul versante francese, Jean-Christophe Peraud, Thibaut Pinot, Romain Bardet, tutti tra i primissimi a staccarsi. Pure Purito Rodríguez molto indietro, come Wilco Kelderman, Bauke Mollema, Rui Costa, staccatosi alle prime rampe. Per tutti questi - o per buona parte di loro - da domani sarà un'altra Grande Boucle.
Sky: da domani guai ad abbassare la guardia
Da domani, invece, Chris Froome e la sua Sky non potranno dormire sonni tranquilli. Ma come? Hanno stravinto oggi... Sì, certo. Ma con la Movistar su tutte, con Quintana determinato, Valverde in buona forma e le altre squadre che non potranno - né dovranno - stare a guardare, il cammino da qui a Parigi tutto sarà tranne che una passeggiata di salute.