GiroTelex 2015 - MiniVerdetti in salsa rosa - Paolini coriaceo, Ferrari vagone
dal nostro corrispondente
Alberto Contador non è soltanto il leader della Corsa Rosa ma anche un gentiluomo assoluto. Ieri abbiamo pernottato nello stesso hotel della Tinkoff a Teglio, sul versante opposto dell'Aprica. E abbiamo capito che cosa pensino del Pistolero i compagni di squadra, i tecnici e tutto l'entourage della formazione blue-fluo. Alberto sa farsi amare per quello che è. Carismatico.
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Mikel Landa è uno dei grandi uomini del mercato che si aprirà ufficialmente il primo giorno di agosto. Il secondo della generale - e nuovo leader dell'Astana, all'interno della quale ha spodestato Fabio Aru - piace molto alla Sky, con la quale ha avuto un primo contatto attraverso il suo procuratore. Landa dovrebbe diventare leader delle corse a tappe al posto di Richie Porte (per lui impegni di dieci giorni e non di tre settimane) e a fianco di Chris Froome. Ambizioso.
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Luca Paolini ha tentato il colpo gobbo arrivando al traguardo di Lugano, ma ha visto vanificare il suo allungo dal forcing delle squadre dei velocisti. Forse con un colpo da finisseur il lombardo avrebbe attenuato la “Guerra dell'Est” che è scoppiata dopo la decisione della Katusha (russa) e anche dell'Astana (kazaka) di attaccare Contador (della Tinkoff, russa anch'essa) dopo la foratura del madrileno nella tappa del Mortirolo. Coriaceo.
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Fabio Aru non deve perdersi d'animo, perché nessuno al suo posto sarebbe ancora lì sul podio del Giro dopo aver perso cinque chilogrammi in mezza settimana a pochi giorni dal via della Corsa Rosa, in seguito a un attacco virale. Qualsiasi altro sarebbe “scoppiato” e magari avrebbe abbandonato la corsa per mancanza di energie. Il sardo è un combattente nato e prima e dopo vincerà sicuramente un Giro. Caparbio.
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Sacha Modolo ha fatto bis sul traguardo di Lugano. E la sua Lampre ha addirittura calato il poker, perché è andata a segno anche con Ulissi e con Polanc. La cosa mi fa particolarmente piacere, perché la famiglia Galbusera (lo sponsor) ha una passione incredibile ed è l'unica a garantire al ciclismo del World Tour una formazione per metà del nostro Paese e metà di capitale coreano. Tutte le altre sono straniere. Saetta.
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Roberto Ferrari e Maxi Richeze sono i due apripista di Sacha Modolo e meritano una citazione particolare: stiamo infatti parlando di ottimi velocisti che si sono riciclati in una nuova dimensione per agevolare un proprio compagno di squadra. Roberto Ferrari, soprattutto, in carriera ha battuto anche un certo Mark Cavendish. Il loro lavoro in questo Giro è stato egregio. Vagoni.
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