GiroTelex 2015 - MiniVerdetti in salsa rosa - Contador stoppato, Porte sfigato
dal nostro corrispondente
Fabio Aru è la nuova maglia rosa di questo Giro d'Italia che stamattina era partito da Montecchio Maggiore con una certa "rassegnazione", come se Alberto Contador avesse in qualche modo ipotizzato il successo finale. E allora... voilà, ecco intervenire la sorte con la stessa maestria di Agata Christie: una caduta a 3.2 chilometri dalla fine rimescola le carte. Se fosse capitata 200 metri più avanti, i distacchi di tanti leader sarebbero stati neutralizzati. Così invece il Giro si riapre con un leader inedito. Stupito. |
Rigoberto Urán rientra in classifica a tutti gli effetti, essendo riuscito ad arrivare davanti e avendo beneficiato dello stop di Contador. Ora l'eterno secondo è sesto a 2'02" dal nuovo capoclassifica dell'Astana. E oggi potrebbe rivedere il podio che per lui è il traguardo minimo in questa Corsa Rosa. Sorridente. |
Alberto Contador è incappato nella seconda disavventura di questo Giro. La prima volta era stato toccato duro alla spalla sinistra nello sprint di Castiglione della Pescaia, oggi si è incastrato nel tamponamento di Hesjedal su Alafaci. Adesso sveste il simbolo del primato e insegue al secondo posto in classifica, con 19" di ritardo da Aru. Non cambia nulla, resta lui il favorito (grazie a un eroico Tosatto che gli ha dato la bici). Stoppato.
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Richie Porte non ne può più di questo Giro, perché ogniqualvolta capita qualcosa a uno dei favoriti, il tasmaniano della Sky ne fa le spese: ora è 16° a 5'05" da Aru. Stavolta aveva tutti i compagni attorno, perché nessuno era con Viviani per tirargli la volata. La scelta tecnica è stata paradossalmente fatale, perchè Porte è stato "abbattuto" proprio da un suo compagno di maglia. Sfigato.
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Giuseppe Martinelli è un direttore sportivo decisamente baciato dalla dea bendata, oltre che capace, avendo già vinto il Giro con cinque corridori diversi: Pantani, Garzelli, Simoni, Cunego e Nibali. Oggi ha detto che le tappe più facili sono diventate le più difficili, che Fabio era davanti e questa volta sono caduti in tanti dell'Astana, ma non il leader Aru, inaspettatamente davanti ai propri gregari. A volte sbagliando ci si salva. Magico.
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Stef Clement rischiava due anni di squalifica per essere arrivato tardi all'antidoping al termine della tappa di ieri. L'olandese della IAM era caduto lungo la discesa di Crosara, battendo il braccio e restando per lunghi minuti a terra. Accodatosi all'ultimo gruppo, era arrivato al traguardo e si era fatto medicare dai sanitari. Poi è andato all'antidoping con notevole ritardo, trovando chiuso. Tutto ciò era stato riportato su Twitter, ma oggi tutto è rientrato con un comunicato che parlava di "falsa notizia in rete". Lo abbiamo sempre detto: spesso la computerizzazione informatica è deleteria. Bifronte.
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Paolo Viberti