Giro d'Italia 2015: Pozzovivo, paura e sollievo - Tremenda caduta di Domenico, se la cava con un trauma cranico e facciale

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Al terzo giorno di gara il Giro d'Italia 2015 perde uno dei suoi possibili protagonisti, Domenico Pozzovivo, ed è per fortuna questa la conseguenza più rilevante della drammatica caduta che ha visto protagonista il corridore lucano nella tappa ligure da Rapallo a Sestri Levante, lungo la discesa del GPM di seconda categoria di Barbagelata.

Per lunghissimi attimi, infatti, la posizione scomposta del capitano dell'AG2R, la concitazione tra coloro che gli erano vicino, la chiazza di sangue lì dove il ciclista, come si è appreso successivamente, aveva impattato col viso sull'asfalto, hanno fatto temere conseguenze gravissime, per fortuna scongiurate dalle successive comunicazioni.

Pozzovivo era stato già coinvolto ieri nella caduta generale causata da un imbecille buttatosi in mezzo al gruppo lungo la strada che conduceva a Genova, traguardo della seconda frazione, scivolando a causa dell'inconveniente a quasi due minuti dalla maglia rosa.

 

Lunghi e terribili momenti di paura
Per la giornata di domani aveva annunciato intenzioni battagliere, e forse la tensione accumulata in questa situazione particolare, più probabilmente la sua non ottima padronanza del mezzo ed il contributo della sua proverbiale sfortuna, hanno causato il pauroso incidente.

In una semicurva a destra Pozzovivo, che seguiva la traiettoria del corridore davanti a lui, ha perso aderenza con la ruota anteriore ed è scivolato, battendo il volto e strusciando sull'asfalto. Le prime immagini lo hanno mostrato direttamente a terra, solo in seguito è stata mostrata la dinamica dell'incidente, e sono stati questi primi attimi a far impressione, con il corridore apparentemente privo di sensi, soccorso dal compagno di squadra Dupont e da uno spettatore certamente animato da buone intenzioni, ma che ha fatto quanto non andrebbe mai fatto, ovvero muovere l'infortunato.

 

I primi soccorsi e il sollievo
L'arrivo della macchina medica con a bordo il dottore del Giro, Massimo Branca, ed il rianimatore Fabio Volontè, è stato rapido, pochi altri minuti sono occorsi all'ambulanza, a causa della lunghezza del gruppo in quella fase di gara, ma già prima che il corridore fosse caricato sul mezzo e condotto all'ospedale San Martino di Genova, dove ora si trova per ulteriori accertamenti, sono arrivate le prime, confortanti notizie sulle sue condizioni di salute: Pozzovivo non ha mai perso conoscenza, se non per un brevissimo attimo, ed è rimasto lucido e collaborativo coi soccorritori.

Successivamente il dottor Giovanni Tredici, coordinatore dei medici al seguito del Giro, ha esposto alla stampa un quadro più chiaro della situazione: Domenico ha riportato un trauma cranico di modesta entità e un trauma facciale, oltre a ferite sul volto. Le sue condizioni non destano preoccupazione, anche se rimarrà in ospedale per cautela.

 

Una carriera segnata dalle cadute
Non è la prima volta che il corridore lucano incorre in incidenti gravi. Nell'agosto scorso, mentre si allenava in Trentino, cadde, per evitare un animale, fratturandosi tibia e perone. Sempre in Trentino, ma in gara, si ruppe nel 2013 due costole, e fu costretto al ritiro, la stessa sorte che gli era toccata nelle edizioni del 2010 e del 2011 della corsa rosa.

Oggi il nuovo stop, quello più drammatico nello svolgimento, da brividi nelle immagini, ma per fortuna rivelatosi meno grave di quello che si potesse inizialmente pensare, e che toglie dai giochi uno dei possibili contendenti per le posizioni buone della classifica generale.

Quest'anno infatti lo scalatore di Policoro aveva già vinto una tappa alla Volta a Catalunya ed una al Giro del Trentino, presentandosi al Giro d'Italia con una condizione ottima ed ambizioni che, a questo punto, potranno essere indirizzate verso altri potenziali obiettivi, perché, glielo auguriamo e ne siamo convinti, anche questa volta Pozzovivo saprà rialzarsi e tornare a pedalare leggero.