Tour de Romandie 2015: Albasini, vittoria d'astuzia - L'elvetico su Pantano ed Alaphilippe. Ora veste la maglia gialla
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- Julian Alaphilippe
- Maxim Belkov
- Michael Albasini
- Nathan Haas
- Ramunas Navardauskas
- Rein Taaramäe
- Winner Anacona Gomez
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Sono le sue tappe, perché meravigliarsi che ne abbia vinta una? Michael Albasini è un corridore silenzioso: non appariscente, spesso nelle retrovie, al momento di stilare una rosa di favoriti. Eppure l'elvetico della Orica, che a dicembre spegnerà 35 candeline, le sue belle soddisfazioni personali se le prende ogni anno. Talvolta nelle brevi corse a tappe del World Tour, in altre occasioni sfiora i podi nelle classiche (recente il terzo posto alla Freccia Vallone). Ha all'attivo 13 vittorie nel World Tour, spalmate tra Volta a Catalunya (due centri e la classifica finale nel 2012), Parigi-Nizza (un centro nel 2013), Vuelta a España (una vittoria nel 2011), Tour de Suisse (2005, 2009 e 2012), Vuelta al País Vasco (un centro nel 2009). E poi c'è il Giro di Romandia, dove il nostro ha colto quattro centri: tre nel 2014, uno oggi. Era atteso già ieri, nella cronosquadre che l'Orica ha perduto dalla Sky per 63 centesimi: oggi non ha fallito, andandosi a prendere sia la seconda tappa che la maglia gialla che contraddistingue il leader della corsa.
Albasini Vs. Alaphilippe. Fumeaux e Belkov in fuga
O Albasini o Alaphilippe. Questo era il motivo della seconda tappa del Tour de Romandie, che in 168.1 km portava il plotone da Apples a Saint-Imier. Si affrontava il Col de la Vue des Alpes nel finale, vero, ma con 10 km di discesa molto agevole ed un poco di falsopiano, non era difficile prevedere una volata. Non certo di un gruppone, ma sicuramente di un plotone ben nutrito. Non prendono il via Michal Golas (Etixx-QuickStep) ed Alexis Vuillermoz (AG2R La Mondiale), mentre partono subito Jonathan Fumeaux (IAM) e Maxim Belkov (Katusha). Due fuggitivi, gli altri attendono il finale. La situazione va benissimo così a tutti. Il vantaggio della coppia lievita fino ad arrivare a 6'50" dopo 68 km. Poi in gruppo ci si sveglia ed inizia l'inseguimento. Il copione è quello consueto, con i fuggitivi ripresi ai piedi dell'ultima salita di giornata, il Col de la Vue des Alpes. Salita non certo proibitiva, di seconda categoria e 10 km di lunghezza: qualcosa si può combinare.
Sul Col de la Vue des Alpes Thomas fora
Prova ad andare in fuga Fabrice Jeandesboz, seguito da Ivan Santaromita, Egor Silin, Bart De Clerq e Winner Anacona. Ma ciò che accade di più rilevante è alle spalle del plotone: il leader Geraint Thomas fora ed è subito costretto ad intraprendere una cronoscalata. Inutile dire che, appresa la notizia, davanti il ritmo sale vertiginosamente e tutti lo attaccano. Il gallese della Sky prova a tornare sui primi, scortato ottimamente da Peter Kennaugh. Non ce la farà e già sulle rampe del Col de la Vue des Alpes capisce che la maglia gialla stasera non sarà più sulle sue spalle. Davanti Jeandesboz e soci fanno un po' di strada insieme, ma al Gpm il gruppo è compatto, formato da una cinquantina di unità. La discesa è semplice, anche se qualcuno prova l'attacco.
Taaramäe tenta l'allungo in discesa
È l'estone dell'Astana Rein Taaramäe, che guadagna un pugno di secondi sul plotone tirato dalla Etixx. La formazione di Patrick Lefevere ha il 22enne Julian Alaphilippe con una gran gamba: reduce dalle piazze d'onore alla Freccia Vallone ed alla Liegi-Bastogne-Liegi (se non ci fose stato Alejandro Valverde...), il francesino cerca il primo successo del 2015, che corrisponderebbe alla prima affermazione in una corsa World Tour. Taaramäe ci crede ma viene ripreso ai -2.8 km e la Etixx prende in mano la situazione. Non fanno paura gli allunghi di Pierre Rolland e Ryder Hesjedal, la situazione è sotto controllo. Si entra a Saint-Imier ed è volata.
Etixx allo sprint ma Albasini anticipa tutti
Tony Martin tira il gruppo: nessuno riesce ad affiancare il tento Etixx, con la velocità espressa dal Panzerwagen. Una volta terminato il lavoro, il tre volte iridato nella crono lascia spazio a Rigoberto Urán, forse non il miglior ultimo uomo per Alaphilippe. Infatti Albasini, che è a ruota del francesino, non appena si vede sorpassato dal treno Cannondale-Garmin, con Ramunas Navardauskas che pilota Nathan Haas. Michael Albasini si accoda al treno vincente, rimane ancora qualche metro al riparo dal vento e poi si lancia verso la sua prima vittoria stagionale, la terza al Romandia. Alle spalle dell'elvetico nativo di Mendrisio c'è il sorprendente colombiano della IAM Cycling Jarlinson Pantano, poi un Julian Alaphilippe costretto ad uscire sulla destra, percorrendo più strada; un pizzico deluso, il ragazzo. Ai piedi del podio Nathan Haas, Rui Alberto Faria da Costa ed il nostro Damiano Caruso. Settimo il russo Ilnur Zakarin, che sta attraversando un bellissimo momento di forma, quindi Ivan Santaromita, che sarà il primo a complimentarsi con Albasini per la vittoria, Jan Bakelants e Ramunas Navardauskas.
Domani tappa facile: Alaphilippe per la rivincita?
La nuova classifica generale vede Albasini in giallo, davanti di 10" a Santaromita, Froome e Yates. A 15" Zakarin, Kochetkov, Silin, Trofimov e Spilak, a 20" Alaphilippe, a 24" Urán e Tony Martin, a 27" Vincenzo Nibali. Domani terza tappa, 172.5 km da Moutier a Porrentruy. Una frazione dal disegno ancor più morbido rispetto a quella odierna, facile che la conclusione sia davvero molto simile. E nelle volate di cinquanta uomini Michael Albasini è più o meno imbattibile. A meno che Julian Alaphilippe...